992 resultados para Maimonides, Moses$aSefer ha-mada


Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Bakgrund: För att vården kring ett barn ska bli så bra som möjlig är föräldrarnas närvaro avgörande. Vårdpersonalen får arbeta mycket utifrån sin egen kunskap och erfarenhet i arbetet med familjer. Målsättningen inom barnsjukvården är att involvera familjen så mycket som möjligt och utgå från varje familjs behov runt den aktuella situationen. Syftet: Studiens syfte var att utifrån ett familjeperspektiv belysa upplevelsen av att ha ett barn inlagt på sjukhus. Metod: Denna litteraturstudie innehåller sammanlagt 14 studier inom det valda området och dessa har analyserats med en innehållsanalys. Resultat: Föräldrarna upplevde att god kommunikation hade en positiv inverkan på relationen mellan familjen och vårdgivare under sjukhusvistelsen. Under sjukhusvistelsen uppstod psykiska, fysiska och sociala behov som familjen behövde få stöd med. Familjen upplevde många känslor och hela vardagen blev påverkad. Slutsats: Denna litteraturstudie indikerar att det finns ett stort behov av en personlig relation mellan sjukvårdsgivare och familj. Familjen är även i behov av få stöd från sjuksköterskan för att motverka osäkerhet hos föräldrarna. Nyckelord: Delaktighet, familj, litteraturstudie, omvårdnad, upplevelser

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Nell’alveo delle indagini sulla storia del commercio librario nell’Italia del Settecento, attente a individuare i legami fra circolazione del libro, diffusione delle idee illuministe e riforme politiche nella seconda metà del secolo, la ricerca ha l’obiettivo di offrire un quadro articolato della fisionomia di un mercante del libro attivo nel periodo più intenso del riformismo estense nel ducato di Modena: Moïsè Beniamino Foà (1730-1821). Il primo capitolo della tesi riguarda le cariche ufficiali che questi ricoprì al servizio delle istituzioni culturali promosse da Francesco III d’Este, le vicende che lo implicarono nelle maglie della censura e il suo impegno civile e politico a favore dei processi di emancipazione degli ebrei in età giacobina e napoleonica. Il secondo tenta di interpretare la genesi della sua fortuna economica attraverso l’esame del testamento e dell’inventario dell’asse ereditario: nel panorama di precarietà dei mestieri del libro dal secolo dei lumi ai primi decenni della Restaurazione, pare arduo individuare un libraio comparabile a Foà per solidità e capacità di investimento. All’analisi della clientela del mercante è dedicato il terzo capitolo, che si sviluppa seguendo il filo dei rapporti diplomatici intessuti da Francesco III con le corti italiane nell’orbita dell’influenza politica e culturale asburgica. Si descrivono, quindi, i viaggi europei e la rete dei contatti commerciali che garantirono la ricchezza dell’offerta rispecchiata dai numerosi cataloghi librari pubblicati nel corso di oltre un cinquantennio. Di questi si offre una descrizione bibliografica e quantitativa con un affondo sulla diffusione del libro scientifico. Con la fisionomia del mercante viaggiatore, Foà coniugava quella dell’erudito bibliofilo: la ricerca si conclude con la presentazione della sua biblioteca e dei suoi rapporti con i filologi dell’epoca.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Basata sul reperimento di un’ampia mole di testi giornalistici (come cronache, interviste, elzeviri e articoli di “Terza”) dedicati alle pratiche coreiche e pubblicati in Italia nel corso del ventennio fascista, la tesi ricostruisce i lineamenti di quello che, seppure ancora embrionale e certo non specialistico, si può comunque ritenere una sorta di “pensiero italiano” sulla danza del Primo Novecento. A partire dalla ricognizione sistematica di numerose testate quotidiane e periodiche e, pertanto, dalla costruzione di un nutrito corpus di fonti primarie, si è proceduto all’analisi dei testi reperiti attraverso un approccio metodologico che, fondamentalmente storiografico, accoglie tuttavia alcuni rudimenti interpretativi elaborati in ambito semiotico (con particolare riferimento alle teorizzazioni di Jurij Lotman e Umberto Eco), il tutto al fine di cogliere, pur nell’estrema varietà formale e contenutistica offerta dal materiale documentario, alcune dinamiche culturali di fondo attraverso le quali disegnare, da un lato, il panorama delle tipologie di danza effettivamente praticate sulle scene italiane del Ventennio,e, dall’altro, quello dell’insieme di pensieri, opinioni e gusti orbitanti attorno ad esse Ne è scaturita una trattazione fondamentalmente tripartita in cui, dopo la messa in campo delle questioni metodologiche, si passa dapprima attraverso l’indagine dei tre principali generi di danza che, nella stampa del periodo fascista, si ritenevano caratteristici della scena coreica internazionale – qui definiti nei termini di “ballo teatrale”, “ballo russo” e “danze libere” – e, successivamente, si presenta un approfondimento su tre singolari figure di intellettuali che, ognuno con un’attitudine estremamente personale, hanno dedicato alla danza un’attenzione speciale: Anton Giulio Bragaglia, Paolo Fabbri e Marco Ramperti. Un’ampia antologia critica completa il lavoro ripercorrendone gli snodi principali.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Nel 1919 l'arabista spagnolo Miguel Asín Palacios dà alle stampe La Escatologìa musulmana en la Divina, in cui, attraverso una serie impressionante di analogie, dimostra l'esistenza di un rapporto «modello-copia» tra le narrazioni musulmane del viaggio ultraterreno di Maometto e la Divina Commedia. Questa controversa opera sarà la scintilla di una polemica, che ancora oggi, a distanza di cento anni rimane aperta e sconosciuta ai più. Questo è il motivo che mi ha spinta a trattare questo argomento nel presente elaborato: il mio scopo è quello di fornire una sintesi della Questione delle fonti islamiche della Divina Commedia, mostrare una panoramica dell'evoluzione del dibattito e dimostrare come, quelle che nell'opera di Palacios erano solo ipotesi, si siano rivelate essere, entro certi limiti, una realtà. Che il Medioevo europeo fosse saturo di pensiero e di arte islamica è innegabile: affermare che Dante, con la sua universale curiositas, si astenne completamente da questi influssi sembra indicare soltanto un certo disagio dei critici italiani nei confronti di questo mondo, a cui l'Europa guarda spesso solo attraverso eventi quali la guerra santa, la sottomissione della donna e il fanatismo. Proprio in un epoca come la nostra, in cui le barbare follie del fondamentalismo ci spingono a temere l'altro, questi studi assumono nuovo valore: la presenza di un'influenza islamica non rende meno grande il genio dantesco, anzi ne allarga gli orizzonti e rende la sua opera un esempio di interculturalità e di apertura profondamente attuale.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

This study evaluated the five-factor measurement model of the abbreviated Multidimensional Observation Scale for Elderly Subjects (MOSES), originally proposed by Pruchno, Kleban, and Resch in 1988. Modifications of the five-factor model were examined and evaluated with regard to their practical significance. A confirmatory second-order factor analysis was performed to examine whether the correlations among the first-order factors were adequately accounted for by a global dysfunction factor. Findings indicated that the proposed measurement model was replicated adequately. Although post hoc modifications resulted in significant improvements in overall model fit, the minor parameters had only a trivial influence on the major parameters of the baseline model. Results from the second-order factor analysis showed that a global dysfunc tion factor accounted adequately for the intercorrelations among the first-order factors.