1000 resultados para ALEGRÍAS DEL CLIENTE
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Il cambiamento organizzativo costituisce oggi un elemento fondamentale per la sopravvivenza dell'impresa. Un approccio al cambiamento è costituito dal Total Quality Management (o Qualità Totale). La Qualità Totale pone il cliente e la sua soddisfazione al centro delle decisioni aziendali. Ciò presuppone un coinvolgimento di tutto il personale dell'impresa nell'attività di miglioramento continuo. Un sistema di gestione della Qualità Totale è rappresentato dalla Lean Manufacturing. Infatti, i punti essenziali della Lean Manufacturing sono il focus sul cliente, l'eliminazione degli sprechi ed il miglioramento continuo. L'obiettivo è la creazione di valore per il cliente e, quindi, l'eliminazione di ogni forma di spreco. E' necessario adottare un'organizzazione a flusso e controllare continuamente il valore del flusso nell'ottica del miglioramento continuo. Il Lead Time costituisce l'indicatore principale della Lean Manufacturing.I risultati principali della Lean Manufacturing sono: aumento della produttività, miglioramento della qualità del prodotto, riduzione dei lead time e minimizzazione delle scorte ed aumento della rotazione. Tutto ciò è applicato ad un caso aziendale reale. Il caso si compone di un'analisi dei processi di supporto, dell'analisi del capitale circolante (analisi dello stock e del flusso attuale e futuro) e dell'analisi del sistema di trasporto, con l'obiettivo di ridurre il più possibile il lead time totale del sistema.
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La tesi di dottorato focalizza su quei fenomeni nei quali è particolarmente visibile una diffusa propensione all’assunzione di responsabilità nei confronti del significato e delle conseguenze del proprio agire di mercato. La tesi esamina le implicazioni connesse ad una nuova etica del consumo sia dal punto di vista del consumatore sia da quello dell’impresa, in particolare indaga l’atteggiamento di consumatori e produttori rispetto a pratiche di responsabilità sociale di impresa. Nel primo capitolo “Dimensioni di un consumo in evoluzione” le griglie concettuali interpretative del fenomeno del consumo vengono distinte da quelle peculiari del sistema produttivo, arrivando all’individuazione di strumenti che svelano le logiche proprie del fenomeno indagato. In questo scenario la società complessa corrisponde alla società dei consumi e il consumo diventa area esperienziale, capace anche di creare senso, orizzonti valoriali e di assumere valenze interattive e simboliche. Nel secondo capitolo “Il cittadino consumatore” è stato rappresentato il variegato mondo del consumatore, quel cittadino che si esprime politicamente non solo con il voto ma anche attraverso le proprie pratiche di consumo che veicolano scelte, ideali, valori. Sono rappresentati i tanti volti del consumatore “responsabile”, “critico” ed “etico”, attraverso lo studio del commercio equo e solidale, i Gas, la finanza etica, tutti significativi segnali di mutamento con cui governi e imprese sono chiamati a confrontarsi. Vengono prese in esame ricerche nazionali e internazionali per meglio comprendere quanto e con quali modalità sono diffuse, nella popolazione, pratiche di consumo responsabile rispetto a ben identificate pratiche di Rsi. Nel terzo capitolo “La Responsabilità Sociale d’Impresa” si approfondisce il concetto di responsabilità sociale di impresa: sono illustrate le evoluzioni che questa prassi ha subito nel corso della storia, le sue differenti declinazioni attuali, gli elementi che la distinguono, i suoi strumenti. Nel quarto capitolo “La responsabilità sociale di impresa e la grande distribuzione” vengono analizzate le relazioni esistenti tra la grande distribuzione (Coop e Conad) e la Rsi, considerando anche il ruolo della grande distribuzione, nella metropoli, nelle scelte di consumo. Nello specifico si vogliono comprendere le strategie aziendali, la struttura organizzativa, i servizi, i prodotti “etici” distribuiti e la loro relazione con il consumatore. Il quinto capitolo “La ricerca” contiene la ricerca empirica, 60 interviste in profondità somministrate a consumatori di Coop e Conad e a elementi rappresentativi (dirigenti) delle aziende in questione; l’elaborazione dei dati avviene con l’analisi di contenuto attraverso la costruzione di frasi chiave. Le conclusioni finali a cui perveniamo cercano di fare luce sul mondo del consumo e su quello