971 resultados para direttiva, 93, 42, CEE, s.m.i.


Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Solid-state compounds of general formula LnL(3).2H(2)O, where Ln is heavier trivalent lanthanides and yttrium, L is 4-chlorobenzylidenepyruvate have been synthetised.On heating these compounds decompose in steps. They lose the hydration water in the first step and the thermal decomposition of the anhydrous compounds occurs with the formation of oxochloride (Eu, Gd); mixture of oxide and oxochloride that decrease with increasing of atomic number of metal (Tb-Tm); or oxide (Yb, Lu, Y) as final residue, up to 900degreesC. The dehydration enthalpies found for terbium, holmium, ytterbium and yttrium compounds were: 34.93, 42.40, 57.39 and 62.24 kJ mol(-1), respectively.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Pós-graduação em Agronomia (Agricultura) - FCA

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Pós-graduação em Educação - FFC

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

A voz e a habilidade vocal são diferentes em cada indivíduo e em cada fase da vida. Devido aos escassos estudos sobre a qualidade vocal de meninos e adolescentes durante a puberdade, o presente estudo teve como objetivo quantificar os seguintes parâmetros da análise acústica da voz: frequência fundamental, jitter, shimmer, relação harmônico-ruído e intensidade. Para entender como se dá a variação da voz com o desenvolvimento de meninos e adolescentes, esses parâmetros foram correlacionados entre si e também com o grau do desenvolvimento puberal de sujeitos do sexo masculino. Métodos: Foram sujeitos desse estudo 110 indivíduos do sexo masculino, com idade entre 11 e 20 anos, estudantes de três escolas estaduais de Macapá, onde foi feita a coleta dos dados. Os sujeitos foram divididos em 4 grupos, 32 sujeitos com idade entre 11 e 12 anos compuseram o Grupo I, 29 sujeitos com idade entre 13 e 15 anos o Grupo II, o Grupo III foi composto por 30 sujeitos com idade entre 16 e 18 anos, e o Grupo IV por sujeitos com idade entre 19 e 20 anos. Todos os sujeitos foram submetidos à gravação da voz diretamente no computador com auxilio de microfone unidirecional. Solicitou-se emissão sustentada da vogal /é/ e fala encadeada: contagem de 1 a 10 e leitura de um parágrafo pré-estabelecido. Em seguida os sujeitos foram avaliados por um médico clínico geral para caracterização do desenvolvimento puberal de acordo com os estágios descritos por Tanner. A análise vocal foi realizada com o programa acústico Voz Metria®. Resultados: Os sujeitos apresentaram F0 média durante a vogal sustentada de 223,28 Hz, 249,86 Hz, 122,63 Hz e 127,61 Hz para os Grupos I, II, III e IV respectivamente. A F0 durante a fala encadeada foi de 217,09 Hz, 246,18 Hz, 117,27 Hz e 123,42 para os Grupos I, II, III e IV respectivamente. Shimmer apresentou valores aumentados nos quatro grupos. Jitter, intensidade e a relação harmônico-ruído mantiveram-se dentro dos padrões de normalidade estabelecidos pelo programa acústico utilizado. Quanto ao desenvolvimento puberal, a maioria dos sujeitos está em G3 (n=38; 34,5%) e G4 (n=42; 38,2%) e P3 (n=34; 31%) e P4 (n=36; 32,7%). O grau de desenvolvimento puberal está correlacionado com aF0 durante a fala encadeada (p<0,001) e com a F0 durante a emissão da vogal sustentada (p<0,001) e essa correlação foi estatisticamente significante entre G2 e G5, e G3 e G5. Conclusão: Até os 15 anos os parâmetros vocais acústicos são típicos da voz infantil. Dos 16 aos 20 anos há decréscimo significativo da F0, porém a voz ainda está em processo de estabilização, com valores aumentados de shimmer. F0 é o único parâmetro correlacionado com o grau de desenvolvimento puberal. A finalização do processo de muda vocal se apresentou, na população estudada, como um evento tardio em relação ao desenvolvimento puberal.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

