986 resultados para scuola,pedagogia,sostenibilità,educazione,elementare,edificio scolastico,natura,lavoro,gioco
Resumo:
La ricerca si colloca all’interno di un complesso intervento di cooperazione internazionale realizzato in El Salvador tra il 2009 e il 2014. Il Progetto di cooperazione è stato promosso dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna e finanziato dalla Cooperazione Italiana. L’esperienza studiata rappresenta un esempio di promozione dell’inclusione nei sistemi scolastici di Paesi del Sud del mondo e si propone due obiettivi: 1) analizzare il processo di cambiamento della prospettiva di intervento promossa dalla cooperazione internazionale, evidenziando la dimensione educativa che sostiene processi di empowerment e ownership delle istituzioni locali; 2) contribuire al dibattito sull’ “inclusive education”, sostenendo processi di inclusione scolastica e sociale rivolti a tutti coloro che si trovano in situazione di svantaggio psico-fisico e/o socio-culturale. Le politiche locali del Ministero dell’Educazione dal 2009 hanno promosso un modello educativo con l’obiettivo di garantire il diritto all’educazione per tutti nella scuola pubblica. Lo studio costituisce un'indagine di tipo valutativo sul processo di sviluppo della scuola inclusiva in El Salvador, supportato dall’intervento di cooperazione internazionale. La ricerca utilizza in modo integrato strumenti di natura quantitativa (questionari) e qualitativa (interviste). Dai dati raccolti emerge come il processo di cooperazione sia stato caratterizzato dal principio della pari dignità tra esperti internazionali e autorità politiche e tecniche locali. Inoltre, la ricerca ha consentito di verificare come la cultura dell'inclusione si sia radicata in modo diffuso nella percezione della missione della scuola e il suo ruolo tra i protagonisti del sistema scolastico. Alla luce dei risultati, appare fondamentale continuare a investire sulla formazione tecnica delle figure chiave del sistema educativo; facilitare il processo di inclusione dei disabili nelle scuole regolari con una parallela trasformazione delle scuole speciali in centri di supporto all’integrazione; promuovere una sinergia di azione formativa tra il ministero, mondo accademico e della formazione professionale.
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L’acustica delle aule scolastiche è uno dei fattori che influenzano principalmente la qualità ed il livello di apprendimento degli alunni. L'obiettivo della tesi è quello di dimostrare come si possono avere miglioramenti in termini di qualità acustica negli edifici scolastici con interventi mirati e dai costi ragionevoli. L’analisi è stata condotta su un edificio esistente che ospita una scuola media. Sono stati misurati in situ tutti gli aspetti acustici rilevanti e richiesti per legge: l’isolamento di facciata, il rumore di calpestio ed il tempo di riverberazione. Sono stati studiati anche altri parametri importanti, ma spesso trascurati o sconosciuti come Sti o Sti-PA, capaci di quantificare il grado di comprensione del parlato in ambienti chiusi. Lo studente, oltre ad aver contribuito allo svolgimento delle misurazioni, ha elaborato i dati e rilevato le criticità presenti nell’edificio scolastico. Attraverso l’uso di software di simulazione ha studiato gli interventi necessari per il ripristino e per il miglioramento dei requisiti acustici dei locali. Le soluzioni adottate sono un compromesso tra un buon livello di prestazioni acustiche ed i costi necessari per gli interventi proposti
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Oggetto di questa tesi è la riqualificazione energetica e funzionale della scuola d’infanzia e primaria Clotilde Tambroni di Bologna. L'intervento progettato ha posto particolare attenzione al comfort interno, al miglioramento del benessere ambientale interno, all'abbattimento dei fabbisogni energetici e dei costi di gestione e alla riduzione delle emissioni inquinanti. In seguito ad un’analisi accurata, che ha registrato anche le opinioni degli utenti, si sono individuate criticità importanti e acuti livelli insoddisfazione. In particolare riguardo il comfort interno, l’accessibilità della struttura, la fruibilità e la qualità degli spazi, le dotazioni carenti (servizi igienici, servizi per disabili). Altre gravi criticità riguardano lo spazio esterno, quasi per nulla sfruttato e poco curato. Anche le prestazioni energetiche, valutate con il software Termolog EpiX5, sono risultate molto scarse: l’edificio si colloca in classe energetica E, con elevati livelli di consumi e conseguenti costi, dovuti soprattutto all’inefficienza del sistema di regolazione dell’impianto di riscaldamento, alla mancanza di isolamento delle pareti perimetrali e agli infissi adeguati. Sulla base di questa diagnosi, le strategie di progetto sono state definite puntando a risolvere o perlomeno migliorare tutte le criticità rilevate.
