1000 resultados para Sociologia de la medicina
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Primary hyperhidrosis is an excessive sweating disorder that occurs in axillae, palms, soles, and craniofacial region. According to Traditional Chinese Medicine (TCM) it is a water metabolism disorder. This study presents a case report treated with TCM, showing more satisfactory results than those by conventional treatments.
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[ES]Aunque la enseñanza presencial ha sido la forma de aprendizaje más ofertada en las ediciones de Cursos de Extensión Universitaria en la ULPGC, la oferta y la demanda de dichos cursos en modalidad no presencial (online) han ido in crescendo en los últimos años como respuesta a la nueva realidad social y tecnológica. El profesorado de estos cursos, consciente de su rol, se enfrenta al doble reto de dinamizar la clase virtual y manejarse en un contexto de relaciones humanas no directo, pero sí interactivo, que, lejos de dificultar la comunicación, la potencia a través del trabajo colaborativo y otras tareas en línea que proponemos, a pesar de una serie de inconvenientes que el uso de la tecnología comporta. En este trabajo, presentamos una experiencia concreta dentro del Inglés para fines específicos, en este caso, en el campo de la Medicina, que propicia el aprendizaje continuo y apuesta por este tipo de enseñanza.
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[ES]En este artículo se especifican algunas de las ciencias citadas a lo largo del Quijote. Igualmente se intenta relacionar la ciencia, la medicina y la técnica que aparece en esta novela con los conocimientos existentes en la época en que fue escrita. Por otra parte, se reflexiona sobre la posible utilización como recurso didáctico de algunos párrafos de los diferentes capítulos donde se establecen o describen aspectos científicos. Se propone, como llevarlo a cabo en algunos ámbitos, áreas de conocimiento y materias de los currículos, de los diferentes niveles del Sistema Educativo. Finalmente, se planifica una actividad a modo de ejemplo. [EN]The present article deals with some of the scientific disciplines mentioned in don Quixote. Likewise, it establishes a relationship between science, medicine and technology, as they appear in don Quixote, with the existing knowledge in the time when the novel was written. In addition to that, there is a thorough consideration of the possible use of some of the paragrahs from different chapters where some scientific aspects are described o established as a teaching resource. It is proposed how to implement them in some fields, knowledge areas and curricula subjects of different levels of the Educational System. Finally, as an example, an activity is planned.
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L’aumento dei costi in sanità, l’aumentata prevalenza delle patologie croniche, le disuguaglianze attuali, evidenziano la domanda crescente di una popolazione fragile che richiede una risposta globale ai bisogni della persona nel suo insieme, attraverso la costruzione di un sistema sanitario integrato che ne garantisca una presa in carico efficace. Riuscire a gestire le patologie croniche in modo appropriato è la sfida a cui sono chiamati i professionisti socio-sanitari; ma quali sono gli elementi per riuscirci? Le evidenze scientifiche dimostrano che è fondamentale l’integrazione tra i professionisti e lo sviluppo dei Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA). In quest’ottica, in Italia e in particolare in Emilia-Romagna e nell’Azienda USL di Bologna si sono succeduti, e ancora si stanno evolvendo, diversi modelli di organizzazione per migliorare la gestione appropriata delle patologie croniche e l’aderenza alle linee guida e/o ai PDTA. Il ruolo del medico di medicina generale (MMG) è ancora fondamentale e il suo contributo integrato a quello degli gli altri professionisti coinvolti sono imprescindibili per una buona gestione e presa in carico del paziente cronico. Per questo motivo, l’Azienda USL di Bologna ha sviluppato e implementato una politica strategica aziendale volta a disegnare i PDTA e incoraggiato la medicina generale a lavorare sempre di più in gruppo, rispetto al modello del singolo medico. Lo studio ha individuato nelle malattie cardiovascolari, che rimangono la causa principale di morte e morbilità, il suo focus prendendo in esame, in particolare,lo scompenso cardiaco e il post-IMA. L’obiettivo è verificare se e quanto il modello organizzativo, le caratteristiche del medico e del paziente influiscono sul buon management delle patologie croniche in esame valutando la buona adesione alla terapia farmacologica raccomandata dalle linee guida e/o PDTA dello scompenso cardiaco e post-IMA.
