994 resultados para Generales-Roma-Biografía


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El projecte s’ha enfocat a l’anàlisi de les relacions comercials entre Roma (Portus) i Hispania a través de l’estudi de la distribució dels marbres (material arquitectònic) i de les àmfores (exportació d’aliments) entre aquestes ciutats portuàries principals (principalment Tarraco i Hispalis) i per tal de conèixer els mecanismes comercials, les rutes i l’escala de l’intercanvi. A més d’altres ports tarraconenses (Emporiae, Iluro, Barcino ) i el seu territori, també s’han incorporat altres territoris, que bé eren receptors de produccions amfòriques hispanes (Limes germànic ) o bé exportadors de materials lapidis (Carrara, Itàlia). A nivell metodològic, s’ha buscat la innovació en aspectes com la quantificació, l’aplicació de SIG i de treball en xarxa (laboratoris virtuals ). Això ens ha permès posar en pràctica estàndards i metodologies orientades a aprofundir en l’estudi dels intercanvis comercials antics que s’han establert en el marc del projecte Portus Project, liderat per la British School at Rome, i acceptades per d’altres centres de recerca europeus. Per identificar l’origen d’aquests objectes (marbres i àmfores), aspecte bàsic d’aquesta recerca, hem partit dels estudis petrològic i mineralògics. En el cas de la Península Ibèrica, hem obtingut mostres de referència de les pedreres i centres de producció ceràmica (forns) del hinterland de Tarraco. D’altra banda, s’ha fet especial atenció a com es quantifiquen les evidències en el lloc de trobada (sigui a prop del centre de producció o destí ) a partir de l’anàlisi exhaustiva de la presència d’aquestes produccions locals en d’altres jaciments que ha permès fer estudis de distribució i comerç per tot l’imperi amb l’aplicació de SIG i mapes de distribució quantificats. Tot això ha permès conèixer l’origen de la producció, el destí i les quantitats consumides – de manera que es pugui fer una comparativa a qualsevol port o jaciment romà.

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Background: Data provided by the social sciences as well as genetic research suggest that the 8-10 million Roma (Gypsies) who live in Europe today are best described as a conglomerate of genetically isolated founder populations. The relationship between the traditional social structure observed by the Roma, where the Group is the primary unit, and the boundaries, demographic history and biological relatedness of the diverse founder populations appears complex and has not been addressed by population genetic studies. Results: Recent medical genetic research has identified a number of novel, or previously known but rare conditions, caused by private founder mutations. A summary of the findings, provided in this review, should assist diagnosis and counselling in affected families, and promote future collaborative research. The available incomplete epidemiological data suggest a non-random distribution of disease-causing mutations among Romani groups.Conclusion: Although far from systematic, the published information indicates that medical genetics has an important role to play in improving the health of this underprivileged and forgotten people of Europe. Reported carrier rates for some Mendelian disorders are in the range of 5 -15%, sufficient to justify newborn screening and early treatment, or community-based education and carrier testing programs for disorders where no therapy is currently available. To be most productive, future studies of the epidemiology of single gene disorders should take social organisation and cultural anthropology into consideration, thus allowing the targeting of public health programs and contributing to the understanding of population structure and demographic history of the Roma.