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Il BIM (Building Information Modeling ) è un processo coordinato per agevolare l’integrazione delle informazioni pertinenti alle varie fasi di progettazione dell’opera edilizia. La rappresentazione digitale di un edificio, completa di tutte le sue parti ed informazioni sempre aggiornate, affidabili ed accessibili, aiuta il confronto decisionale, la produzione di elaborati, la stima dei costi e tanti altri aspetti del processo edilizio che vengono così ad essere trattati in maniera più efficiente, immediata e con meno sprechi rispetto a molti approcci tradizionali ancora in uso. Con queste premesse la tesi ha voluto indagare potenzialità e criticità di strumenti progettuali avanzati per giungere ad una costruzione efficace e sostenibile. A questo scopo Revit di Autodesk si è dimostrato un software che permette di avere in un unico spazio di lavoro tutti i dati pertinenti alle figure professionali che intervengono durante il processo edilizio. Nel modello BIM realizzato per progettare realisticamente una villetta monofamiliare localizzata a Mezzojuso, in provincia di Palermo, sono stati esaminati molteplici aspetti: dal modello fisico, alla visualizzazione grafica 2D e 3D, alla modellazione parametrica di un modello concettuale energetico che coinvolge analisi di comfort termico ed igrometrico, ad un modello dei venti (per arrivare ad un design energetico ottimale). Il metodo di progetto è stato applicato facendo largo uso di elementi parametrici non standard nei modelli 3D e di altri prodotti realmente esistenti nel mercato italiano. Il risultato finale è stato quello di giungere ad una valutazione delle geometrie più idonee per il controllo degli spazi rispetto alla normativa locale, allo studio di più tipologie di pacchetti murari per risolvere i problemi di raffrescamento estivo e isolamento invernale, alla realizzazione di un computo metrico di massima: sono stati solo questi alcuni degli aspetti considerati per approcciare la tematica da un più ampio punto di vista multidisciplinare.
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Gli interventi di riqualificazione energetica di un edificio risultano necessari per rispondere alle leggi europee e nazionali che impongono misure sempre più stringenti per limitare le dispersioni termiche degli edifici e per ridurre i consumi energetici. L’utilizzo del software Edilclima ha permesso lo studio e l’analisi delle condizioni pre e post-interventi dell’edificio scolastico G. Marconi sito in Castelfranco Emilia (MO). Per mezzo del modello creato nel software, sono state determinate le dispersioni termiche dell’edificio, sulla base delle quali è stato possibile definire alcuni interventi di efficientamento energetico. Gli interventi considerati sono stati: isolamento delle pareti perimetrali verso l’esterno e verso il terreno, isolamento del sottotetto, sostituzione degli infissi. Gli interventi sono necessari per ottenere un edificio che presenti caratteristiche conformi alle leggi; hanno lo scopo di ridurre l’indice di Prestazione Energetica e i costi per il riscaldamento dell’edificio. Gli indici su cui si è valutata la convenienza degli interventi sono stati: il risparmio in termini di costo annuo per il riscaldamento e il tempo di ritorno dell’investimento (payback time). Sono stati presi in considerazione i casi di interventi singoli e di interventi combinati, il confronto tra essi, in questo caso, definisce gli interventi combinati come maggiormente convenienti rispetto ai parametri presi in considerazione per la valutazione della convenienza. Le valutazioni, inoltre, sono state effettuate in due diversi condizioni: impianto con accensione continua (sul modello delle valutazioni per la Certificazione Energetica) e impianto con accensione intermittente (sul modello delle valutazioni per la Diagnosi energetica). Le due condizioni di prova hanno messo in luce l’importanza della valutazione con impianto intermittente poiché questa rappresenta una condizione più realistica e fornisce una stima più attendibile della convenienza degli interventi.
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Available on demand as hard copy or computer file from Cornell University Library.