dell’impresa nel momento in cui si confrontano con la responsabilità del proprio agire. Emergono diversi elementi per sostenere che la cultura della responsabilità assume un peso tutt’altro che marginale nelle strategie di azione delle imprese e nell’analisi del comportamento dei consumatori. Il sistema impresa assume la responsabilità come elemento qualificante la propria politica industriale, legandolo alla sostenibilità, alla reputazione, al rapporto fiduciario con il cliente. Analizzando il ruolo dei cittadini consumatori nello spazio di riferimento, nell’impegno e nel tentativo di decidere, attraverso determinati consumi, il modo di vivere il proprio territorio, abbiamo forse compreso qualcosa in più. Si veicola attraverso le scelte di consumo un’idea di vivere la città per cui è imprescindibile la qualità della vita, perseguita anche attraverso l’approvazione o, di converso, il disconoscimento delle imprese e dei rispettivi prodotti. Nell’analisi dell’atteggiamento partecipativo del cittadino verso la propria sfera pubblica possiamo sostenere che la dimensione del consumo tracima di gran lunga il mercato prefigurando un differente modello di società.
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La ricerca approfondisce le modalità di applicazione degli standard di qualità nell'ambito del servizio sportivo, qualità certificata attraverso sistemi convenzionali o auto verificata attraverso strumenti quali carte di servizio. L'applicazione e verifica dei sistemi di qualità ad un servizio, seppur non considerato pubblico ma comunque di interesse generale, deve essere messa in relazione con i risultati che il servizio stesso si prefigge sia dal punto di vista del privato (o pubblico) che gestisce ed esercita l'attività sportiva, sia dal punto di vista del cittadino che lo utilizza. Pertanto la ricerca è stata dedicata all'incidenza della qualità nei miglioramenti del benessere psico-fisico dell'utente e all'eventuale efficacia della stessa come strumento di marketing per la diffusione del servizio. Sono state prese in esame tre diverse realtà sportive, tre piscine. Due delle quali, dopo una prima rilevazione esplorativa, si sono dotate di una Carta dei Servizi. La terza piscina è invece gestita da una società certificata ISO 9001. Sono stati proposti ed elaborati oltre 800 questionari dai quali sono emerse interessanti indicazioni su quanto e come la qualità del servizio sia stato percepito dall'utente sotto forma di miglioramento del proprio stato psico-fisico ma anche di come sia ritenuta indispensabile una attenzione del gestore verso l'utente affinchè egli possa considerare utile l'attività motoria dal punto di vista del miglioramento del proprio benessere. Più in particolare, attraverso l'utilizzo dell'analisi fattoriale prima e di modelli Lisrel poi, si è ottenuta una riduzione della complessità del numero di fattori che spiegano il fenomeno. Questi fattori sono stati messi in correlazione con il livello di soddisfazione complessiva degli utenti e, dalle due rilevazioni per le quali il modello Lisrel ha restituito dati attendibili, è emerso come il fattore "servizi per gli utenti", comprendente aspetti quali lo spazio in acqua e la comodità degli spogliatoi, sia quello che ha una maggior correlazione con la soddisfazione complessiva. La Carta dei Servizi, pur ritenuta utile dagli utenti che la conoscono, risulta uno strumento poco conosciuto ed in generale privo di appeal anche dal punto di vista del marketing. Nella percezione dell'utente questo strumento non contribuisce al miglioramento del proprio stato psico-fisico. E' interessante rilevare, invece, che gli utenti che conoscono la Certificazione di qualità hanno una miglior percezione del servizio. In generale i molteplici interessi commerciali legati alle certificazioni o "autocertificazioni" hanno generato, in questi ultimi anni, confusione nelle società sportive e negli enti che gestiscono impianti sportivi tra il concetto di qualità (come cultura e occasione di miglioramento) e quello di "certificazione di qualità". In tale contesto "l'apparire" è divenuto più importante dell'"essere" perchè, la maggiore attenzione all'uso di tecniche piuttosto che all'approfondimento dei principi manageriali grazie ai quali è possibile fare qualità , ha finito per banalizzarne il concetto. Ma se il cliente/utente (interno o esterno) è insoddisfatto nonostante il rispetto di standard e specifiche da parte dell'azienda si può ancora parlare di qualità ?
