795 resultados para Barriera, Darío


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La morfologia della piattaforma continentale della Sicilia Settentrionale è il risultato dell'assetto geodinamico della zona e delle più recenti fluttuazioni glacioeustatiche del livello marino.Oggetto di questa tesi è stato lo studio degli elementi geomorfologici sommersi, risalenti all’ultima trasgressione marina, e del cuneo sedimentario olocenico da cui sono sepolti. Tramite i dati forniti da strumenti geofisici, quali l’ecoscandaglio a fascio multiplo (Multibeam) e i profili sismici Chirp Sub-bottom, è stato possibile lo studio di tali elementi e la redazione di due mappe che riportano le isobate delle profondità della superficie di massima ingressione marina e degli isospessori del cuneo olocenico di stazionamento alto. I depositi, nel corso del lavoro, sono stati suddivisi per facilitare la loro descrizione. L'analisi dei depositi trasgressivi ha permesso il riconoscimento di elementi morfologici quali frecce litorali (spit), isole barriera (barrier island), sistemi barriera-laguna e un sistema deltizio sommerso. Queste elementi sono stati ricondotti dunque ad una piattaforma relitta, ormai sommersa, le cui morfologie sono state plasmate dall'ultima trasgressione marina. Grazie ai profili chirp subbottom è stato inoltre possibile riconoscere un basamento carbonatico Meso-Cenozoico con un area di 23 km². I depositi olocenici di stazionamento alto occupano circa l'88% della superficie della piattaforma analizzata. Gli spessori maggiori, corrispondenti a 25m, sono stati riscontrati in prossimità della costa da cui degradano verso nord fino ad estinguersi. L'estensione del cuneo olocenico risulta essere influenzata dalle correnti, che trasportano i sedimenti verso est, dalla presenza degli alti morfologici, in prossimità della cui superficie i sedimenti si arrestano, e dall'apporto fluviale fornito dalle fiumare che sfociano nella zona analizzata. Quest'ultimo è il fattore che influenza maggiormente lo spessore del cuneo. Nelle aree di piattaforma prossime alle foci fluviali inoltre è stata riscontrata la deposizione di materiali grossolani che lateralmente sfumano a fini attraverso contatti eteropici.

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Questo lavoro di tesi è stato finalizzato allo studio dell’applicabilità e dell’efficacia di una modalità di confezionamento dell’olio extra vergine di oliva (EVO) in grado di raggiungere due obiettivi: - il prolungamento della shelf-life dell’olio d’oliva grazie ad un’azione protettiva del packaging dalla radiazione luminosa; - l’ottenimento di un’estetica accattivante che consenta al consumatore di apprezzare colore e livello del prodotto contenuto. È stata, quindi, testata l’efficacia di un film protettivo trasparente, termoretraibile, stampabile e con effetto barriera contro le radiazioni UV applicato su bottiglie in vetro trasparente, confrontando i risultati ottenuti con quelli raccolti per campioni conservati in bottiglie in vetro scuro e trasparente. Per la realizzazione di questo studio sono stati utilizzati due EVO monovarietali e per ognuno di questi sono state confrontate tre tipologie di confezionamento: vetro scuro, vetro trasparente rivestito con pellicola, vetro trasparente. Per simulare un processo di “invecchiamento accelerato” le bottiglie sono state poste in un termostato (20 °C) all’interno del quale sono state istallate delle lampade in grado di illuminare le bottiglie in continuo e i campioni erano monitorati ad intervalli regolari (5, 10 e 15 settimane). Le determinazioni analitiche svolte (titrimetriche, spettrofotometriche, cromatografiche e sensoriali) hanno riguardato i principali parametri quali-quantitativi correlati allo stato idrolitico (acidità libera, digliceridi) ed ossidativo (numero di perossidi) degli oli d’oliva, nonché relativi alle molecole antiossidanti (contenuto in fenoli totali e tocoferoli) ed agli attributi sensoriali. I risultati ottenuti da queste prove esplorative hanno evidenziato come l’applicazione di sleeve additivate con anti-UV su bottiglie in vetro trasparente possa costituire una valida modalità di confezionamento dell’olio EVO, anche se saranno necessarie ulteriori conferme ed approfondimenti.

