932 resultados para Technological innovation systems


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Questo lavoro di tesi è stato suddiviso in tre parti. L’argomento principale è stato lo “Studio della componente antiossidante di oli ottenuti da olive mediante l’utilizzo di diversi sistemi e parametri tecnologici”. E’ ben noto come la qualità ossidativa di un olio di oliva dipenda oltre che dalla sua composizione in acidi grassi, dalla presenza di composti caratterizzati da un elevata attività antiossidante, ovvero le sostanze fenoliche. I composti fenolici contribuiscono quindi in maniera preponderante alla shelf life dell’olio extravergine di oliva. Inoltre sono state riscontrate delle forti correlazione tra alcune di queste sostanze e gli attributi sensoriali positivi di amaro e piccante. E’ poi da sottolineare come il potere antiossidante dei composti fenolici degli oli vergini di oliva, sia stato negli ultimi anni oggetto di considerevole interesse, poiché correlato alla protezione da alcune patologie come ad esempio quelle vascolari, degenerative e tumorali. Il contenuto delle sostanze fenoliche negli oli di oliva dipende da diversi fattori: cultivar, metodo di coltivazione, grado di maturazione delle olive e ovviamente dalle operazioni tecnologiche poiché possono variare il quantitativo di questi composti estratto. Alla luce di quanto appena detto abbiamo valutato l’influenza dei fattori agronomici (metodi di agricoltura biologica, integrata e convenzionale) e tecnologici (riduzione della temperatura della materia prima, aggiunta di coadiuvanti in fase di frangitura e di gramolatura, confronto tra tre oli extravergini di oliva ottenuti mediante diversi sistemi tecnologici) sul contenuto in composti fenolici di oli edibili ottenuti da olive (paper 1-3-4). Oltre alle sostanze fenoliche, negli oli di oliva sono presenti altri composti caratterizzati da proprietà chimiche e nutrizionali, tra questi vi sono i fitosteroli, ovvero gli steroli tipici del mondo vegetale, che rappresentano la frazione dell’insaponificabile quantitativamente più importante dopo gli idrocarburi. La composizione quali-quantitativa degli steroli di un olio di oliva è una delle caratteristiche analitiche più importanti nella valutazione della sua genuinità; infatti la frazione sterolica è significativamente diversa in funzione dell’origine botanica e perciò viene utilizzata per distinguere tra di loro gli oli e le loro miscele. Il principale sterolo nell’olio di oliva è il β- sitosterolo, la presenza di questo composto in quantità inferiore al 90% è un indice approssimativo dell’aggiunta di un qualsiasi altro olio. Il β-sitosterolo è una sostanza importante dal punto di vista della salute, poiché si oppone all’assorbimento del colesterolo. Mentre in letteratura si trovano numerosi lavori relativi al potere antiossidante di una serie di composti presenti nell’olio vergine di oliva (i già citati polifenoli, ma anche carotenoidi e tocoferoli) e ricerche che dimostrano invece come altri composti possano promuovere l’ossidazione dei lipidi, per quanto riguarda il potere antiossidante degli steroli e dei 4- metilsteroli, vi sono ancora poche informazioni. Per questo è stata da noi valutata la composizione sterolica in oli extravergini di oliva ottenuti con diverse tecnologie di estrazione e l’influenza di questa sostanza sulla loro stabilità ossidativa (paper 2). E’ stato recentemente riportato in letteratura come lipidi cellulari evidenziati attraverso la spettroscopia di risonanza nucleare magnetica (NMR) rivestano una importanza strategica da un punto di vista funzionale e metabolico. Questi lipidi, da un lato un lato sono stati associati allo sviluppo di cellule neoplastiche maligne e alla morte cellulare, dall’altro sono risultati anche messaggeri di processi benigni quali l’attivazione e la proliferazione di un normale processo di crescita cellulare. Nell’ambito di questa ricerca è nata una collaborazione tra il Dipartimento di Biochimica “G. Moruzzi” ed il Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Bologna. Infatti, il gruppo di lipochimica del Dipartimento di Scienze degli Alimenti, a cui fa capo il Prof. Giovanni Lercker, da sempre si occupa dello studio delle frazioni lipidiche, mediante le principali tecniche cromatografiche. L’obiettivo di questa collaborazione è stato quello di caratterizzare la componente lipidica totale estratta dai tessuti renali umani sani e neoplastici, mediante l’utilizzo combinato di diverse tecniche analitiche: la risonanza magnetica nucleare (1H e 13C RMN), la cromatografia su strato sottile (TLC), la cromatografia liquida ad alta prestazione (HPLC) e la gas cromatografia (GC) (paper 5-6-7)