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L’obiettivo della seguente tesi è quello di illustrare le condizioni in cui avviene il trasferimento di conoscenza da consulente a cliente, e come questo sia il fattore abilitante per l’esistenza e l’utilizzo di tale figura professionale da parte delle organizzazioni. Questa tesi nasce dall’esperienza vissuta durante la partecipazione alla XXIV edizione di Junior Consulting, un programma organizzato da CONSEL - ELIS presso Roma, che ha permesso al sottoscritto di prendere parte al progetto di consulenza “Engineering & Construction - Performance Monitoring System” commissionato da Enel Green Power. L’esigenza manifestata dall’azienda era quella di riuscire ad avere una visione chiara e definita della qualità delle attività svolte dalla funzione Engineering & Construction (E&C) e quindi l’obiettivo del progetto si è concretizzato nella definizione di un set di KPI idoneo a rappresentare una misura delle performance della suddetta funzione. Avendo testato, seppure per pochi mesi, l’attività consulenziale, il candidato ha compiuto uno studio teorico che andasse ad analizzare in dettaglio l’attività del consulente, la sua importanza nel mondo economico, il contesto in cui opera e i principali dibattiti accademici di cui è protagonista negli ultimi anni. Nell’elaborato viene analizzato il caso pratico sulla base degli studi della letteratura, con lo scopo di formulare un modello che descriva l’approccio che il consulente dovrebbe avere, durante lo svolgimento delle sue attività, per la realizzazione del trasferimento di conoscenza. Nel primo capitolo è riportato uno studio relativo all’importanza e agli effetti che le società di consulenza hanno avuto nell’ultimo secolo ed in particolare negli ultimi 30 anni. Nel secondo capitolo è descritto il core asset delle società di consulenza, ovvero la conoscenza, e come questa è strutturata e gestita. Nel terzo capitolo sono analizzate le principali teorie sviluppate sulla figura del consulente, sia l’evoluzione storica che le principali posizioni ancora oggi oggetto di dibattito. Nel quarto capitolo l’attenzione è focalizzata sul trasferimento di conoscenza da consulente a cliente e sulle condizioni in cui questo può avvenire. Nel quinto capitolo è presentato il progetto sopracitato, i cui risultati sono riportati negli allegati 1 e 2. Infine, nel sesto capitolo, è presentato un modello di approccio del consulente ottenuto dall’analisi critica del caso pratico sulla base delle evidenze emerse dallo studio della letteratura.
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La modernización por la cual transita el mundo se ve reflejada en numerosos factores; económicos, sociales, tecnológicos y hasta políticos, que influyen directamente sobre el sector comercial, donde el nivel de competitividad entre las empresas tiende a intensificarse continuamente. Los desafíos que debe afrontar el sector son complejos y más aún cuando los medios para revertir tal situación resultan escasos. En este escenario, aquellos comercios que no cuenten con la flexibilidad y herramientas necesarias para hacerles frente les resultará cada vez más difícil la subsistencia. Con el tiempo han surgido diversas propuestas que intentan dar respuestas a la problemática especificada. Este trabajo, enfocado particularmente en el comercio minorista, pretende profundizar una de ellas. El objetivo es plantear la calidad en la atención al cliente a modo de estrategia competitiva, para lo cual propondremos como herramienta la Norma IRAM 9900:2006: “Buenas Prácticas Comerciales".
