656 resultados para Modesto Carvalhosa


Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

The importance of cation->aromatic polarization effects on cation-π interactions has been explored. Theoretical calculations demonstrate that polarization is a large contribution to cation-aromatic interactions, and particularly to cation-π interactions. For a series of compounds with a similar aromatic core, polarization is constant and makes small influence in the relative cation-binding energies. However, when the aromatic core changes polarization contributions might be very different. We found that the generalized molecular interaction potential with polarization is a very fast and powerful tool for the prediction of cation binding of aromatic compounds.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Background: sulla base delle evidenze emerse dalle rassegne sistematiche in materia (Johnstone, 1994; Cohen et al.,1998; Robson et al., 2012; Burke et al., 2006; Ricci et al., 2015) si è ipotizzato che la formazione alla salute e sicurezza sul lavoro sia maggiormente efficace quando non è presentata come obbligatoria e venga articolata su più livelli di apprendimento, attraverso metodologie adeguate per ogni livello, con docenti che abbiano caratteristiche corrispondenti allo specifico obiettivo di apprendimento e la cui durata sia parametrata all’obiettivo stesso. Obiettivo di questa ricerca è valutare se esista e quanto sia intensa la relazione causale tra la formazione alla sicurezza sul lavoro e i suoi effetti sul miglioramento delle conoscenze, degli atteggiamenti, dei comportamenti, degli esiti per la salute, del clima di sicurezza aziendale, del controllo comportamentale percepito dai lavoratori, delle condizioni operative e procedure interne, oltre l’eventuale effetto di moderazione determinato da caratteristiche socio-demografiche dei partecipanti e dal gradimento della formazione. Metodo: la variabile indipendente è costituita dell’intervento formativo erogato, articolato in tre condizioni: formazione obbligatoria, formazione non obbligatoria, gruppo di controllo: sono stati posti a confronto due interventi di pari durata (16 settimane, per 10h complessive), realizzati con identiche modalità (step1 audio-visivo; step2 affiancamento su lavoro da parte del preposto; step3 discussione di auto-casi), ma differenziati rispetto all’essere presentati uno come formazione obbligatoria, l’altro come non obbligatoria. I due gruppi sono anche stati confrontati con un gruppo di controllo per il quale la formazione è prevista successivamente. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale al gruppo con obbligo formativo, senza obbligo formativo, di controllo. Sono stati presi come indicatori (variabili dipendenti) per valutare l’effetto della formazione: I livello – conoscenze: riconoscimento o produzione di un maggior numero di risposte corrette. II livello – atteggiamenti e credenze: maggiore propensione a mettere in atto comportamenti auto ed etero protettivi. III livello – comportamenti: comportamenti osservati più adeguati per la tutela della salute propria e altrui. IV livello – salute: maggior grado di benessere bio-psico-sociale auto-riferito. Le misure di esito consistono nella variazione tra la rilevazione iniziale e ogni rilevazione successiva, sulla base delle diverse misure registrate per ognuno dei quattro livelli dell’intervento formativo. Lo stesso confronto del tempo è stato realizzato per le misure del clima di sicurezza aziendale, del controllo comportamentale percepito dai lavoratori, delle condizioni operative e procedure interne, oltre l’eventuale effetto di moderazione determinato da caratteristiche socio-demografiche dei partecipanti e dal gradimento della formazione, quest’ultimo misurato solo immediatamente al termine dell’intervento. Risultati: le condizioni di intervento non differiscono in termini di efficacia, la formazione determina infatti gli stessi risultati per i partecipanti del gruppo obbligo formativo e di quello non obbligo, con una significativa differenza post-intervento rispetto al gruppo di controllo. La formazione ha un effetto forte nel miglioramento delle conoscenze che solo parzialmente decade nel tempo, ma comunque mantenendo un livello maggiore rispetto ai valori iniziali. In