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Dopo aver analizzato il conflitto, le sue funzioni e le modalità di gestione, l'autore si sofferma dapprima sulle varie tipologie di mediazione per poi focalizzare l'attenzione sulla mediazione civile e commerciale evidenziando i dati disponibili dall'entrata in vigore del tentativo obbligatorio come condizione di procedibilità della domanda giudiziale per le materie civili, alla fine del 2013.
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L’argomento trattato in questo elaborato riguarda la natura e le applicazioni di una nuova classe di biomateriali: i peptidi auto-assemblanti. La perdita di funzione di un organo o di un tessuto rappresenta una problematica rilevante sia sotto il profilo clinico sia per i costi di gestione. I trapianti sono infatti tra le terapie più sofisticate e onerose economicamente, complicate da altri aspetti quali una strutturale insufficienza di donatori e la necessità che i soggetti trapiantati vengano sottoposti cronicamente a regimi terapeutici immunosoppressivi che aumentano eventuali effetti collaterali. La terapia sostitutiva basata su organi artificiali è invece gravata dalla durata limitata dei dispositivi, nonchè da un non trascurabile rischio infettivo. La medicina rigenerativa, che sembra essere una soluzione adeguata per ovviare a tutte queste problematiche, è un settore emergente che combina aspetti della medicina, della biologia cellulare e molecolare, della scienza dei materiali e dell’ingegneria al fine di rigenerare, riparare o sostituire i tessuti danneggiati. In questo panorama, il ruolo dei biomateriali sta diventando sempre più importante grazie alla loro varietà e alle loro funzioni emergenti. Tra i biomateriali innovativi più promettenti troviamo i peptidi auto-assemblanti. Dopo un'introduzione sui principi dell'ingegneria tissutale, la tesi si focalizza sui peptidi auto-assemblanti e sulle loro applicazioni in campo biomedico, ponendo l'attenzione, in particolar modo, sulla realizzazione di scaffold per la rigenerazione del tessuto osseo, cardiaco, cartilagineo e nervoso, e sulla loro applicazione per il rilascio controllato di farmaci.
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Questo elaborato si divide in diversi capitoli che hanno come tema principale la medicina tradizionale cinese (MTC): si parte dalla nascita della MTC e la sua evoluzione durante le varie dinastie, per poi procedere alla presentazione delle dottrine filosofiche e dei principi fondamentali che ne stanno alla base. In seguito, viene spiegata l’origine della malattia, la sua diagnosi e le possibili cure. Inoltre, viene presentato il ruolo che la medicina tradizionale cinese ha avuto nel 900 e ha tuttora sia in Cina che in Occidente. Durante l’analisi si metto in risalto anche le differenze che emergono tra la medicina tradizionale cinese e la medicina occidentale. Infine, si conclude con delle traduzioni dal cinese all’italiano di alcuni episodi tratti dalle biografie di Hua Tuo e Bian Que, ricordati ancora oggi come due straordinari medici del passato.
