637 resultados para trigenerazione, cogenerazione, frigoriferi, impianti, condizionamento, Mc4, AQE, UTA, riscaldamento


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In questo lavoro si proveranno a mettere a fuoco le caratteristiche e le peculiarità di 2 delle filiere di produzione russa di nuova generazione di maggior interesse attualmente utilizzate in patria e in vari stati europei negli impianti nucleari per la generazione elettrica, con particolare attenzione su cosa è stato fatto di diverso ed innovativo soprattutto in campo di sicurezza, sostenibilità ed economicità: il reattore ad acqua pressurizzata VVER e il reattore veloce BN.

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Questo elaborato ha lo scopo di esporre quelli che sono i vantaggi derivanti dall' utilizzo degli acciai inossidabili, specificando il tipo di componente e le ragioni della scelta, nei sistemi per la produzione di energia: dalle turbine, agli impianti nucleari, fino agli impianti che sfruttano le energie alternative (solare, eolica, geotermica, biogas). Inizialmente viene fornito un quadro generale sui differenti tipi di acciai inox (martensitici, ferritici, austenitici e duplex, con le relative proprietà, sottolineandone vantaggi e svantaggi), descrivendone anche i sistemi di designazione, con particolare attenzione alla norma AISI (American Iron and Steel Institute). Una volta messe in risalto queste caratteristiche, vengono esaminati e descritti diversi sistemi di produzione di energia in cui gli acciai inox trovano applicazione: si parte dalle turbine (idraulica, a vapore e a gas), spiegando i benefici nell'utilizzo di particolari categorie di acciai inox nella realizzazione di alcuni dei componenti per questi impianti. Vengono quindi esaminati gli impianti nucleari, partendo da quelli che utilizzano come moderatore e fluido refrigerante acqua naturale, ("PWR", Pressurized Water Reactor) e ("BWR", Boiling Water Reactor), fino a quelli che utilizzano invece acqua pesante ("CANDU", Canadian Deuterium Uranium Reactor), nonchè i reattori veloci ("FBR", Fast Breeding Reactor). Infine, vengono esaminate le applicazioni degli acciai inox, nei sistemi per la produzione di energia che, sfruttano fonti alternative (elencate in precedenza).

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Surface active substances (SAS) in the water column were measured by voltammetry using the electrochemical probe o-nitrophenol (ONP) during EIFEX, a mesoscale open ocean iron enrichment experiment in the Southern Ocean. SAS levels were low throughout the experiment (<0.005 - 0.03 mg/L Triton X-100 equivalents). Initially SAS was extremely low in the photic zone, but as the phytoplankton bloom developed concentrations markedly increased throughout the upper 100 m (~0.02 mg/L Triton X-100 equivalents). Highest concentrations of SAS (>0.02 mg/L Triton X-100 equivalents) were found at the end of the bloom particularly at density discontinuities where organic material may accumulate. Exudates from diatoms appeared to be the major source of SAS during EIFEX, either from direct extracellular release or in the action of being grazed upon by zooplankton.

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Late Quaternary summer sea surface temperatures (SSTs) have been derived from radiolarian assemblages in the East Atlantic sector of the Southern Ocean. In the subantarctic and the polar frontal zone, glacial SSTs (oxygen isotope stages 2, 4, 6, and 8) were 3°-5°C cooler than today, indicating northward displacements of the isotherms about 2°-4° of latitudes. During interglacials, SSTs almost reached modern levels (oxygen isotope stages 7 and 9) or exceeded them by 2°-3°C (oxygen isotope stages 1 and 5.5). In the subantarctic Atlantic Ocean, changes in SST and calcium carbonate content of the sediment precede variations in global ice volume in the range of the main Milankovitch frequencies. Comparisons with the timing of North Atlantic Deep Water (NADW) proxy records suggests that this early response in the subantarctic Atlantic Ocean is not triggered by the flux of NADW to the Southern Ocean.