1000 resultados para ADPKD,PKD,alimentazione,attività fisica,qualità di vita,malattia policistica epatorenale


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Il presente lavoro si è concentrato sulla ricerca degli italianismi nella lingua tedesca, differenziandoli per epoca e per ambiti di prestigio. Al giorno d’oggi lo stile di vita italiano e, soprattutto, la gastronomia sono i settori che raccolgono il maggior numero di italianismi; pertanto ci si è occupati di ricercare esempi provenienti da tali ambiti, analizzando l’uso che di essi viene fatto al fine di veicolare il messaggio pubblicitario.

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Tale elaborato si pone l’obiettivo di analizzare una tematica oggigiorno molto discussa, ma tuttora per molti versi inesplorata: la sostenibilità. Esso è stato scritto con la volontà di rendere disponibile uno scritto di consultazione che fornisca una panoramica il più possibile completa sugli studi e le metodologie applicative elaborati fino ad ora connessi al tema della sostenibilità. La logica con cui lo scritto è articolato, prevede in primis un inquadramento generale sul tema della sostenibilità, fortemente connesso con il concetto di Life Cycle Thinking, e prosegue concentrando l’attenzione su aspetti via via più specifici. Il focus dell’analisi si concentra infatti sullo studio delle singole tecniche del ciclo di vita e successivamente sulle potenzialità di applicazione delle stesse ad uno specifico settore: quello edilizio. All’interno di questo settore è poi fornito un dettaglio in merito ai materiali ceramici per i quali si è intrapreso un serio percorso verso l’applicazione concreta dei principi dello sviluppo sostenibile. Per consolidare i temi trattati, l’elaborato si concentra infine sull’analisi di due studi applicativi: uno studio di Life Cycle Assessment e uno di Life Cycle Costing realizzati al fine di studiare i profili ambientale ed economico delle piastrelle ceramiche in contrapposizione a quelle in marmo.

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Background. Giant Condyloma Acuminatum (GCA) is a rare, slow growing, large cauliflower tumor of the penile foreskin and perianal region with benign histologic appearance but high propensity for local invasion and recurrences. GCA is associated with Human Papilloma Virus (HPV) types 6 and 11 and it also has considerable risk of neoplastic transformation into fully invasive squamous cell carcinoma into about 5 years. Objective. Because of the rarity of perianal GCA, to date there is no general agreement on the best method for treatment. We wanted to know if surgical approach only was a good method to treat our case. Case report. A 28 years old man, HIV-negative, with a 4 years history of perianal GCA quickly growing underwent full tickness local excision at least 0,7 cm margin of normal tissue with skin grafting taken from the thighs. Fecal contamination was avoided by diet and loperamide per os. At two years follow-up no recurrence was detected. Conclusion. Surgical approach with full tickness excision and immediate skin-grafting and regular follow-up demonstrated effective to treat GCA and to minimize disease recurrence.

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Al di là dell’efficacia e della correttezza della definizione-etichetta “nativi digitali”, che ha avviato un dibattito anche in ambito accademico negli ultimi anni, i dati confermano come la presenza delle nuove tecnologie sia in costante aumento anche nella vita dell’infanzia, già prima del compimento del sesto anno di vita. Ciò provoca la necessità che le scienze dell’educazione si confrontino con le conseguenze del rapporto tra infanzia e strumenti digitali della comunicazione: il saggio riporta una selezione tra i più recenti studi sull’argomento e si conclude con l’indicazione di alcune strategie per articolare percorsi di educazione ai media già dalla prima infanzia, prevedendo il coinvolgimento dei servizi educativi (sia nidi d’infanzia che scuole dell’infanzia) e della famiglia.

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Part 7: Cyber-Physical Systems