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This paper introduces a new emerging software component, the idea management system, which helps to gather, organise, select and manage the innovative ideas provided by the communities gathered around organisations or enterprises. We define the notion of the idea life cycle, which provides a framework for characterising tools and techniques that drive the evolution of community submitted data inside idea management systems. Furthermore, we show the dependencies between the community-created information and the enterprise processes that are a result of using idea management systems and point out the possible benefits.

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Idea Management Systems are an implementation of open innovation notion in the Web environment with the use of crowdsourcing techniques. In this area, one of the popular methods for coping with large amounts of data is duplicate de- tection. With our research, we answer a question if there is room to introduce more relationship types and in what degree would this change affect the amount of idea metadata and its diversity. Furthermore, based on hierarchical dependencies between idea relationships and relationship transitivity we propose a number of methods for dataset summarization. To evaluate our hypotheses we annotate idea datasets with new relationships using the contemporary methods of Idea Management Systems to detect idea similarity. Having datasets with relationship annotations at our disposal, we determine if idea features not related to idea topic (e.g. innovation size) have any relation to how annotators perceive types of idea similarity or dissimilarity.

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La innovación en Sistemas Intesivos en Software está alcanzando relevancia por múltiples razones: el software está presente en sectores como automóvil, teléfonos móviles o salud. Las empresas necesitan conocer aquellos factores que afectan a la innovación para incrementar las probabilidades de éxito en el desarrollo de sus productos y, la evaluación de productos sofware es un mecanismo potente para capturar este conocimiento. En consecuencia, las empresas necesitan evaluar sus productos desde la perpectiva de innovación para reducir la distancia entre los productos desarrollados y el mercado. Esto es incluso más relevante en el caso de los productos intensivos en software, donde el tiempo real, la oportunidad, complejidad, interoperabilidad, capacidad de respuesta y compartción de recursos son características críticas de los nuevos sistemas. La evaluación de la innovación de productos ya ha sido estudiada y se han definido algunos esquemas de evaluación pero no son específicos para Sistemas intensivos en Sofwtare; además, no se ha alcanzado consenso en los factores ni el procedimiento de evaluación. Por lo tanto, tiene sentido trabajar en la definición de un marco de evaluación de innovación enfocado a Sistemas intesivos en Software. Esta tesis identifica los elementos necesarios para construir in marco para la evaluación de de Sistemas intensivos en Software desde el punto de vista de la innovación. Se han identificado dos componentes como partes del marco de evaluación: un modelo de referencia y una herramienta adaptativa y personalizable para la realización de la evaluación y posicionamiento de la innovación. El modelo de referencia está compuesto por cuatro elementos principales que caracterizan la evaluación de innovación de productos: los conceptos, modelos de innovación, cuestionarios de evaluación y la evaluación de productos. El modelo de referencia aporta las bases para definir instancias de los modelos de evaluación de innovación de productos que pueden se evaluados y posicionados en la herramienta a través de cuestionarios y que de forma automatizada aporta los resultados de la evaluación y el posicionamiento respecto a la innovación de producto. El modelo de referencia ha sido rigurosamente construido aplicando modelado conceptual e integración de vistas junto con la aplicación de métodos cualitativos de investigación. La herramienta ha sido utilizada para evaluar productos como Skype a través de la instanciación del modelo de referencia. ABSTRACT Innovation in Software intensive Systems is becoming relevant for several reasons: software is present embedded in many sectors like automotive, robotics, mobile phones or heath care. Firms need to have knowledge about factors affecting the innovation to increase the probability of success in their product development and the assessment of innovation in software products is a powerful mechanism to capture this knowledge. Therefore, companies need to assess products from an innovation perspective to reduce the gap between their developed products and the market. This is even more relevant in the case of SiSs, where real time, timeliness, complexity, interoperability, reactivity, and resource sharing are critical features of a new system. Many authors have analysed product innovation assessment and some schemas have been developed but they are not specific to SiSs; in addition, there is no consensus about the factors or the procedures for performing an assessment. Therefore, it has sense to work in the definition of a customized software product innovation evaluation framework. This thesis identifies the elements needed to build a framework to assess software products from the innovation perspective. Two components have been identified as part of the framework to assess Software intensive Systems from the innovation perspective: a reference-model and an adaptive and customizable tool to perform the assessment and to position product innovation. The reference-model is composed by four main elements characterizing product innovation assessment: concepts, innovation models, assessment questionnaires and product assessment. The reference model provides the umbrella to define instances of product innovation assessment models that can be assessed and positioned through questionnaires in the proposed tool that also provides automation in the assessment and positioning of innovation. The reference-model has been rigorously built by applying conceptual modelling and view integration integrated with qualitative research methods. The tool has been used to assess products like Skype through models instantiated from the reference-model.