relazione al miglioramento di atteggiamenti e comportamenti sicuri nel lavoro al Videoterminale, l’effetto della formazione è modesto: per gli atteggiamenti si registra solo un miglioramento verso l’applicazione delle procedure come utili realmente e non come mero adempimento, ma tale effetto decade entro quattro mesi riportando i partecipanti su valori iniziali; i comportamenti invece migliorano nel tempo, ma con deboli differenze tra partecipanti alla formazione e gruppo di controllo, tuttavia tale miglioramento non decade in seguito. Non si registrano invece effetti della formazione nella direzione attesa in termini di esiti per la salute, per il miglioramento del clima di sicurezza e come maggior controllo comportamentale percepito, non risultano nemmeno dati evidenti di moderazione degli effetti dovuti a caratteristiche socio-demografiche dei partecipanti. Inoltre emerge che il gradimento per la formazione è correlato con migliori atteggiamenti (strumento audio-visivo), il miglioramento del clima di sicurezza e un maggior controllo comportamentale percepito (studio di auto-casi), ovvero gli step che hanno visto l’intervento di formatori qualificati. Infine, la formazione ha determinato migliori condizioni operative e l’adeguamento delle procedure interne. Conclusioni: la presente ricerca ci consente di affermare che la formazione erogata è stata efficace, oltre che molto gradita dai partecipanti, in particolare quando il formatore è qualificato per questa attività (step1 e 3). L’apprendimento prodotto è tanto più stabile nel tempo quanto più i contenuti sono in stretta relazione con l’esperienza lavorativa quotidiana dei partecipanti, mentre negli altri casi il decremento degli effetti è alquanto rapido, di conseguenza ribadiamo la necessità di erogare la formazione con continuità nel tempo. E’ risultato comunque modesto l’effetto della formazione per migliorare gli atteggiamenti e i comportamenti nel lavoro al VDT, ma, al di là di alcuni limiti metodologici, sono obiettivi ambiziosi che richiedono più tempo di quanto abbiamo potuto disporre in questa occasione e il cui conseguimento risente molto delle prassi reali adottate nel contesto lavorativo dopo il termine della formazione. Le evidenze finora prodotte non hanno poi chiarito in modo definitivo se attraverso la formazione si possano determinare effetti significativi nel miglioramento di esiti per la salute, anche eventualmente attraverso interventi di supporto individuale. Inoltre l’assenza di differenze significative negli effetti tra i partecipanti assegnati alla condizione di obbligo e quelli di non obbligo, eccezion fatta in direzione opposta alle attese per la misura del danno da lavoro, suggeriscono che nell’erogare la formazione, occorre sottolineare in misura molto rilevante l’importanza dell’intervento che viene realizzato, anche qualora esistesse una prescrizione normativa cogente. Infine, la ricerca ci ha fornito anche indicazioni metodologiche e misure valide che invitano ad estendere questa formazione, e la sua valutazione di efficacia, a diversi comparti economici e svariate mansioni. Nel fare questo è possibile fare riferimento, e testare nuovamente, un modello che indica la corretta percezione del rischio (conoscenza) come fattore necessario, ma non sufficiente per ottenere, con la mediazione di atteggiamenti favorevoli allo specifico comportamento, azioni sicure, attraverso le quali si rinforza l’atteggiamento e migliorano le conoscenze. La formazione, per raggiungere i propri obiettivi, deve tuttavia agire anche sui meccanismi di conformismo sociale favorevoli alla safety, questi originano da conoscenze e azioni sicure e reciprocamente le rinforzano.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