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La presenti tesi di Dottorato in Scienze Pedagogiche, dal titolo “Discriminazione verso il colore della pelle nella scuola primaria. Pedagogia Interculturale e impegno progettuale in direzione antirazzista” prende impulso da due indagini esplorative che la dottoranda aveva intrapreso – in qualità di studentessa (rispettivamente per il suo Elaborato Finale della tesi triennale e la tesi per la Laurea Magistrale) – tra il 2013 e il 2016 e nelle quali ha avuto l’occasione di esplorare il tema della discriminazione legata al colore scuro della pelle (ponendo anche una specifica attenzione all’intersezione di questo tema con le “questioni di genere”). La ricerca che ha condotto per il dottorato in Scienze Pedagogiche, di taglio empirico, ha anzitutto attraversato un momento di ampia analisi bibliografica, con particolare riferimento alla letteratura statunitense relativa al tema del colorism per poi potersi dedicare alla letteratura che, in ambito nazionale e con particolare riferimento alla disciplina pedagogica interculturale, ha trattato il tema del razzismo e dell’antirazzismo. Partendo da questi presupposti teorici, Cardellini ha avviato una ricerca empirica in due contesti scolastici specifici, dislocati a Bologna e a Catania; si tratta di due particolari scuole primarie che si sono dichiarate “impegnate a livello interculturale” (oltre a questa variabile, altre variabili sono state oggetto di interesse). In tal senso, la dottoranda ha cercato di comprendere se e come tali progettazioni includessero (o meno) obiettivi di tipo antirazzista e se e come vi fossero ricadute interculturalmente significative nei bambini. Utilizzando una metodologia di tipo qualitativo, sono stati realizzati focus group con bambine e bambini (78 bambini) delle classi quarte e quinte e interviste con le insegnanti (20 insegnanti), oltre ad un’attenta analisi del materiale documentale delle progettazioni stesse.

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La thèse vise à analyser la représentation des villes de Bologne, Limoges et Thessalonique, dans le roman noir italien, français et grec contemporain (1995-2015). L'approche sociologique, anthropologique et géocritique domine dans la première partie de la thèse, tandis que, dans la deuxième partie, plus consacrée à l'analyse des textes, est utilisée une approche linguistique et stylistique basée sur les occurrences et la rhétorique, qui prend également en compte certains éléments de psychocritique. La réflexion se développe en deux étapes, plus un chapitre conclusif. Dans la première partie, les villes de Bologne, Limoges et Thessalonique sont analysées comme des villes noires, des lieux du crime à déchiffrer, sur la base de cinq caractéristiques : dilatation, déshumanisation, désorientation, déculturation, désindividualisation. Dans la deuxième partie, nous essayons de définir le défi des détectives contemporains : lire les villes, comme codes à déchiffrer, pour résoudre les crimes. L'interprétation de la ville se développe en cinq phases, spéculaires aux caractéristiques de la première partie : exploration, détection, reconstruction, identification, acceptation. À la fin de son enquête et du roman, le détective découvre que la ville est un vrai personnage, elle n’est pas seulement un lieu de crime mais aussi un lieu de l'âme, miroir du vécu des protagonistes. Les romans noirs contemporains de Bologne, Limoges et Thessalonique mettent en scène le conflit, peut-être insoluble, qui tourne autour de la définition de qui est la ville et donc de qui est l’individu et ils indiquent l'impossibilité d'une réponse définitive et rassurante. L'homme et la ville se confondent pour ne faire plus qu'un.

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In the last few decades, scientific evidence has pointed out the health-beneficial effects of phenolic compounds in foods, including a decrease in risk of developing degenerative and chronic diseases, known to be caused by oxidative stress. In this frame can be inserted research carried out during my PhD thesis, which concerns the phytochemical investigation of phenolic composition in sweet cherries (Prunus avium L.), apple fruits (Malus domestica L.) and quinoa seeds (Chenopodium quinoa Willd.). The first project was focused on the investigation of phytochemical profile and nutraceutical value of fruits of new sweet cherry cultivars. Their phenolic profile and antioxidant activity were investigated and compared with those of commonly commercialized cultivars. Their nutraceutical value was evaluated in terms of antioxidant/neuroprotective capacity in neuron-like SH-SY5Y cells, in order to investigate their ability to counteract the oxidative stress and/or neurodegeneration process The second project was focused on phytochemical analysis of phenolic compounds in apples of ancient cultivars with the aim of selecting the most diverse cultivars, that will then be assayed for their anti-carcinogenic and anti-proliferative activities against the hepato-biliary and pancreatic tumours. The third project was focused on the analysis of polyphenolic pattern of seeds of two quinoa varieties grown at different latitudes. Analysis of phenolic profile and in vitro antioxidant activity of seed extracts both in their free and soluble-conjugated forms, showed that the accumulation of some classes of flavonoids is strictly regulated by environmental factors, even though the overall antioxidant capacity does not differ in quinoa Regalona grown in Chile and Italy. During the internship period carried out at the Department of Organic Chemistry at Universidad Autónoma de Madrid (UAM), it was achieved the isolation of two pentacyclic triterpenoids, from an endemic Peruvian plant, Jatropha macrantha Müll. Arg., with bio-guided fractionation technique.

