129 resultados para Visualizzazione Shapefile
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Gli Open Data sono un'utile strumento che sta via via assumendo sempre più importanza nella società; in questa tesi vedremo la loro utilità attraverso la realizzazione di un'applicazione mobile, che utilizza questi dati per fornire informazioni circa lo stato ambientale dell'aria e dei pollini in Emilia Romagna, sfruttando i dataset forniti da un noto ente pubblico (Arpa Emilia Romagna). Tale applicazione mobile si basa su un Web Service che gestisce i vari passaggi dei dati e li immagazzina in un database Mongodb. Tale Web Service è stato creato per essere a sua volta messo a disposizione di programmatori, enti o persone comuni per studi e sviluppi futuri in tale ambito.
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Pacchetto R per il supporto dell'analisi di dati spazio temporali. Il pacchetto fornisce due funzioni, le quali permettono di avviare due applicazioni web, sviluppate con il framework shiny, per la visualizzazione di dati con connotazione spaziale di tipo areale o puntuale. Le applicazioni generano, a partire dai dati caricati dall'utente, due grafici interattivi per la visualizzazione della distribuzione temporale e spaziale del fenomeno che i dati descrivono. Sono previsti, all'interno dell'interfaccia utente delle applicazioni, una serie di componenti che permettono di personalizzare i grafici prodotti.
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Questo elaborato mostra lo sviluppo di un plugin per la visualizzazione in Grafana di eventi provenienti dalla piattaforma semantica SEPA (SPARQL Event Processing Architecture). La principale funzione svolta dal SEPA è quella di notificare in modo asincrono i propri client rispetto al cambiamento dei risultati di una query che interroga il sottostante grafo RDF. La piattaforma trova il suo utilizzo in quei contesti caratterizzati da dati dinamici, eterogenei e non strutturati e viene impiegata principalmente come strumento per abilitare l’interoperabilità in domini come per esempio l’Internet of Things. Nasce quindi l’esigenza di disporre di strumenti per il monitoraggio e la visualizzazione di dati real-time. Grafana risulta in questo caso lo strumento ideale data la sua flessibilità, che affiancata alla sua natura open source, lo rende particolarmente interessante per lo sviluppo della soluzione proposta da VAIMEE, spinoff dell’Università di Bologna, ospitato presso il CesenaLab, luogo dove è stato svolto questo lavoro di tesi.
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Oggigiorno, il termine Digital Twin è ampiamente diffuso. Questo concetto si riferisce a un paradigma utilizzato per la prima volta nel 1970, in una missione spaziale statunitense. Un Digital Twin è un gemello digitale, un modello che simula e raccoglie i dati di un oggetto o essere vivente del mondo reale. I Digital Twin sono sviluppati in molti settori e aziende. Tra queste troviamo Fameccanica, la quale ha costruito dei modelli digitali dei propri macchinari per migliorare la formazione dei manutentori e la produzione, Chevron che ha ridotto i costi di manutenzione, General Elettric che associa a ogni turbina venduta un Digital Twin per mantenerla controllata grazie a dei sensori posti sulla turbina stessa. Risulta importante utilizzare i Digital Twin in ambito medico per tracciare la salute del paziente, simulare eventuali interventi e gestire gli ospedali. In particolare, le strutture ospedaliere dell’Emilia Romagna non sono ottimizzate dal punto di vista economico. Infatti, la sala operatoria rappresenta la principale spesa che AUSL Romagna deve affrontare ma, attualmente, l’organizzazione degli interventi non è efficiente. Pertanto, in seguito a problemi sollevati dai referenti di AUSL Romagna, è stato deciso di realizzare un progetto per la tesi riguardante questo ambito. Per risolvere i problemi riscontrati si realizzerà un prototipo di un Digital Twin delle sale operatorie per poter minimizzare i costi. Grazie alla raccolta, in real-time, dei dati memorizzati nel gemello digitale, si possono pianificare al meglio gli interventi in base alla disponibilità delle sale operatorie. Il progetto assume dimensioni considerevoli per questo motivo è stato suddiviso in tre moduli: una componente che si occupa di standardizzare i dati, un Digital Twin che mantiene i dati relativi allo stato attuale delle sale operatorie e un’interfaccia utente che si occupa di visualizzare i dati ai medici.
