446 resultados para catalizzatori strutturati elettrosintesi metalli nobili nanoparticelle schiume metalliche
Resumo:
Questo elaborato mostra lo sviluppo di un plugin per la visualizzazione in Grafana di eventi provenienti dalla piattaforma semantica SEPA (SPARQL Event Processing Architecture). La principale funzione svolta dal SEPA quella di notificare in modo asincrono i propri client rispetto al cambiamento dei risultati di una query che interroga il sottostante grafo RDF. La piattaforma trova il suo utilizzo in quei contesti caratterizzati da dati dinamici, eterogenei e non strutturati e viene impiegata principalmente come strumento per abilitare linteroperabilit in domini come per esempio lInternet of Things. Nasce quindi lesigenza di disporre di strumenti per il monitoraggio e la visualizzazione di dati real-time. Grafana risulta in questo caso lo strumento ideale data la sua flessibilit, che affiancata alla sua natura open source, lo rende particolarmente interessante per lo sviluppo della soluzione proposta da VAIMEE, spinoff dellUniversit di Bologna, ospitato presso il CesenaLab, luogo dove stato svolto questo lavoro di tesi.
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I generatori compatti di neutroni possono rappresentare un grande progresso nell'ambito della Medicina Nucleare. Sono una valida alternativa rispetto ai metodi tradizionali per la produzione dei radioisotopi necessari per la sintesi dei radiofarmaci, e permettono di esplorare e sviluppare nuove metodologie radioterapeutiche innovative, complementari e potenzialmente pi efficaci rispetto a quelle gi esistenti. Enea sta portando avanti due progetti in questo ambito. Il primo, SORGENTINA-RF, volto allo sviluppo di una macchina in grado di produrre un fascio di neutroni a 14MeV, con la quale irradiare un target di molibdeno metallico, in modo da ottenere tecnezio-99 metastabile (99mTc), il radioisotopo pi usato al mondo nelle procedure di imaging biomedico. Il secondo progetto, LINC-ER, ha lo scopo di progettare le infrastrutture necessarie ad accogliere un generatore compatto di neutroni, il cui scopo sar quello di eliminare le residue cellule tumorali dopo un intervento chirurgico, a ferita aperta, in modo simile alle attuali tecniche di radioterapia intraoperatoria, che per sfruttano elettroni o raggi X. Questo lavoro di tesi trova posto in questi progetti perch ha contributo a portare avanti le ricerche in due aspetti specifici. Nel caso di SORGENTINA-RF, sono stati studiati tutti gli aspetti radiochimici per ottenere dal molibdeno metallico la soluzione liquida di molibdato sodico da cui si estrae il 99mTc. In questo caso si deciso di puntare su processo green e innovativo basato sulluso di perossido di idrogeno. Durante la tesi si sono studiati i pi importanti fattori che governano questo processo e si definito un meccanismo chimico che lo spiega. Nel caso di LINC-ER, invece, il lavoro sperimentale stato quello di studiare metodi e rotte sintetiche nuove per ottenere nanoparticelle di composti di boro e bario, dispersi in hydrogels in grado di amplificare gli effetti del fascio neutronico sui tessuti cancerogeni e ridurli su quelli sani.
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Nel seguente elaborato di tesi stato approfondito il tema dellinteroperabilit da software BIM a FEM nellambito degli edifici a parete in legno. Lutilizzo di programmi di Building Information Modeling si affermato in maniera crescente nel mondo delle costruzioni. Infatti, la possibilit di costruire modelli tridimensionali della struttura, che associano ad ogni elemento presente nellopera tutte le informazioni utili ai fini della sua, realizzazione (quali geometrie, costi, propriet meccaniche, fasi dimpiego, ecc..) permette di accorciare notevolmente il tempo di progettazione e costruzione, diminuendo gli errori dovuti alla trasmissione dei dati tra le varie figure professionali. Nel campo delle costruzioni, lelemento parete in legno non ancora presente allinterno dei principali software BIM. Per questo motivo, stato necessario, per lo svolgimento del presente progetto di tesi, uno studio dei principali parametri meccanici descrittivi del reale comportamento in opera delle pareti in legno. Tali parametri sono stati calcolati secondo i due principali metodi esistenti nellambito delle costruzioni in legno: il metodo fenomenologico e il metodo per componenti. Nel primo caso, linfluenza sul comportamento delle pareti da parte delle connessioni metalliche viene calcolata sotto forma di parametri meccanici equivalenti. Nel secondo metodo, invece, il comportamento in opera della parete risulta essere la conseguenza dellinterazione tra la rigidezza della parete stessa e quella delle connessioni, che vengono modellate come dei vincoli equivalenti. Al fine di validare i risultati ottenuti, si proceduto ad applicare i parametri equivalenti a due casi studio. Il primo caso rappresentato da una parete semplice (3.2m x 3.75m) sottoposta ad una forza concentrata in sommit. Successivamente stato studiato il caso di un edificio a parete di legno di tre piani, sottoposto ai carichi di un edificio adibito a civile abitazione.