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Il 3D printing è presente da tempo in molti settori economici e da sempre ha nella sanità uno dei principali ambiti di applicazione. Durante il corso del presente lavoro sono state esaminate le principali applicazioni in campo sanitario con particolare focus sulla fase di planning in caso di chirurgia complessa. La pianificazione risulta essere la fase maggiormente impattante nel contesto più globale di gestione del paziente in quanto una maggior accuratezza nella visualizzazione del caso clinico consente di ottimizzare l’identificazione di un adeguato approccio chirurgico con ovvie conseguenti ripercussioni positive sulla totalità della degenza del paziente all’interno della struttura clinica ospitante. Nel dettaglio è stato valutato l’utilizzo di un innovativo protocollo di pre-planning e follow-up operatorio tramite la realizzazione di modelli stampati 3D a partire da immagini di diagnostica classica (TAC, MRI, 3Dscan) che hanno consentito di poter fornire allo specialista clinico di riferimento un prodotto che riproducendo perfettamente l’anatomia del soggetto (morfologia-proprietà fisiche del tessuto) ha consentito allo stesso un miglioramento delle usuali pratiche chirurgiche e terapeutiche in casi di elevata complessità in un arco temporale ristretto. I parametri utilizzati per la valutazione dei reali benefici dell’approccio esposto sono stati: tempi di pianificazione chirurgica e tempi di intervento all’interno di una più globale analisi dei costi associati. A fronte di un’indagine interna preventiva presso l’azienda ospedaliera ospitante sono stati designati i seguenti reparti come settori pilota: maxillofacciale, neurochirurgia e radiologia interventistica. Lo studio è stato svolto in collaborazione con l’ospedale M.Bufalini di Cesena in qualità di referente clinico e l’azienda Aid4Med Srl in qualità di azienda leader in pianificazione operatoria tramite ausili realizzati tramite tecniche di additive manufacturing.

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In questa tesi si è cercato di trovare le soluzioni più efficaci a supporto delle questioni legate all'ipertensione di seguito descritte attraverso l'uso di tecniche riguardanti l'intelligenza artificiale e l'Internet of Things. Uno tra i compiti dei medici che si occupano di curare i malati di ipertensione è quello di elaborare protocolli per quanto riguarda la prevenzione e la cura di questa malattia, i quali vengono periodicamente aggiornati. Per supportare ciò, il primo progetto sviluppato è consistito in un'analisi dei dati sul dataset ottenuto a partire dall'elaborazione delle risposte date ai questionari che sono stati distribuiti durante la Giornata Mondiale dell'Ipertensione. A partire da questo, si è cercato di evidenziare la classe di persone che con più probabilità sono malate di ipertensione in modo tale che le linee guida aggiornate si concentrino maggiormente su costoro. La seconda questione affrontata è che non sempre le cure che vengono prescritte sono efficaci, talvolta a causa del medico, talvolta a causa del paziente. Si rende perciò necessario fornire ai pazienti degli strumenti che li aiutino direttamente nella cura della loro malattia. Devono avere anche lo scopo di aiutare il medico nel suo lavoro di monitoraggio periodico delle condizioni di salute del paziente, perché possa avere realmente il polso della situazione. Per fare questo, il secondo progetto ha riguardato lo sviluppo di un chatbot disponibile sulla piattaforma di messaggistica istantanea Telegram ad uso dei malati di ipertensione. Questo assistente virtuale permette loro di registrare le misurazioni di pressione che settimanalmente devono effettuare e ricorda loro di farlo quando passa troppo tempo dall'ultima misurazione. Il sistema permette inoltre di visualizzare medie e grafici delle misurazioni che sono state raccolte cosicché il medico può affidarsi ad uno strumento più evoluto del semplice libretto diario in cui il paziente annota tutte le misurazioni.

