997 resultados para Horava-Lifshitz Bianchi
Resumo:
We consider a solution of three dimensional New Massive Gravity with a negative cosmological constant and use the AdS/CTF correspondence to inquire about the equivalent two dimensional model at the boundary. We conclude that there should be a close relation of the theory with the Korteweg-de Vries equation. (C) 2012 Elsevier B.V..All rights reserved.
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In this work, we develop a normal product algorithm suitable to the study of anisotropic field theories in flat space, apply it to construct the symmetries generators and describe how their possible anomalies may be found. In particular, we discuss the dilatation anomaly in a scalar model with critical exponent z = 2 in six spatial dimensions.
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In this work, we probe the stability of a z = 3 three-dimensional Lifshitz black hole by using scalar and spinorial perturbations. We found an analytical expression for the quasinormal frequencies of the scalar probe field, which perfectly agree with the behavior of the quasinormal modes obtained numerically. The results for the numerical analysis of the spinorial perturbations reinforce the conclusion of the scalar analysis, i.e., the model is stable under scalar and spinor perturbations. As an application we found the area spectrum of the Lifshitz black hole, which turns out to be equally spaced.
Resumo:
Nella mia sperimentazione si è determinato le concentrazioni di ammine biogene ed etilcarbammato di vini autoctoni siciliani prodotti a partire da vitigni Catarratto, Grillo ed Insolia provenienti da 4 cantine siciliane e detrrminato il profilo in molecole volatili di questi vini mediante la tecnica GS/MS-SPME e il naso elettronico. Per quanto concerne le ammine biogene, l’ammina rilevata in maggiore quantità è stata la putrescina, mentre la 2-feniletilammina e le poliammine sono state rilevate a bassissime concentrazioni. L’istamina era al di sotto del limite di determinazione (0,1 ppm) nei vini della cantina D e nei vini Grillo e Catarratto della cantina C. La tiramina è stata rilevata solo in 7 dei vini analizzati a concentrazioni mai eccedenti 1,31ppm. I vini della cantina B, pur presentando in 2 campioni delle elevate concentrazioni di putrescina, erano privi di poliammine e tiramina. Per quanto riguarda l’etilcarbammato, esso è risultato sempre al di sotto dei 15ppb, indipendentemente dal vitigno e dalla cantina di produzione, con l’eccezione dei campioni di Catarratto della cantina D. Il vino Grillo proveniente dalla stessa cantina presentava i più bassi valori di etilcarbammato determinato tra i campioni analizzati.Per il profilo in molecole volatili rilevate mediante GC/MS-SPME sono state identificate circa 20 molecole appartenenti a classi chimiche differenti quali esteri, alcoli, acidi ed aldeidi.Al fine di evidenziare meglio le differenze tra i diversi campioni di vino, è stata effettuata un’analisi PCA. La proiezione dei diversi campioni sul piano cartesiano definito dalle componenti 1 e 2 era in grado di spiegare, rispettivamente, il 46,44% e il 17,52% della varianza. I diversi campioni sono stati raggruppati principalmente per cantina e non in rapporto al vitigno. Infatti, sono stati individuati 4 cluster corrispondenti alle 4 cantine di produzione. Dal momento che il profilo sensoriale di un vino è la risultante, oltre che di un complesso equilibrio quali-quantitativo di numerose molecole, anche delle interazioni che si vengono a creare tra le molecole volatili e non in un sistema complesso come il vino, è stata effettuata un’analisi mediante naso elettronico. Come precedentemente, i risultati ottenuti sono stati analizzati mediante l’analisi della componente principale che è stata in grado di spiegare più del 80% della varianza totale. Anche in questo caso, i campioni tendevano a raggrupparsi per cantina e non per vitigno. Dall’analisi critica dei dati si evince come il processo produttivo adottato abbia influito in maniera più significativa rispetto al vitigno sulla differenziazione dei profili in molecole volatili determinati sia mediante gascromatografia che naso elettronico. In conclusione, i risultati della mia sperimentazione hanno evidenziato: marcate differenze in termini di profili in molecole volatili tra i vini analizzati solo in rapporto al processo produttivo adottato dalle cantine, sebbene la zona di produzione della materia prima sia piuttosto ristretta; ottima qualità dei prodotti considerati in termini di molecole potenzialmente tossiche per la salute del consumatore.
