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Resumo:
Il concetto di direct drive, cio lapplicazione diretta del motore allutilizzatore, in modo da eliminare elementi di connessione intermedi (riduttori, pulegge, ecc) con il vantaggio di migliorare il rendimento, ridurre gli ingombri, semplificare lintera struttura, ridurre la manutenzione, applicato con sempre maggior frequenza. Lazienda Graham Packaging Company Italia s.r.l. produce macchinari industriali per la produzione di packaging plastico, i quali montano un gruppo di estrusione a monte della macchina che alimenta il gruppo di soffiaggio: si possono, quindi, intuire alcuni vantaggi derivanti dallapplicazione del direct drive. Nella soluzione attualmente adottata dallazienda la vite di estrusione, che gira a velocit relativamente basse, collegata tramite un riduttore ad un motore asincrono trifase, che ruota a velocit significativamente superiori. Lipotesi di una soluzione differente prevederebbe laccoppiamento della vite ad un motore coppia (torque motor) caratterizzato da una elevata coppia e giri relativamente bassi. I vantaggi di tale accoppiamento sarebbero fondamentalmente il risparmio energetico derivante dallesclusione del riduttore dal meccanismo e la maggiore facilit di regolazione della velocit e di conseguenza anche della portata dellestrusore. La tesi ha lo scopo di analizzare nel particolare lattuale situazione dal punto di vista del consumo energetico delle 11 taglie di estrusori, di valutare una soluzione con motore coppia consultando diversi fornitori di motori, di comparare le due varianti dal punto di vista dellefficienza e dei vantaggi economici.
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Numerosi incidenti verificatisi negli ultimi dieci anni in campo chimico e petrolchimico sono dovuti allinnesco di sostanze infiammabili rilasciate accidentalmente: per questo motivo gli scenari incidentali legati ad incendi esterni rivestono oggigiorno un interesse crescente, in particolar modo nellindustria di processo, in quanto possono essere causa di ingenti danni sia ai lavoratori ed alla popolazione, sia alle strutture. Gli incendi, come mostrato da alcuni studi, sono uno dei pi frequenti scenari incidentali nellindustria di processo, secondi solo alla perdita di contenimento di sostanze pericolose. Questi eventi primari possono, a loro volta, determinare eventi secondari, con conseguenze catastrofiche dovute alla propagazione delle fiamme ad apparecchiature e tubazioni non direttamente coinvolte nellincidente primario; tale fenomeno prende il nome di effetto domino. La necessit di ridurre le probabilit di effetto domino rende la mitigazione delle conseguenze un aspetto fondamentale nella progettazione dellimpianto. A questo scopo si impiegano i materiali per la protezione passiva da fuoco (Passive Fire Protection o PFP); essi sono sistemi isolanti impiegati per proteggere efficacemente apparecchiature e tubazioni industriali da scenari di incendio esterno. Lapplicazione dei materiali per PFP limita lincremento di temperatura degli elementi protetti; questo scopo viene raggiunto tramite limpiego di differenti tipologie di prodotti e materiali. Tuttavia lapplicazione dei suddetti materiali fireproofing non pu prescindere da una caratterizzazione delle propriet termiche, in particolar modo della conducibilit termica, in condizioni che simulino lesposizione a fuoco. Nel presente elaborato di tesi si scelto di analizzare tre materiali coibenti, tutti appartenenti, pur con diversit di composizione e struttura, alla classe dei materiali inorganici fibrosi: Fibercon Silica Needled Blanket 1200, PyrogelXT, Rockwool Marine Firebatt 100. I tre materiali sono costituiti da una fase solida inorganica, differente per ciascuno di essi e da una fase gassosa, preponderante come frazione volumetrica. I materiali inorganici fibrosi rivestono una notevole importanza rispetto ad altri materiali fireproofing in quanto possono resistere a temperature estremamente elevate, talvolta