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La tesi ha come obiettivo quello di analizzare l’evoluzione del settore della manutenzione edilizia e del cambiamento della politica manutentiva in relazione ai progressi portati dai nuovi strumenti informatici: facendo quindi riferimento ad uno specifico caso di studio e integrando l’utilizzo di software BIM, lo scopo è stato quello di programmare un life cycle adeguato. La prima parte della tesi delinea il cambiamento del quadro normativo dell’ambito della manutenzione e definisce lo stato dell’arte della pratica manutentiva, sia dal punto di vista tecnico e applicativo, ma anche da quello gestionale ed economico, con particolare riferimento al Maintenance Management. Nella seconda parte viene invece approfondito il caso studio di uno studentato di Atene facente parte del programma ProGETonE, definendo gli elementi che possono portare ad una corretta gestione del ciclo di vita di questo fabbricato: l’analisi parte da un approccio tradizionale, basato sul computo metrico e sulla PBS, ma si sviluppa e completa attraverso l’utilizzo di Revit e Mantus-P, con la relativa stesura finale di un piano di manutenzione. Questo processo ha portato ad evidenziare le differenze e i vantaggi che si possono trarre dal cambio di prospettiva e di strumenti nell’ambito della manutenzione edilizia.

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Nel contesto socio-economico dei primi anni del secondo dopoguerra, caratterizzato dal bisogno di ricostruire una città profondamente danneggiata dai bombardamenti, la Triennale di Milano contribuì in modo preponderante nel tracciare le linee guida per la ricostruzione di una porzione di città. In tale contesto, l’architetto Piero Bottoni, in qualità di Commissario straordinario dell’Ente Autonomo Triennale, impostò l’”Ottava Triennale di Milano – Esposizione internazionale di arti decorative e industriali moderne e dell’architettura moderna” attorno al tema dell’abitare e concepì il Quartiere Triennale 8 come una esposizione permanente di nuovi tipi edilizi, di sistemi costruttivi e arredi innovativi, ma anche e soprattutto come un esempio sperimentale di una nuova spazialità urbana. Nel progetto del QT8 vennero messi sullo stesso piano casa, quartiere e città come tre aspetti inscindibili dello stesso problema, ma, sebbene la maggior parte del piano venne portato a termine, questa porzione di città non potè sfuggire alla realtà economica ed alle logiche speculative di quel tempo; infatti quello che si nota effettivamente arrivando nel quartiere è la mancanza del suo cuore, luogo di connessione funzionale e spaziale, di quella piazza porticata progettata, ma mai realizzata, sulla quale si sarebbero dovuti affacciare negozi, uffici pubblici, ristoranti, una casa collettiva, un cinema-teatro ed il mercato coperto. Da queste osservazioni, dalla necessità di offrire alla comunità dei residenti, e non solo, un fulcro pubblico dove instaurare relazioni sociali e nel quale poter usufruire dei servizi necessari, nasce l’idea di questo progetto di tesi.

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Già da qualche anno si è stati introdotti alla possibilità di vivere in un mondo virtuale; basta indossare un paio di visori di realtà aumentata, virtuale e mista che riproducono nell’ambiente circostante oggetti che fisicamente non esistono. Negli ultimi mesi, inoltre, questa possibilità sta diventando sempre più concreta con l’introduzione, da parte dei colossi dell’informatica, del concetto di "Metaverso": un universo parallelo completamente digitale dove sarà possibile svolgere ogni attività sociale. L’obiettivo di questa tesi è quello di contribuire in piccola parte a questo enorme progetto creando una modalità di interazione tra utenti virtuale ma che si basa su comportamenti del tutto reali. A questo proposito il titolo dell’elaborato è: \textit{“B-R1ING MoCap: registrazione e riproduzione dei movimenti umani su avatar 3D in realtà aumentata”}. Lo scopo del progetto è quello di permettere a una persona di registrare un video in cui c’è un soggetto in movimento, salvare i movimenti del soggetto in un pacchetto dati e infine riprodurlo su un \textit{avatar} 3D che viene fatto agire in realtà aumentata. Il tutto farà parte di un’applicazione “social network” che permette l’interazione tra utenti in questo modo. Un utente può quindi registrare i movimenti umani e inviarli ad un altro utente che può riprodurre il messaggio in realtà aumentata tramite il suo smartphone. Viene introdotto così un nuovo tipo di comunicazione digitale indiretta passando dalla comunicazione scritta, ormai salda da decenni nei messaggi, alla comunicazione orale, introdotta da qualche anno tramite i messaggi vocali, alla comunicazione gestuale resa possibile dal lavoro in oggetto. Le fasi principali del progetto sono state due: una in cui, dopo aver individuato la tecnica migliore, è stato effettuato il "motion capture", un’altra in cui il movimento registrato è stato trasformato in animazione per un soggetto 3D che viene visualizzata in realtà aumentata.