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Anche se la politica editoriale comunista rappresenta un campo di indagine fondamentale nella ricerca sul Pci, la sua attività editoriale è caduta in un oblio storico. Assumendo il libro come supporto materiale e veicolo della cultura politica comunista, e la casa editrice come canale di socializzazione, questa ricerca s’interroga sui suoi processi di costruzione e di diffusione. La ricerca si muove in due direzioni. Nel primo capitolo si è tentato di dare conto delle ragioni metodologiche dell’indagine e della messa a punto delle ipotesi di ricerca sul “partito editore”, raccogliendo alcune sfide poste alla storia politica da altri ambiti disciplinari, come la sociologia e la scienza politica, che rappresentano una vena feconda per la nostra indagine. La seconda direzione, empirica, ha riguardato la ricognizione delle fonti e degli strumenti di analisi per ricostruire le vicende del “partito editore” dal 1944 al 1956. La suddivisione della ricerca in due parti – 1944-1947 e 1947-1956 – segue a grandi linee la periodizzazione classica individuata dalla storiografia sulla politica culturale del Pci, ed è costruita su quattro fratture storiche – il 1944, con la “svolta di Salerno”; il 1947, con la “svolta cominformista”; il 1953, con la morte di Stalin e il disgelo; il 1956, con il XX Congresso e i fatti d’Ungheria – che sono risultate significative anche per la nostra ricerca sull’editoria comunista. Infine, il presente lavoro si basa su tre livelli di analisi: l’individuazione dei meccanismi di decisione politica e dell’organizzazione assunta dall’editoria comunista, esaminando gli scopi e i mutamenti organizzativi interni al partito per capire come i mutamenti strategici e tattici si sono riflessi sull’attività editoriale; la ricostruzione della produzione editoriale comunista; infine, l’identificazione dei processi di distribuzione e delle politiche per la lettura promosse dal Pci.
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L’occhio è l’organo di senso responsabile della visione. Uno strumento ottico il cui principio di funzionamento è paragonabile a quanto avviene in una macchina fotografica. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (WHO 2010) sulla Terra vivono 285 milioni di persone con handicap visivo grave: 39 milioni sono i ciechi e 246 milioni sono gli ipovedenti. Si evince pertanto la necessità di tecnologie in grado di ripristinare la funzionalità retinica nelle differenti condizioni fisiopatologiche che ne causano la compromissione. In quest’ottica, scopo di questa tesi è stato quello di passare in rassegna le principali tipologie di sistemi tecnologici volti alla diagnosi e alla terapia delle fisiopatologie retiniche. La ricerca di soluzioni bioingegneristiche per il recupero della funzionalità della retina in condizioni fisiopatologiche, coinvolge differenti aree di studio, come la medicina, la biologia, le neuroscienze, l’elettronica, la chimica dei materiali. In particolare, sono stati descritti i principali impianti retinali tra cui l’impianto di tipo epiretinale e subretinale, corticale e del nervo ottico. Tra gli impianti che ad oggi hanno ricevuto la certificazione dell’Unione Europea vi sono il sistema epiretinale Argus II (Second Sight Medical Products) e il dispositivo subretinale Alpha IMS (Retina Implant AG). Lo stato dell’arte delle retine artificiali, basate sulla tecnologia inorganica, trova tuttavia limitazioni legate principalmente a: necessità di un’alimentazione esterna, biocompatibilità a lungo termine, complessità dei processi di fabbricazione, la difficoltà dell’intervento chirurgico, il numero di elettrodi, le dimensioni e la geometria, l’elevata impedenza, la produzione di calore. Approcci bioingegneristici alternativi avanzano nel campo d’indagine della visione artificiale. Fra le prospettive di frontiera, sono attualmente in fase di studio le tecnologie optogenetiche, il cui scopo è la fotoattivazione di neuroni compromessi. Inoltre, vengono annoverate le tecnologie innovative che sfruttano le proprietà meccaniche, optoelettroniche e di biocompatibilità delle molecole di materiali organici polimerici. L’integrazione di funzioni fotoniche nell’elettronica organica offre nuove possibilità al campo dell’optoelettronica, che sfrutta le proprietà ottiche e elettroniche dei semiconduttori organici per la progettazione di dispositivi ed applicazioni optoelettronici nel settore dell’imaging e del rilevamento biomedico. La combinazione di tecnologie di tipo organico ed organico potrebbe aprire in prospettiva la strada alla realizzazione di dispositivi retinici ed impianti di nuova generazione.