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La tesi di Dottorato, condotta in accordo di colutela tra l'Università di Roma Tor Vergata e l'UNIL di Losanna, ha affrontato l'analisi di un gruppo di undici disegni custodia presso la National Gallery of Scotland di Edimburgo, copie di alcuni dei più significativi mosaici medioevali delle chiese di Roma, ricostruendone la genesi, quindi le vicende legate alla committenza, e il percorso collezionistico. I disegni scozzesi, oggetto di un importante articolo di Julian Gardner pubblicato sul Burlington Magatine nel 1973, furono commissionati intorno agli anni Settanta del XVII secolo dall'antiquario romano Giovanni Giustino Ciampini (1633-1698) in connessione alla stesura della sua opera di erudizione più avvertita e famosa: i Vetera Mommenta in' quibus praecipue Musiva Opera, sacrarum, profanan,mque, Aedìum structura, ac nonnulli antiqui ritus dissertationibus iconìbusque illustrantur. La composizione dei Vetera Mommenta - un'opera riccamente illustrata che nasce per rispondere alle esigenze della ideologia della Chiesa di Roma in un momento di rinnovata crisi del sistema - impone a Ciampini di porsi da un lato nella prospettiva della più alta tradizione antiquaria cinque e seicentesca, di cui recupera i metodi di lettura e di analisi applicati allo studio delle monete e dei monumenti antichi interpretati quali prove per la ricostruzione storica, e dall'altra, come è emerso dalle mie ricerche, lo pone immediatamente in contatto con gli avamposti del più moderno metodo di indagine storica e filologica applicato alle fonti e ai documenti della storia ecclesiastica, inaugurato dall'ambiente bollandista e inaurino. I monumenti paleocristiani e medioevali assumono in quest'ottica lo status di 'fatti incontestabili', le fonti primarie attraverso le quali Ciampini ricuce le tappe salienti della storia della Chiesa, da Costantino fino al XV secolo. Nel 1700 le copie di Edimburgo arrivano nelle mani del mercante e connoisseur milanese il padre oratoriano Sebastiano Resta (1635-1714), di stanza a Roma presso la Chiesa Nuova della Vallicella dal 1660, che decide di rilegarle tutte insieme in un volume da donare al suo maggiore acquirente e patrono, il vescovo di Arezzo Giovanni Matteo Marchetti. Come spiega Resta in alcune sue lettere, il presente avrebbe dovuto costituire insieme una curiosità ed offrire un confronto: infatti «le copie delli mosaici di Roma che erano di Monsignor Ciampini» - afferma Resta - avrebbero mostrato al Marchetti «le maniere di que' tempi gottici, barbari e divoti de cristiani e [fatto] spiccare i secoli seguenti». Questa indagine infatti ha fatto riemergere aspetti della precoce attenzione di Sebastiano Resta per l'arte dei "secoli bassi", mai debitamente affrontata dagli studi. E' infatti sulla scorta di una profonda conoscenza dei testi della letteratura artistica, e in connessione alla esplosione vivacissima della controversia Malvasia/Baldinucci sul primato del risorgere delle arti in Toscana, che Sebastiano a partire dagli anni Ottanta del Seicento comincia a meditare sul Medioevo artistico con il fine di spiegare l'evoluzione del linguaggio tecnico e formale che ha condotto alla perfezione dell'atte moderna. In questa prospettiva ι disegni del XIV e XV secolo che egli riuscì ad intercettare sul mercato valgono quali testimonianze delle maniere degli artefici più antichi e sono imbastiti nei molteplici album che Resta compone nel rispetto della successione cronologica dei presunti autori, e ordinati in base alle scuole pittoriche di pertinenza. La tesi permette perciò di descrivere nelle loro diverse specificità: da un lato il modo dei conoscitori come Resta, interessati nell'opera al dato stilistico, con immediate e sensibili ricadute sul mercato, e disposti anche con passione a ricercare i documenti relativi all'opera in quanto pressati dall'urgenza di collocarla nella sequenza cronologica dello sviluppo del linguaggio formale e tecnico; dall'altro gli antiquari come Ciampini e come Bianchini, per i quali le opere del passato valgono come prove irrefutabili della ricostruzione storica, e divengono quindi esse stesse, anche nel loro statuto di copia, documento della stona. Sono due approcci che si manifestano nel Seicento, e talvolta in una medesima persona, come mostra il caso anche per questo cruciale di Giovati Pietro Bellori, ma che hanno radici cinquecentesche, di cui i protagonisti di queste vicende sono ben consapevoli: e se dietro Resta c'è palesemente Vasari, dietro Ciampini e soprattutto Bianchini c'è la più alta tradizione antiquaria del XVI secolo, da Antonio Augustin a Fulvio Orsini.

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Este informe de investigación examina los factores sociales y políticos que han determinado el nivel y variabilidad de la abstención electoral en las elecciones generales españolas. Extendiendo los modelos de carácter psicológico y sociológico que se han empleado (con éxito relativo) para explicar la abstención española, este estudio muestra que el nivel de participación en las elecciones generales depende en buena medida de factores estrictamente políticos: la satisfacción global del electorado con la situación política del país, la implantación y capacidad de movilizaciónde los partidos políticos, el nivel de asociacionismo y 'capital social', el grado de competitividad electoral en cada área geográfica y los cálculosestratégicos que los electores realizan en función del tamaño de las circunscripciones electorales y de las distorsiones a la representación que impone la ley electoral. El informe emplea datos individuales, procedentesde las encuestas postelectorales del CIS, y utiliza regresiones multivariantes no lineales, aplicadas a muestras agregadas en panel.

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Informe técnico sobre embarcaciones pesqueras, el cual abarca la zona centro del litoral peruano, entre las localidades pesqueras de río Chico - laguna Grande, cumpliendo así con el desarrollo de la primera línea de investigación

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Durante el crucero de evaluación de la merluza se realizaron muestreos de zooplancton, sobre todo de eufáusidos, dada la importancia de este grupo de la dieta de los peces, especialmente de los juveniles de merluza. El zooplancton estuvo conformado principalmente por copépodos y eufáusidos, que tuvieron mayor frecuencia y abundancia. Los eufáusidos presentaron un gradiente latitudinal en donde los máximos volúmenes estuvieron en la zona norte y disminuían progresivamente hacia el sur. Los volúmenes promedio de zooplancton resultaron ser menores a los valores medios históricos.