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Background: Le early-onset sepsis (EOS) sono infezioni batteriche invasive definite dalla presenza di batteri nel sangue e/o nel liquor cefalorachidiano che esordiscono nelle prime 72 ore di vita e causano in epoca neonatale mortalità e morbilità importanti. Scopo: Determinare l’eccesso di trattamento antibiotico (Overtreatment index=OI) nei neonati di EG ≥34 settimane con sospetta sepsi ad esordio precoce. Metodi: Tutti i nati dal 1.01.2014 al 31.12.2018 di EG ≥34 settimane presso IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria e l’Ospedale Maggiore di Bologna che hanno ricevuto terapia antibiotica endovenosa nelle prime 168 ore di vita nel sospetto di EOS. Sono stati identificati 2 gruppi: EOS provata (N=7) ed EOS sospetta (N=465). Risultati: L’incidenza di EOS è stata 0.22 su 1000 nati vivi, rispettivamente 0.12/1000 per Streptococcus agalactiae (GBS) e 0.06/1000 per Escherichia coli (E.coli). L’1.75% dei neonati ha ricevuto terapia antimicrobica empirica a largo spettro. L’OI è risultato 68. L’esposizione al trattamento antibiotico nella popolazione è stata di 85 giorni/1000 nati vivi. Tra i fattori di rischio materni, il tampone vagino-rettale (TVR) e l’urinocoltura positiva sono risultati associati al rischio di EOS provata (p=.017, p =.000). I valori di proteina C reattiva (PCR) al T0, T1 e T2 tra i due gruppi sono risultati significativi (p=.000). All’analisi multivariata è stata confermata la significatività delle variabili descritte. (TVR non noto OR=15.1, 95%CI 1.98-115.50, p =.009, urinocoltura positiva OR=30.1, 95%CI 3.6-252.1, p = .002, PCR T0 OR=1.6, 95% CI 1.29-2.07, p = .000.) Conclusioni: L’individuazione precoce di fattori di rischio e la valutazione degli indici di flogosi in neonati sintomatici può ridurre l’OI e la durata della terapia antibiotica in casi di sepsi non confermata. L’uso appropriato degli antibiotici in questa popolazione è particolarmente importante poichè riduce lo sviluppo di germi multiresistenti. Nelle Terapie Intensive Neonatali, i programmi di stewardship antimicrobica dovrebbero guidare la gestione delle sepsi.

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Neurodegenerative diseases (NDs) are characterized by a multifactorial etiology, in which oxidative stress and inflammation are the main causative factors. For this reason, increasing attention is being paid to the characterization and the identification of nutraceuticals and phytochemicals with intrinsic pleiotropic activity. Moreover, in a Circular Economy perspective, these natural compounds can be obtained also from renewable resources derived from the food industry by-products and can be used for both preventive and therapeutic purposes. The aim of this PhD program was to identify nutraceuticals and phytochemicals, both as extracts and pure compounds, and obtained from both plant and renewable sources, which due to their antioxidant and anti-inflammatory properties, were able to counteract cellular and molecular alterations that characterize NDs. Their neuroprotective potential has been evaluated in an in vitro model of neuroinflammation (the LPS-activated BV-2 microglial cell line), and/or in an in vitro model of neuronal oxidative stress (the neuron-like SH-SY5Y cell line differentiated with retinoic acid and exposed to H2O2). Four different projects, although deeply linked by the aforementioned common goal, have been discussed in this thesis: 1_ Impact of phenolic profile of different cherry cultivars on the potential neuroprotective effect in SH-SY5Y cells. 2_Anti-inflammatory activities of Spilanthol-rich essential oil from Acmella oleracea (L.). 3_Study of the anti-inflammatory activity of novel tacrine derivatives with lipids extracted from cashew nutshell liquid. 4_Coffee Silverskin (CSS) and Spent Coffee Grounds (SCG): coffee industry by-products as a promising source of neuroprotective agents. In general, it is, therefore, possible to conclude that the natural compounds studied in this thesis have been proven, due to their antioxidant and/or anti-inflammatory properties, to be valid preventive and therapeutic strategies for the treatment of NDs, to improve the life quality of these patients and of the general population by preventing and combating the onset of these deleterious diseases.