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Il settore del mobile è frammentato, caratteristica che non ha mai permesso una completa digitalizzazione dei suoi comparti: la comunicazione è risultata spesso difficoltosa, responsabile di incomprensioni e spesso mancanza di puntualità, con conseguente dispendio di risorse. Nel mio progetto di tesi analizzo principalmente la filiera degli imbottiti e quella tessile, collaterale ad essa. Il target di mio interesse sono le aziende produttrici di arredi che si servono di configuratori per la presentazione dei prodotti ai propri clienti. Ho ipotizzato un workflow suddivisibile in due fasi, una attuabile nel presente ed una seconda che implica una variazione attuabile nel futuro prossimo. Per la prima fase ho studiato un workflow agile al fine di digitalizzare le texture a partire da acquisizioni fotografiche. Analizzando il comportamento di vari tessuti ed elaborando un metodo di riproduzione digitale, ho sperimentato una metodologia per una resa superficiale degli imbottiti accurata e fotorealistica sia su piattaforme web che in realtà aumentata. Lo studio nasce dall’esigenza di apportare migliorie agli attuali configuratori e renderli effettivamente utili al fine per cui sono stati pensati: garantire una semplificazione del processo di acquisto rispondendo alle necessità degli utenti di vedere in anteprima l’aspetto finale del proprio arredo, collocato nello spazio abitativo. Il configuratore che ne deriva, restituirà una visualizzazione fedele dei tessuti anche in realtà aumentata. L’intelligenza artificiale fungerà da supporto nel processo decisionale dell’utente e la scelta dei materiali che compongono l’arredo sarà guidata in maniera tale da generare nell’utente un senso di consapevolezza circa gli impatti sull’ambiente. Per la seconda fase propongo una modalità di creazione dei tessuti completamente digitalizzata, a favore di una filiera sostenibile che riesce in questo modo ad abbattere costi e sprechi, con conseguente risparmio di risorse.
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O desmatamento na Amazônia representa, atualmente, um dos principais problemas ambientais do Brasil. A contenção deste processo requer políticas públicas baseadas no entendimento das forças que controlam, aceleram e desaceleram a perda de floresta. Para avaliar ocorrências de desmatamento no sul do Estado de Roraima foram utilizados dois buffers de 20 km de largura subdivididos em oito faixas de 2500 metros ao longo das duas principais rodovias da região: BR-174 e BR-210 em um ambiente de Sistema de Informações Geográficas - SIG. O período analisado foi entre 2001 e 2007, sendo utilizados dados de desmatamento do PRODES e análises visuais em imagens TM Landsat 5. Também foram utilizados arquivos shapefile da malha viária e de Projetos de Assentamento (PAs) do Sul do Estado de Roraima, junto com observações de campo. Os resultados mostraram que os desmatamentos do período estão fortemente relacionados com a disponibilidade de estradas e com o número de famílias dentro dos PAs. O desmatamento foi maior na área da BR-210 pela presença na região de grandes proprietários e invasões de terras. O pólo madeireiro, situado à margem da BR-174, pode ter influenciado na formação de pequenas áreas de desmatamento na região de Rorainópolis. A exploração madeireira predatória e novas ocupações de terras estão acontecendo de forma rápida e desordenada. Este quadro indica forte potencial para a perda de floresta em Roraima caso o fluxo de migração para esta área aumentar, como seria esperado se Roraima for conectada ao "Arco do Desmatamento" pela reabertura da Rodovia BR-319, ligando Manaus a Porto Velho.
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El projecte d'incidències faunística està emmarcat a la 10 edició del Màster en Tecnologies de la Informació Geogràfica. Aquest projecte està realitzat pel consorci del Parc de Collserola i té dos objectius: el primer és muntar una base de dades en PostgreSQL amb arxius que es trobaven en format shapefile i van ser exportats a Postgis pel maneig de la cartografia i les seves taules que són les que constituïxen la base de dades. El segon objectiu va ser crear una eina on l'usuari del parc pogués reportar incidències faunístiques mitjançant la web i aquesta així mateix poder ser representada al mapa. Dins del projecte s’han fet servir eines de programació per a generar la interfície amb els mapes, emprant els llenguatges Javascript, php, html.
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El presente trabajo tiene el propósito de estudiar las herramientas para geoportales en relación a su rendimiento. Para esto se consideran los siguientes parámetros: servidor de mapas como GeoServer y MapServer, y orígenes de datos como son ShapeFile, PostGIS, GML, GeoJSON y WMS.