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Le acque sotterranee rappresentano una risorsa fondamentale di acqua potabile; per questo motivo esse devono essere preservate, controllate, e se necessario, trattate e decontaminate. Nella presente tesi è stato analizzato, dal punto di vista idraulico, uno dei metodi di risanamento delle acque sotterranee più efficaci ed ampiamente utilizzati: il sistema Pump & Treat. Esso consiste nella costruzione di una barriera idraulica formata da pozzi che pompano acqua dal sottosuolo per consentirne il trattamento e la conseguente reimmissione nel corpo idrico. In questo contesto, sono stati approfonditi i principali criteri di progettazione ed è stato sviluppato un esempio applicativo utilizzando il codice numerico MODFLOW per la risoluzione delle equazioni di flusso e trasporto in acque sotterranee.

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La tesi inizia indagando il trend degli incidenti con fuoriuscita stradale avvenuti negli ultimi dieci anni andando in seguito a verificare uno dei molteplici aspetti che caratterizzano le barriere di sicurezza, dispositivi installati al fine di ridurre gli effetti delle fuoriuscite. In particolare ci si e concentrati sulla variazione della lunghezza di infissione del montante delle barriere che in terreni differenti da quelli in cui si eseguono i crash-test possono dare risultati risultati differenti in termini di deformazioni della barriera in caso di urto.

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In questa tesi si è studiato uno dei principali processi nelle stelle responsabili della nucleosintesi degli elementi pesanti dopo il 56Fe, il processo-s. In particolare sono state illustrate le sorgenti di neutroni che alimentano questo processo e si è analizzata la reazione 22Ne (α,n) 25Mg. Per costruire un valido modello matematico di questo processo è necessario conoscere in maniera accurata il reaction rate di questa reazione. Conseguentemente è necessario conoscere la sezione d'urto di tale reazione in maniera molto accurata. Sono stati condotti diversi esperimenti nel tentativo di valutare la sezione d'urto per via diretta, facendo collidere un fascio di particelle α su un campione di 22Ne. Queste rilevazioni hanno dato esiti non soddisfacenti nell'intervallo di energie riguardanti il processo-s, in quanto, a causa di disturbi dovuti al fondo di raggi cosmici e alla barriera Coulombiana, non è stato possibile osservare risonanze per valori di energie delle particelle α minori di (832± 2) keV. Per colmare la mancanza di dati sperimentali si è deciso di studiare gli stati eccitati del nucleo composto 26Mg tramite la reazione inversa 25Mg+n alle facility n_TOF, situata al CERN, e GELINA al IRMM. Le misure effettuate hanno mostrato diverse risonanze al di sotto di (832±2) keV, compatibili con le spin-parità di 22Ne e α. In seguito è stato stimato il loro contributo al reaction rate e i risultati hanno mostrato che per temperature tipiche di stelle massive il contributo di queste risonanze è trascurabile ma risulta di grande rilevanza alle temperature tipiche delle stelle appartenenti al ramo asintotico delle giganti (AGB).

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Mycobacterium bovis populations in countries with persistent bovine tuberculosis usually show a prevalent spoligotype with a wide geographical distribution. This study applied mycobacterial interspersed repetitive-unit-variable-number tandem-repeat (MIRU-VNTR) typing to a random panel of 115 M. bovis isolates that are representative of the most frequent spoligotype in the Iberian Peninsula, SB0121. VNTR typing targeted nine loci: ETR-A (alias VNTR2165), ETR-B (VNTR2461), ETR-D (MIRU4, VNTR580), ETR-E (MIRU31, VNTR3192), MIRU26 (VNTR2996), QUB11a (VNTR2163a), QUB11b (VNTR2163b), QUB26 (VNTR4052), and QUB3232 (VNTR3232). We found a high degree of diversity among the studied isolates (discriminatory index [D] = 0.9856), which were split into 65 different MIRU-VNTR types. An alternative short-format MIRU-VNTR typing targeting only the four loci with the highest variability values was found to offer an equivalent discriminatory index. Minimum spanning trees using the MIRU-VNTR data showed the hypothetical evolution of an apparent clonal group. MIRU-VNTR analysis was also applied to the isolates of 176 animals from 15 farms infected by M. bovis SB0121; in 10 farms, the analysis revealed the coexistence of two to five different MIRU types differing in one to six loci, which highlights the frequency of undetected heterogeneity.

