83 resultados para muratura
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L'obiettivo della tesi stato quello di indagare il complesso problema della vulnerabilit sismica dei ponte in muratura ad arco utilizzando modelli semplificati. Dopo una descrizione dei materiali da costruzione impiegati nella realizzazione e dei principali elementi dei un ponti in muratura, si indirizzato lo studio di un ponte ad arco situato nel comune di San Marcello Pistoiese. Viene mostrato un modello numerico che permette di descrivere il comportamento strutturale del ponte sotto azione sismica e di valutare la capacit di carico del ponte sottoposto ad una azione trasversale. In un secondo momento viene descritta la realizzazione di un modello in scala del ponte, che stato sottoposto a prove distruttive effettuate per valutare la capacit di carico del ponte rispetto ad un ipotetica azione orizzontale. Si cercato poi di inquadrare il problema in un modello teorico che faccia riferimento all'analisi limite. Esso descrive un cinematismo di collasso a telaio che prende spunto dal quadro fessurativo del modello in muratura. Infine sono stati presentati modelli FEM numerici in ordine di complessit crescente, cercando di inquadrare il comportamento meccanico del prototipo del ponte. Tre tipi di modelli sono rappresentati: un telaio incernierato alle estremit costituito da elementi beam con resistenza alla flessione . Il secondo tipo costituito da una reticolare equivalente che mima lo schema del ponte ed formato solo da bielle. Infine, il terzo tipo cerca di descrivere l'intero modello con elementi tridimensionali.
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Il primo passo verso un progetto di restauro costituito dal riconoscimento dellopera darte, che ci che spinge al desiderio di trasmetterla al futuro. Nel momento in cui ad un oggetto si riconosce una valenza storica e artistica, questo assume per la collettivit un valore che va conservato e potenziato. Attraverso una approfondita conoscenza delle vicende che hanno interessato la villa dal momento della sua edificazione fino ai giorni nostri, stato possibile realizzare un progetto che mira alla sua conservazione e alla valorizzazione.
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Analisi delle vulnerabilit sismiche Liceo Righi di Bologna
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studio di un edificio in muratura ed intervento di miglioramento sismico.
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Obiettivo del presente elaborato quello di condurre unanalisi critica degli interventi atti a ridurre la vulnerabilit sismica di edifici esistenti in muratura al fine di individuare una metodologia che consenta di stimare lintervento o la serie di interventi con il miglior rapporto diminuzione di vulnerabilit/costo dintervento. Partendo dalla definizione dello United Nations Disaster Relief Coordination Office, con il termine vulnerabilit intender il grado di perdita di funzionalit, che pu essere espresso in una scala da zero, che significa nessun danno, o cento, che significa perdita totale. Tale perdita si pu produrre su un certo elemento o su un gruppo di elementi esposti a rischio al seguito del verificarsi di un evento calamitoso, nel caso specifico, il sisma. La normativa vigente individua, nel definire i criteri generali per la valutazione della sicurezza e per la progettazione, lesecuzione ed il collaudo degli interventi sulle costruzioni esistenti, le seguenti categorie di intervento: 1)interventi di adeguamento atti a conseguire i livelli di sicurezza previsti dalla normativa stessa, 2)interventi di miglioramento atti ad aumentare la sicurezza strutturale esistente, pur senza necessariamente raggiungere i livelli richiesti dalla normativa, 3)riparazioni o interventi locali che interessino elementi isolati, e che comunque non comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti. Nel proseguo, circoscriver pertanto lo studio esclusivamente agli interventi di miglioramento, ovvero a quegli interventi che siano comunque finalizzati ad accrescere la capacit di resistenza delle strutture esistenti alle azioni considerate. Tuttavia, poich gli interventi di riparazione del danno raramente sono solo fini a se stessi in quanto comportano sempre anche una componente di miglioramento, e dunque di riduzione della vulnerabilit sismica delledificio, la metodologia che verr presentata potr essere adottata sia nel caso di edifici che non hanno subito eventi sismici, e quindi non danneggiati, sia per gli edifici danneggiati da un evento sismico, scorporando, per questi ultimi, la quota parte del costo dellintervento attribuibile alla sola riparazione del danno da quella attribuibile al miglioramento. Successivamente, partendo dalla descrizione delle schede di 2 livello GNDT (Gruppo Nazionale Difesa Terremoti), si proceder alla definizione di un indice di vulnerabilit degli edifici in muratura che tenga conto delle classi di vulnerabilit associate ai parametri riportati in dette schede in funzione delle carenze strutturali rilevate in fase di sopralluogo. Detto indice verr poi utilizzato per valutare possibili ipotesi di intervento da applicarsi su un edificio in muratura esistente scelto come caso di studio. Per ciascun intervento ipotizzato, verr calcolato il rapporto tra la riduzione di vulnerabilit ed i costi degli interventi stessi individuando, in unottica di analisi costi-benefici, lipotesi dintervento pi idonea.