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La finalidad de este trabajo de investigación es elaborar un plan de Marketing para el complejo Santa Clara del Atuel, ubicado en el Valle Grande, San Rafael, perteneciente a la Orden Franciscana. El objetivo principal es proporcionar un estudio de mercado, que defina en mejor medida la situación de la organización y sus estrategias de marketing, preparar a modo general, una buena fuente de datos a la cual se pueda recurrir. Existe también la intención de abarcar el estudio para la nueva residencia de habitaciones que se está desarrollando, brindando a la organización las herramientas necesarias con las cual empezar a trabajar. El análisis FODA generó una serie de estrategias de acción para llevar a cabo, que proponen distintos cursos de acción con la intención de maximizar las oportunidades y las fortalezas con la que se cuentan, fomentando el uso del internet como medio principal del contacto con el cliente, e incursionando en nuevos mercados como el chileno o el de la tercera edad; minimizar las amenazas y debilidades, a través de una adecuada estructuración de la organización, y la incorporación de las redes sociales al sistema de comunicación. Se proponen dos herramientas sumamente eficaces para dotar a Santa Clara de un sistema de planificación y control, estas son el círculo de calidad de Deming (o mejora continua) y el cuadro de mando integral, de Kaplan y Norton. La implementación de estos métodos dotará a la organización de un importante sistema de indicadores, objetivos, estrategias, planes de acción, etc., logrando así una comunicación en toda la empresa y un feedback estratégico con los empleados; la calidad plena en el servicio y la satisfacción de los clientes, tanto interno como externos; y el cumplimiento de los objetivos estratégicos y la misión de la organización.
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La intención de este trabajo es desarrollar una descripción detallada de cómo realizar la Declaración Jurada del Impuesto a las Ganancias correspondiente al ejercicio 2013 de una persona física que solo obtiene ganancias de cuarta categoría por trabajo en relación de dependencia según la normativa vigente para ese ejercicio. El aumento incesante de normativa referente al Impuesto a las Ganancias en los últimos años ha provocado que la realización de la declaración jurada sea muy compleja y a veces tediosa por la incertidumbre e inconsistencias que generan los que podríamos denominar parches de la legislación. Por otro lado, la actualización de los montos contenidos en la ley utilizados para la determinación del impuesto corre a menor velocidad y muy por detrás de las actualizaciones de los salarios por inflación generando que cada vez sean más los trabajadores que se asombran al visualizar en sus bonos de sueldos el temido ítem que en otros tiempos nunca verían. Estas situaciones afectan en forma directa la demanda y la complejidad de los servicios del Contador Público Nacional aumentando la importancia de conocer a pleno las tareas a realizar, uso del aplicativo, página de AFIP y demás procedimientos necesarios para realizar el trabajo de forma que el cliente cumpla con su obligación en tiempo y forma.