superiori a 1000 C, senza particolari modifiche chimico-fisiche. Questo vantaggio, unito alla versatilit ed alla semplicit di applicazione, li rende leader a livello europeo nei materiali isolanti, con una fetta di mercato pari circa al 60%. Nonostante limpiego dei suddetti materiali sia ormai una realt consolidata nellindustria di processo, allo stato attuale sono disponibili pochi studi relativi alle loro propriet termiche, in particolare in condizioni di fuoco. Lanalisi sperimentale svolta ha consentito di identificare e modellare il comportamento termico di tali materiali in caso di esposizione a fuoco, impiegando nei test, a pressione atmosferica, un campo di temperatura compreso tra 20C e 700C, di interesse per applicazioni fireproofing. Per lo studio delle caratteristiche e la valutazione delle propriet termiche dei tre materiali stata impiegata principalmente la tecnica Transient Plane Source (TPS), che ha consentito la determinazione non solo della conducibilit termica, ma anche della diffusivit termica e della capacit termica volumetrica, seppure con un grado di accuratezza inferiore. I test sono stati svolti su scala di laboratorio, creando un set-up sperimentale che integrasse opportunamente lo strumento Hot Disk Thermal Constants Analyzer TPS 1500 con una fornace a camera ed un sistema di acquisizione dati. Sono state realizzate alcune prove preliminari a temperatura ambiente sui tre materiali in esame, per individuare i parametri operativi (dimensione sensori, tempi di acquisizione, etc.) maggiormente idonei alla misura della conducibilit termica. Le informazioni acquisite sono state utilizzate per lo sviluppo di adeguati protocolli sperimentali e per effettuare prove ad alta temperatura. Ulteriori significative informazioni circa la morfologia, la porosit e la densit dei tre materiali sono state ottenute attraverso stereo-microscopia e picnometria a liquido. La porosit, o grado di vuoto, assume nei tre materiali un ruolo fondamentale, in quanto presenta valori compresi tra 85% e 95%, mentre la frazione solida ne costituisce la restante parte. Inoltre i risultati sperimentali hanno consentito di valutare, con prove a temperatura ambiente, lisotropia rispetto alla trasmissione del calore per la classe di materiali coibenti analizzati, leffetto della temperatura e della variazione del grado di vuoto (nel caso di materiali che durante lapplicazione possano essere soggetti a fenomeni di schiacciamento, ovvero riduzione del grado di vuoto) sulla conducibilit termica effettiva dei tre materiali analizzati. Analoghi risultati, seppure con grado di accuratezza lievemente inferiore, sono stati ottenuti per la diffusivit termica e la capacit termica volumetrica. Poich nota la densit apparente di ciascun materiale si scelto di calcolarne anche il calore specifico in funzione della temperatura, di cui si proposto una correlazione empirica. I risultati sperimentali, concordi per i tre materiali in esame, hanno mostrato un incremento della conducibilit termica con la temperatura, da valori largamente inferiori a 0,1 W/(mK) a temperatura ambiente, fino a 0,30,4 W/(mK) a 700C. La sostanziale similitudine delle propriet termiche tra i tre materiali, appartenenti alla medesima categoria di materiali isolanti, stata riscontrata anche per la diffusivit termica, la capacit termica volumetrica ed il calore specifico. Queste considerazioni hanno giustificato lapplicazione a tutti i tre materiali in esame dei medesimi modelli per descrivere la conducibilit termica effettiva, ritenuta, tra le propriet fisiche determinate sperimentalmente, la pi significativa nel caso di esposizione a fuoco. Lo sviluppo di un modello per la conducibilit termica effettiva si reso necessario in quanto i risultati sperimentali ottenuti tramite la tecnica Transient Plane Source non forniscono alcuna informazione sui contributi offerti da ciascun meccanismo di scambio termico al termine complessivo e, pertanto, non consentono una facile generalizzazione della propriet