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¿Suministrarán las fuentes de energía renovables toda la energía que el mundo necesita algún día? Algunos argumentan que sí, mientras que otros dicen que no. Sin embargo, en algunas regiones del mundo, la producción de electricidad a través de fuentes de energía renovables ya está en una etapa prometedora de desarrollo en la que su costo de generación de electricidad compite con fuentes de electricidad convencionales, como por ejemplo la paridad de red. Este logro ha sido respaldado por el aumento de la eficiencia de la tecnología, la reducción de los costos de producción y, sobre todo, los años de intervenciones políticas de apoyo financiero. La difusión de los sistemas solares fotovoltaicos (PV) en Alemania es un ejemplo relevante. Alemania no sólo es el país líder en términos de capacidad instalada de sistemas fotovoltaicos (PV) en todo el mundo, sino también uno de los países pioneros donde la paridad de red se ha logrado recientemente. No obstante, podría haber una nube en el horizonte. La tasa de difusión ha comenzado a declinar en muchas regiones. Además, las empresas solares locales – que se sabe son importantes impulsores de la difusión – han comenzado a enfrentar dificultades para manejar sus negocios. Estos acontecimientos plantean algunas preguntas importantes: ¿Es ésta una disminución temporal en la difusión? ¿Los adoptantes continuarán instalando sistemas fotovoltaicos? ¿Qué pasa con los modelos de negocio de las empresas solares locales? Con base en el caso de los sistemas fotovoltaicos en Alemania a través de un análisis multinivel y dos revisiones literarias complementarias, esta tesis doctoral extiende el debate proporcionando riqueza múltiple de datos empíricos en un conocimiento de contexto limitado. El primer análisis se basa en la perspectiva del adoptante, que explora el nivel "micro" y el proceso social que subyace a la adopción de los sistemas fotovoltaicos. El segundo análisis es una perspectiva a nivel de empresa, que explora los modelos de negocio de las empresas y sus roles impulsores en la difusión de los sistemas fotovoltaicos. El tercero análisis es una perspectiva regional, la cual explora el nivel "meso", el proceso social que subyace a la adopción de sistemas fotovoltaicos y sus técnicas de modelado. Los resultados incluyen implicaciones tanto para académicos como políticos, no sólo sobre las innovaciones en energía renovable relativas a la paridad de red, sino también, de manera inductiva, sobre las innovaciones ambientales impulsadas por las políticas que logren la competitividad de costes. ABSTRACT Will renewable energy sources supply all of the world energy needs one day? Some argue yes, while others say no. However, in some regions of the world, the electricity production through renewable energy sources is already at a promising stage of development at which their electricity generation costs compete with conventional electricity sources’, i.e., grid parity. This achievement has been underpinned by the increase of technology efficiency, reduction of production costs and, above all, years of policy interventions of providing financial support. The diffusion of solar photovoltaic (PV) systems in Germany is an important frontrunner case in point. Germany is not only the top country in terms of installed PV systems’ capacity worldwide but also one of the pioneer countries where the grid parity has recently been achieved. However, there might be a cloud on the horizon. The diffusion rate has started to decline in many regions. In addition, local solar firms – which are known to be important drivers of diffusion – have started to face difficulties to run their businesses. These developments raise some important questions: Is this a temporary decline on diffusion? Will adopters continue to install PV systems? What about the business models of the local solar firms? Based on the case of PV systems in Germany through a multi-level analysis and two complementary literature reviews, this PhD Dissertation extends the debate by providing multiple wealth of empirical details in a context-limited knowledge. The first analysis is based on the adopter perspective, which explores the “micro” level and the social process underlying the adoption of PV systems. The second one is a firm-level perspective, which explores the business models of firms and their driving roles in diffusion of PV systems. The third one is a regional perspective, which explores the “meso” level, i.e., the social process underlying the adoption of PV systems and its modeling techniques. The results include implications for both scholars and policymakers, not only about renewable energy innovations at grid parity, but also in an inductive manner, about policy-driven environmental innovations that achieve the cost competiveness.