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El siguiente trabajo se propone conocer de forma comprehensiva sobre los sentidos, valoraciones y connotaciones en torno a la idea de experiencia previa en el trabajo de comercio y atención al cliente en los locales de ropa de marcas destacadas, dentro del ámbito de servicio privado en Neuquén capital, para el sector de Recursos Humanos encargado de la búsqueda, entrevista e incorporación del personal al comercio. La pregunta es ¿Qué entiende el sector de Recursos Humanos por experiencia previa? ¿De qué forma es tenida en cuenta? ¿En qué sentido la experiencia previa en el trabajo es decisiva para el nuevo trabajo? La inquietud por conocer las valoraciones y los sentidos es resultado de una indagación exploratoria sobre las formas de organización del trabajo por el sector Recursos Humanos de la organización en comercios de ropa en Neuquén capital en el año 2012
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El siguiente trabajo se propone conocer de forma comprehensiva sobre los sentidos, valoraciones y connotaciones en torno a la idea de experiencia previa en el trabajo de comercio y atención al cliente en los locales de ropa de marcas destacadas, dentro del ámbito de servicio privado en Neuquén capital, para el sector de Recursos Humanos encargado de la búsqueda, entrevista e incorporación del personal al comercio. La pregunta es ¿Qué entiende el sector de Recursos Humanos por experiencia previa? ¿De qué forma es tenida en cuenta? ¿En qué sentido la experiencia previa en el trabajo es decisiva para el nuevo trabajo? La inquietud por conocer las valoraciones y los sentidos es resultado de una indagación exploratoria sobre las formas de organización del trabajo por el sector Recursos Humanos de la organización en comercios de ropa en Neuquén capital en el año 2012
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El siguiente trabajo se propone conocer de forma comprehensiva sobre los sentidos, valoraciones y connotaciones en torno a la idea de experiencia previa en el trabajo de comercio y atención al cliente en los locales de ropa de marcas destacadas, dentro del ámbito de servicio privado en Neuquén capital, para el sector de Recursos Humanos encargado de la búsqueda, entrevista e incorporación del personal al comercio. La pregunta es ¿Qué entiende el sector de Recursos Humanos por experiencia previa? ¿De qué forma es tenida en cuenta? ¿En qué sentido la experiencia previa en el trabajo es decisiva para el nuevo trabajo? La inquietud por conocer las valoraciones y los sentidos es resultado de una indagación exploratoria sobre las formas de organización del trabajo por el sector Recursos Humanos de la organización en comercios de ropa en Neuquén capital en el año 2012
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Uno de los pilares fundamentales que defienden el grupo de Normas ISO 9000 para garantizar la eficacia y eficiencia de los Sistemas de Gestión de la Calidad es la Mejora Continua. Para llevar a cabo el proceso de Mejora Continua es preciso empezar detectando y analizando donde estamos fallando y qué podemos mejorar. Organizaciones como PMI® asignan a esta actividad un proceso propio, que llaman también Lecciones Aprendidas y debe estar presente siempre, en todos los proyectos, ya que sólo conociendo nuestros fallos y analizando sus causas podemos tomar acciones preventivas que eviten que vuelvan a repetirse. Desafortunadamente, la experiencia práctica nos dice que, en la mayoría de los casos, esta actividad o no se ejecuta, o no se realiza de forma eficaz. La primera actividad que debería llevarse a cabo para detectar y analizar donde estamos fallando es la inspección del producto, en nuestro caso el edificio de viviendas, y realizar un listado de los defectos encontrados. Esta tarea, que debería realizarla la empresa constructora y ser supervisada por la Dirección de Ejecución de Obra, generalmente, no se realiza con el rigor suficiente que permita entregar al usuario su vivienda sin defectos aparentes. Se consideran repasos de postventa, dejando en el usuario final la responsabilidad de verificar el correcto acabado del producto que acaba de adquirir y que en la mayoría de los casos será la compra de mayor importe que realice en su vida. Cuando adquirimos cualquier objeto, un coche, un televisor, un teléfono móvil, etc., el fabricante es el responsable de verificar que el producto que está entregando al cliente o al suministrador no tiene daños o defectos aparentes. Sin embargo, cuando compramos una vivienda es el comprador o usuario final el que realiza, en la mayoría de los casos, esta verificación.
