1000 resultados para Instrução Normativa 62
Resumo:
Quadro normativo sui Dispositivi Medici e la sua evoluzione (2007/47,UNI CEI EN ISO 14971). Software DM: processo di certificazione,gestione di reti IT medicali, ruoli e responsabilità (CEI 80001-1). Casi d'uso: Linee guida: MEDDEV e linee guida svedesi più relativi esempi applicabili alle aziende sanitarie.
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Il testo documenta due aspetti importanti della certficazione del software DM come la conoscenza della normativa 93/42 e il processo di gestione del rischio. Entrambi fondamentali per valutare la sicurezza di tali dispositivi.
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tesi sperimentale volta presso l'azienda Profilglass s.p.a. specializzata nella produzione di laminati alluminio e trattamento rottame
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Scopo di questo lavoro di tesi è la revisione della legislazione in materia di dispositivi medici nel mercato europeo, facendone un confronto con la normativa extra-europea. In particolare si sono studiate ed analizzate anche le regolamentazioni degli Stati Uniti e del Giappone, che insieme a quella dell’Unione Europea, rappresentano attualmente i tre maggiori mercati mondiali di dispositivi medici. L’obiettivo quindi è stato la ricerca, lo studio e l’analisi critica dei vari sistemi legislativi in vigore, la loro evoluzione e le prospettive future. Considerando il punto di vista del fabbricante di dispositivi medici, si sono illustrati percorsi normativi per poter immettere sul mercato un nuovo dispositivo medico nell’Unione Europea, negli Stati Uniti e in Giappone, evidenziando le procedure da seguire, le modalità di commercializzazione nei tre mercati, le certificazioni richieste, facendone un’analisi comparativa di un mercato rispetto agli altri. Sempre nella stessa ottica, si è inoltre effettuata una sintetica analisi del mercato dei dispositivi medici nei paesi emergenti, in quanto sono già, e lo diventeranno sempre più, una risorsa importante per una azienda con una visione internazionale del mercato. In questo elaborato di tesi sono stati ampiamente descritti ed analizzati i diversi sistemi di regolamentazione dei dispositivi medici e si è effettuata una valutazione comparativa tra i diversi sistemi legislativi e normativi che condizionano il mercato dei dispositivi medici. Un fabbricante con una visione internazionale della propria azienda deve conoscere perfettamente le legislazioni vigenti in materia di dispositivi medici. Per l'impresa, la conoscenza e la pratica della norma è indispensabile ma, ancor più, l'informazione e la consapevolezza dell'evoluzione della norma è determinante per la crescita competitiva. Il business mondiale dei dispositivi medici infatti ha subito profondi cambiamenti, con l'introduzione nei diversi paesi di complesse procedure di certificazione e autorizzazione, che sono in continua evoluzione. Tutto questo richiede una dimestichezza con le norme di settore e un continuo aggiornamento tecnico-normativo: sono indispensabili per le imprese competenze adeguate, in grado di affrontare tematiche tecnico-scientifiche e di adempiere a quanto prevedono le norme nazionali ed internazionali. Comprendere le opportunità, conoscere le regole e le barriere per l'ingresso in un determinato mercato, è sempre più importante per le imprese interessate ai processi di internazionalizzazione. Per meglio comprendere un mercato/paese, occorre la conoscenza dei peculiari aspetti regolatori, ma anche la conoscenza della specifica cultura, tradizione, società. In questo quadro, conoscere e praticare le norme non è sufficiente, sapere come evolvono le norme e le regole è per le imprese un fattore determinante per la competitività.
