981 resultados para Portinari, Beatrice, 1266-1290
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Référence bibliographique : Rol, 58871
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Volume non répertorié par T. De Marinis.
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BnF fr. 95 is a late 13th century manuscript containing Arthurian romances and other fictional and didactic texts. The Estoire del saint Graal and Merlin section is the most highly illuminated, with a rich marginal iconography, an unusual feature in the illustration of lay works and in these texts’ manuscript tradition. This article shows how in Merlin and its Vulgate Sequel marginal scenes overlap with widespread subjects in courtly and chivalric vernacular romances, in contrast with Latin and religious works. The reuse of similar patterns in principal and marginal miniatures, examined in the episode of the Battle of Danablaise, where King Arthur fights the Saxon King Rion, highlights the need for a comprehensive reading of text and images, taking into account the mise en page and the different levels of illustration in the manuscript.
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Pós-graduação em Artes - IA
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Pós-graduação em Artes - IA
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Pós-graduação em História - FCHS
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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)
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La tesi affronta la vita e la riflessione politica di Beatrice Potter collocandola all’interno del pensiero politico britannico ed europeo della fine dell’Ottocento e dei primi decenni del Novecento. Rispetto alla maggior parte della bibliografia disponibile, risulta un’autonomia e un’originalità anche rispetto alla riflessione del marito Sidney Webb. La riflessione politica di Potter è caratterizzata in primo luogo dalla ricerca del significato immediatamente politico di quella scienza sociale, che si sta affermando come approccio scientifico dominante nell’intero panorama europeo. Il lavoro è diviso in tre ampi capitoli così suddivisi: il primo ricostruisce l’eredità intellettuale di Potter, con particolare attenzione al rapporto con la filosofia evoluzionista di Herbert Spencer, suo mentore e amico. In questo capitolo vengono anche discussi i contributi di John Stuart Mill, Joseph Chamberlain, Alfred Marshall e Karl Marx e la loro influenza sull’opera di Potter. Il secondo capitolo prende in esame la sua opera prima dell’incontro con il marito e mostra come lo studio della povertà, del lavoro, della metropoli, della cooperazione e delle condizioni delle donne getti le basi di tutta la produzione successiva della partnership. Lo studio politico della povertà, cioè la messa a punto di una scienza amministrativa del carattere sociale del lavoro, rappresenta uno degli elementi principali di quella che viene qui definita un’epistemologia della democrazia. Il terzo capitolo riprende il tema cruciale della democrazia nella sua accezione «industriale» e indaga il ruolo funzionale dello Stato, anche in relazione alla teoria pluralista di Harold Laski, al socialismo guildista di George D. H. Cole e all’idealismo di Bernard Bosanquet. Centrale in questo confronto del pensiero di Potter con il più ampio dibattito degli anni venti e trenta sulla sovranità è la concezione della decadenza della civiltà capitalista e dell’emergere di una new civilisation, dopo la conversione al comunismo sovietico.