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El vertiginoso avance de la informática y las telecomunicaciones en las últimas décadas ha incidido invariablemente en la producción y la prestación de servicios, en la educación, en la industria, en la medicina, en las comunicaciones e inclusive en las relaciones interpersonales. No obstante estos avances, y a pesar de la creciente aportación del software al mundo actual, durante su desarrollo continuamente se incurre en el mismo tipo de problemas que provocan un retraso sistemático en los plazos de entrega, se exceda en presupuesto, se entregue con una alta tasa de errores y su utilidad sea inferior a la esperada. En gran medida, esta problemática es atribuible a defectos en los procesos utilizados para recoger, documentar, acordar y modificar los requisitos del sistema. Los requisitos son los cimientos sobre los cuáles se construye un producto software, y sin embargo, la incapacidad de gestionar sus cambios es una de las principales causas por las que un producto software se entrega fuera de tiempo, se exceda en coste y no cumpla con la calidad esperada por el cliente. El presente trabajo de investigación ha identificado la necesidad de contar con metodologías que ayuden a desplegar un proceso de Gestión de Requisitos en pequeños grupos y entornos de trabajo o en pequeñas y medianas empresas. Para efectos de esta tesis llamaremos Small-Settings a este tipo de organizaciones. El objetivo de este trabajo de tesis doctoral es desarrollar un metamodelo que permita, por un lado, la implementación y despliegue del proceso de Gestión de Requisitos de forma natural y a bajo coste y, por otro lado, el desarrollo de mecanismos para la mejora continua del mismo. Este metamodelo esta soportado por el desarrollo herramientas que permiten mantener una biblioteca de activos de proceso para la Gestión de Requisitos y a su vez contar con plantillas para implementar el proceso partiendo del uso de activos previamente definidos. El metamodelo contempla el desarrollo de prácticas y actividades para guiar, paso a paso, la implementación del proceso de Gestión de Requisitos para una Small-Setting utilizando un modelo de procesos como referencia y una biblioteca de activos de proceso como principal herramienta de apoyo. El mantener los activos de proceso bien organizados, indexados, y fácilmente asequibles, facilita la introducción de las mejores prácticas al interior de una organización. ABSTRACT The fast growth of computer science and telecommunication in recent decades has invariably affected the provision of products and services in education, industry, healthcare, communications and also interpersonal relationships. In spite of such progress and the active role of the software in the world, its development and production continually incurs in the same type of problems that cause systematic delivery delays, over budget, a high error rate and consequently its use is lower than expected. These problems are largely attributed to defects in the processes used to identify, document, organize, and track all system's requirements. It is generally accepted that requirements are the foundation upon which the software process is built, however, the inability to manage changes in requirements is one of the principal factors that contribute to delays on the software development process, which in turn, may cause customer dissatisfaction. The aim of the present research work has identified the need for appropriate methodologies to help on the requirement management process for those organizations that are categorised as small and medium size enterprises, small groups within large companies, or small projects. For the purposes of this work, these organizations are named Small-Settings. The main goal of this research work is to develop a metamodel to manage the requirement process using a Process Asset Library (PAL) and to provide predefined tools and actives to help on the implementation process. The metamodel includes the development of practices and activities to guide step by step the deployment of the requirement management process in Small-Settings. Keeping assets organized, indexed, and readily available are a main factor to the success of the organization process improvement effort and facilitate the introduction of best practices within the organization. The Process Asset Library (PAL) will become a repository of information used to keep and make available all process assets that are useful to those who are defining, implementing, and managing processes in the organization.