in funzione delle condizioni di impiego del materiale. La conducibilit termica dei materiali coibenti fibrosi e in generale dei materiali bi-fasici tiene infatti conto in un unico valore di vari contributi dipendenti dai diversi meccanismi di scambio termico presenti: conduzione nella fase gassosa e nel solido, irraggiamento nelle superfici delle cavit del solido e, talvolta, convezione; inoltre essa dipende fortemente dalla temperatura e dalla porosit. Pertanto, a partire dal confronto con i risultati sperimentali, tra cui densit e grado di vuoto, lobiettivo centrale della seconda fase del progetto stata la scelta, tra i numerosi modelli a disposizione in letteratura per materiali bi-fasici, di cui si presentata una rassegna, dei pi adatti a descrivere la conducibilit termica effettiva nei materiali in esame e nellintervallo di temperatura di interesse, fornendo al contempo un significato fisico ai contributi apportati al termine complessivo. Inizialmente la scelta ricaduta su cinque modelli, chiamati comunemente modelli strutturali di base (Serie, Parallelo, Maxwell-Eucken 1, Maxwell-Eucken 2, Effective Medium Theory) [1] per la loro semplicit e versatilit di applicazione. Tali modelli, puramente teorici, hanno mostrato al raffronto con i risultati sperimentali numerosi limiti, in particolar modo nella previsione del termine di irraggiamento, ovvero per temperature superiori a 400C. Pertanto si deciso di adottare un approccio semi-empirico: stato applicato il modello di Krischer [2], ovvero una media pesata su un parametro empirico (f, da determinare) dei modelli Serie e Parallelo, precedentemente applicati. Anchesso si rivelato non idoneo alla descrizione dei materiali isolanti fibrosi in esame, per ragioni analoghe. Cercando di impiegare modelli caratterizzati da forte fondamento fisico e grado di complessit limitato, la scelta caduta sui due recenti modelli, proposti rispettivamente da Karamanos, Papadopoulos, Anastasellos [3] e Daryabeigi, Cunnington, Knutson [4] [5]. Entrambi presentavano il vantaggio di essere stati utilizzati con successo per materiali isolanti fibrosi. Inizialmente i due modelli sono stati applicati con i valori dei parametri e le correlazioni proposte dagli Autori. Visti gli incoraggianti risultati, a questo primo approccio seguita lottimizzazione dei parametri e lapplicazione di correlazioni maggiormente idonee ai materiali in esame, che ha mostrato lefficacia dei modelli proposti da Karamanos, Papadopoulos, Anastasellos e Daryabeigi, Cunnington, Knutson per i tre materiali analizzati. Pertanto lobiettivo finale del lavoro stato raggiunto con successo in quanto sono stati applicati modelli di conducibilit termica con forte fondamento fisico e grado di complessit limitato che, con buon accordo ai risultati sperimentali ottenuti, consentono di ricavare equazioni predittive per la stima del comportamento, durante lesposizione a fuoco, dei materiali fireproofing in esame. Bologna, Luglio 2013 Riferimenti bibliografici: [1] Wang J., Carson J.K., North M.F., Cleland D.J., A new approach to modelling the effective thermal conductivity of heterogeneous materials. International Journal of Heat and Mass Transfer 49 (2006) 3075-3083. [2] Krischer O., Die wissenschaftlichen Grundlagen der Trocknungstechnik (The Scientific Fundamentals of Drying Technology), Springer-Verlag, Berlino, 1963. [3] Karamanos A., Papadopoulos A., Anastasellos D., Heat Transfer phenomena in fibrous insulating materials. (2004) Geolan.gr http://www.geolan.gr/sappek/docs/publications/article_6.pdf Ultimo accesso: 1 Luglio 2013. [4] Daryabeigi K., Cunnington G. R., and Knutson J. R., Combined Heat Transfer in High-Porosity High-Temperature Fibrous Insulation: Theory and Experimental Validation. Journal of Thermophysics and Heat Transfer 25 (2011) 536-546. [5] Daryabeigi K., Cunnington G.R., Knutson J.R., Heat Transfer Modeling for Rigid High-Temperature Fibrous Insulation. Journal of Thermophysics and Heat Transfer. AIAA Early Edition/1 (2012).