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Los factores socio-económicos que influyen sobre los conocimientos de plantas medicinales de la población (personas no especialistas que se auto medican con plantas medicinales) han sido poco estudiado en la investigación etnobotánica. En este marco, el objetivo del trabajo de investigación fue analizar la distribución social del conocimiento sobre plantas medicinales en comunidades rurales de los Andes peruanos y bolivianos. Se realizaron entrevistas detalladas y ejercicios de listados libres en idioma Quechua con la ayuda de un intérprete local con 18 familias de un distrito rural de los Andes peruanos y 18 familias de una subcentral rural de los Andes bolivianos. Se recolectaron muestras botánicas de las plantas junto con los informantes en las dos áreas de estudios de caso. Un análisis cuantitativo de clasificación mostró que, en los dos estudios de caso, los vínculos de parentesco y la historia personal influye sobre las especies de plantas conocidas y usadas, en vez de otros factores como la edad, el nivel de educación, el estatuto socio-económico o la religión. El proceso de migración hacía los centros urbanos y las tierras bajas amazónicas, generalmente considerado como un factor importante en la pérdida de los conocimientos de medicina tradicional, solo tiene un impacto sobre el conocimiento de la población en el caso de familias que migran más de seis meses por año o de manera permanente. La migración no influye sobre los niveles de conocimientos de plantas medicinales ni sobre las estrategias terapéuticas de las familias que migran de forma temporal o por periodos más cortos de tiempo. Se demuestra que el impacto de factores socio-económicos externos que son generalmente considerados como la causa de la pérdida de los conocimientos de medicina tradicional en las altas tierras andinas es limitado. Además, los resultados de investigación implican que en zonas rurales donde la migración tiene un impacto sobre los conocimientos locales, la medicina tradicional podría ser mejor fortalecida si se trabaja estrechamente con familias y su red de parentesco extendida.
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La temática transplantológica ha tenido avances sin precedentes en la ciencia médica, y la medicina de nuestro país ha acompañado de cerca esta evolución del conocimiento, al punto de colocar a nuestros especialistas en el tema y al INCUCAI en una posición de liderazgo en Latinoamérica. Así, el implante de órganos, tejidos y células se ha vuelto una práctica cada vez más frecuente en nuestro sistema de salud. Además, debido a la eficacia de sus resultados, se transforma día a día en una terapéutica cuya indicación se multiplica para todos los casos. Sin embargo, lejos está el sistema de salud de la Argentina, y especialmente el de las Provincias, de poder convertir a estos progresos científicos en una práctica médica masiva, al alcance de todos aquellos que la necesitan, en tiempos razonables de acceso. Entre otras razones, por la insuficiente cantidad de donaciones de órganos y tejidos que se materializan. La enorme brecha que existe actualmente entre el número de personas diagnosticadas para un trasplante (Lista de Espera) y el de las donaciones que efectivamente se concretan (Procuración) se ha convertido en el principal problema a resolver por el sistema sanitario. Los siguientes datos proporcionados por el SINTRA (Sistema Nacional de Información de Procuración y Trasplante) son indicativos de la situación a nivel de todo el País y en nuestra Provincia (datos referidos a órganos y tejidos):
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Fil: Cassone, Eduardo. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Médicas. Departamento de Medicina Quirúrgica
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La Universidad Nacional de Cuyo, después de un proceso de autoevaluación en 1994-95, realizó un cambio curricular muy importante en su carrera de medicina, que se inició en el ciclo lectivo 1997. Los principios que guiaron el nuevo diseño curricular fueron: Enfoque científico-antropológico-social, Integración, Significación, Flexibilización, Protagonismo en el aprendizaje y Evaluación continua. El curriculum incluye: Cursos Biomédicos intensivos, integrados por varias disciplinas y trabajado con la metodología de Aprendizaje Basado Sobre Problemas; Cursos Longitudinales de formación humanística; Rotaciones Clínicas intensivas y un año de Práctica Final Obligatoria en internación, atención ambulatoria y emergencias.