990 resultados para Inscripciones latinas-Valencia (Regne)
Resumo:
Presentación del proyecto realizada en el Museo Nacional de Arte Romano, Mérida (Badajoz), el 29 de marzo de 2016.
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Il presente studio è stato progettato e articolato includendo tre approcci disciplinari sviluppati parallelamente al fine di ottenere dati etologici, endocrinologici, e respiratori riguardo cinque esemplari di trichecho del pacifico (Odobenus rosmarus) ospitati presso l’Oceanografic di Valencia. Il periodo di campionamento si è sviluppato in un lasso di tempo di 12 settimane durante le quali sono stati raccolti dati riguardo i tre ambiti di studio. La raccolta di dati etologici è stata effettuata per mezzo di supporto video il quale ha permesso di generare un totale di 72 ore di filmato. Attraverso l’analisi del materiale multimediale è stato possibile elaborare un catalogo comportamentale con annesso un catalogo video atto alla semplificazione di riconoscimento dei vari moduli comportamentali; la revisione della documentazione video è stata effettuata mediante il software Noldus “Observer 5.0” che si è resa necessaria per la quantificazione dei singoli comportamenti osservati durante il periodo di studio. Succesivamente i dati ottenuti sono stati sottoposti ad analisi statistica al fine di poter valutare le differenze e le analogie comportamentali dei due soggetti principali nell’arco della singola giornata e durante le dodici settimane di analisi. In concomitanza col campionamento video, si è proceduto ialla raccolta dei dati relativi ai pattern respiratori al fine di valutare la durata delle apnee in ambiente controllato. In seguito è stato effettuato un approccio endocrinologico al fine di valutare la possibilità di rilevare e quantificare glucorticoidi quali cortisolo, testosterone e progesterone presenti nei campioni. Si è ricorso alla raccolta di materiale salivare in alternativa al campionamento ematico in modo da stabilire l’effettiva efficacia del metodo. I campioni sono stati poi processati mediante RIA e i livelli ormonali ottenuti sono stati utilizzati per effettuare una comparazione con il manifestarsi dei moduli comportamentali osservati è analizzarne le correlazioni presenti e osservarne gli effetti sull’espressione etologica.
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Scopo del presente lavoro di ricerca è quello di comparare due contesti metropolitani, valenciano e bolognese, sulle pratiche di accompagnamento al lavoro rivolte a fasce svantaggiate, in particolare persone con problemi di dipendenza da sostanze psicotrope. L’indagine propone un confronto su alcune tematiche trasversali (tipologia di azioni messe in campo, organizzazione territoriale e governance, profilo degli utenti, inserimento sociale, coinvolgimento del mondo produttivo) e pone in evidenza gli elementi che ci consentono di individuare e segnalare sia delle buone pratiche trasferibili sia delle linee progettuali, partendo dunque dal presupposto che capacitare una persona significa innanzitutto offrirle congrue opportunità di scelta, nel senso seniano e come spiegato dalla stessa Nussbaum, ma soprattutto accompagnarla e sostenerla nel percorso di inserimento lavorativo e, in parallelo, sociale. Il bisogno raccolto è quello di un sostegno, motivazionale e orientativo, che segua un approccio socio educativo capace di fornire, alla persona, una risposta integrata, di unicità, capace dunque di agire sull’autonomia, sull’autostima, sull’elaborazione delle proprie esperienze di vita e lavorative, nonché su elementi anche di contesto quali la casa, le reti amicali e familiari, spesso compromesse. L’elemento distintivo che consente di agire in questa direzione è il lavoro di collaborazione tra i diversi servizi e la co-progettazione del percorso con l’utente stesso. Il tema degli inserimenti lavorativi è un argomento molto complesso che chiama in causa diversi aspetti: i mutamenti sociali e le trasformazioni del lavoro; l’emergere di nuove fasce deboli e il rischio di aggravamento delle condizioni di esclusione per le fasce deboli “tradizionali”; l’importanza del lavoro per la costruzione di percorsi identitari e di riconoscimento; l’impatto delle politiche attive sulle fasce svantaggiate e i concetti di capitazione e attivazione; il ruolo del capitale sociale e l’emergere di nuovi welfare; la rete degli attori coinvolti dal processo di inserimento e il tema della governace territoriale.
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Per prevedere i campi di dose attorno a dispositivi radiologici, vengono sviluppati e validati, per mezzo di misure sperimentali, modelli Monte Carlo (utilizzando MCNP5). Lo scopo di questo lavoro è quello di valutare le dosi ricevute da persone che operano all'interno della sala di raggi X, mentre il tubo è in funzione. Il tubo utilizzato è un DI-1000/0.6-1.3 della azienda svizzera COMET AG. Per prima cosa si è ottenuto lo spettro di emissione dei raggi X con la Tally F5 simulando l'interazione di un fascio di elettroni contro un anodo di tungsteno. Successivamente, con una F4MESH, si è ricavato il flusso di fotoni in ogni cella della mesh tridimensionale definita sulla sala; la conversione a dose equivalente è ottenuta per mezzo di fattori di conversione estratti dal NIST. I risultati della Tally FMESH vengono confrontati con i valori di dose misurati con una camera di ionizzazione Radcal 1800 cc. I risultati sono ottenuti per le seguenti condizioni operative: 40 kVp, 100 mA, 200 mAs, fuoco fine e filtro in alluminio di spessore 0,8 mm. Confrontando con le misure sperimentali si osserva che tali valori differiscono da quelli simulati di circa un 10%. Possiamo quindi prevedere con buona approssimazione la distribuzione di dose mentre il tubo è in funzione. In questo modo è possibile ridurre al minimo la dose ricevuta dall'operatore.