O metabolismo do triptofano (Trp) se dá pela via das quinureninas (QUIN), pela via serotoninérgica (SER) e pela via das aminas traço. A primeira gera QUIN e uma variedade de outros metabólitos secundários. Quando conduzida pela enzima indolamina 2,3 dioxigenase (IDO) contribui para os fenômenos de tolerância e imune escape de células tumorais; e quando conduzida pela triptofano 2,3 dioxigenase (TDO) no fígado, participa na síntese da niacina e NAD. A via SER leva à formação do neurotransmissor serotonina (SER), que pode gerar o hormônio melatonina (MEL), respectivamente e outros metabólitos biologicamente ativos. Outra via menos estudada, a via das aminas traço, produz produtos neuroativos. Dada a abrangência e importância das rotas metabólicas do Trp, nós desenvolvemos e validamos uma metodologia bioanalítica robusta, seletiva e sensível por cromatografia líquida de alta eficiência (HPLC), acoplado espectrometria de massas (MS) para a determinação simultânea do Trp e seus 15 metabólitos. Para tanto, escolhemos para a avaliação das três vias, linhagens de glioma humano. A escolha por este tipo celular deveu-se ao grande interesse de estudos de metabolismo de Trp em células tumorais, no qual células de glioma tem sido modelo. Nos ensaios com as células de glioma acompanhamos os efeitos de um indutor e inibidores da primeira etapa de metabolização do Trp pela via das quinureninas, ou seja, IFN-γ (indutor da IDO), 1-metiltriptofano (1-MT; inibidor competitivo da IDO) e 680C91 (inibidor seletivo da TDO). Pudemos observar o impacto que a indução ou a inibição do primeiro passo teve sobre os metabólitos subsequentes e as diferenças no metabolismo das duas linhagens estudadas, A172 e T98G. A linhagem T98G só tem atividade de IDO, enquanto que a A172 tem tanto atividade IDO quanto TDO. A indução por IFN-γ mostrou que essa citocina não só atua na formação da via QUIN, mas possui um impacto modesto nas demais rotas. Observamos também que a inibição do 1-MT mostrou seu impacto nos metabólitos invdividualmente, do que a simples relação Trp-QUIN. Contudo, nosso resultados nos permitiu mostrar pela primeira vez a descrição completa dessas vias, em especial nessas linhagens celulares, podendo supor estratégias terapêuticas nessas rotas que estão relacionadas a progressão ou não tumoral.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Este trabalho versa sobre o conceito de potência natural em Espinosa, sua amplitude e abrangência e seus reflexos no direito natural e na política. Procura revelar a originalidade do conceito de direito natural em Espinosa, muito diferente dos pontos de vista de Grotius, de Hobbes e de todos os demais filósofos e doutrinadores, levando-o, também, a uma visão diferente sobre a formação do Estado; e, finalmente, a sua doutrina sobre o Estado e suas diversas instituições políticas, enfatizando sempre a liberdade e a dignidade humanas como a razão de ser da criação desse mesmo Estado. Procuramos também revelar neste modesto trabalho o avanço, a novidade e a contribuição de Espinosa à ciência jurídica contemporânea.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Despite known mental health (MH) disparities faced by Latino children relative to children from other minority groups of similar socioeconomic status (SES), little is known about how Latina mothers make MH decisions for their children. The present study examined links between Latina mothers' mental health literacy (MHL), including the recognition of and response to child psychiatric symptoms, and maternal acculturation factors as well as interpersonal violence (IPV) related symptomatology. Participants were 80 Latina mothers from Denver, Colorado and Modesto, California with at least one child between the ages of 8-12 years. Mothers were presented vignettes depicting child internalizing and externalizing disorders as well as interviewed about their help seeking behaviors. Maternal acculturation was not related to identification of disorders, but was related to more symptoms recognized for child internalizing and externalizing symptoms. Acculturation predicted use of formal source of care for child internalizing and externalizing disorder. Women demonstrated a preference for informal source of care, with the exception of IPV-related child symptoms, where women demonstrated a preference for formal source of care. IPV-related symptoms did not moderate the relationship between acculturation and MHL. The relationship between maternal acculturation, IPV related symptomatology and their combined effect on MHL for child psychiatric disorders are discussed.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