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Il progetto consiste in un kit per scoprire la natura in classe, destinato ai bambini di scuola primaria. Il prodotto, formato da tredici componenti, permette di svolgere cinque esperimenti, uno per ogni anno scolastico. I temi affrontati sono: il seme e la germinazione; la terra e il confronto di diverse soluzioni per coltivare; il fototropismo e la funzione della luce nella fotosintesi clorofilliana; il ciclo dell’acqua e l’ecosistema; il frutto e il ciclo delle piante. All'interno della scatola è compreso anche tutto il necessario per iniziare a coltivare (terra, semi, substrato, vasi..), un manuale di istruzioni e cinque cartelloni per svolgere attività integrative. Il prodotto ha un forte valore educativo, permette di svolgere attività pratiche, rappresenta un supporto didattico per la comprensione di argomenti inclusi nel programma di scienze, permette un uso collettivo coinvolgendo tutta la classe e si adatta perfettamente alle caratteristiche dell'aula rispettando i limiti di tempo e di spazio. Il nome “SEED”, che in inglese vuol dire “seme”, identifica il kit come il punto di partenza di un’esperienza di scoperta della natura, proprio come il seme è il punto di partenza del ciclo delle piante. Il clame “il kit per scoprire la natura in classe” descrive meglio l’identità del prodotto e lo contestualizza nel suo ambiente d’uso: la classe.
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Resumen tomado parcialmente de la publicación
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Pós-graduação em Serviço Social - FCHS
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Testo da sottoporre ad analisi prevalentemente linguistica in classe o individuale ("tesina")
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Testo da sottoporre ad analisi prevalentemente linguistica, in classe o individuale ("tesina")
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Articolo da sottoporre ad analisi linguistica in classe o individuale ("tesina")
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Linguaggio e numero rappresentano due aspetti centrali nella storia del genere umano, dal momento che competenze precoci sono già descritte a partire dalla preistoria, accompagnano l’uomo durante la sua esistenza e non sono condivise pienamente da altre specie. I neonati mostrano già delle predisposizioni per gli stimoli linguistici e numerici, queste abilità si sviluppano precocemente nei primi anni di vita e accompagnano il bambino durante l’iter scolastico e l’adulto nella vita di tutti i giorni. Linguaggio e numero condividono, quindi, molte caratteristiche e lo studio di tali competenze e delle loro relazioni aggiunge importanti riflessioni alle teorie dello sviluppo. Inoltre lo studio di questi aspetti in popolazioni con sviluppo tipico, atipico e a rischio permette una migliore comprensione della complessità dinamica dello sviluppo all’interno di una prospettiva neurocostruttivista interessata ai processi sottostanti e non agli esiti finali. La tesi analizza la letteratura sulle competenze linguistiche (orali: cap. 1; scritte: cap. 2; relazioni: cap. 3), numeriche (sistema numerico approssimativo: cap. 4; sistema numerico esatto: cap. 5; relazioni: cap. 6) e sulle loro relazioni (cap. 7), descrivendo le ricerche che si sono occupate delle popolazioni con sviluppo tipico, atipico e a rischio. In ogni singolo capitolo sono confrontate le competenze linguistiche e numeriche e le loro reciproche relazioni in bambini con sviluppo tipico (nati a termine) e bambini nati pretermine sani, caratterizzati da un’elevata immaturità neonatale. I dati sono stati raccolti alla fine della scuola dell’infanzia e dopo due anni di scolarizzazione per comprendere le traiettorie evolutive in due momenti rilevanti di transizione. I risultati emersi hanno aggiunto nuove considerazioni interessanti per i bambini con sviluppo tipico, soprattutto rispetto alle relazioni tra linguaggio e numero che rappresentano un campo non ancora esplorato. I dati emersi con i nati pretermine hanno mostrato che questi bambini non presentano un ritardo cognitivo generalizzato, ma difficoltà specifiche e relazioni diverse da quelle descritte nello sviluppo tipico, indicando la presenza di una traiettoria che possiamo definire atipica. I risultati ottenuti aggiungono importanti considerazioni teoriche rispetto alle relazioni tra competenze innate ed apprese e tra fasi di acquisizione e di consolidamento delle abilità. Al tempo stesso emergono importanti indicazioni cliniche per la programmazione di interventi specifici per il recupero delle competenze maggiormente compromesse nei nati pretermine.