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Resumo:
Investigación elaborada a partir de una estancia en el Center of International Environmental Law (CIEL) de Washington, Estados Unidos, entre los meses de julio y septiembre del 2006. CIEL es una organización no gubernamental sin ánimo de lucro que trabaja utilizando el Derecho Internacional y las instituciones internacionales para proteger el medio ambiente, la salud humana y asegurar una sociedad justa y sostenible. El ámbito de trabajo del CIEL abarca a más de 16 países en 6 continentes. CIEL también pertenece al programa de investigación y formación del American University Washington College of Law. Este programa incluye cursos de Derecho Internacional del Medio Ambiente y Derecho Comparado del medio ambiente. La actividad científica realizada ha consistido en: primer lugar en una investigación, capacitación y apoyo jurídico realizado en el ámbito de la aplicación de la Convención de Estocolmo sobre contaminantes orgánicos persistentes en los países latinoamericanos; y en segundo lugar, en la participación en los varios seminarios relativos a diferentes ámbitos del Derecho Internacional del medio ambiente. Todo ello ha contribuido a dar un impulso definitivo a la tesis doctoral de la becaria.
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El trabajo analiza los procesos de gestación y evolución del orden regional de Asia oriental en materia de seguridad, así como la estructura normativa del mismo. En estos procesos las iniciativas bilaterales de los Estados tradicionalmente han jugado un papel determinante. Las últimas dos décadas, no obstante, han sido testigo del creciente peso de otros actores no estatales en el marco del llamado second track y del impulso de iniciativas multilaterales. En cuanto a la estructura de este orden, por otra parte, ésta se compone de unos principios y normas constitucionales y de unas instituciones fundamentales que delimitan un orden diferente de y compatible con el orden internacional actual.
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For thousands of years, traditional medicine and remedies have been practed and used in the fight against disease in China. They have proved to be valuable and the distillate of vast historical experience based on field-tested human experiments, long-term observations and clinical trials. The Chinese people belive that traditional medicine is consistent with theirown culture. Endowed with a unique theoretical system and provided outstanding clinical results, traditional Chinese medicine continues to play an important role in helping the Chinese nation flourish. The recent study of traditional medicinal plants in Chine has given us confidence that what was recorded in ancient medical literature through empirical observations is indeed still coindicent with the concepts of modern chemistry, pharmacology and medicine. The task of revealing what is valid and efficacious should be retained, and what is mythic and invalid should be discarded in traditional Chinese medicine may require scientific research lasting for several generations. Therfore, multidisciplinary cooperation and international collaboration in this field would be essential. Systematic coordination of work in traditional medicine by word organizations, national governments, private foundations and individual scientists is a requisite as well.
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A series of studies has been carried out in the field of traditional medicine for searching radio-protective agents. According to the theory of traditional Chinese medicine, may prescriptions were tested with experimental animals. Some of them could raise the survival rate of dogs irradiated with lethal dose of Pi-rays by 30-40%. Some symptoms of radiation sickness could be improved. More than one thousand kinds of Chinese herbs were screened. Some of them have pronounced radioprotectice activities. A series of bioactive components wee isolated from these herbs. The mechanism of radiation protection were studied. Having the capability of hemopoietic system and immune system may be the characteristics of these Chinese herbs.
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In passato, si moriva meglio? Questo il classico interrogativo dietro a una riflessione su un tema sconveniente e sospetto - la morte - riguardo a cui sembra essersi perso il coraggio di parlare. Nella società contemporanea assistiamo alla rimozione della morte: ai riti che implicavano tempi e spazi pubblici, al decesso inteso - secondo l'emblematica definizione di Philippe Ariès - come "grande cerimonia pubblica che il defunto presiedeva", oggi si sostituiscono poche parole e gesti di imbarazzo al riparo dagli sguardi altrui e dalla vita di tutti i giorni nell'isolamento asettico di un ospedale. Partendo da tali constatazioni, da teologo ed esegeta della Bibbia qual è, Marguerat affronta tre grandi letture cristiane di questo difficile momento dell'esistenza umana: la morte come insondabile decreto divino, come "salario del peccato" e, infine, come "passaggio" alla risurrezione. Un viaggio che ci aiuta a riscoprire il messaggio della Bibbia rispetto alla morte e, quindi, alla vita: l'annuncio da parte di Dio di un cammino che dalla prima porta alla seconda, e non viceversa.