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The building sector has experienced a significant decline in recent years in Spain and Europe as a result of the financial crisis that began in 2007. This drop accompanies a low penetration of information and communication technologies in inter-organizational oriented business processes. The market decrease is causing a slowdown in the building sector, where only flexible small and medium enterprises (SMEs) survive thanks to specialization and innovation in services, which allow them to face new market demands. Inter-organizational information systems (IOISs) support innovation in services, and are thus a strategic tool for SMEs to obtain competitive advantage. Because of the inherent complexity of IOIS adoption, this research extends Kurnia and Johnston's (2000) theoretical model of IOIS adoption with an empirical model of IOIS characterization. The resultant model identifies the factors influencing IOIS adoption in SMEs in the building sector, to promote further service innovation for competitive and collaborative advantages. An empirical longitudinal study over six consecutive years using data from Spanish SMEs in the building sector validates the model, using the partial least squares technique and analyzing temporal stability. The main findings of this research are the four ways an IOIS might contribute to service innovation in the building sector. Namely: a) improving client interfaces and the link between service providers and end users; b) defining a specific market where SMEs can develop new service concepts; c) enhancing the service delivery system in traditional customer?supplier relationships; and d) introducing information and communication technologies and tools to improve information management.

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This paper presents a Finite Element Model, which has been used for forecasting the diffusion of innovations in time and space. Unlike conventional models used in diffusion literature, the model considers the spatial heterogeneity. The implementation steps of the model are explained by applying it to the case of diffusion of photovoltaic systems in a local region in southern Germany. The applied model is based on a parabolic partial differential equation that describes the diffusion ratio of photovoltaic systems in a given region over time. The results of the application show that the Finite Element Model constitutes a powerful tool to better understand the diffusion of an innovation as a simultaneous space-time process. For future research, model limitations and possible extensions are also discussed.

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Paper submitted to the 51st European Congress of the Regional Science Association International, 37th Spanish Regional Science Association Conference, Barcelona, August 30-September 3, 2011.

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"Mode 3" allows and emphasizes the co-existence and co-evolution of different knowledge and innovation paradigms: the competitiveness and superiority of a knowledge system is highly determined by its adaptive capacity to combine and integrate different knowledge and innovation modes via co-evolution, co-specialization and coopetition [sic] of knowledge stock and flow dynamics. What results is an emerging fractal knowledge and innovation ecosystem, well-configured for the knowledge economy and society. The intrinsic litmus test of the capacity of such an ecosystem to survive and prosper in the context of continually glocalizing [sic] and intensifying competition represents the ultimate competitiveness benchmark with regards to the robustness and quality of the ecosystem's knowledge and innovation architecture and topology.

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The article argues that economics will have to become a complex systems science before economists can comfortably incorporate institutionalist and evolutionary economics into mainstream theory. The article compares the complex adaptive system of John Foster with that of standard economic theory and illustrates the difference through an examination of familiar production function. The place of neoclassical, Keynesian economics in complex systems is considered. The article concludes that convincing, multiple models have been made possible by the increase in widely available computing power available.