En el presente estudio deseamos presentar los trabajos elaborados por Míkel de Epalza en torno a Argelia, y en especial sobre el estudio de la historia argelina y española. De igual modo, este trabajo busca ser un modesto homenaje a todos los investigadores que han trabajado sobre nuestra historia común, argelinos, españoles y de cualquier otro origen, y en especial a quienes publicaron sus investigaciones en Argelia tras su independencia en 1962, que Míkel de Epalza ya estudiara hasta la fecha del año 1973, y cuyo elenco y conclusiones publicó como un libro titulado de Écrits relatifs à l’histoire de l’Espagne publiés en Algérie de 1962 à 1973. Las líneas esenciales de este estudio nacen de nuestro trabajo junto a Míkel de Epalza durante largos años y de la ponencia que presentamos al Congreso que en homenaje a Mouloud Kassem se celebró en Argel, entre el 27-29 de marzo de 2005. Lo que presentamos aquí es una redacción más completa y específica sobre la labor y los trabajos que Míkel de Epalza dedicó al estudio de Argelia, que busca dar a conocer tanto su personalidad como algunos de los estudios bibliográficos que sobre Argelia y España se han realizado en los últimos 50 años. Deseamos que sirva este estudio como homenaje a la labor aperturista de Mouloud Kassem, así como a la memoria de su predecesor en el Ministerio de Asuntos Religiosos, el Ministro Ahmad Taoufc Al-Madani, autor de una obra fundamental titulada Harb thalâthumi’a sana bayna Al-Jazâ’ir wa-Isbâniyâ (1492-1792), a quien Míkel dedicó un estudio en 2001.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Introdução: Os acidentes vasculares cerebrais (AVC) são causa de epilepsia e perturbações do neurodesenvolvimento. Têm tido uma incidencia crescente atribuível em parte à melhoria das tecnicas de imagens cerebrais. Alguns diagnósticos são efectuados retrospectivamente após o periodo neonatal. O objectivo da presente serie de casos clínicos foi identificar factores comuns que possam facilitar o diagnóstico no período neonatal. Material e métodos: Estudo retrospectivo efectuado com base na consulta dos processos clinicos dos recém-nascidos, com diagnóstico de AVC entre um de Janeiro de 2003 e 31 de Dezembro de 2013. Resultados: Foram identificados onze casos de AVC perinatal, num total 28382 nados-vivos. Dois casos foram diagnosticados no periodo fetal e nove no periodo neonatal. As convulsões foram a manifestação clinica mais frequente (8 em 11 casos). A mediana da idade de diagnóstico foi um dia e variou entre um e nove dias. A ecografia transfontanelar mostrou alterações em sete casos. A ressonancia magnetica nuclear cranio-encefalica mostrou alterações em todos os casos. Cinco AVC foram arteriais isquemicos, quatro hemorragicos e dois tromboses dos seios venosos. Em seis casos foram identificadas possiveis causas. Foram observadas complicações e sequelas em quatro dos casos. Discussão: As convulsões foram a manifestação clinica mais frequentemente encontrada.Em recém-nascidos de termo com convulsões sem historia de asfixia intraparto o AVC perinatal deverá ser diagnóstico de exclusão, mesmo na ausencia de alterações na ecografia transfontanelar.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Mode of access: Internet.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Mode of access: Internet.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Indice.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Contiene: Discurso de ingreso de José Zaragoza, con contestación de Luis López Ballesteros. Discurso de Felipe Canga Argüelles, con contestación de Antonio Cavanilles. Discurso de Salustiano de Olózaga, con contestación de Francisco Martínez de la Rosa. Discurso de Modesto Lafuente, contestación de Antonio Cavanilles. Discurso de Evaristo San Miguel, contestación del barón de la Joyosa. Discurso del Duque de Rivas, contestación de Francisco Martínez de la Rosa. Discurso de Manuel de Seijas Lozano, contestación del marqués de Pidal. Discurso de Aureliano Pernández-Guerra y Orbe, contestación de José Amador de los Rios. Discurso de Manuel Colmeiro, contestación de Antonio Cavanilles. Discurso de Cayetano Rosell, contestación de Antonio Benavides. Discurso de Juan de Cueto, contestación de Aureliano Fernández-Guerra y Orbe. Discurso de Carlos Ramón Fort, contestación de José Amador de los Rios. Discurso de Pedro Gómez de la Serna, contestación de Modesto Lafuente.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Mode of access: Internet.