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La cámara Kinect está desarrollada por Prime Sense en colaboración con Microsoft para la consola XBox, ofrece imágenes de profundidad gracias a un sensor infrarrojo. Este dispositivo también incluye una cámara RGB que ofrece imágenes a color además de una serie de micrófonos colocados de tal manera que son capaces de saber de qué ángulo proviene el sonido. En un principio Kinect se creó para el ocio doméstico pero su bajo precio (en comparación con otras cámaras de iguales características) y la aceptación por parte de desarrolladores han explotado sus posibilidades. El objetivo de este proyecto es, partiendo de estos datos, la obtención de variables cinemáticas tales como posición, velocidad y aceleración de determinados puntos de control del cuerpo de un individuo como pueden ser el cabeza, cuello, hombros, codos, muñecas, caderas, rodillas y tobillos a partir de los cuales poder extraer patrones de movimiento. Para ello se necesita un middleware mediante el entorno de libre distribución (GNU) multiplataforma. Como IDE se ha utilizado Processing, un entorno open source creado para proyectos de diseño. Además se ha utilizado el contenedor SimpleOpenNI, desarrollado por estudiantes e investigadores que trabajan con Kinect. Esto ofrece la posibilidad de prescindir del SDK de Microsoft, el cual es propietario y obliga a utilizar su sistema operativo, Windows. Usando estas herramientas se consigue una solución viable para varios sistemas operativos. Se han utilizado métodos y facilidades que ofrece el lenguaje orientado a objetos Java (Proccesing hereda de este), y se ha planteado una solución basada en un modelo cliente servidor que dota de escalabilidad al proyecto. El resultado del proyecto es útil en aplicaciones para poblaciones con riesgo de exclusión (como es el espectro autista), en telediagnóstico, y en general entornos donde se necesite estudiar hábitos y comportamientos a partir del movimiento humano. Con este proyecto se busca tener una continuidad mediante otras aplicaciones que analicen los datos ofrecidos. ABSTRACT. The Kinect camera is developed by PrimeSense in collaboration with Microsoft for the xBox console provides depth images thanks to an infrared sensor. This device also includes an RGB camera that provides color images in addition to a number of microphones placed such that they are able to know what angle the sound comes. Kinect initially created for domestic leisure but its low prices (compared to other cameras with the same characteristics) and acceptance by developers have exploited its possibilities. The objective of this project is based on this data to obtain kinematic variables such as position, velocity and acceleration of certain control points of the body of an individual from which to extract movement patterns. These points can be the head, neck, shoulders, elbows, wrists, hips, knees and ankles. This requires a middleware using freely distributed environment (GNU) platform. Processing has been used as a development environment, and open source environment created for design projects. Besides the container SimpleOpenNi has been used, it developed by students and researchers working with Kinect. This offers the possibility to dispense with the Microsoft SDK which owns and agrees to use its operating system, Windows. Using these tools will get a viable solution for multiple operating systems. We used methods and facilities of the Java object-oriented language (Processing inherits from this) and has proposed a solution based on a client-server model which provides scalability to the project. The result of the project is useful in applications to populations at risk of exclusion (such as autistic spectrum), in remote diagnostic, and in general environments that need study habits and behaviors from human motion. This project aims to have continuity using other applications to analyze the data provided.
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El propósito de este artículo es desarrollar sobre una aplicación genérica PLM (Product Lifecycle Management), una solución que ayudará a las empresas proveedoras de servicios de ingeniería y fabricación del sector aeronáutico y renovables, a superar nuevos retos. En estos sectores los fabricantes de primer nivel (OEM?s) tienden a subcontratar el desarrollo y la fabricación de componentes a proveedores mediante paquetes de trabajo, como en el caso de los aerogeneradores. La gestión de dichos paquetes por los proveedores puede optimizarse mediante la implantación de una solución PLM. Esta herramienta es clave para garantizar el cumplimiento de los requerimientos del fabricante, y que el desarrollo de los paquetes se realizan en tiempo, coste y alcance. Una función a cubrir por la solución desarrollada sobre el PLM seleccionado será la Gestión de Programas y Proyectos. Es imprescindible que la solución aporte una Gestión de la Documentación que centralice todos los documentos, incluyendo entregables al cliente, de uso interno,? Para cumplir con las exigencias de calidad y normas de la industria, la aplicación contará con Gestión de la Configuración que asegure la validez de un producto obtenido durante cualquiera de las etapas del ciclo de vida, mediante control de cambios y última versión.