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Lista de actividades desarrolladas durante el período: Trabajo de recopilación de fuentes documentales en los siguientes Archivos institucionales;Recopilación de los documentos a través del scanner de los mismos; Clasificación de la información; Stasuck Pablo Rubén (Responsable Académico) y Vrubel Natalia N. (Auxiliar Docente) presentaron al Departamento de Historia de la FHyCS UNaM la propuesta de dictado de un Seminario Taller, denominado: “UNIVERSIDAD, HISTORIA y POLÍTICA”, el programa fue aprobado Res Nº 0661 FHyCs-UNaM, se dicto en el primer cuatrimestre del 2011 destinado a los estudiantes de las siguientes Carreras: Prof. en historia c/o en ciencias Sociales, Licenciatura en Historia y otras carreras que sus planes de estudios lo avalen; Exposiciones varios de los integrantes del equipo en el Curso de Ingresante Específico de Historia año 2011, FHyCS-UNaM.

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El proyecto avanza en la línea de investigación iniciada por los estudios sobre política, historia y memoria social que hemos realizado sobre la etapa de la dictadura en la región. Un balance elemental respecto de la memoria de la dictadura parece mostrar que si bien se ha instalado la idea de rechazo hacia la misma, se está lejos de una comprensión histórica y una indagación racional. En todo caso, por su grado de violencia, la dictadura es individualizada como una anomalía del paradigma de ciclos históricos en los que se alternan gobiernos democráticos y de facto. Aun así, es considerada como un fenómeno ajeno a la sociedad en cuyo seno se generó. Aquí se observa el problema que señalan Izaguirre y Rozé en sus investigaciones: una notable disociación con los contextos sociopolíticos o los procesos económicos en cuya lógica se inscriben. La información acumulada en este recorrido y la experiencia y fuentes obtenidas a partir de la colaboración -aportando soportes documentales- con las organizaciones de derechos humanos y familiares de víctimas de la dictadura que están llevando adelante los Juicios por la Verdad, que nos permitió acceder a una red de testigos y a sus testimonios expresados en instancia judicial, plantea la necesidad de centrar el estudio en la construcción sobre las memorias de la dictadura, atendiendo a los actores sociales que personifican esa memoria - desde los bordes del poder político- y a quienes -desde dentro del poder político y con sus recursos- desarrollan políticas de memoria. En consecuencia el proyecto centra su interés en analizar las políticas de la memoria del Estado, de las organizaciones de DDHH y la memoria de actores sociales relevantes en relación con la etapa de la última dictadura militar y explorar las tensiones en la construcción de los sentidos de la memoria colectiva y sus usos presentes. Asimismo, por las razones expuesta en la justificación se retoma el objetivo de avanzar en la construcción de un corpus de conocimientos histórico-etnográfico y de fuentes documentales, orales y visuales, que contribuyan al debate sobre la historia reciente y construir sistemas de referencias heurísticas comparables que faciliten trabajos cooperativos entre equipos de investigadores de las universidades de la región.

