583 resultados para HSM IMA
Resumo:
Microfilm.
Resumo:
Microfilm.
Resumo:
The Highway Safety Manual (HSM) estimates roadway safety performance based on predictive models that were calibrated using national data. Calibration factors are then used to adjust these predictive models to local conditions for local applications. The HSM recommends that local calibration factors be estimated using 30 to 50 randomly selected sites that experienced at least a total of 100 crashes per year. It also recommends that the factors be updated every two to three years, preferably on an annual basis. However, these recommendations are primarily based on expert opinions rather than data-driven research findings. Furthermore, most agencies do not have data for many of the input variables recommended in the HSM. This dissertation is aimed at determining the best way to meet three major data needs affecting the estimation of calibration factors: (1) the required minimum sample sizes for different roadway facilities, (2) the required frequency for calibration factor updates, and (3) the influential variables affecting calibration factors. In this dissertation, statewide segment and intersection data were first collected for most of the HSM recommended calibration variables using a Google Maps application. In addition, eight years (2005-2012) of traffic and crash data were retrieved from existing databases from the Florida Department of Transportation. With these data, the effect of sample size criterion on calibration factor estimates was first studied using a sensitivity analysis. The results showed that the minimum sample sizes not only vary across different roadway facilities, but they are also significantly higher than those recommended in the HSM. In addition, results from paired sample t-tests showed that calibration factors in Florida need to be updated annually. To identify influential variables affecting the calibration factors for roadway segments, the variables were prioritized by combining the results from three different methods: negative binomial regression, random forests, and boosted regression trees. Only a few variables were found to explain most of the variation in the crash data. Traffic volume was consistently found to be the most influential. In addition, roadside object density, major and minor commercial driveway densities, and minor residential driveway density were also identified as influential variables.
Resumo:
Il seguente lavoro di tesi è nato durante un’attività di stage della durata di 7 mesi svolto all’interno della divisione Tea&Coffe di IMA S.p.A., azienda leader mondiale nella produzione di macchine automatiche per il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè. Le attività svolte si collocano all’interno di un progetto avviato da IMA per promuovere il passaggio ad un modello di industria necessariamente più evoluta, facendo leva sull’attitudine ad integrare e sviluppare nuove conoscenze e nuove tecnologie interdisciplinari e, allo stesso tempo, di massimizzare la sinergia tra le dimensioni tecnica ed economica, comportando una reale riduzione di sprechi nella filiera produttiva, commerciale ed ambientale. I moderni impianti di produzione devono infatti affrontare una sfida che li vede alla continua ricerca della produttività, ovvero di una produzione che remuneri velocemente e con ampi margini gli investimenti effettuati, della qualità dei prodotti e dei processi di produzione, ovvero della garanzia di soddisfacimento delle aspettative espresse ed inespresse del cliente, e della sicurezza per la salvaguardia della collettività e dell’ambiente. L’obiettivo di questo elaborato è stato quello di effettuare lo studio affidabilistico di una macchina automatica per la produzione di bustine di tè al fine di poterne studiare il suo comportamento al guasto e di elaborare in un secondo momento le politiche manutentive ottimizzate che ne permettano una gestione più efficiente. In questo ambito la macchina è stata scomposta in gruppi e sono stati esaminati tutti i pezzi di ricambio che sono stati richiesti in un arco temporale di durata pari a dieci anni, il fine è quello di poter individuare ed effettuare un’analisi affidabilistica dei componenti critici per poi procedere, attraverso l’uso di piattaforme software quali Weibull++ e Blocksim, col modellarne le distribuzioni statistiche e simulare il funzionamento del sistema nel suo complesso.
Resumo:
Introducción De larga e intensa trayectoria en la vida académica costarricense, Rose Marie Ruiz ( ex Rectora de la Universidad Nacional, UNA) acaba de finalizar su gestión de dos años como Presidenta Ejecutiva del Instituto Mixto de Ayuda Social (IMAS), A la tarea ahí desarrollada, y a los logros alcanzados, se refiere en esta conversación con Antonieta Camacho y Tomás Saraví, de PERSPECTIVAS RURALES.
Resumo:
L'elaborato valuta i benefici per un'azienda derivanti dall'introduzione di una flotta di AMR, di tray di movimentazione e di un sistema di tracciamento degli utensili tramite RFID
Resumo:
Il presente elaborato propone un progetto di digitalizzazione e ottimizzazione del flusso informativo a supporto della gestione dei ricambi dell'azienda IMA S.P.A. In particolare, l'obiettivo principale è quello di rendere più efficiente e priva di sprechi la modalità di richiesta del prelievo dei componenti commerciali, che ad oggi risulta essere troppo fragile e onerosa. Essa infatti, viene eseguita attraverso la stampa di un buono di prelievo cartaceo, che costituisce il supporto all’informazione e l’input per dare il via all’attività di prelievo. La proposta sviluppata in questa tesi è quella di attuare un processo di dematerializzazione, eliminando il cartaceo a favore di una completa gestione dei dati a sistema. Per farlo è stata pensata una modifica al flusso attualmente esistente, attraverso l’implementazione di una nuova transazione sul software gestionale SAP, che consenta la creazione di una lista di ricambi da prelevare. Questa lista sarà il nuovo input necessario all’attivazione del picking nel magazzino centralizzato.
