983 resultados para cambiamento organizzativo, riprogettazione dei processi aziendali, ERP, BPR, Business Net
Resumo:
I valori di identità e appartenenza degli ecosistemi territoriali ben si combinano con la sperimentazione e l’innovazione indotta dal design. Il punto di partenza è stata l’analisi della relazione tra design e territorio. Il rapporto tra design e territorio è stato inoltre analizzato in relazione alle modalità in cui le aziende multinazionali interpretano questa dicotomia. È stata scelta, quindi, Ikea come azienda. Una multinazionale che produce e commercializza elementi di arredo. Sono stati analizzati diversi casi studio inerenti a progetti legati al territorio; nei quali sono state raccontate storie e tradizioni di luoghi e quindi di persone. L’output dell’indagine è un Framework metodologico, che indirizza il progettista all’interno di linee progettuali atte a connettere con i territori locali. Al fine di verificare il modello è stato necessario passare in rassegna da nord a sud, alcune delle principali e tradizionali tecniche di lavorazione del nostro Paese, facendo un focus sulla Sicilia. Tra le varie tecniche di lavorazione tipiche della cultura siciliana, è stata scelto il pizzo o merletto. In seguito allo studio della tecnica è stato selezionato e riprogettato un prodotto della produzione di Ikea. Il prodotto in questione è il tavolo vassoio GLADOM della collezione Ikea, a cui sarà aggiunto un elemento quadrato in ricamo che avrà una duplice funzione: porta riviste e sacca per trasportare il vassoio. Ma il forte riferimento al territorio non si limita al semplice utilizzo della tecnica, bensì si sviluppa attraverso l’impiego di un innovativo materiale: l’Orange Fiber. Questo è un innovativo tessuto, ricavato dalla lavorazione dei sottoprodotti degli agrumi siciliani. Mentre, la personalizzazione di tali prodotti avverrebbe all’interno di spazi collocati negli Store Ikea, denominati Territorial Hub; ovvero dei laboratori della tradizione territoriale, nei quali diverse maestranze si sperimenteranno nel dare una nuova identità a prodotti già consolidati.
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L’attività di Tesi svolta presso l’azienda Magni Telescopic Handlers è stata finalizzata all’implementazione e l’ottimizzazione dei principi fondamentali della teoria della Lean Manufacturing. Lo scopo del percorso si è concentrato in prima battuta sulla valutazione e analisi delle previsioni dei consumi delle macchine, per poi proseguire con la realizzazione di un database aggiornato costituito esclusivamente dal materiale gestito a Kanban. In questa maniera è stato possibile predisporre la formulazione della mappatura dei componenti a Kanban lungo le tre linee di montaggio dell’azienda, per riuscire a verificare il corretto collocamento dei codici. Sono quindi successivamente sviluppate due metodologie di implementazione per il dimensionamento del Kanban al fine di ottimizzare i processi interni, in accordo con la filosofia Lean Thinking. Al termine dell'elaborato sono illustrati i risultati e i vantaggi che si sono ottenuti per consentire un miglior livello di ottimizzazione delle attività di montaggio lungo la linea e uno standard di efficienza produttiva più elevato.
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I cambiamenti di mercato generano nelle aziende la necessità di modificare il proprio portafoglio prodotti per far sì che rimangano competitive. Euro Company è un’azienda che si occupa di commercializzare frutta secca e suoi derivati. Per mantenere il suo posizionamento, a seguito di queste variazioni, avvenute soprattutto negli ultimi anni, si è trovata ad inserire nuove referenze. Questo ha portato ad un aumento del carico di lavoro dovuto alla costante ricerca e sviluppo. Per questo motivo si è deciso di introdurre un nuovo reparto e di sviluppare i flussi ad esso collegati. L’obiettivo è stato quello di scrivere delle procedure che potessero essere seguite dai dipendenti coinvolti nel flusso. Per ogni singola attività, sono stati pensati degli strumenti o dei metodi che potessero essere implementati e che quindi sono stati messi in pratica. Un esempio riguarda il monitoraggio di ogni singola attività. Si è pensato che lo strumento più facile ed immediato potesse essere un Gantt, e, per questo motivo è stato implementato, così come da progetto. Un’altra attività introdotta a seguito d valutazioni interne aziendali è stata la possibilità di fare una analisi di fattibilità interna dei progetti, per verificare la convenienza economica nel ricorrere all’outsourcing o all’insourcing. Tutte le azioni proposte sono state accolte in maniera positiva e sono, ad oggi, utilizzate in azienda. Occorre però valutare a distanza di tempo se le tempistiche di progetto reali rispecchiano realmente quanto dichiarato dai dipendenti nel corso delle interviste. Questo perché, nel caso in cui si abbia un esito negativo, occorre valutare le azioni che hanno comportato un ritardo per valutare se è possibile ottimizzarle. Oltre a ciò, è interesse dell’azienda focalizzarsi solo sui progetti che possono garantire un ritorno in termini economici, quindi, grazie alle soluzioni proposte nell’elaborato, si avranno meno difficoltà nello svolgere ciò.
