995 resultados para ingegneria tessutale
Resumo:
El tercer volumen de la serie LE FORME DEL CEMENTO, concebidas y promovidas por AITEC (Associazione Italiana Tecnico Economica Cemento) se dedica a la noción de dinámica. El articulo expresa la síntesis de la relación entre la ingeniería y la arquitectura, la combinación de la infraestructura en su relacion con los sistemas constructivos tradicionales y lo más avanzados y poéticos sistemas tecnológicos y aborda el problema a través de una revisión de la obra ejemplar de Álvaro Siza.
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In questa tesi ci si è posto l’obiettivo di caratterizzare la modalità di trasporto con cui studenti e lavoratori si recano in Via Terracini e quindi l’accessibilità della sede secondaria della Facoltà di Ingegneria. Il primo passo è stato sottoporre il questionario cartaceo a 130 utenti durante il periodo dell’indagine a destinazione e in seguito aggregare i dati ottenuti da ogni intervista per poter effettuare una analisi di sintesi. Allo stesso modo si sono elaborati i risultati dei 441 questionari online, eseguendo prima un accorpamento dei dati e poi una catalogazione per categoria di utenza. Poiché la maggior parte degli utenti intervistati a destinazione erano studenti, si è potuto confrontare i due tipi di indagine per tale categoria e controllarne l’attendibilità dei risultati. Si è poi proceduto con uno studio delle tendenze delle categorie rimanenti individuando la modalità di trasporto più utilizzata da ognuna di esse.
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Negli ultimi anni il crescere della capacità di calcolo dei dispositivi e il diminuire delle loro dimensioni ha permesso di far nascere idee innovative e di esplorare più in dettaglio alcuni settori. Uno di questi è sicuramente quello della realtà aumentata (Augmented reality), infatti, la discussione su questo argomento nasce già negli anni 40 del novecento, ma, per mancanza di mezzi tecnologici adeguati, solo ora si iniziano a realizzare le prime applicazioni che si basano su questa idea e il grande pubblico inizia ad interessarsi all'argomento. La costruzione di applicazioni di realtà aumentata, al momento, è basata sull'utilizzo di alcuni framework che mettono a disposizione dello sviluppatore alcune funzioni molto comuni in questi software, come il tracking di marker e l'utilizzo di bottoni virtuali. Questi strumenti, seppur comodi, non garantiscono sempre la buona progettazione dell'applicazione e tendono a unire insieme parti di logica applicativa e di grafica. Per questo motivo, anche nella ricerca, si stanno cercando di studiare dei metodi in grado di permettere una divisione ottimale dei compiti in modo da ottenere un software riusabile e facilmente mantenibile, ma che permetta anche di sfruttare appieno le potenzialità dell'AR attraverso, per esempio, sistemi distribuiti. Un framework concettuale che rientra in questa categoria è sicuramente quello degli Augmented Worlds, mondi virtuali collegati a quello fisico che ne incrementano le caratteristiche e le possibilità tramite la presenza di entità aumentate. La tesi, quindi, si propone di sviluppare un prototipo di un framework con le caratteristiche sopra citate di estendibilità, utilizzando le piattaforme in questo momento a disposizione e ispirandosi alla visione degli Augmented Worlds.
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Quattro sistemi pilota, cilindrici, rappresentanti SFS a flusso verticale sono stati adoperati in parallelo per attività di ricerca. Il refluo trattato, defluente dalla sede di Ingegneria di via Terracini e classificabile come urbano, è stato immesso negli SFSV a valle di una sedimentazione primaria. Segue una breve descrizione dei sistemi. 1. VFF - Vertical Flow Filter - Reattore assimilabile ad un filtro a sabbia; 2. VFCWW - Vertical Flow Constructed Wetland with worms - Reattore dotato sia di piante (tipologia Phragmites Australis) sia di vermi (lombrichi); 3. VFCW - Vertical Flow Constructed Wetland - Reattore dotato di piante (tipologia Phragmites Australis); 4. VFFW - Vertical Flow Filter with worms - Reattore assimilabile ad un filtro a sabbia dotato di vermi (lombrichi). Il rendimento offerto da ciascun sistema è stato calcolato sulla base dei risultati forniti dalle analisi eseguite in laboratorio su campioni prelevati in input ed output da ciascun reattore. L'obiettivo dello studio è stato quello di valutare l'efficienza dei sistemi in relazione ai parametri misurati (azoto e fosforo totale, solidi sospesi, COD, ione ammoniacale, ortofosfato).
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La progettualità legata ai Bandi PON costituisce una parte consistente delle attività del Dipartimento. Attualmente sono 53 i progetti, legati al VII Programma Quadro, gestiti dal Dipartimento.