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Da anni iniziata la quarta rivoluzione industriale che ha portato allindustria 4.0 e che, a differenza delle precedenti, trainata da diverse tecnologie, tra cui lAdditive Manufacturing (AM). Lo scopo della tesi quello di analizzare i prodotti ottenuti tramite AM e le loro propriet meccaniche (resistenza a trazione, durezza, vita a fatica) per paragonarli con quelli ottenuti tramite metodi convenzionali (fonderia, lavorazione alle macchine utensili). Il primo capitolo introduttivo presenta le principali caratteristiche del processo, tra cui: i materiali utilizzati, i parametri, i vantaggi e gli svantaggi rispetto ai tradizionali metodi produttivi e levoluzione della tecnologia. Il secondo capitolo tratta pi in particolare degli acciai, delle leghe di alluminio e di titanio, illustrando le principali tecnologie utilizzate e linfluenza dei parametri di processo e mette, poi, in relazione la microstruttura che si crea in seguito ad AM con le propriet meccaniche ottenibili, anche in virt di post-trattamenti. Nel terzo capitolo sono esaminati i materiali polimerici. Vengono illustrate le principali tecnologie utilizzate e le propriet meccaniche ottenibili in relazione alla materia prima utilizzata e ai parametri di processo. Infine, sono valutati gli effetti del rinforzo in fibra sulle propriet meccaniche. Nel capitolo finale, si traggono le conclusioni sullutilit dellAM per capirne limportante ruolo allinterno della fabbricazione. Si analizza brevemente il mercato italiano relativo alle tecnologie additive e si fa un accenno a quelli che potrebbero essere gli sviluppi nei prossimi anni.
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Il mio progetto di tesi ha come obiettivo quello di creare un modello in grado di predire il rating delle applicazioni presenti allinterno del Play Store, uno dei pi grandi servizi di distribuzione digitale Android. A tale scopo ho utilizzato il linguaggio Python, che grazie alle sue librerie, alla sua semplicit e alla sua versatilit certamen- te uno dei linguaggi pi usati nel campo dellintelligenza artificiale. Il punto di partenza del mio studio stato il Dataset (Insieme di dati strutturati in forma relazionale) Google Play Store Apps reperibile su Kaggle al seguente indirizzo: https://www.kaggle.com/datasets/lava18/google-play-store-apps, contenente 10841 osservazioni e 13 attributi. Dopo una prima parte relativa al caricamen- to, alla visualizzazione e alla preparazione dei dati su cui lavorare, ho applica- to quattro dierenti tecniche di Machine Learning per la stima del rating delle applicazioni. In particolare, sono state utilizzate:https://www.kaggle.com/datasets/lava18/google-play-store-apps, contenente 10841 osservazioni e 13 attributi. Dopo una prima parte relativa al caricamento, alla visualizzazione e alla preparazione dei dati su cui lavorare, ho applicato quattro differenti tecniche di Machine Learning per la stima del rating delle applicazioni: Ridje, Regressione Lineare, Random Forest e SVR. Tali algoritmi sono stati applicati attuando due tipi diversi di trasformazioni (Label Encoding e One Hot Encoding) sulla variabile Category, con lo scopo di analizzare come le suddette trasformazioni riescano a influire sulla bont del modello. Ho confrontato poi lerrore quadratico medio (MSE), lerrore medio as- soluto (MAE) e lerrore mediano assoluto (MdAE) con il fine di capire quale sia lalgoritmo pi efficiente.