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Describe la prospección efectuada a bordo de la E/P San Jacinto I (Puerto Pizarro – Ilo), realizada con la finalidad de contribuir al conocimiento de la distribución y concentración de los recursos pesqueros costeros, a profundidades menores de 40bz. Así mismo, presenta las características generales de organización y metodologías de trabajo. Los resultados más importantes obtenidos fueron: el conocimiento actual de la distribución y diversidad de los recursos pesqueros, la estructura del sistema costero y las condiciones ambientales

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El crucero de evaluación del stock de Merluza (Merluccius gayi peruanus) se realizó entre el 15 de mayo y el 08 de junio de 1997, a bordo del BIC Humboldt, en pleno desarrollo de El Niño 1997. Tuvo como objetivo general conocer su distribución y concentración, biomasa,estructura poblacional por tamaños y edades.

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Estudia los resultados y relaciones de los componentes oceanográficos, biológicos, poblacionales y de pesca que fueron investigados durante el crucero BIC José Olaya Balandra 9806-07 de Puerto Pizarro a Huarmey

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Pharmacogenetics, the study of how individual genetic profiles influence the response to drugs, is an important topic. Results from pharmacogenetics studies in various clinical settings may lead to personalized medicine. Herein, we present the most important concepts of this discipline, as well as currently-used study methods.

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En el otoño del 2000 la merluza se halló en concentraciones dispersas entre Chimbote y Puerto Pizarro, con mayor abundancia en el estrato II de la subárea D y el norte, entre Máncora y la frontera norte.

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Las principales concentraciones de la merluza se presentaron dispersas y las mayores localizadas entre Zorritos y Punta Sal con mayores densidades en el estrato III de la Sub área A y el estrato II de la Sub área D.

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El Crucero de Investigación de los Recursos Demersales y Estudios paleoceanográficos en el Otoño del 2003 (Cr. BIC Olaya 0305-06), del 20 de mayo al 18 de junio, tuvo la particularidad de comprender tres etapas con objetivos específicos: Primera Etapa: Estudios paleoceanográficos, de Callao a Pisco del 20 al 24 de mayo 2003. Segunda Etapa: Rastreo acústico, de Huarmey a Puerto Pizarro del 25 de mayo al 3 de junio 2003. Tercera Etapa: Evaluación por área barrida, de Puerto Pizarro al sur de Punta Malabrigo, del 4 al 18 de junio 2003. En este crucero se dio inicio a los estudios paleoceanográficos. Los resultados del Rastreo acústico con lances de comprobación, proporcionaron el marco ambiental e información de la abundancia relativa de merluza. Con la evaluación por el método de Área barrida, se culminó la evaluación poblacional de los recursos bentodemersales.

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La evolución de peso en los períodos de lactación y transición de 583 lechones fue estudiada mediante un análisis estadístico, evaluando el efecto de la suplementación con ácidos grasos de cadena media (AGCM) en lechones con poco peso al nacimiento. 188 de los 375 lechones que nacieron con un peso al nacimiento (PN) &1250 g recibieron 3mL de AGCM cada 24 h durante los primeros 3 días de vida; su peso medio al destete (día 28) fue inferior respecto al grupo control (lechones no suplementados) (-114,17 g). No obstante, 106 de los 180 lechones nacidos con un PN &1000 g fueron suplementados, y su peso medio al destete y a finales de transición (día 63) fue superior respecto al grupo control (destete: +315,16 g; día 63: +775,47 g). Finalmente, los lechones suplementados con PN&800 g tuvieron los peores resultados: su diferencia de peso medio al destete fue de -177,58 g respecto al grupo control. Por lo tanto, en esta prueba fueron estudiados los lechones con un PN entre 800 y 999 g porque el grupo suplementado al destete tuvo una diferencia de peso medio considerable respecto al grupo control:+511,58 g. Asimismo, considerando una probabilidad de error inferior a 0,05, no hubieron diferencias significativas en las diferentes categorías de PN analizadas. De todas maneras, es importante destacar el alto grado de significación en la suplementación con AGCM en lechones con PN entre 800 y 999g (P=0,059). Por otra parte, el PN del grupo suplementado con PN&1000 g fue inferior que el del grupo no suplementado con PN&1000 g; esta diferencia de PN fue significativa (P=0,004) y como consecuencia el grado de significación en la suplementación con AGCM en lechones con PN entre 800 y 999 g fue inferior al esperado. Además, en esta prueba se incluyeron algunos resultados generales y también un análisis simple de supervivencia, aunque no era el objetivo principal