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El objetivo del presente trabajo es desarrollar una actividad de soporte a la traducción a través de un análisis lingüístico en clave contrastiva de los documentos comunitarios y nacionales de Italia y España en materia de biodiversidad por una parte, y la creación de un recurso de traducción que consta de una memoria de traducción y un banco de datos terminólogico para traductores y usuarios no expertos por otra parte. La idea para el desarrollo de esta tesis tiene origen en una experiencia de formación llevada a cabo en el mes de octubre de 2015 en la sede de la DGT de Luxemburgo en la que se contribuyó a la actividad terminológica del grupo de terminólogos IATE sobre todo por lo que se refiere a la Política Agrícola Común. El trabajo consta de cinco capítulos. El Capítulo I está dedicado a la normativa comunitaria y nacional en materia de biodiversidad, a la situación actual en los dos países considerados y a la presentación de los documentos analizados. El Capítulo II se centra en el régimen lingüístico de la Unión europea, en la experiencia de formación en la DGT de Luxemburgo y en la presentación de las herramientas utilizadas para la construcción del banco de datos terminológico y la memoria de traducción. En el Capítulo III se analizan las lenguas de especialidad, en particular la jurídica y la científica, y se presentan los fenómenos lingüísticos que las caracterizan con la finalidad de averiguar, mediante el análisis llevado a cabo en el siguiente Capítulo IV, en qué medida las Estrategias consideradas resultan innovadoras y qué intenciones pragmáticas tienen. El Capítulo V ilustra el trabajo de creación de los corpus de consulta con los que se ha realizado la memoria de traducción, y las fases que han llevado a la catalogación terminológica y a la elaboración del banco de datos terminológico sobre la biodiversidad. El trabajo incluye las fichas terminológicas creadas tras la sistematización conceptual.
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The aim of this study was to evaluate the difference between the effects of a 5-day and a 1-day course of antibiotics on the incidence of postoperative infection after displaced fractures of the orbit. A total of 62 patients with orbital blow-out fractures were randomly assigned to two groups, both of which were given amoxicillin/clavulanic acid 1.2g intravenously every 8h from the time of admission to 24h postoperatively. The 5-day group were then given amoxicillin/clavulanic acid 625mg orally every 8h for 4 further days. The 1-day group were given placebo orally at the same time intervals. Follow up appointments were 1, 2, 4, 6, and 12 weeks, and 6 months, postoperatively. An infection in the orbital region was the primary end point. Sixty of the 62 patients completed the study. Two of the 29 patients in the 5-day group (6.8%) and 1/31 patients in the 1-day group (3.2%) developed local infections. In the 5-day group 1 patient developed diarrhoea. In the 1-day group 1 patient developed a rash on the trunk. There were no significant differences in the incidence of infection or side effects between the groups. We conclude that in displaced orbital fractures a postoperative 1-day course of antibiotics is as effective in preventing infective complications as a 5-day regimen.
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Electron and ion microprobe data on two samples of welshite from the type locality of Langban, Sweden, gave analytical totals of 99.38-99.57 wt.% and BeO contents of 4.82-5.11 wt.%, corresponding to 1.692-1.773 Be/20 O. Mossbauer and optical spectra of one of these samples gave Fe-[iv](3+)/Sigma Fe = 0.91, Fe-[iv](2+)/Sigma Fe = 0.09, and no evidence of Mn3+. The resulting formula for this sample is Ca2Mg3.8Mn0.62+Fe0.12+Sb1.55+O2[Si2.8Be1.7Fe0.653+Al0.7As0.17O18], and that for the second sample, Ca2Mg3.8Mn0.12+Fe0.12+F0.83+Sb1.25+O2[Si2.8Be1.8F0.653+Al0.25As0.25O18], is related by the substitution involving tetrahedral and octahedral sites: 0.59([vi,iv])(Fe,Al)(3+) approximate to 0.42([vi])(Mg,Mn,Fe)(2+) + 0.21(Sb-[vi],As-[iv])(5+), i.e. 3([vi,iv]) M3+ = 2([vi])M(2+) + M-[vi,iv](5+). WelShite is distinctive among aenigmatite-group minerals in the high proportion of Fe 3+ in tetrahedral coordination and is unique in its Be content, substantially exceeding 1Be per formula unit. Given the cation distributions in other minerals related to aenigmatite, we think it is reasonable to assume that at least one tetrahedral site is >50% occupied by Be and that one octahedral site is >50% occupied by Sb, so that welshite should be retained as a distinct species with its own name in the aenigmatite group.
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Vorbesitzer: Jakob Rudesheim; Bartholomaeusstift Frankfurt am Main
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Vorbesitzer: Dominikanerkloster Frankfurt am Main