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This dissertation seeks to contribute to film, feminist and Latino/a studies by exploring the construction and ideological implications of representations of Latinas in four recent, popular U.S. films: Girlfight (Kusama 2000), Maid in Manhattan (Wang 2002), Real Women Have Curves (Cardoso 2002) and Spanglish (Brooks 2004). These films were released following a time of tremendous growth in the population and the political and economic strength of the Latina/o community as well as a rise in popularity and visibility in the 1990s of entertainers like Selena and actresses such as Jennifer Lopez and Salma Hayek. Drawing on the critical concepts of hybridity, Latinidad, and Bakhtinian dialogism, I analyze these films from a cultural and historical perspective to consider whether and to what degree, assuming changes in the situation of Latinas/os in the 1990’s, representations of Latinas have also changed. Specifically, in this dissertation I consider the ways in which the terrain of the Latina body is articulated in these films in relation to competing societal, cultural and familial conflicts, focusing on the body as a site of struggle where relationships collide, interact and are negotiated. In this dissertation I argue that most of the representations of Latinas in these films defy easy categorization, featuring complex characters grappling with economic issues, intergenerational differences, abuse, mother-daughter relationships, notions of beauty, familial expectations and the very real tensions between Latina/o cultural beliefs and practices and the dominant Anglo culture of the United States. Specifically, I argue that narrative and visual representation of Latina bodies in these films reflects a change in the Latinas offered for consumption to film viewers, presenting us with what some critics have called ‘emergent’ Latinas: conflicted and multilayered representations that in some cases challenge dominant ideologies and offer new demonstrations of Latina agency.
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Signatur des Originals: S 36/G04491
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par M. Sonnerat, sous-commissaire de la marine, naturaliste, pensionnaire du roi, correspondant de son cabinet & de l'Académie Royale des Sciences de Paris, associé de celles des Sciences, des Beaux-Arts et Belles-Lettres de Lyon
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Background. Various psychosocial factors have been demonstrated to be barriers for cervical cancer screening among Latinas in the United States, but few studies have researched whether depression and interpersonal violence act as psychosocial barriers to cervical cancer screening. ^ Methods. The proposed study assessed whether depression, interpersonal violence, lack of social support and demographic characteristics such as age, income, education and years in the United States acted as barriers to cervical cancer screening among cantineras in Houston, TX. This secondary data analysis utilized data from a previous cross-sectional study called Project GIRASOL- Community Outreach to Prevent Cervical Cancer among Latinas. The data from the baseline survey (sample size 331) was analyzed using Pearson chi-square and multiple logistic regression. ^ Results. Multiple logistic regression indicates that none and low levels of social support from relatives, depression, and total IPV are significant predictors of non-compliance to cervical cancer screening. ^ Conclusions. Future health interventions or physicians that promote cervical cancer screening among cantineras or recently immigrated Latinas with similar socio-demographic characteristics should try to identify whether Latinas are suffering from depression, interpersonal violence or lack of social support and provide proper referrals to alleviate the problems and positively influence screening behavior. ^
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El objetivo de este trabajo fue analizar el efecto de diferentes dosis de fertilizantes foliares con macronutrientes en plantas de naranja Valencia y de tangor Murcott. Los experimentos fueron realizados durante tres campañas consecutivas en Corrientes Argentina. El diseño experimental fue en bloques completos al azar con cuatro repeticiones y parcelas experimentales de cuatro plantas. Los tratamientos ensayados fueron T1 control; T2 N (12%) 2 L.ha-1; T3 N (12%) 4 L.ha-1; T4 N (9%) y P (2,6%) 2 L ha- 1; T5 N (9%) y P (2,6%) 4 L.ha-1; T6 N (9,3%), P (2,6%) y K (2,1%) 2 L.ha-1; T7 N (9,3%), P (2,6%) y K (2,1%) 4 L.ha-1, de fertilizante foliar formulados en base a sales de sulfato de amonio, fosfato monoamónico y nitrato de potasio según tratamiento. Los mismos fueron aplicados por campaña en prefloración, plena floración y en otoño. Se midieron las concentraciones foliares de N, P y K en hojas de otoño de ramas fructíferas y al momento de cosecha se determinó rendimiento total, diámetro de fruta, porcentaje de jugo, sólidos solubles, acidez y relación sólidos solubles/acidez. En Valencia late todos los tratamientos incrementaron el contenido de P foliar en comparación con el control. El tratamiento T7 incrementó un 38,7% el rendimiento respecto de T1, aunque los frutos presentaron menor diámetro. En "Murcott" todos los tratamientos incrementaron el rendimiento comparados con T1, y las máximas producciones se observaron en los tratamientos T7 (64,9% mayor) y T6 (43,8% mayor) además T7 incrementó el contenido de P foliar y disminuyó el contenido de sólidos solubles en comparación con el control. La fertilización foliar con macronutrientes incrementó la productividad en naranja Valencia late y tangor Murcott. Este trabajo muestra la utilidad de la fertilización foliar con macronutrientes como una herramienta complementaria en los programas de fertilización diseñados para optimizar el rendimiento.