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Come Luca progettò la sua storia raccontata nel Vangelo e negli Atti? Come identificare le unità letterarie e teologiche? Uno studio critico di alto livello che affronta le problematiche connesse alla stesura del testo degli Atti degli Apostoli in parallelo al Vangelo di Luca, identifica le ambivalenze e le questioni teologiche della Chiesa primitiva, delinea la fisionomia dei protagonisti (Paolo, Barnaba, Pietro, Timoteo e gli altri) concentrando l'attenzione in modo particolare su At 5,1-11 e At 9; 22 e 26 come passaggi critici e illuminanti.
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Résumé La ricerca del dibattito sul restauro nella Firenze del Novecento copre un arco temporale piuttosto lungo, che va dall'istituzione del Gabinetto dei restauri fiorentino, avvenuta tra il 1932 e il 1934 sino al 1966, anno della drammatica alluvione che travolse il patrimonio storico e artistico della città di Firenze. Sono più di trent'anni densi di storia, in cui grazie alla tradizionale vocazione artigiana messa in atto di volta in volta attraverso metodiche sperimentali, il Gabinetto dei restauri fiorentino, organizzato da Ugo Procacci affrontò dapprima l'emergenza bellica e, grazie alle esperienze maturate in quella circostanza, fronteggiò i danni provocati alle opere d'arte alluvionate. Lo scopo della ricerca è stato proprio quello di individuare gli aspetti ancora attuali del dibattito sul restauro e sulla conservazione. Filo conduttore è stato il dibattito sull'unificazione dei princìpi del restauro in Italia e quindi, dei suoi riflessi a Firenze. Nella prima parte della ricerca, trattando degli inizi dell'attività del Gabinetto dei restauri di Firenze era inevitabile studiare i riflessi che la creazione dell'Istituto Centrale del Restauro ha avuto sull'ambiente fiorentino. L'incombere della seconda guerra mondiale ebbe un peso determinante nell'accelerare i tempi di attuazione di un simile progetto: si temeva fortemente per le sorti del patrimonio artistico italiano e alle Soprintendenze sarebbe spettato il compito di mettere in salvo il maggior numero possibile di opere d'arte nei rifugi antiaerei e, successivamente, provvedere al restauro delle opere danneggiate: la questione dell'unificazione dei metodi da seguire nel campo del restauro e della conservazione delle opere d'arte era divenuta argomento di urgente attualità a guerra conclusa, soprattutto in vista del recupero delle opere danneggiate, Nella seconda parte del lavoro, trattando gli aspetti più attuali e quindi problematici della storia del restauro fiorentino, in particolare riferiti all'arco cronologico che va dalla metà degli anni Cinquanta sino alla fine degli anni Sessanta, è risultato di estremo interesse analizzare le cause e gli effetti della nota "stagione degli stacchi" e quindi l'avvio del dibattito sulla conservazione preventiva delle pitture murali esposte all'aperto. La questione relativa alla conservazione delle pitture murali esposte all'aperto, nei chiostri e nei tabernacoli, rappresentò il caso paradigmatico attorno al quale l'interesse e le soluzioni adottate per la salvaguardia dei cicli pittorici trovarono gli studiosi e i teorici del restauro italiani e stranieri per un'unica volta tutti concordi nell'avvalersi della prassi sistematica preventiva dello strappo delle pitture murali e del distacco delle sottostanti sinopie. Fu dunque questa l'unica occasione in cui si assistette ad una vera unificazione di intenti a livello nazionale.
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[Vente. Livres. 1858-02-18. Paris]
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Boletín semanal para profesionales sanitarios de la Secretaría General de Salud Pública y Participación Social de la Consejería de Salud
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Aquest estudi està orientat a presentar la manera com configura la competència jurisdiccional en matèria de successions transnacionals en el Reglament (UE) n º 650/2012. S'analitza la complexitat de determinar la jurisdicció aplicable a partir de l'estudi comparatiu amb la primera configuració que es va fer de la competència en el text de la Proposta de Reglament de la Comissió Europea i també de les diferents legislacions vigents dins de la UE abans de l'entrada en vigor del Reglament Europeu de Successions. Així mateix s'observa, més detalladament la determinació de la jurisdicció i el seu abast en l'ordenament jurídic espanyol