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Nello studio di questa tesi è stata descritta una ricerca condotta allo scopo di fornire un contributo alla conoscenza della biodiversità analizzando la componente macrofaunistica subfossile e recente del Phylum Mollusca del Canale di Sicilia e del Golfo di Cadice. Tali organismi sono già da tempo noti in questi ambienti poiché associati a biocostruzioni a coralli bianchi presenti lungo i margini continentali atlantici e mediterranei i cui costituenti principali sono gli sclerattiniari coloniali Lophelia pertusa e Madrepora oculata. Tuttavia ben poco si conosce sull’ecologia di queste specie che si ritrovano spesso influenzate da scambi idrologici e biologici attraverso lo Stretto di Gibilterra. Nel corso di questo studio sono state analizzate 7 carote sedimentarie marine campionate durante diverse campagne oceanografiche: 6 carotaggi atlantici prelevati durante la campagna oceanografica Meteor nel Golfo di Cadice e 1 carota campionata nel Canale di Sicilia durante la campagna oceanografica MARCOS guidata dall’ISMAR-CNR di Bologna, sulla quale si concentra l’attenzione di questo lavoro. I dati raccolti sono stati analizzati in maniere quantitativa, per questo è stato utilizzato il software per analisi statistiche “Past3” e sono stati combinati con l’analisi qualitativa dei campioni in modo da ottenere il maggior numero di informazioni. Tra le analisi statistiche sono state effettuate il calcolo di tutti gli indici di dominanza, diversità, di equiripartizione e ricchezza specifica (Simpson, Shannon, Evenness e Margalef) e l’analisi multivariata NMDS (Non-metric Multi-Dimensional Scaling). Infine è stata effettuata l’analisi delle associazioni trofiche distribuite in una carota. Il risultato ha evidenziato un’elevata biodiversità per campioni prelevati in profondità e il ritrovamento di organismi appartenenti all’ultimo glaciale.
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Lifshitz spacetimes with the critical exponent z = 2 can be obtained by the dimensional reduction of Schrödinger spacetimes with the critical exponent z = 0. The latter spacetimes are asymptotically AdS solutions of AdS gravity coupled to an axion–dilaton system and can be uplifted to solutions of type IIB supergravity. This basic observation is used to perform holographic renormalization for four-dimensional asymptotically z = 2 locally Lifshitz spacetimes by the Scherk–Schwarz dimensional reduction of the corresponding problem of holographic renormalization for five-dimensional asymptotically locally AdS spacetimes coupled to an axion–dilaton system. We can thus define and characterize a four-dimensional asymptotically locally z = 2 Lifshitz spacetime in terms of five-dimensional AdS boundary data. In this setup the four-dimensional structure of the Fefferman–Graham expansion and the structure of the counterterm action, including the scale anomaly, will be discussed. We find that for asymptotically locally z = 2 Lifshitz spacetimes obtained in this way, there are two anomalies each with their own associated nonzero central charge. Both anomalies follow from the Scherk–Schwarz dimensional reduction of the five-dimensional conformal anomaly of AdS gravity coupled to an axion–dilaton system. Together, they make up an action that is of the Horava–Lifshitz type with a nonzero potential term for z = 2 conformal gravity.
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Lifshitz space–times with critical exponent z = 2 can be obtained by dimensional reduction of Schrödinger space–times with critical exponent z = 0. The latter space–times are asymptotically anti-de Sitter (AdS) solutions of AdS gravity coupled to an axion–dilaton system (or even just a massless scalar field). This basic observation is used to perform holographic renormalization for four-dimensional asymptotically locally Lifshitz space–times by dimensional reduction of the corresponding problem of holographic renormalization for five-dimensional asymptotically AdS space–times coupled to an axion–dilaton system. In this setup the four-dimensional structure of the Lifshitz – Fefferman-Graham expansion and the structure of the counterterm action, including the scale anomaly, will be summarized.
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Signatur des Originals: S 36/F00153
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Signatur des Originals: S 36/F00154
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Signatur des Originals: S 36/F00155
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Signatur des Originals: S 36/F05799
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Signatur des Originals: S 36/F08211
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Signatur des Originals: S 36/F08212
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Signatur des Originals: S 36/G00469