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Apertura, partecipazione, collaborazione e possibilit di creare una competenza collettiva sono i motivi che portano alla nascita e alla diffusione degli OpenData, i quali favoriscono l'interoperabilit e la trasparenza dei governi nei confronti dei cittadini, inoltre migliorano l'efficienza delle amministrazioni pubbliche, e mettono in grado le persone di affrontare meglio le decisioni che riguardano la loro vita potendo utilizzare informazioni che prima non erano disponibili. Il lavoro svolto nell'elaborato si colloca nel settore della mobilit urbana e nasce dalla decisione dell'azienda Tper di mettere a disposizione i propri dati in formato OpenData sul sito web http://www.tper.it/tper-open-data. L'obiettivo principale la realizzazione di un'applicazione in grado di fornire informazioni in tempo reale sulle linee di autobus, e relative fermate, in una determinata area di interesse.
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Lazienda committente vuole ampliare la possibilit di accedere al suo database, sia dallesterno che dallinterno, non solamente da parte di un unico utente amministratore, ma anche da tutti gli agenti distribuiti sul territorio nazionale e tutti gli impiegati degli uffici. Si vuole inoltre creare un sistema di notifiche via email che permetta a tutti gli utenti (agenti) registrati di avere in tempo reale informazioni sempre aggiornate riguardo i propri clienti. La ditta si chiama Tropical Lane S.p.A. e vuole realizzare questo progetto per rendere maggiormente accessibili le informazioni per i propri agenti, distribuiti nelle varie regioni italiane, direttamente tramite un loro dispositivo mobile, come smartphone o tablet, senza dover necessariamente telefonare continuamente in ditta dove presente una segretaria che svolge solamente questa mansione. In questo modo si cerca di velocizzare la procedura di accesso ai dati cos da liberare una risorsa utile per lo svolgimento di altre funzioni interne. Si deciso quindi di creare un sito web, basato su tecnologia Active Server Pages e interfacciato al database aziendale, che sia fruibile dallesterno della rete aziendale e sul quale vengono mostrati i dati, organizzati in modo da essere facilmente comprensibili e visualizzabili da tutti. La realizzazione del sito stata effettuata utilizzando notepad++ sia per le pagine ASP che per le poche pagine di HTML statico presenti. Gli script sono stati realizzati in linguaggio Javascript, compatibile con le specifiche dei browser pi diffusi. Il sito supportato da un unico database realizzato in precedenza con Microsoft SQL ed integrato.
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Nellautunno del 2011 due eventi meteorologici estremi caratterizzati da intense precipitazioni hanno interessato la Liguria. Nella giornata del 25 ottobre si verificato sul Levante ligure un evento alluvionale di rilevante entit, determinato dalla formazione di un intenso sistema convettivo che ha coinvolto larea compresa tra il Tigullio, le Cinque Terre ed il bacino del Magra. Un altro episodio di forte maltempo si verificato tra il 3 e il 9 novembre 2011, e in particolare il forte sistema convettivo che ha interessato Genova la mattina del 4 novembre, in cui avvenne lesondazione in alcuni punti del torrente Bisagno e del rio Fereggiano. Tuttavia, nel corso del lungo periodo perturbato si sono registrati vari episodi di esondazione, localizzati principalmente in zone golenali agricole, anche sui versanti padani della regione, oltre a numerosi casi di smottamenti e frane. I casi sopra citati sono stati studiati facendo innanzitutto unaccurata analisi meteorologica a scala sinottica e alla mesoscala, esaminando in particolar modo i meccanismi che hanno portato linnesco dei due sistemi temporaleschi. In secondo luogo, utilizzando anche dati osservativi disponibili, si voluto mettere in evidenza la reale e significativa evoluzione nel tempo e nello spazio dei dati pluviometrici delle stazioni al suolo, e dei parametri fisici pi importanti, come ad esempio la direzione e lintensit del vento. Infine, utilizzando simulazioni numeriche dei modelli sviluppati allISAC-CNR di Bologna (BOLAM e MOLOCH), ci si posti lobiettivo di verificare la loro sensibilit alla risoluzione e ad altri aspetti numerici e fisici, in particolare per quanto riguarda i dati relativi alla precipitazione. I modelli, oltre a riprodurre la dinamica degli eventi in maniera fisicamente coerente anche se non del tutto accurata, sono stati utilizzati, previo confronto con le osservazioni, per verificare alcune ipotesi formulate relative ai processi fisici responsabili dellintensit della precipitazione, come ad esempio la presenza del flusso (outflow) di aria fredda proveniente dalla cold pool in relazione con le correnti caldo-umide negli strati pi bassi (Low Level Jet, LLJ), e la formazione di una zona di convergenza nella quale pi alta la probabilit che si sviluppino sistemi convettivi organizzati.