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La mia tesi si concentra sulla sintesi e funzionalizzazione di nanoparticelle dargento studiandone linterazione, tramite esperimenti in vitro, con cellule sane di fibroblasti murini NIH-3T3 e cellule tumorali da nodulo al seno MCF7. Lutilizzo di polielettroliti quali PDADMAC, PAH e PSS ha permesso la modifica delle propriet superficiali delle nanoparticelle. Le nuove propriet chimico-fisiche sono state caratterizzate tramite Dynamic Light Scattering, potenziale zeta e spettroscopia UV-vis. Leffetto della ricopertura con polielettroliti stato valutato tramite test di vitalit cellulare somministrando le nanoparticelle funzionalizzate alle cellule sopracitate. Successivamente, stata ottimizzata la procedura per unulteriore ricopertura sulle nanoparticelle cariche con BSA (Bovine Serum Albumin) valutando diversi fattori chiave. Le nanoparticelle ricoperte di albumina sono state caratterizzate e la composizione qualitativa della loro protein corona stata ottenuta tramite analisi SDS-PAGE. Infine, le nanoparticelle ricoperte di BSA sono state somministrate alle due linee cellulari valutando leffetto dellalbumina sulla risposta biologica tramite analisi di vitalit cellulare e immunofluorescenza.
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Rappresentazione della conoscenza in banca di dati testuali non strutturati in lingua Italiana.
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Obiettivo dello studio condotto limplementazione di cicli di operazioni per lassemblaggio automatizzato di componenti che costituiscono un sistema di trasporto a catena presente in alcune macchine automatiche. Lautomazione del processo, fino ad oggi svolto manualmente, prevede lutilizzo di un robot e, per il controllo di questultimo, di un sistema di visione artificiale. Lattivit di tirocinio associata alla tesi di laurea, che ha incluso una parte sperimentale oltre alla scrittura degli algoritmi di controllo del robot, stata svolta allinterno del laboratorio TAILOR (Technology and Automation for Industry LabORatory) presso Siropack Italia S.r.l dove presente una cella dotata di robot antropomorfo (Mitsubishi Electric) e di sistema di visione artificiale con camere 2D (Omron). La presenza di questultimo risultata strategica in termini di possibilit di adattare il montaggio anche a diversi posizionamenti degli oggetti allinterno dello spazio di lavoro, fermo restando che gli stessi risultassero appoggiati su una superficie piana. In primo luogo, affinch fosse garantita la ripetibilit del processo, sono state testate le prestazioni del sistema di visione tramite opportuna calibrazione della camera e del sistema di illuminazione ad esso collegata, al fine di ottenere unacquisizione delle immagini che fosse sufficientemente robusta e risoluta mediante lo sfruttamento del software di elaborazione Omron FH Vision System. Unopportuna programmazione della traiettoria del robot in ambiente di simulazione RT Toolbox 3, software integrato nel sistema di controllo del robot Mitsubishi Electric, ha infine consentito le regolari operazioni di assemblaggio, garantendo un processo affidabile ed, allo stesso tempo, adattabile ad ambienti eventualmente non strutturati in cui esso si trova ad operare.
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La reazione tra due acidi carbossilici o esteri a dare un chetone, H2O e CO2 (chetonizzazione) molto studiata per lupgrading del bio-olio grezzo, perch permette di ridurne lacidit ed il tenore di ossigeno aumentandone il potere calorifico. Tuttavia, con opportuni accorgimenti questa reazione potrebbe essere impiegata anche per la sintesi selettiva di chetoni asimmetrici ad alto valore aggiunto; un esempio lacetil-furano (AF), che trova applicazione come aroma nellindustria alimentare e come intermedio per la sintesi dellantibiotico Cefuroxima. In questo lavoro di tesi la sintesi di AF mediante la chetonizzazione incrociata tra 2-metil furoato (MF) ed etil acetato (EA) oppure acido acetico (AA), stata investigata in fase gassosa con catalizzatori eterogenei (ZrO2, CeO2 e un ossido misto Ce/Zr/O), come alternativa pi sostenibile al processo di sintesi industriale di AF basato sullacilazione di Friedel-Crafts del furano con anidride acetica in fase liquida in reattori batch. Uno screening iniziale dei tre catalizzatori (350 C, = 1 s, stechiometrica MF/AA = 1 in alimentazione) ha dimostrato che ZrO2 di gran lunga pi attivo e selettivo degli altri materiali, e che la chetonizzazione incrociata tra MF e AA di gran lunga pi selettiva di quella tra MF ed EA. Tuttavia, in queste condizioni la omochetonizzazione di AA (reagente limitante) compete con la chetonizzazione incrociata riducendo la massima conversione di MF ottenibile; pertanto, il rapporto AA/MF stato aumentato fino a 4 ed in queste condizioni stato possibile ottenere una conversione di MF quantitativa e una resa in AF pari al 70 %. Infine, la versatilit di questa via sintetica stata ampliata sintetizzando chetoni furanici con catene alifatiche pi lunghe propanoil furano (PF, resa = 82 %) e butanoil furano (BF, resa = 69 %) mediante la chetonizzazione incrociata di MF con acido propionico (AP) ed acido butirrico (AB).
