959 resultados para perda de audição


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INTRODUÇÃO: Os procedimentos aplicados a pacientes ex-obesos idosos após terapêuticas bariátricas estão em ascensão. Dados fidedignos quanto à evolução e às complicações nesse grupo populacional ainda são escassos na literatura. O objetivo do presente estudo é analisar a evolução e as complicações em abdominoplastias realizadas em pacientes com idade mais avançada após perda ponderal maciça, e compará-las às de pacientes mais jovens. MÉTODO: Foram analisados, retrospectivamente, pacientes com perda ponderal maciça submetidos a cirurgia para contorno da região abdominal, entre julho de 2005 e julho de 2011, no Hospital Estadual Sapopemba (HESAP). Como critério para divisão dos grupos, a fim de analisar o período pós-operatório e as complicações das abdominoplastias realizadas após perda ponderal maciça, foi estabelecida idade > 60 anos. RESULTADOS: Foram analisados 264 pacientes, 19 deles com idade entre 60 anos e 75 anos (grupo I) e 245 entre 22 anos e 59 anos (grupo J). O grupo I apresentou 10,5% de complicações maiores (P > 0,999) e 41,1% de complicações menores (P = 0,280), enquanto o grupo J obteve 10,6% de complicações maiores (P > 0,999) e 30,2% de complicações menores (P = 0,280). CONCLUSÕES: Os pacientes com > 60 anos de idade não apresentaram maior número de complicações que o grupo mais jovem.

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PURPOSE: To investigate the occurrence of hearing loss in individuals with HIV/AIDS and their characterization regarding type and degree. RESEARCH STRATEGY: It was conducted a systematic review of the literature found on the electronic databases PubMed, EMBASE, ADOLEC, IBECS, Web of Science, Scopus, Lilacs and SciELO. SELECTION CRITERIA: The search strategy was directed by a specific question: "Is hearing loss part of the framework of HIV/AIDS manifestations?", and the selection criteria of the studies involved coherence with the proposed theme, evidence levels 1, 2 or 3, and language (Portuguese, English and Spanish). DATA ANALYSIS: We found 698 studies. After an analysis of the title and abstract, 91 were selected for full reading. Out of these, 38 met the proposed criteria and were included on the review. RESULTS: The studies reported presence of conductive, sensorineural, and mixed hearing loss, of variable degrees and audiometric configurations, in addition to tinnitus and vestibular disorders. The etiology can be attributed to opportunistic infections, ototoxic drugs or to the action of virus itself. The auditory evoked potentials have been used as markers of neurological alterations, even in patients with normal hearing. CONCLUSION: HIV/AIDS patients may present hearing loss. Thus, programs for prevention and treatment of AIDS must involve actions aimed at auditory health.

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OBJETIVO: Avaliar a eficácia da teleconsulta para a programação, verificação e adaptação do aparelho de amplificação sonora individual (AASI). MÉTODOS: Cinquenta participantes com deficiência auditiva (idades entre 39 e 88 anos), com média dos limiares audiométricos entre 30 e 68,75 dBNA, foram alocados em dois grupos (randomização estratificada), controle (n=25) e experimental (n=25), submetidos respectivamente à consulta face a face e teleconsulta síncrona com video interativo e controle remoto de aplicativos. Foram realizadas a programação e verificação do AASI (medidas com microfone sonda) e orientação dos participantes quanto ao uso e cuidados com o dispositivo. O tempo para os procedimentos foi cronometrado. Após as consultas um avaliador, cego quanto aos grupos, aplicou o teste de percepção da fala Hearing in Noise Test (HINT) Brasil. Aproximadamente um mês após as consultas, foi verificado o tempo diário de uso do AASI e administrado o questionário International Outcome Inventory for Hearing Aids (IOI-HA). RESULTADOS: Maior tempo para a programação e verificação e menor tempo para orientação foi observado para o grupo experimental. Não houve diferença entre grupos no tempo total do atendimento. A equiparação das medidas com microfone sonda aos respectivos targets de amplificação foi similar para os dois grupos. Não houve diferença entre os grupos quanto aos resultados do HINT-Brasil (silêncio e ruído), o tempo médio de uso diário do AASI e resultados do IOI-HA. CONCLUSÃO: A teleconsulta é um procedimento eficaz para a programação, verificação do AASI e orientação de usuários quando serviços face a face não estiverem disponíveis.

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Comunicación presentada en 4 Jornadas "Os Repositorios" celebradas en la Universidad de Barcelona entre los días 3 al 5 de marzo del 2010. Estas Jornadas están organizadas conjuntamente por el CBUC, UB, UAB, UPC y UOC y el eje central de esta edición son las políticas de promoción del acceso abierto.Se recoge en la comunicación las últimas actuaciones que la Biblioteca Universitaria ha llevado a cabo para sumarse al movimiento Open Access y se presentan: Acceda, Documentación científica de la ULPGC en abierto y BUStreaming canal universitario de audio y video digital.

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La tesi si propone di affrontare il tema del Live Streaming in sistemi P2P con particolare riferimento a Sopcast, un applicativo di P2PTV. Viene fatto un ricorso storico riguardo alla nascita dello streaming e al suo sviluppo, vengono descritte le caratteristiche, il protocollo di comunicazione e i modelli più diffusi per il live streaming P2P. Inoltre si tratterà come viene garantita la qualità del servizio e valutate le performance di un servizio P2PTV.