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Tesi che narra come sia stata sviluppata un'applicazione per smartphone iOs il cui compito di selezionare i brani musicali in base al ritmo della corsa. In essa vengono, inoltre, approfonditi gli algoritmi utilizzati per il funzionamento di quest'ultima, attraverso operazioni di signal processing.
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The subject of my thesis is to develop an assessment of minimum environmental criteria of the Plan National Action of Green Public Procurement for the cleaning service in the Coneglianos hospital, used as case of study, through the Life Cycle Assessment methodology, to improve the hospital cleaning service.
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Questo studio, che stato realizzato in collaborazione con Hera, un'analisi della gestione dei rifiuti a Bologna. La ricerca stata effettuata su diversi livelli: un livello strategico il cui scopo quello di identificare nuovi metodi per la raccolta dei rifiuti in funzione delle caratteristiche del territorio della citt, un livello analitico che riguarda il miglioramento delle applicazioni informatiche di supporto, e livello ambientale che riguarda il calcolo delle emissioni in atmosfera di veicoli adibiti alla raccolta e al trasporto dei rifiuti. innanzitutto stato necessario studiare Bologna e lo stato attuale dei servizi di raccolta dei rifiuti. incrociando questi componenti che in questi ultimi tre anni sono state effettuate modifiche nel settore della gestione dei rifiuti. I capitoli seguenti sono inerenti le applicazioni informatiche a sostegno di tali attivit: Siget e Optit. Siget il programma di gestione del servizio, che attualmente viene utilizzato per tutte le attivit connesse alla raccolta di rifiuti. un programma costituito da moduli diversi, ma di sola la gestione dati. la sperimentazione con Optit ha aggiunto alla gestione dei dati la possibilit di avere tali dati in cartografia e di associare un algoritmo di routing. I dati archiviati in Siget hanno rappresentato il punto di partenza, l'input, e il raggiungimento di tutti punti raccolta l'obiettivo finale. L'ultimo capitolo relativo allo studio dell'impatto ambientale di questi percorsi di raccolta dei rifiuti. Tale analisi, basata sulla valutazione empirica e sull'implementazione in Excel delle formule del Corinair mostra la fotografia del servizio nel 2010. Su questo aspetto Optit ha fornito il suo valore aggiunto, implementando nell'algoritmo anche le formule per il calcolo delle emissioni.
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Introduzione alle strategie di robotic patrolling e analisi delle stesse. Applicazione ad uno scenario di una strategia e realizzazione di un robot patroller.
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Attualmente il panorama informatico dominato dai dispositivi mobile: smartphone e tablet pc dominano incontrastati la scena del mercato elettronico. Questo comporta un radicale ripensamento e cambiamento del software, le web app e le mobile application richiedono infatti una sempre maggiore reattivit dellinterfaccia utente, la persistente connessione a Internet e linterazione con una moltitudine di dispositivi esterni. Il progettista di software deve oggi far fronte a tutta una serie di problematiche, laumentata complessit dei sistemi e i sempre pi ristretti tempi di sviluppo e consegna richiedono compromessi tra la semplicit delle tecniche di progettazione e lefficienza del prodotto ottenuto. Le architetture ad eventi in primis, unitamente al paradigma di programmazione asincrona, si pongono come soluzione ottimale a queste esigenze. Lobbiettivo principale di questa tesi quello di offrire una panoramica generale sullo stato dellarte delle architetture ad eventi focalizzandosi sul ruolo che esse assumono nel contesto delle applicazioni moderne, intendendo principalmente con questo termine le web application e le mobile application. Partendo dal concetto di programmazione sincrona e parallela si giunge a descrivere un terzo modello, il modello asincrono, di fondamentale importanza per i sistemi event-driven. Utilizzando come principale linguaggio di riferimento JavaScript si affrontano le problematiche legate alla stesura del codice per la gestione degli eventi, lasincronicit intrinseca degli eventi e lutilizzo di funzioni di callback portano a produrre codice di difficile lettura e manutenzione. Si analizzano quindi in dettaglio i pattern fondamentali e le tecniche attualmente utilizzate per lottimizzazione della gestione del codice e delle problematiche esposte fornendo numerosi esempi esplicativi.