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L'obiettivo dell' elaborato è quello di tracciare un quadro del fenomeno del branded entertainment e condurre un'analisi quantitativa e qualitativa di quattro programmi di Warner Bros. Discovery. Una prima fase è dedicata alla ricostruzione storica e normativa del branded entertainment, all'individuazione di una sua definizione e delle metodologie per la sua valutazione. La seconda parte del lavoro si concentra, invece, sugli aspetti pratici del fenomeno: i player che svolgono un ruolo nei processi produttivi, le modalità di creazione e produzione dei programmi e le tipologie di prodotti. L'ultima fase è interamente dedicata all'analisi quantitativa di quattro programmi branded di Warner Bros. Discovery e all'analisi qualitativa di uno di questi, per poterne valutare i risultati nel mercato televisivo italiano odierno.
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A set of five tasks was designed to examine dynamic aspects of visual attention: selective attention to color, selective attention to pattern, dividing and switching attention between color and pattern, and selective attention to pattern with changing target. These varieties of visual attention were examined using the same set of stimuli under different instruction sets; thus differences between tasks cannot be attributed to differences in the perceptual features of the stimuli. ERP data are presented for each of these tasks. A within-task analysis of different stimulus types varying in similarity to the attended target feature revealed that an early frontal selection positivity (FSP) was evident in selective attention tasks, regardless of whether color was the attended feature. The scalp distribution of a later posterior selection negativity (SN) was affected by whether the attended feature was color or pattern. The SN was largely unaffected by dividing attention across color and pattern. A large widespread positivity was evident in most conditions, consisting of at least three subcomponents which were differentially affected by the attention conditions. These findings are discussed in relation to prior research and the time course of visual attention processes in the brain. (C) 1999 Elsevier Science B.V. All rights reserved.
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Event-related potentials (ERPs) were recorded while subjects made old/new recognition judgments on new unstudied words and old words which had been presented at study either once ('weak') or three times ('strong'). The probability of an 'old' response was significantly higher for strong than weak words and significantly higher for weak than new words. Comparisons were made initially between ERPs to new, weak and strong words, and subsequently between ERPs associated with six strength-by-response conditions. The N400 component was found to be modulated by memory trace strength in a graded manner. Its amplitude was most negative in new word ERPs and most positive in strong word ERPs. This 'N400 strength effect' was largest at the left parietal electrode (in ear-referenced ERPs). The amplitude of the late positive complex (LPC) effect was sensitive to decision accuracy (and perhaps confidence). Its amplitude was larger in ERPs evoked by words attracting correct versus incorrect recognition decisions. The LPC effect had a left > right, centro-parietal scalp topography (in ear-referenced ERPs). Hence, whereas, the majority of previous ERP studies of episodic recognition have interpreted results from the perspective of dual-process models, we provide alternative interpretations of N400 and LPC old/new effects in terms of memory strength and decisional factor(s). (C) 2002 Elsevier Science Ltd. All rights reserved.
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The general objective of this work was to study the contribution of the ERP for the quality of the managerial accounting information, through the perception of managers of large sized Brazilian companies. The initial principle was that, presently, we live in an enterprise reality characterized by global and competitive worldwide scenery where the information about the enterprise performance and the evaluation of the intangible assets are necessary conditions for the survival, of the companies. The research of the exploratory type is based on a sample of 37 managers of large sized-Brazilian companies. The analysis of the data treated by means of the qualitative method showed that the great majority of the companies of the sample (86%) possess an ERP implanted. It also showed that this system is used in combination with other applicative software. The managers, in its majority, were also satisfied with the information generated in relation to the dimensions Time and Content. However, with regard to the qualitative nature of the information, the ERP made some analysis possible when the Balanced Scorecard was adopted, but information able to provide an estimate of the investments carried through in the intangible assets was not obtained. These results Suggest that in these companies ERP systems are not adequate to support strategic decisions.
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Individual differences in the variance of event-related potential (ERP) slow wave (SW) measures were examined. SW was recorded at prefrontal and parietal sites during memory and sensory trials of a delayed-response task in 391 adolescent twin pairs. Familial resemblance was identified and there was a strong suggestion of genetic influence. A common genetic factor influencing memory and sensory SW was identified at the prefrontal site (accounting for an estimated 35%-37% of the reliable variance) and at the parietal site (51%-52% of the reliable variance). Remaining reliable variance was influenced by unique environmental factors. Measurement error accounted for 24% to 30% of the total variance of each variable. The results show genetic independence for recording site, but not trial type, and suggest that the genetic factors identified relate more directly to brain structures, as defined by the cognitive functions they support, than to the cognitive networks that link them.