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valutare le performance di un edificio scolastico in termini energetici e di vivibilità attraverso l’analisi di alcuni parametri derivanti dalla certificazione energetica dello stesso. Verranno presentate anche ipotesi di intervento migliorative.
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Imperial roads. The Italian colonial routes and their relationship with 1920-40 manuals
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Nowadays, Workflow Management Systems (WfMSs) and, more generally, Process Management Systems (PMPs) are process-aware Information Systems (PAISs), are widely used to support many human organizational activities, ranging from well-understood, relatively stable and structures processes (supply chain management, postal delivery tracking, etc.) to processes that are more complicated, less structured and may exhibit a high degree of variation (health-care, emergency management, etc.). Every aspect of a business process involves a certain amount of knowledge which may be complex depending on the domain of interest. The adequate representation of this knowledge is determined by the modeling language used. Some processes behave in a way that is well understood, predictable and repeatable: the tasks are clearly delineated and the control flow is straightforward. Recent discussions, however, illustrate the increasing demand for solutions for knowledge-intensive processes, where these characteristics are less applicable. The actors involved in the conduct of a knowledge-intensive process have to deal with a high degree of uncertainty. Tasks may be hard to perform and the order in which they need to be performed may be highly variable. Modeling knowledge-intensive processes can be complex as it may be hard to capture at design-time what knowledge is available at run-time. In realistic environments, for example, actors lack important knowledge at execution time or this knowledge can become obsolete as the process progresses. Even if each actor (at some point) has perfect knowledge of the world, it may not be certain of its beliefs at later points in time, since tasks by other actors may change the world without those changes being perceived. Typically, a knowledge-intensive process cannot be adequately modeled by classical, state of the art process/workflow modeling approaches. In some respect there is a lack of maturity when it comes to capturing the semantic aspects involved, both in terms of reasoning about them. The main focus of the 1st International Workshop on Knowledge-intensive Business processes (KiBP 2012) was investigating how techniques from different fields, such as Artificial Intelligence (AI), Knowledge Representation (KR), Business Process Management (BPM), Service Oriented Computing (SOC), etc., can be combined with the aim of improving the modeling and the enactment phases of a knowledge-intensive process. The 1st International Workshop on Knowledge-intensive Business process (KiBP 2012) was held as part of the program of the 2012 Knowledge Representation & Reasoning International Conference (KR 2012) in Rome, Italy, in June 2012. The workshop was hosted by the Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale Antonio Ruberti of Sapienza Universita di Roma, with financial support of the University, through grant 2010-C26A107CN9 TESTMED, and the EU Commission through the projects FP7-25888 Greener Buildings and FP7-257899 Smart Vortex. This volume contains the 5 papers accepted and presented at the workshop. Each paper was reviewed by three members of the internationally renowned Program Committee. In addition, a further paper was invted for inclusion in the workshop proceedings and for presentation at the workshop. There were two keynote talks, one by Marlon Dumas (Institute of Computer Science, University of Tartu, Estonia) on "Integrated Data and Process Management: Finally?" and the other by Yves Lesperance (Department of Computer Science and Engineering, York University, Canada) on "A Logic-Based Approach to Business Processes Customization" completed the scientific program. We would like to thank all the Program Committee members for the valuable work in selecting the papers, Andrea Marrella for his valuable work as publication and publicity chair of the workshop, and Carola Aiello and the consulting agency Consulta Umbria for the organization of this successful event.
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A case study of the response of two buildings to the construction of a 12 m diameter tunnel excavated by conventional method, in Italy, is studied. The 12 m diameter tunnel was constructed carrying out reinforcement of the tunnel face and around the crown prior to excavation and installation of the temporary sprayed concrete lining and the permanent reinforced concrete lining. Reflective prisms, placed at first floor level around the perimeter of the building facades, allowed building settlements to be measured. Ground settlements between the two buildings were measured using BRE type settlement studs. Extensive protective measures were adopted to maintain stability of the tunnel excavation and to reduce ground movements. The number of horizontal jet grout columns installed into the tunnel face was reduced over the course of the project. Results from CPT tests indicate that the undrained shear strength at the tunnel axis is around 120 kPa. SPT and undrained unconsolidated (UU) triaxial tests indicate lower strengths of around 80 kPa, although this may be due to sample disturbance.