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La presente tesi tratta della fabbricazione e del funzionamento di transistors elettrochimici organici (OECTs) composti da film sottili di poly(3,4-ethylenedioxythiophene) disperso con polystyrenesulfonic acid, o PEDOT:PSS, oltre che del loro possibile utilizzo come sensori. La trattazione si apre con una panoramica sui polimeri conduttivi, siano essi puri o drogati, e sulle loro caratteristiche chimiche ed elettriche: diversi metodi di drogaggio consentono il loro utilizzo come semiconduttori. Tra questi polimeri, il PEDOT e uno dei piu utilizzati poiche presenta accessibilita d'uso e ottima stabilita nel suo stato drogato, pur risultando insolubile in acqua; per ovviare a questo problema lo si polimerizza con PSS. Le proprieta di questo composto sono poi ampiamente discusse, soprattutto in ambito di applicazioni tecniche, per le quali e neccessario che il polimero in soluzione sia depositato su un substrato. A questo scopo vengono presentate le principali techiche che consentono la deposizione, permettendo di creare fillm sottili di materiale da utilizzarsi, nell'ambito di questa tesi, come gate e canale dei transistors elettrochimici. A seguire viene esposta la struttura degli OECTs e spiegato il loro funzionamento, modellizzando i dispositivi con un semplice circuito elettrico. Il confronto dei meno noti OECTs con i meglio conosciuti transistors a effetto campo semplifica la comprensione del funzionamento dei primi, i quali sono rilevanti ai fini di questa trattazione per il loro possibile funzionamento come sensori. In seguito alla spiegazione teorica, vengono illustrati i metodi seguiti per la deposizione di film sottili di PEDOT:PSS tramite Spin Coating e per la fabbricazione degli OECTs su cui sono state effettuate le misure, le quali sono state scelte e presentate in base ai risultati gia ottenuti in letteratura e a seconda dei dati ritenuti necessari alla caratterizzazione del transistor elettrochimico nell'ottica di un suo possibile utilizzo come sensore. Percio sono state eseguite misure amperometriche in funzione delle tensioni di gate e di drain, alternatamente tenendo costante una e variando l'altra, oltre che in funzione della concentrazione di elettrolita, dell'area del canale e del tempo. In conclusione sono presentati i dati sperimentali ottenuti ed una loro analisi.
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Il lavoro svolto in questa tesi consiste nell'effettuare il porting del Monitor di rete da Linux ad Android,facente parte di un sistema pi complesso conosciuto come ABPS. Il ruolo del monitor quello di configurare dinamicamente tutte le interfacce di rete disponibili sul dispositivo sul quale lavora,in modo da essere connessi sempre alla miglior rete conosciuta,ad esempio al miglior Access Point nel caso del interfaccia wireless.
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Tesi riguardante il porting della macchina virtuale UmView sul sistema operativo Android ARM. Tratta sia di aspetti relativi a umview sia del porting in generale quale del debug remoto con gdb.
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Trattasi di un sistema basato sulla mappatura degli access point utilizzabile su un'applicazione per smartphone con piattaforma Android. Sono stati usati ambienti di lavoro come Eclipse, affiancato da Lamp e API, utili per visualizzare le mappe da Google Maps. E' stato creato un database online, in modo tale che gli utenti possano condividere le proprie registrazioni (solo quelle che non richiedono una password e quindi utilizzabili da tutti). Il tutto testato tramite un emulatore Android