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La tendencia actual de las redes de telecomunicaciones conduce a pensar en un futuro basado en el concepto emergente de las Smart Cities¸ que tienen como objetivo el desarrollo urbano basado en un modelo de sostenibilidad que responda a las necesidades crecientes de las ciudades. Dentro de las Smart Cities podemos incluir el concepto de Smart Grid, el cual está referido a sistemas de administración y producción de energía eficientes, que permitan un sistema energético sostenible, y que den cabida a las fuentes de energía renovables. Sistemas de este tipo se muestran a los usuarios como un conjunto de servicios con los que interactuar sin ser tan sólo un mero cliente, sino un agente más del entorno energético. Por otro lado, los sistemas de software distribuidos son cada vez más comunes en una infraestructura de telecomunicaciones cada vez más extensa y con más capacidades. Dentro de este ámbito tecnológico, las arquitecturas orientadas a servicios han crecido exponencialmente sobre todo en el sector empresarial. Con sistemas basados en estas arquitecturas, se pueden ofrecer a empresas y usuarios sistemas software basados en el concepto de servicio. Con la progresión del hardware actual, la miniaturización de los equipos es cada vez mayor, sin renunciar por ello a la potencia que podemos encontrar en sistemas de mayor tamaño. Un ejemplo es el dispositivo Raspberry Pi, que contiene un ordenador plenamente funcional contenido en el tamaño de una cajetilla de tabaco, y con un coste muy reducido. En este proyecto se pretenden aunar los tres conceptos expuestos. De esta forma, se busca utilizar el dispositivo Raspberry Pi como elemento de despliegue integrado en una arquitectura de Smart Grid orientada a servicios. En los trabajos realizados se ha utilizado la propuesta definida por el proyecto de I+D europeo e-GOTHAM, con cuya infraestructura se ha tenido ocasión de realizar diferentes pruebas de las descritas en esta memoria. Aunque esta arquitectura está orientada a la creación de una Smart Grid, lo experimentado en este PFG podría encajar en otro tipo de aplicaciones. Dentro del estudio sobre las soluciones software actuales, se ha trabajado en la evaluación de la posibilidad de instalar un Enterprise Service Bus en el Raspberry Pi y en la optimización de la citada instalación. Una vez conseguida una instalación operativa, se ha desarrollado un controlador de un dispositivo físico (sensor/actuador), denominado Dispositivo Lógico, a modo de prueba de la viabilidad del uso del Raspberry Pi para actuar como elemento en el que instalar aplicaciones en entornos de Smart Grid o Smart Home. El éxito logrado con esta experimentación refuerza la idea de considerar al Raspberry Pi, como un importante elemento a tener en cuenta para el despliegue de servicios de Smart Cities o incluso en otros ámbitos tecnológicos. ABSTRACT. The current trend of telecommunication networks lead to think in a future based on the emerging concept of Smart Cities, whose objective is to ensure the urban development based on a sustainable model to respond the new necessities of the cities. Within the Smart cites we can include the concept of Smart Grid, which is based on management systems and efficient energy production, allowing a sustainable energy producing system, and that includes renewable energy sources. Systems of this type are shown to users as a set of services that allow users to interact with the system not only as a single customer, but also as other energy environment agent. Furthermore, distributed software systems are increasingly common in a telecommunications infrastructure more extensive and with more capabilities. Within this area of technology, service-oriented architectures have grown exponentially especially in the business sector. With systems based on these architectures, can be offered to businesses and users software systems based on the concept of service. With the progression of the actual hardware, the miniaturization of computers is increasing, without sacrificing the power of larger systems. An example is the Raspberry Pi, which contains a fully functional computer contained in the size of a pack of cigarettes, and with a very low cost. This PFG (Proyecto Fin de Grado) tries to combine the three concepts presented. Thus, it is intended to use the Raspberry Pi device as a deployment element integrated into a service oriented Smart Grid architecture. In this PFG, the one proposed in the European R&D e-GOTHAM project has been observed. In addition several tests described herein have been carried out using the infrastructure of that project. Although this architecture is oriented to the creation of a Smart Grid, the experiences reported in this document could fit into other applications. Within the study on current software solutions, it have been working on assessing the possibility of installing an Enterprise Service Bus in the Raspberry Pi and optimizing that facility. Having achieved an operating installation, it has been developed a driver for a physical device (sensor / actuator), called logical device, for testing the feasibility of using the Raspberry Pi to act as an element in which to install applications in Smart Grid and Smart Home Environments. The success of this experiment reinforces the idea of considering the Raspberry Pi as an important element to take into account in the deployment of Smart Cities services or even in other technological fields.