L'elaborato considera anzitutto la genesi dell'istituto, e con chiarezza analizza il percorso di affioramento della figura del distacco nell'impiego pubblico rimarcando affinità e differenze con ipotesi similari di temporanea dissociazione tra datore di lavoro e fruitore della prestazione. Nell'operare gli opportuni distinguo, il dott. Tortini si confronta con la fattispecie tipica del lavoro subordinato e con il divieto di dissociazione che ad essa sarebbe sotteso, anche alla luce della legge 1369 del 1960 sul divieto di interposizione. Gli elementi caratterizzanti il distacco sono poi esposti analizzando con acutezza i più rilevanti orientamenti emersi nella giurisprudenza di merito e di legittimità , in specie con riguardo alla prassi invalsa nei gruppi di società  di dirigere la prestazione di lavoro a favore di società  collegate o controllate dalla società  datrice di lavoro. In tal senso l'elaborato prende posizione in ordine alla necessaria temporaneità  dell'interesse del distaccante, nonchè all'inclusione del distacco nell'ambito del potere direttivo-organizzativo del datore di lavoro, ciò che esclude la necessità  del consenso del lavoratore distaccato. Nel secondo capitolo il dott. Tortini si confronta con il quadro delle libertà  fondamentali del diritto comunitario, ed in particolare con la libera prestazione di servizi, analizzando profili essenziali quali la natura autonoma, la transnazionalità  e la temporaneità  del servizio prestato. Con ampi riferimenti alla dottrina, anche comparata, in argomento, il capitolo delinea le possibili forme di interazione tra gli ordinamenti nazionali all'interno dell'Unione europea ed individua, in alternativa, tre modelli di coordinamento tra le esigenze liberalizzanti tipiche del mercato unico e le prerogative nazionali di tipo protezionistico che si manifestano qualora un servizio venga prestato in uno Stato membro diverso da quello in cui ha sede il prestatore: host state control, home state control e controllo sovranazionale. L'analisi si rivela essenziale al fine di delineare le ragioni della più recente giurisprudenza della Corte di giustizia in tema di appalti cross-border e libera circolazione dei lavoratori, e dimostra un sostanziale "slittamento" della base giuridica mediante la quale il diritto comunitario regola il fenomeno della prestazione di lavoro transnazionale, dall'art. 39 all'art. 49 TCE. Il terzo capitolo confronta l'impianto teorico ricavabile dai principi del Trattato con la Direttiva 96/71 sul distacco ed i relativi provvedimenti attuativi (d.lgs. n. 72/2000 e art. 30, d.lgs. n. 276/2003). In particolare, vengono analizzate le ipotesi limitrofe alla nozione di distacco ricavabile dal diritto comunitario, accomunate dalla dissociazione tra datore di lavoro ed utilizzatore della prestazione, ma distinguibili in base alla natura del rapporto contrattuale tra impresa distaccante ed impresa distaccataria. La funzione principale della Direttiva comunitaria in argomento viene individuata dal dott. Tortini nella predisposizione di una base inderogabile di diritti che devono essere, in ogni caso, assicurati al lavoratore oggetto del distacco. Questa base, denominata hard core della tutela, deve essere garantita, all'interno del singolo Stato membro, dalla contrattazione collettiva. Nell'ordinamento italiano, la disciplina del distacco contenuta nella Direttiva viene attuata con il d.lgs. n. 72/2000 che, come opportunamente segnalato dal dott. Tortini, contiene una serie di incongruenze e di lacune. Fra tutte, si rimarca come la stessa Commissione abbia rilevato uno scostamento tra le due discipline, dato che la legge italiana estende surrettiziamente ai lavoratori distaccati tutte le disposizioni legislative e/o i contratti collettivi che disciplinano le condizioni di lavoro, operazione non consentita dal la Direttiva 76/91. E' in specie il riferimento al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative ad essere criticato dall'elaborato, in quanto finisce con il trasformare l'art. 3.1 del D. Lgs. 72/2000 in una discriminazione fondata sulla nazionalità  e rischia di creare maggiori difficoltà  e più oneri per gli imprenditori stranieri che intendano erogare servizi sul territorio nazionale. A conclusione della tesi, il dott. Tortini esamina la nozione di distacco introdotta ad opera dell'art. 30, d.lgs. n. 276/2003, ed enuclea gli elementi caratterizzanti dell'istituto, individuati nell'interesse del distaccante e nella temporaneità  dell'assegnazione, definita «l'in sè» dell'interesse stesso.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Il testo documenta due aspetti importanti della certficazione del software DM come la conoscenza della normativa 93/42 e il processo di gestione del rischio. Entrambi fondamentali per valutare la sicurezza di tali dispositivi.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

The aim of this study was to compare the speech in subjects with cleft lip and palate, in whom three methods of the hard palate closure were used. One hundred and thirty-seven children (96 boys, 41 girls; mean age = 12 years, SD = 1·2) with complete unilateral cleft lip and palate (CUCLP) operated by a single surgeon with a one-stage method were evaluated. The management of the cleft lip and soft palate was comparable in all subjects; for hard palate repair, three different methods were used: bilateral von Langenbeck closure (b-vL group, n = 39), unilateral von Langenbeck closure (u-vL group, n = 56) and vomerplasty (v-p group, n = 42). Speech was assessed: (i) perceptually for the presence of a) hypernasality, b) compensatory articulations (CAs), c) audible nasal air emissions (ANE) and d) speech intelligibility; (ii) for the presence of compensatory facial grimacing, (iii) with clinical intra-oral evaluation and (iv) with videonasendoscopy. A total rate of hypernasality requiring pharyngoplasty was 5·1%; total incidence post-oral compensatory articulations (CAs) was 2·2%. The overall speech intelligibility was good in 84·7% of cases. Oronasal fistulas (ONFs) occurred in 15·7% b-vL subjects, 7·1% u-vL subjects and 50% v-p subjects (P < 0·001). No statistically significant intergroup differences for hypernasality, CAs and intelligibility were found (P > 0·1). In conclusion, the speech after early one-stage repair of CUCLP was satisfactory. The method of hard palate repair affected the incidence of ONFs, which, however, caused relatively mild and inconsistent speech errors.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Cover-title (vol. I)

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

"Issued June 1993."

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Lo scopo di questo elaborato è quello di illustrare le possibili opzioni di mitigazione per far fronte alla problematica dell’inquinamento diffuso delle acque derivato dal rilascio di nitrati di origine prevalentemente agricola. Le opzioni di mitigazione sono necessarie ad evitare il deterioramento sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo. Nel primo capitolo vengono presentate le normative di riferimento sia a livello Europeo che a livello Nazionale. A livello Europeo viene esaminata la Direttiva 91/676/CEE “Direttiva sui nitrati”, la Direttiva 75/440/CEE per la qualità delle acque e la Direttiva 2000/60/CEE “Direttiva quadro sulle acque”. A livello Nazionale la Direttiva 2000/60/CE è stata recepita con l’emanazione del Decreto Legislativo 152/2006. Nel secondo capitolo viene presentata una panoramica sulle possibili opzioni di mitigazione per ridurre la quantità di nitrati presenti nelle acque sotterranee e superficiali, provenienti dall’attività agricola. Queste opzioni vengono suddivise in base all’ambito in cui è possibile intervenire per migliorare la qualità dell’acqua e dell’ecosistema.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Date of Acceptance: 09/06/2015

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Date of Acceptance: 09/06/2015