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Lobiettivo della tesi lanalisi delle potenzialit di produzione di una linea di processo dellazienda Basf, trovando i colli di bottiglia e proponendo delle modifiche per migliorare il processo, sia in efficienza che in volumi prodotti. Limpianto suddiviso in tre sezioni: sintesi, estrazione e distillazione del prodotto P1. Produrre maggiori quantit di P1 fondamentale per mantenere lo stabilimento al passo con le richieste del mercato. Lo studio stato caratterizzato dallanalisi delle apparecchiature della linea nelle condizioni di esercizio e da verifiche secondo le portate attuali; successivamente sono state valutate delle modifiche, intere o parziali, della sezione di distillazione. Le proposte si differenziano nellinvestimento necessario, esse sono definite: "low cost, high cost 1, high cost 2. La prima opzione equivale ad un classico revamping, in cui vengono sostituiti i riempimenti delle colonne di distillazione per migliorare lefficienza fluidodinamica e assicurare un punto di esercizio sotto il limite dellingolfamento. La proposta high cost 1 suggerisce, invece, oltre ai riempimenti strutturati, la sostituzione di una colonna con unaltra di diametro maggiore nella sezione di esaurimento. La terza proposta prevede di modificare la quasi totalit della linea di processo, effettuando uno scambio delle tre colonne di distillazione, in cui la minore viene eliminata, con linstallazione di una terza di dimensioni superiori. Ogni proposta permette di ottenere delle quantit di P1 maggiori generando un beneficio economico stimato con il Valore Attuale Netto, il punto di ritorno e il Tasso Interno di Rendimento. Per ridurre la necessit di vapore e acqua di torre stato valutato un recupero energetico che ha come ulteriore beneficio la diminuzione delle emissioni di CO2 in atmosfera. Lelaborato si conclude con la scelta della proposta pi conveniente sulla base dei criteri sopra citati e della possibilit realistica di implementazione.
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Il gambero rosso argentino (Pleoticus muelleri) un crostaceo molto importante a livello commerciale. Nellindustria di trasformazione dei gamberi, gli scarti prodotti sono circa il 50-60% rispetto al volume delle catture, pertanto identificare la loro valorizzazione rappresenterebbe un grande passo avanti nellambito dellaumento della sostenibilit e delleconomia circolare. I sottoprodotti derivanti dai gamberi, infatti, rappresentano una fonte di composti bioattivi molto interessanti, come lastaxantina, un pigmento che ha suscitato particolare interesse soprattutto negli ultimi anni, in primis per le sue propriet antiossidanti. Lo scopo del seguente studio, infatti, stato la valutazione del recupero di molecole bioattive dai sottoprodotti dei gamberi attraverso il confronto di tecnologie green e tecnologie tradizionali. In particolar modo, le tecniche green prese in esame sono state lestrazione con fluidi supercritici (SFE), lestrazione tramite campi elettrici pulsati (PEF), la combinazione delle due (PEF-SFE) e lestrazione accelerata con solvente (ASE). LASE stata eseguita sia con lutilizzo di solventi non green, utilizzando una miscela di cloroformio e metanolo, sia attraverso luso di solventi green, utilizzando acqua ed etanolo. Per la SFE e il PEF i parametri di processo sono stati ottimizzati per lestrazione di astaxantina. Inoltre, stata considerata anche lestrazione di altre biomolecole, quali polifenoli, proteine, minerali ed infine metalli pesanti. Dai risultati emerso che, a seconda delle biomolecole che si vogliono estrarre dai sottoprodotti dei gamberi, alcune tecniche permettono rese pi soddisfacenti rispetto alle altre; tuttavia, non possibile affermare che una delle tecniche green prese in esame in questo studio sia universalmente migliore rispetto alle altre.