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Actividades desarrolladas durante el período: actividades con financiamiento del ministerio de Educación de la Nación y Universidad Nacional de Misiones (UNaM.):durante 2010 se realizaron las tareas previstas en los proyectos cuyo financiamiento fue obtenido en 2009 Planificación interpretativa de circuitos turísticos locales. Misiones. 2009. Programa de Voluntariado universitario. Secretaría de Políticas Universitarias. SPU. Ministerio de Educación de la Nación. Nº de resolución de rectorado: 1553/09. Articulaciones para el Plan de manejo integrado de las misiones jesuíticas Santa María y Santos Mártires en Misiones Argentina. UNaM. Programa de fortalecimiento a la extensión universitaria. PROFAE 2009. Nº de Resolución del CD: 1790/09. Planificación interpretativa del centro de visitantes de Santa María la Mayor. Misiones. UNaM. Programa de fortalecimiento a la extensión universitaria. PROFAE 2009. Nº de Resolución: Nº de Resolución del CD: 1790/09. AECID: Actividades con Financiamiento de la Agencia Española de Cooperación Internacional para el desarrollo: Durante 2009 el equipo ha presentado a la Agencia Española de Cooperación Internacional para el Desarrollo (AECID)2 una propuesta denominada: Proyecto de activación patrimonial: Santos Mártires del Japón, Santa María La Mayor y Nuestra Señora de la Concepción del Ibitiracuá, por considerar conveniente y sumamente positivo trabajar en conjunto con AECID ya que permitiría articular los esfuerzos de las instituciones implicadas: Gobiernos municipales y provincial, UNaM y actores locales. Por ello se han combinado los recursos de la Universidad con los del financiamiento otorgado por AECID para llevar adelante los proyectos; Formación y capacitación: el equipo desarrolla permanentemente acciones de formación y perfeccionamiento durante 2010; Diagnóstico situacional referido al área del proyecto: durante esta etapa nos propusimos ampliar el equipo de profesionales a los efectos de elaborar lineamientos que contribuyan al diagnostico para el ordenamiento territorial del área proyecto. En principio nos habíamos propuesto obtener los servicios profesionales de un economista y un, ingeniero agrónomo o forestal a los efectos de que colaboren desde de sus respectivas áreas temáticas en la elaboración de la agenda de proyectos sociales básicos.

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El trabajo aborda a la vez la historia de una institución local en particular y su devenir en relación con el campo artístico de Mendoza y la genealogía europeizante del museo de arte impuesto como paradigma desde la formación de los estados nacionales europeos. El Museo de Bellas Artes como entidad reproductora del gusto de la burguesía y como factor de distinción social verifica en esta región americana el cumplimiento de un ciclo reforzado por la copia del modelo civilizatorio que asume como propio en la Mendoza de los siglos XIX y XX. Tras la institución del primer Museo Provincial de Bellas Artes y su posterior refundación como Museo Fader; sorprende hallar un programa museológico de cuño modernizador; atento a la realidad latinoamericana sin perder de vista la historia del sector.

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El objetivo del presente trabajo fue comparar la eficiencia de 4 pesticidas: dimetoato, metidation, etion y clorpirifos, en el control de la cochinilla H [Saissetia oleae Bernard (Homoptera, Coccoidea, Lecaniidae)] también llamada cochinilla negra del olivo. Estos productos, conocidos en Mendoza (Argentina), se utilizan localmente. El ensayo se realizó en Vistalba (Luján de Cuyo). Para la evaluación se tuvo en cuenta el porcentaje de mortalidad. El análisis estadístico se efectuó transformando los datos según arcsen ( x / 1 0 0 ) .

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"200 años de ideas y luchas independentistas" es una serie de tres microprogramas, parte del trabajo realizado por el equipo del CICUNC para la conmemoración de los 200 años de la revolución que inauguró el camino hacia la independencia. En cada uno de los bloques, se narra brevemente la historia y los principales acontecimientos que dieron lugar a las ideas de independencia, que más tarde, y mediante las armas, se logran. Sin embargo, como pueblo-nación, queda mucho por aprender de la historia, de aquí que hoy se habla de la necesidad de una segunda independencia. En el presente documental contamos con la participación del Dr. Arturo Roig y el Lic. Darío Sanfilippo.

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"Área fundacional: el pasado histórico de los mendocinos" es una serie de tres microprogramas, parte del trabajo realizado por el equipo del CICUNC para la conmemoración de los 200 años de la revolución que inauguró el camino hacia la independencia. En cada uno de los bloques, se narra brevemente la historia y los principales acontecimientos que convirtieron al área fundacional mendocina, en el centro de las decisiones políticas-administrativas y económicas de la provincia, espacio que luego del terremoto de 1861, y su posterior recuperación queda como una muestra vívida de la historia de Mendoza. En el presente documental contamos con la participación del Dr. Horacio Chiavazza, el Lic. Darío Sanfilippo y el Prof. Adolfo Cueto.