494 resultados para Turcs -- Tunisie -- Tunis (Tunisie)
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Pt. 2-3: 13th rev. ed.
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Ser. 6, v. 11, 14 and 18; ser. 7, v. 1 and 9, ser. 7, v. 16 and 19, ser. 8, v. 5, 9, 13 and 17 include "Bibliographie ottomane. Notice des livres turcs arabes et persans imprimés à Constantinople durant le période 1281-1307 de l'Hégire" (title varies slightly)
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Translation of Guerres des Turcs avec la Pologne, la Moscovie et la Hongrie, par le Sr. de La Croix. 1689.
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Mode of access: Internet.
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Subtitle varies
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Mode of access: Internet.
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At head of title, -1920: Protectorat française, Gouvernement tunisien. Direction de l'agriculture, du commerce et de la colonisation.
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At head of title, -1920: Protectorat française, Gouvernement tunisien. Direction de l'agriculture, du commerce et de la colonisation.
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Translation of Les Assyro-Chaldéens et les Arméniens massacrés par les Turcs.
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Name of dept. varies slightly.
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1. Th. Island. England, Schottland, Irland. Frankreich. Algerien. Tunis und Karthago.--2. Th. Spanien und Portugal. Zweiter Aufenhalt in Frankreich und England.
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The measurement of different aspects of information society has been problematic over along time, and the International Telecommunication Union (ITU) is spearheading in developing a single ICT index. In Geneva during the first World Summit on Information Society (WSIS) in December 2003, the heads of states declared their commitment to the importance of benchmarking and measuring progress toward the information society. Consequently, they re-affirmed their Geneva commitments in their second summit held in Tunis in 2005. In this paper, we propose a multiplicative linear programming model to measure Opportunity Index. We also compared our results with the common measure of ICT opportunity index and we found that the two indices are consistent in their measurement of digital opportunity though differences still exist among regions.
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"Ce numéro de la revue Circula présente une unité théorique très forte, assurée de deux manières. D’une part, il réunit des communications qui présentent toutes les résultats de recherche d’un groupe international investi dans un projet intitulé « Représentations des langues et des identités en Méditerranée en contexte plurilingue »…D’autre part, chacune des études dont les résultats sont ici présentés a été conduite en utilisant à titre principal et même exclusif un outil de recherche commun, la méthode d’analyse combinée des représentations sociales des langues (MAC) (Maurer, 2013)."
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A partire dalla caduta di Costantinopoli (1453) il problema dell’espansionismo ottomano acquisì progressiva importanza negli equilibri politici europei, scandendo con momenti di tregua e ostilità i rapporti tra Ponente e Levante per i successivi due secoli. Le conseguenze di tali tensioni politiche si riversarono sulla ritrattistica dei principi europei, il cui nuovo ruolo di eroi antiturchi trovò espressione, coerentemente con la diffusa lettura del problema ottomano in un’ottica di comparatio temporum, nell’istituzione di parallelismi con figure d’eroi antecedenti, della storia o del mito. Tali immagini allegoriche principesche hanno costituito il soggetto del presente studio e sono state indagate attraverso tre focus su altrettanti contesti cronologici, compresi tra la presa turca della capitale dell’Impero bizantino e la riconquista cristiana di Tunisi (1535). La considerazione di questo arco temporale, meno indagato rispetto a cronologie successive, ha consentito di individuare e rendere ragione di alcune specificità iconografiche delle immagini allegoriche dei principi antiturchi: tra queste in primis è emerso un movimento oscillatorio tra il riuso di iconografie sacrali-cavalleresche, di matrice crociata, e l’impiego di un repertorio di modelli eroici antichi, elaborato ad hoc nel detto frangente storico-culturale, le cui origini sono state rintracciate negli scritti encomiastici ed esortativi degli umanisti italiani attivi nel secondo Quattrocento. I casi di studio presi in esame hanno inoltre conferito alla ricerca un carattere d’interesse anche in rapporto agli studi sulla ritrattistica d’identificazione, annoverando una serie di diverse forme di espressione visiva della comparazione eroica, delle quali il ritratto in veste eroica costituisce la manifestazione più compiuta. Sia sul frangente iconografico sia su quello tipologico, i risultati ottenuti della ricerca sono infine stati verificati, in sede di conclusioni, su un succinto corpus di opere esteso al tardo Cinquecento e al Seicento.