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Aquesta memòria descriu la preparació, l'execució i els resultats obtinguts d'implementar un sistema calculador de rutes. El projecte Open Source Routing Machine és un motor calculador de rutes d'alt rendiment que utilitza les dades de OpenStreetMaps per calcular el camí més curt entre dos punts. En aquest projecte final no únicament es volen utilitzar les dades OpenStreetMap sinó que també es pretenen utilitzar dades pròpies en format shapefile i poder visualitzar-los en un visor web. Aquest visor permet a l'usuari, de forma senzilla, sol•licitar rutes al servidor OSRM creat, obtenint la ruta desitjada en molt pocs milisegons
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Aquest mapa de vegetació comprèn el territori administrat per la Generalitat de Catalunya inclòs en el full 362 (Calaf). S'han seguit els mateixos criteris de representació que en els fulls apareguts fins ara de la sèrie 1:50 000 del Mapa de Vegetació de Catalunya. La informació que hi donem permet una lectura a diferents nivells, segons els interessos de l'usuari. Així, pel que fa a la interpretació del paisatge, hom hi aplica tres graus d’aproximació distints: la fisiognomia de la vegetació, les unitats de vegetació actual i els dominis potencials. La versió del mapa en format shapefile està georeferenciada segons el datum ETRS89.
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gvSIG Mobile, la versión de gvSIG para dispositivos móviles presenta su nueva versión que incluye las esperadas funcionalidades de creación de nuevas entidades geográficas y utilización de formularios personalizados para edición de datos, además de nuevos formatos de datos vectoriales (GML, KML, GPX) y sistemas de referencia. Funcionalidades que se suman a las capacidades de visor de cartografía (ECW, SHP, WMS) y sistema de localización mediante GPS que ya posee. gvSIG Mobile está siendo desarrollado por Prodevelop, la Universitat de València e Iver para la Conselleria d’Infraestructures i Transport de la Generalitat Valenciana y se distribuye con una licencia GPL
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ABSTRACT World Heritage sites provide a glimpse into the stories and civilizations of the past. There are currently 1007 unique World Heritage properties with 779 being classified as cultural sites, 197 as natural sites, and 31 falling into the categories of both cultural and natural sites (UNESCO & World Heritage Centre, 1992-2015). However, of these 1007 World Heritage sites, at least 46 are categorized as in danger and this number continues to grow. These unique and irreplaceable sites are exceptional because of their universality. Consequently, since World Heritage sites belong to all the people of the world and provide inspiration and admiration to all who visit them, it is our responsibility to help preserve these sites. The key form of preservation involves the individual monitoring of each site over time. While traditional methods are still extremely valuable, more recent advances in the field of geographic and spatial technologies including geographic information systems (GIS), laser scanning, and remote sensing, are becoming more beneficial for the monitoring and overall safeguarding of World Heritage sites. Through the employment and analysis of more accurately detailed spatial data, World Heritage sites can be better managed. There is a strong urgency to protect these sites. The purpose of this thesis is to describe the importance of taking care of World Heritage sites and to depict a way in which spatial technologies can be used to monitor and in effect preserve World Heritage sites through the utilization of remote sensing imagery. The research conducted in this thesis centers on the Everglades National Park, a World Heritage site that is continually affected by changes in vegetation. Data used include Landsat satellite imagery that dates from 2001-2003, the Everglades' boundaries shapefile, and Google Earth imagery. In order to conduct the in-depth analysis of vegetation change within the selected World Heritage site, three main techniques were performed to study changes found within the imagery. These techniques consist of conducting supervised classification for each image, incorporating a vegetation index known as Normalized Vegetation Index (NDVI), and utilizing the change detection tool available in the Environment for Visualizing Images (ENVI) software. With the research and analysis conducted throughout this thesis, it has been shown that within the three year time span (2001-2003), there has been an overall increase in both areas of barren soil (5.760%) and areas of vegetation (1.263%) with a decrease in the percentage of areas classified as sparsely vegetated (-6.987%). These results were gathered through the use of the maximum likelihood classification process available in the ENVI software. The results produced by the change detection tool which further analyzed vegetation change correlate with the results produced by the classification method. As well, by utilizing the NDVI method, one is able to locate changes by selecting a specific area and comparing the vegetation index generated for each date. It has been found that through the utilization of remote sensing technology, it is possible to monitor and observe changes featured within a World Heritage site. Remote sensing is an extraordinary tool that can and should be used by all site managers and organizations whose goal it is to preserve and protect World Heritage sites. Remote sensing can be used to not only observe changes over time, but it can also be used to pinpoint threats within a World Heritage site. World Heritage sites are irreplaceable sources of beauty, culture, and inspiration. It is our responsibility, as citizens of this world, to guard these treasures.
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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
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Pós-graduação em Engenharia Civil e Ambiental - FEB