Resumo:
A seguito di un’esigenza esplicitata della Divisione IMA Ilapak Lugano, il team del PaLM Entreprise ha creato il Modulo Segnalazione Modifiche (MSM) con lo scopo di standardizzare e strutturare il flusso informativo relativo alle modifiche della distinta base dagli uffici tecnici a quelli della logistica e produzione. La prima analisi effettuata è stata incentrata sulla situazione AS-IS e sul primo applicativo che utilizzava Ilapak Lugano, il Segnalazione Modifiche (SM). Dopo aver appreso il funzionamento del vecchio SM, sono emerse diverse criticità come la scarsa integrazione con la piattaforma PaLM e con gli altri sistemi che conducevano a problemi di trasmissione di informazione tra gli uffici e ad errori nel recupero delle modifiche corrette. Dopo differenti riunioni tra i due team sono state concordate le prime specifiche. Successivamente l’elaborato procede con un’analisi della situazione TO-BE, descrivendo le caratteristiche ed i vantaggi del MSM. Uno dei principali benefici è che il Modulo è perfettamente integrato all’interno del PaLM e con tutti i sistemi PDM e CAD. Tutto ciò permette di migliorare la comunicazione e la collaborazione tra i vari dipartimenti, in special modo tra gli uffici tecnici e la logistica e con i fornitori. La terza ed ultima analisi è, invece, una valutazione economica: vengono calcolati i costi della situazione AS-IS, quelli della TO-BE e, in seguito, viene fatta un’analisi costi/benefici, confrontando i due scenari. Attraverso l’implementazione del MSM, si ottengono i seguenti risultati: non solo si ottiene una riduzione dei costi, ma anche un risparmio importante di tempo per gli operatori. Ilapak Lugano è risultata essere la portavoce di un progetto che, in realtà, molte altre Divisioni IMA desiderano. Senza dubbio, il fine ultimo del progetto del MSM è quello di introdurlo in quante più Divisioni possibili, rendendolo un modulo indispensabile all’interno dell’azienda.
Resumo:
L’elaborato di tesi discute del progetto di integrazione tra ROS 2, framework open-source per lo sviluppo di applicazioni robotiche, e VxWorks, sistema operativo in tempo reale (RTOS), attraverso l’utilizzo di container OCI compliant su VxWorks. L’integrazione è stata svolta all’interno dello stack software di IMA (Industria Macchine Automatiche). Il progetto ha dunque integrato ROS 2 Humble e VxWorks 7 permettendo l’utilizzo di costrutti software di ROS 2 su dei container in esecuzione a livello User su VxWorks. Successivamente è stata creata una applicazione di pick and place con un robot antropomorfo (Universal Robots Ur5e) avvalendosi di ROS 2 Control, framework per l’introduzione e gestione di hardware e controllori, e MoveIt 2, framework per incorporare algoritmi di motion-planning, cinematica, controllo e navigazione. Una volta progettata l’applicazione, il sistema è stato integrato all’interno dell’architettura di controllo di IMA. L’architettura a container VxWorks di IMA è stata estesa per il caso ROS 2, la comunicazione tra campo e applicazione ROS 2 è passata tramite il master EtherCAT e il modulo WebServer presenti nell’architettura IMA. Una volta eseguito il container ROS 2 posizione e velocità dei servo motori sono stati inviati tramite al WebServer di IMA sfruttando la comunicazione VLAN interna. Una volta ricevuto il messaggio, il WebServer si è occupato di trasferirlo al master EtherCAT che in aggiunta si è occupato anche di ottenere le informazioni sullo stato attuale del robot. L’intero progetto è stato sviluppato in prima battuta in ambiente di simulazione per validarne l’architettura. Successivamente si è passati all’installazione in ambiente embedded grazie all’ausilio di IPC sui quali è stato testato l’effettivo funzionamento dell’integrazione all’interno dell’architettura IMA.