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La presente tesi ha riguardato lo studio numerico con un modello 3D dell' interazione tra lo scavo di una galleria urbana e un edificio esistente in muratura, la Stazione di Ferrara Porta Reno (risalente ai primi del '900). A tale scopo stato utilizzato il programma di calcolo agli elementi finiti Plaxis 3D. Nello studio numerico, per il terreno stato adottato un modello costitutivo avanzato elasto-plastico con incrudimento isotropo, lHardening soil model with small strain stiffness, mentre per la muratura e stato utilizzato il criterio di Mohr-Coulomb. Inoltre, lo scavo della galleria stato simulato con una procedura per passi, tenendo in conto i principali aspetti del processo. La subsidenza in superficie stata controllata applicando una contrazione fittizia lungo lo scudo. E stata svolta un'analisi numerica in condizione di campo libero, ossia in assenza di strutture, al fine di valutare i movimenti del terreno indotti dal processo di scavo; successivamente sono state eseguite diverse analisi accoppiate, in condizioni di simmetria e con eccentricit della costruzione rispetto all'asse della galleria, per studiare il complesso fenomeno di interazione galleria-terreno-struttura. I risultati di tali analisi accoppiate sono stati utilizzati per effettuare una stima del livello di danno atteso per l'edificio. Le analisi numeriche condotte hanno messo in luce, confermando quanto gi noto in letteratura, che la presenza di un edificio a piano campagna interagente con lopera di scavo modifica la forma del profilo dei cedimenti relativa alle condizioni di campo libero. Tale modifica, che dipende dalle specifiche caratteristiche di rigidezza e peso della struttura presa in esame, generalmente si traduce in una riduzione del cedimento differenziale che pu influenzare in modo significativo la stima del danno sulledificio. Ci tanto pi evidente, quanto maggiore la perdita di volume indotta dallo scavo della galleria.
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Lo scopo principale di questa tesi di laurea la valutazione della vulnerabilit sismica di un edificio esistente in muratura portante. In particolare si esaminato il corpo Est del padiglione 19 del complesso ospedaliero SanOrsola-Malpighi di Bologna. Dopo una prima fase di conoscenza delledificio, attraverso sopralluoghi e tramite gli elaborati forniti dallufficio tecnico dellospedale, si passati alla modellazione ad elementi finiti mediante il programma di calcolo Sap2000. Mediante modellazione manuale e modellazione FEM sono state eseguite prima le analisi lineari (statiche e dinamiche) e successivamente lanalisi statica non lineare. Lanalisi lineare stata condotta attraverso i tre livelli di analisi sismiche (LV1, LV2, LV3). Nel caso dellanalisi non lineare, si sono studiati prima i singoli maschi murari con modello a mensola e alla Grinter, poi pareti monopiano senza e con fasce di piano. Lanalisi della struttura, infine, stata svolta analizzando pareti multipiano soggette a due differenti distribuzioni di forze orizzontali, confrontando la domanda di spostamento, indotta dallazione sismica, con la capacit di spostamento della struttura stessa. La tesi si conclude con considerazioni finali in merito ad analogie e differenze riscontrate nei due metodi di analisi utilizzati.