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La tesi descrive lo sviluppo di un'applicazione web per comporre musica tramite la tecnica del "live looping" che fornisce anche la possibilità di effettuare lo streaming di ciò che si crea in tempo reale e in maniera peer-to-peer. L'applicazione in oggetto (chiamata WebLooper) fa uso di due tecnologie web emergenti in ambito multimediale: Web Audio e WebRTC, attualmente in attesa di diventare standard W3C.

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L'integrazione multisensoriale è la capacità da parte del sistema nervoso centrale di integrare informazioni provenienti da diverse sorgenti sensoriali. In particolare, l'integrazione audio-visiva avviene anche nelle cortecce visive e acustiche, in principio ritenute puramente unisensoriali. L'integrazione audio-visiva non è un'abilità innata, ma si sviluppa progressivamente nel tempo sulla base dell'esperienza. In questa Tesi viene presentato un modello matematico di rete neurale in grado di simulare lo sviluppo in un ambiente multisensoriale dei neuroni delle cortecce primarie visive e uditive nei primi mesi di vita di un neonato, e gli effetti dell'integrazione audio-visiva successivi a tale addestramento. In particolare il modello vuole mostrare, a partire da una condizione basale in cui i neuroni visivi e acustici non sono in grado di discriminare spazialmente la posizione degli input esterni e in cui non sussiste alcuna correlazione tra le due aree corticali primarie visive e uditive, come l'addestramento migliori la precisione della percezione spaziale degli stimoli esterni e come si stabiliscano tra le due aree in esame dei collegamenti stabili a lungo termine. Terminato l'addestramento, si verifica se la rete sia in grado di riprodurre gli effetti di integrazione audio-visiva nella corteccia primaria, quali la "cattura" dello stimolo acustico da parte di quello visivo (ventriloquismo) e il rafforzamento della risposta neurale allo stimolo acustico se contemporaneamente accompagnato da uno stimolo visivo nella stessa posizione spaziale (enhancement). Il modello potrebbe essere utilizzato in futuro anche per simulare altri fenomeni illusori come il fenomeno offline del ventriloquismo e il ventriloquismo a livello temporale.

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L’obbiettivo di questa tesi è quello di studiare le tecnologie e i metodi necessari alla simulazione degli effetti audio lineari, normalmente utilizzati per strumenti a corda elettrici, ed implementarla sullo smartphone. I vantaggi di questa idea sono evidenti nella versatilità e nella comodità di utilizzo, rispetto ai classici dispositivi impiegati dai musicisti (come gli effetti a pedali). Per fare ciò è necessaria la conoscenza delle tecniche di rappresentazione digitale di un segnale, come la trasformata di Fourier, il processo di campionamento e la trasformata Z, esposte nel Capitolo 1. Il Capitolo 2 continua l’introduzione trattando dei metodi utilizzati per creare effetti audio lineari tramite lo studio dei filtri FIR e IIR. Nel capitolo 3 sarà disponibile una classificazione degli effetti più utilizzati, seguiti dal procedimento di sviluppo di due sistemi: un equalizzatore a 10 bande e un delay, che saranno implementati nello smartphone. L’ultimo Capitolo, il quarto, spiega come è sviluppato il progetto, perché iOS è l’unico sistema operativo che permetta di farlo, ed indica le principali classi che necessitano di essere utilizzate.

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Negli ultimi anni, studi scientifici hanno evidenziato come il nostro sistema nervoso abbia la capacità di combinare e integrare informazioni di diversa natura sensoriale. Una interazione ampiamente studiata è quella audiovisiva. Oggetto principale di questa tesi è un esempio di interazione audiovisiva, ovvero un fenomeno illusorio visivo indotto dal suono che prende il nome “sound-induced flash illusion”: quando una coppia flash+beep è preceduta o seguita - ad una distanza temporale detta Stimulus Onset Asynchorny (SOA) - da un secondo beep, i soggetti spesso riportano la percezione di aver visto due flash. Il fenomeno illusorio tende a svanire al crescere dell’SOA, e si definisce “finestra temporale d’integrazione” l’intervallo di valori di SOA all’interno del quale si verifica l’illusione. Il fenomeno illusorio è presente anche nei soggetti autistici; questi, rispetto ai soggetti sani, presentano una maggiore propensione nel riportare l’illusione e una finestra temporale d’integrazione di durata maggiore. Obiettivo di questo lavoro è stato approfondire questi fenomeni di interazione mediante l’utilizzo di un modello di rete neurale precedentemente sviluppato dal gruppo di Bioingegneria dell’Università di Bologna. Tale modello era in grado di simulare il fenomeno illusorio, ma presentava il limite di non considerare l’intera finestra temporale in cui tale fenomeno si verifica. Un’analisi di sensitività del modello ha individuato quali variazioni dei parametri potessero spiegare l’illusione in un ampio intervallo temporale e interpretare le differenze tra soggetti sani e soggetti autistici. I risultati delle simulazioni hanno evidenziato un soddisfacente accordo con i dati di letteratura. Le analisi svolte possono contribuire a chiarire i meccanismi alla base del fenomeno illusorio e della finestra temporale in cui esso ha luogo e a fare luce sulle possibili alterazioni nelle singole aree cerebrali e nella interazione tra esse che possono interpretare le differenze osservate nei soggetti autistici rispetto ai sani.