Resumo:
Realizou-se um estudo para caracterizar a situação epidemiológica da brucelose bovina no Estado de Minas Gerais. O Estado foi estratificado em sete circuitos produtores. Em cada circuito foram amostradas aleatoriamente cerca de 300 propriedades e, dentro dessas, foi escolhido, de forma aleatória, um número pré-estabelecido de animais, dos quais foi obtida uma amostra de sangue. No total, foram amostrados 20.643 animais, provenientes de 2.204 propriedades. Em cada propriedade visitada aplicou-se um questionário epidemiológico para verificar o tipo de exploração e as práticas zootécnicas e sanitárias que poderiam estar associadas ao risco de infecção pela doença. O protocolo de testes utilizado foi o da triagem com o teste do antígeno acidificado tamponado e a confirmação dos positivos com o teste do 2-mercaptoetanol. O rebanho foi considerado positivo, se pelo menos um animal foi reagente às duas provas sorológicas. As prevalências de focos e de animais infectados do Estado foram de 6,0% [5,0-7,1%] e 1,1% [0,78-1,4%], respectivamente. Os resultados para os circuitos pecuários da prevalência de focos e de animais foram: circuito 1, 4,7% [2,7-7,7%] e 0,82% [0,06-1,6%]; circuito 2, 7,2% [4,6-10,6%] e 1,2% [0,53-1,8%]; circuito 3, 6,8% [4,3-10,0%] e 1,5% [0,47-2,4%]; circuito 4, 6,5% [4,1-9,8%] e 1,1% [0,39-1,7%]; circuito 5, 3,8% [2,0-6,5%] e 0,40% [0,11-0,69%]; circuito 6, 6,2% [3,8-9,6%] e 0,66% [0,29-1,0%]; circuito 7, 11,0% [7,7-15,0%] e 1,7% [0,92-2,6%], respectivamente. Os fatores de risco (odds ratio, OR) associados à condição de foco foram: compra de reprodutores (OR = 1,66 [1,13-2,44]), ocorrência de aborto nos últimos 12 meses (OR = 1,81 [1,26-2,60]) e presença de cervídeos na propriedade (OR = 1,56 [1,08-2,27]). A vacinação contra brucelose foi identificada como fator protetor (OR = 0,38 [0,19-0,79]). Concluiu-se que o programa obrigatório de vacinação de bezerras, iniciado na década de 1990, está sendo eficaz ao reduzir a prevalência em todo o Estado e em todos os sistemas de produção animal. As autoridades sanitárias devem priorizar o controle da compra de animais para reprodução, que não apresentem garantias sanitárias e incorporar essa medida às ações de educativas.
Resumo:
High-speed milling (HSM) has many advantages over conventional machining. Among these advantages, the lower cutting force associated with the machining process is of particular significance for Nitinol alloys because their machined surfaces show less strain hardening. In this article, a systematic study has been carried out to investigate the machining characteristics of a Ni50.6Ti49.4 alloy in HSM. The effects of cutting speed, feed rate, and depth of cut on machined surface characteristics and tool wear are studied. It is found that an increase in cutting speed has resulted in a better surface finish and less work hardening. This is attributed to the reduction of chip cross-sectional area or chip thickness, which thus leads to a lower cutting force or load.
Resumo:
Introduction: The pterygopalatine fossa (PPF) is a narrow space located between the posterior wall of the antrum and the pterygoid plates. Surgical access to the PPF is difficult because of its protected position and its complex neurovascular anatomy. Endonasal approaches using rod lens endoscopes, however, provide better visualization of this area and are associated with less morbidity than external approaches. Our aim was to develop a simple anatomical model using cadaveric specimens injected with intravascular colored silicone to demonstrate the endoscopic anatomy of the PPF. This model could be used for surgical instruction of the transpterygoid approach. Methods: We dissected six PPF in three cadaveric specimens prepared with intravascular injection of colored material using two different injection techniques. An endoscopic endonasal approach, including a wide nasoantral window and removal of the posterior antrum wall, provided access to the PPF. Results: We produced our best anatomical model injecting colored silicone via the common carotid artery. We found that, using an endoscopic approach, a retrograde dissection of the sphenopalatine artery helped to identify the internal maxillary artery (IMA) and its branches. Neural structures were identified deeper to the vascular elements. Notable anatomical landmarks for the endoscopic surgeon are the vidian nerve and its canal that leads to the petrous portion of the internal carotid artery (ICA), and the foramen rotundum, and V2 that leads to Meckel`s cave in the middle cranial fossa. These two nerves, vidian and V2, are separated by a pyramidal shaped bone and its apex marks the ICA. Conclusion: Our anatomical model provides the means to learn the endoscopic anatomy of the PPF and may be used for the simulation of surgical techniques. An endoscopic endonasal approach provides adequate exposure to all anatomical structures within the PPF. These structures may be used as landmarks to identify and control deeper neurovascular structures. The significance is that an anatomical model facilitates learning the surgical anatomy and the acquisition of surgical skills. A dissection superficial to the vascular structures preserves the neural elements. These nerves and their bony foramina, such as the vidian nerve and V2, are critical anatomical landmarks to identify and control the ICA at the skull base.