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Gli eventi sismici che hanno colpito lEmilia Romagna nel corso del 2012, hanno mostrato come le strutture in muratura qui presenti siano particolarmente sensibili alle azioni di forze dinamiche. Questa vulnerabilit deriva principalmente dal fatto che gran parte del patrimonio edilizio italiano stato realizzato prima dellintroduzione di apposite normative antisismiche e, in secondo luogo, dalla qualit dei materiali utilizzati e dalle tecniche artigianali di realizzazione. La valutazione della vulnerabilit degli edifici pertanto un punto fondamentale per poterne stimare il livello di sicurezza in caso di terremoto. In particolare, i parametri fondamentali da studiare sono: Resistenza caratteristica a compressione (f_k): parametro importante per la stima della resistenza alla rottura in corrispondenza di variazioni delle forze verticali, per effetto di unazione sismica; Resistenza a taglio in assenza di sforzo normale (f_vk0): valore che stima la capacit resistente della muratura quando essa soggetta a sole azioni taglianti. Gli obbiettivi principali di questa tesi sono: Determinare i parametri medi di resistenza sopra descritti per le murature site in Emilia Romagna; Confrontare valori ottenuti mediante prove semi-distruttive e distruttive al fine di verificare la loro affidabilit.
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Nella presente Tesi affrontata lanalisi sperimentale e teorica del comportamento di pareti in muratura rinforzate con FRCM e sollecitate da azioni di taglio fuori piano. Lo schema statico adottato per i campioni sperimentati consiste in uno schema appoggio-appoggio, mentre le forze esterne di taglio sono state applicate secondo uno schema di carico a quattro punti. Durante il corso della prova, i pannelli murari sono inoltre stati soggetti ad un carico di precompressione verticale costante, che simula leffetto della presenza del solaio in un edificio in muratura. Dopo una descrizione teorica delle principali caratteristiche dei materiali compositi e dei loro costituenti, allinterno della Tesi sono richiamati alcuni studi scientifici relativi al comportamento fuori piano di elementi strutturali rinforzati con FRCM. In seguito vengono presentati i materiali impiegati per la campagna sperimentale e le prove di caratterizzazione meccanica eseguite. Vengono poi riportati i risultati sperimentali delle prove a taglio fuori piano in termini di spostamenti, di deformazioni e di scorrimenti, affrontando infine un confronto tra i risultati ottenuti per i campioni esaminati e riportando alcune considerazioni circa la strumentazione impiegata. Lultima parte della Tesi dedicata allanalisi teorica delle pareti. Viene proposto un modello teorico per stimare la resistenza fornita dai muri rinforzati, ipotizzando tre possibili modalit di rottura: rottura a trazione della fibra, rottura per distacco tra FRCM e supporto in muratura e rottura per delaminazione interna. Infine, viene riportata la modellazione agli elementi finiti svolta mediante il codice di calcolo MidasFea, che consente di attribuire ai materiali legami costitutivi adeguati per la modellazione di strutture in muratura, cogliendone il comportamento non lineare e il progressivo danneggiamento.
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Lo scopo principale di questa tesi la valutazione del comportamento globale e dei danni subiti da un edificio in muratura esistente utilizzando un recente programma di calcolo sviluppato appositamente per lo studio in campo non lineare delle strutture in muratura, attraverso una modellazione a telaio equivalente con macroelementi; direttamente connesso a questaspetto vi la valutazione della vulnerabilit sismica delledificio stesso, mediante i coefficienti o parametri definiti per i diversi stati limite considerati.