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SOMMARIO – Si presenta un macro modello di tipo reticolare in grado di riprodurre il comportamento in presenza di taglio e momento di nodi esterni trave-colonna di telai in calcestruzzo fibrorinforzato con fibre di acciaio
uncinato ed ordinario. Il caricamento del sistema è di tipo monotono come nel caso dell’analisi di pushover. Il modello considera la presenza di armature orizzontali e verticali della regione nodale e tiene in conto delle modalità
di rottura legate allo snervamento delle barre e allo schiacciamento delle regioni compresse in regime di sforzi pluriassiali. Il modello include le deformazioni flessionali della trave e della colonna in presenza di sforzo normale costante e restituisce la risposta del sistema colonna-nodo-trave (sub-assembralggio) tramite le curve carico-freccia all’estremità della semitrave. Per i singoli costituenti (trave, colonna e nodo) si è considerata la prima fessurazione, lo snervamento e lo schiacciamento delle regioni compresse e si sono fornite precise indicazioni sulla sequenza degli eventi che come è noto sono di fondamentale importanza per lo sviluppo di un progetto plastico che rispetti la gerarchia delle resistenze. Con l’uso del modello il controllo della gerarchia delle resistenze avviene a livello sezionale (lo snervamento delle barre deve avvenire prima dello schiacciamento delle regioni compresse) o di macro elemento (nella regione nodale lo snervamento delle staffe precede la crisi dei puntoni) e dell’intero elemento
sub-assemblaggio trave debole, colonna forte e nodo sovraresistente.
La risposta ottenuta con i modello proposto è in buon accordo con le risposte sperimentali disponibili in letteratura (almeno in termini di resistenza del sub-assemblaggio). Il modello è stato ulteriormente validato con analisi
numeriche agli elementi finiti condotte con il codice ATENA-2D. Le analisi numeriche sono state condotte utilizzando per il calcestruzzo fibroso adeguate leggi costitutive proposte dagli autori ed in grado di cogliere gli effetti
di softening e di resistenza residua a trazione legati alla presenza di fibre. Ulteriori sviluppi del modello saranno indirizzati a includere gli effetti di sfilamento delle barre d’armatura della trave e del conseguente degrado delle
tensioni d’aderenza per effetto di carichi monotonici e ciclici.
SUMMARY – A softened strut-and-tie macro model able to reproduce the flexural behavior of external beam-tocolumn joints with the presence of horizontal and vertical steel bars, including softening of compressed struts and yielding of main and secondary steel bars, is presented, to be used for the pushover analysis. The model proposed is able to calculate also the flexural response of fibrous reinforced concrete (FRC) beam-to-column sub-assemblages in term of a multilinear load-deflection curves. The model is able to take into account of the tensile behavior of main bars embedded in the surrounding concrete and of the softening of the compressed strut, the arrangement and percentage of the steel bars, the percentage and the geometry of steel fibers. First cracking, yielding of main steel and crushing of concrete were identified to determine the corresponding loads and displacement and to plot the simplified monotonic load-deflection curves of the sub-assemblages subjected in the column to constant vertical
load and at the tip of the beam to monotonically increasing lateral force. Through these load-delfection curves the component (beam, joint and column) that first collapse can be recognized and the capacity design can be verified.
The experimental results available in the literature are compared with the results obtained through the proposed model. Further, a validation of the proposed model is numerically made by using a non linear finite element program (ATENA-2D) able to analyze the flexural behavior of sub-assemblages.
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Globally vehicle operators are experiencing rising fuel costs and increased
running expenses as governments around the world attempt to decrease carbon dioxide emissions and fossil fuel consumption, due to global warming and the drive to reduce dependency on fossil fuels. Recent advances in hybrid vehicle design have made great strides towards more efficient operation, with regenerative braking being widely used to capture otherwise lost energy. In this paper a hybrid series bus is developed a step further, by installing another method of energy capture on the vehicle. In this case, it is in the form of the Organic Rankine Cycle (ORC). The waste heat expelled to the exhaust and coolant streams is recovered and converted to electrical energy which is then stored in the hybrid vehicles batteries. The electrical energy can then be used for the auxiliary power circuit or to assist in vehicle propulsion, thus reducing the load on the engine, thereby improving the overall fuel economy of the vehicle and reducing carbon dioxide emissions.
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Nowadays, the realization of the Virtual Factory (VF) is the strategic goal of many manufacturing enterprises for the coming years. The industrial scenario is characterized by the dynamics of innovations increment and the product life cycle became shorter. Furthermore products and the corresponding manufacturing processes get more and more complex. Therefore, companies need new methods for the planning of manufacturing systems.
To date, the efforts have focused on the creation of an integrated environment to design and manage the manufacturing process of a new product. The future goal is to integrate Virtual Reality (VR) tools into the Product Lifecycle Management of the manufacturing industries.
In order to realize this goal the authors have conducted a study to perform VF simulation steps for a supplier of Industrial Automation Systems and have provided a structured approach focusing on interaction between simulation software and VR hardware tools in order to simulate both robotic and
manual work cells.
The first results of the study in progress have been carried out in the VR Laboratory of the Competence Regional Centre for the qualification of the Transportation Systems that has been founded by Campania Region.