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La diagnostica strutturale un campo in continuo sviluppo e attualmente sono numerosi gli studi tendenti alla definizione di tecniche e metodi in grado di fornire parametri che possano identificare, in modo sempre pi accurato, lo stato di sicurezza di una struttura. Stato di sicurezza un termine globale che si riferisce alla capacit portante di una struttura e alla sua resistenza alle sollecitazioni esterne, siano esse statiche o dinamiche. Per tanto, un qualsiasi danneggiamento strutturale potrebbe in varia misura influenzare tale stato. Per quanto riguarda i ponti stradali, negli ultimi anni lattenzione stata focalizzata allo studio di metodi di individuazione del danno a partire dai risultati ottenuti dal monitoraggio delle vibrazioni mediante accelerometri. Questo stato possibile grazie agli avanzamenti raggiunti nellidentificazione modale e nei sensori per il monitoraggio strutturale. Questo lavoro si pone come obiettivo quello di proporre una nuova metodologia di analisi dei dati ottenuti da indagini sperimentali che possono essere svolte in sito. La definizione di tale metodologia affidata a simulazioni numeriche volte a rappresentare stati di danneggiamento avanzati su elementi strutturali. In una prima fase verranno analizzati elementi semplificati rappresentativi di strutture esistenti, come ad esempio travi da ponte in calcestruzzo armato. In una seconda fase, il metodo verr testato su modelli pi complessi che tengano conto della tridimensionalit del problema, oltre alle variazioni sezionali e di materiali degli elementi che lo compongono.
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Obiettivo della tesi la valutazione semplificata della vulnerabilit sismica di Palazzo del Parlamento detto "Farnese", sede del municipio di Campli in provincia di Teramo. Il palazza venne costruito a partire dal XIII sec., presenta una struttura in muratura mista e risulta vincolato ai sensi della normativa di tutela deo Beni Culturali. Per valutare la vulnerabilit stata condotta un'analisi LV1,mediante l'ausilio di fogli Excel, che ha permesso di ottenere gli indici di sicurezza. A seguito dell'analisi relativa allo stato di fatto sono state avanzate delle ipotesi di intervento e valutati gli indici relativi agli stati di progetto.
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Lobiettivo della presente tesi evidenziare limportanza dellapproccio critico alla valutazione della vulnerabilit sismica di edifici in muratura e misti Il contributo della tesi sottolinea i diversi risultati ottenuti nella modellazione di tre edifici esistenti ed uno ipotetico usando due diversi programmi basati sul modello del telaio equivalente. La modellazione delle diverse ipotesi di vincolamento ed estensione delle zone rigide ha richiesto la formulazione di quattro modelli di calcolo in Aedes PCM ed un modello in 3muri. I dati ottenuti sono stati confrontati, inoltre, con lanalisi semplificata speditiva per la valutazione della vulnerabilit a scala territoriale prevista nelle Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del Patrimonio Culturale. Si pu notare che i valori ottenuti sono piuttosto diversi e che la variabilit aumenta nel caso di edifici non regolari, inoltre le evidenze legate ai danni realmente rilevati sugli edifici mostrano un profondo iato tra la previsione di danno ottenuta tramite calcolatore e le lesioni rilevate; questo costituisce un campanello dallarme nei confronti di un approccio acritico nei confronti del mero dato numerico ed un richiamo allimportanza del processo conoscitivo. I casi di studio analizzati sono stati scelti in funzione delle caratteristiche seguenti: il primo una struttura semplice e simmetrica nelle due direzioni che ha avuto la funzione di permettere di testare in modo controllato le ipotesi di base. Gli altri sono edifici reali: il Padiglione Morselli un edificio in muratura a pianta a forma di C, regolare in pianta ed in elevazione solamente per quanto concerne la direzione y: questo ha permesso di raffrontare il diverso comportamento dei modelli di calcolo nelle sue direzioni; il liceo Marconi un edificio misto in cui elementi in conglomerato cementizio armato affiancano le pareti portanti in muratura, che presenta un piano di copertura piuttosto irregolare; il Corpo 4 dellOspedale di Castelfranco Emilia un edificio in muratura, a pianta regolare che presenta le medesime irregolarit nel piano sommitale del precedente. I dati ottenuti hanno dimostrato un buon accordo per la quantificazione dellindice di sicurezza per i modelli regolari e semplici con uno scarto di circa il 30% mentre il delta si incrementa per le strutture irregolari, in particolare quando le pareti portanti in muratura vengono sostituite da elementi puntuali nei piani di copertura arrivando a valori massimi del 60%. I confronti sono stati estesi per le tre strutture anche alla modellazione proposta dalle Linee Guida per la valutazione dellindice di sicurezza sismica a scala territoriale LV1 mostrando differenze nellordine del 30% per il Padiglione Morselli e del 50% per il Liceo Marconi; il metodo semplificato risulta correttamente cautelativo. , quindi, possibile affermare che tanto pi gli edifici si mostrano regolari in riferimento a masse e rigidezze, tanto pi la modellazione a telaio equivalente restituisce valori in accordo tra i programmi e di pi immediata comprensione. Questa evidenza pu essere estesa ad altri casi reali divenendo un vero e proprio criterio operativo che consiglia la suddivisione degli edifici esistenti in muratura, solitamente molto complessi poich frutto di successive stratificazioni, in parti pi semplici, ricorrendo alle informazioni acquisite attraverso il percorso della conoscenza che diviene in questo modo uno strumento utile e vitale. La complessit delledificato storico deve necessariamente essere approcciata in una maniera pi semplice identificando sub unit regolari per percorso dei carichi, epoca e tecnologia costruttiva e comportamento strutturale dimostrato nel corso del tempo che siano pi semplici da studiare. Una chiara comprensione del comportamento delle strutture permette di agire mediante interventi puntuali e meno invasivi, rispettosi dellesistente riconducendo, ancora una volta, lintervento di consolidamento ai principi propri del restauro che includono i principi di minimo intervento, di riconoscibilit dello stesso, di rispetto dei materiali esistenti e luso di nuovi compatibili con i precedenti. Il percorso della conoscenza diviene in questo modo la chiave per liberare la complessit degli edifici storici esistenti trasformando un mero tecnicismo in una concreta operazione culturale . Il presente percorso di dottorato stato svolto in collaborazione tra lUniversit di Parma, DICATeA e lo Studio di Ingegneria Melegari mediante un percorso di Apprendistato in Alta Formazione e Ricerca.
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Applicazione dei metodi di valutazione degli indici di vulnerabilit sismica V e di danno ID, messi a punto dal Dipartimento di Architettura dell'Universit di Bologna, su un edificio isolato in muratura portante situato nel Comune di San Felice sul Panaro, analizzandone inoltre le caratteristiche di apparecchiatura muraria ed individuando un indice di qualit muraria IQM.
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Lutilizzo di compositi fibrorinforzati per il rinforzo e ladeguamento di strutture esistenti in calcestruzzo armato e in muratura ha raggiunto una grande popolarit negli ultimi decenni. Tra i materiali compositi, i fibrorinforzati a matrice cementizia (fiber reinforced cementitious matrix, FRCM) rappresentano una novit nel mondo del rinforzo e la letteratura disponibile a riguardo ancora molto limitata. Il presente lavoro si inserisce allinterno di un contesto di campagne sperimentali volte ad approfondire la conoscenza su questi materiali. Uno dei problemi di maggiore importanza nellutilizzo dei compositi FRCM costituito dalla valutazione della resistenza al distacco (debonding) del composito dal supporto su cui applicato. Nel caso di strutture in muratura, i cicli di cristallizzazione salina sono una della cause principali di degrado della murature. In questa tesi vengono analizzati gli effetti della cristallizzazione salina sul debonding di compositi FRCM, con fibre di acciaio galvanizzato a matrice a base di calce idraulica, applicati alla muratura.