1000 resultados para CHILE - POLITICA ECONOMICA - 2006
Resumo:
The present work provides an ex-post assessment of the UK 5-a-day information campaign where the positive effects of information on consumption levels are disentangled from the potentially conflicting price dynamics. A model-based estimate of the counterfactual (no-intervention) scenario is computed using data from the Expenditure and Food Survey between 2002 and 2006. For this purpose fruit and vegetable demand is modelled employing Quadratic Almost Ideal Demand System (QUAIDS) specification with demographic effects and controlling for potential endogeneity of prices and total food expenditure.
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Negli ultimi anni le istituzioni e la regolamentazione hanno svolto un ruolo sempre più importante nell’analisi della crescita economica. Tuttavia, non è facile interpretare le istituzioni e gli effetti dei regolamenti sulla crescita attraverso indicatori che tendono a “misurare” le istituzioni. Lo scopo di questa ricerca è analizzare la relazione di lungo periodo tra la crescita economica e la regolamentazione e il ruolo della regolamentazione antitrust sulla crescita economica. La stima econometrica dei modelli di crescita con la concorrenza e gli indicatori di potere di mercato si base su un dataset appositamente costruito che copre 211 Paesi, su un arco temporale massimo di 50 anni (da 1960 a 2009). In particolare, cerchiamo di identificare un quadro analitico volto a integrare l’analisi istituzionale ed economica al fine di valutare il ruolo della regolamentazione e, più in generale, il ruolo delle istituzioni nella crescita economica. Dopo una revisione della letteratura teorica ed empirica sulla crescita e le istituzioni, vi presentiamo l’analisi dell'impatto normativo (RIA) in materia di concorrenza, e analizziamo le principali misure di regolamentazione, la governance e le misure antitrust. Per rispondere alla nostra domanda di ricerca si stimano modelli di crescita prendendo in considerazione tre diverse misure di regolamentazione: la Regulation Impact (RI), la Governance (GOV), e la libertà economica (LIB). Nel modello a effetti fissi, RI, gli effetti della legislazione antitrust sulla crescita economica sono significativi e positivi, e gli effetti di durata antitrust sono significativi, ma negativi. Nel pannel dinamico, GOV, gli effetti dell’indicatore di governance sulla crescita sono notevoli, ma negativo. Nel pannel dinamico, LIB, gli effetti della LIB sono significativi e negativi.
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Analysts, politicians and international players from all over the world look at China as one of the most powerful countries on the international scenario, and as a country whose economic development can significantly impact on the economies of the rest of the world. However many aspects of this country have still to be investigated. First the still fundamental role played by Chinese rural areas for the general development of the country from a political, economic and social point of view. In particular, the way in which the rural areas have influenced the social stability of the whole country has been widely discussed due to their strict relationship with the urban areas where most people from the countryside emigrate searching for a job and a better life. In recent years many studies have mostly focused on the urbanization phenomenon with little interest in the living conditions in rural areas and in the deep changes which have occurred in some, mainly agricultural provinces. An analysis of the level of infrastructure is one of the main aspects which highlights the principal differences in terms of living conditions between rural and urban areas. In this thesis, I first carried out the analysis through the multivariate statistics approach (Principal Component Analysis and Cluster Analysis) in order to define the new map of rural areas based on the analysis of living conditions. In the second part I elaborated an index (Living Conditions Index) through the Fuzzy Expert/Inference System. Finally I compared this index (LCI) to the results obtained from the cluster analysis drawing geographic maps. The data source is the second national agricultural census of China carried out in 2006. In particular, I analysed the data refer to villages but aggregated at province level.
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La ricerca punta a ricostruire il complesso e travagliato processo decisionale che porta alla realizzazione del quarto centro siderurgico di Taranto. Il grande stabilimento viene progettato nel 1955, approda sui tavoli del comitato di Presidenza della Finsider nel settembre del 1956 e dopo quasi quattro anni di dibattiti e dietrofront ottiene il via libera dal consiglio dei Ministri il 9 giugno del 1959. La prima pietra del centro verrà posta il 10 luglio del 1960, il primo settore (un tubificio) inaugurato nel 1961, mentre il resto del complesso entrerà in funzione nel 1964. Ispiratore del centro è Pasquale Saraceno e gli uomini dell'associazione Svimez, convinti sostenitori dell'industrializzazione dell'Italia Meridionale. Il progetto sostenuto apertamente dalla Democrazia Cristiana a partire dal 1956 e in seguito da tutte le forze politiche, viene convintamente osteggiato dall'Impresa Pubblica, Finsider in testa, che vede messa a repentaglio l'autonomia imprenditoriale del gruppo e i propri equilibri economici. Il centro meridionale è considerato strategicamente penalizzante ed economicamente sconveniente, dato che i maggiori centri industriali italiani del tempo si trovano nell'Italia Settentrionale (quindi una localizzazione meridionale comporterebbe un aggravio di costi per le operazioni di trasporto dell'acciaio). L'Impresa pubblica opterebbe su una politica imprenditoriale più prudente, incentrata sul potenziamento graduale dei centri già esistenti. Non così la Politica decisa ad attuare una svolta in grado di realizzare evidenti progressi nell'economia meridionale. La nostra ricerca ha cercato di ricostruire l'impegno e le manovre dei principali partiti politici e parallelamente le strategie e le ragioni dell'Impresa pubblica tenendo anche conto del grande dibattito sorto sulla stampa nazionale tra favorevoli e contrari al progetto e al coinvolgimento dell'opinione pubblica meridionale in particolare pugliese. La ricerca si divide in tre parti (dedicate alle origini del progetto (1954-1955), gli sviluppi della vicenda (1957-1958), il via libera al centro (1959-1960) e si articola in sei capitoli (Meridione e industrializzazione: verso il quarto centro siderurgico; La siderurgia italiana verso il boom: il progetto del IV centro a ciclo integrale; La polemica Iri – Dc: uno scontro istituzionale; Il Pci e il centro siderurgico di Taranto; La vicenda Vado Ligure e la posizione dell'impresa privata; L'approvazione del progetto). La tesi cerca di mettere a fuoco la posizione della Politica (Dc e Pci su tutti), della Tecnica (Iri e Finsider ma anche progetti e impegno dei privati, quali la Fiat e la Falck) e della società civile (soprattutto quella tarantina dedicando una certa attenzione al mondo cattolico). La ricerca si è svolta su più livelli. Nel primo anno si è compiuta un'approfondito studio presso l'archivio dell'Iri (conservato presso l'Archivio Centrale dello Stato a Roma), della Dc (Istituto Sturzo, Roma), del Pci (Istituto Gramsci Roma). Il secondo ha permesso di soffermarsi sulle vicende di Taranto (Archivio dell'Arcidiocesi, Archivio del Comune, Biblioteca Comunale). Il terzo è stato focalizzato ancora su vicende politiche e finanziarie (Archivio Storico Banca d'Italia, Archivio Giulio Andreotti, Archivio storico del Senato, tutti con sede a Roma). L'esame dei verbali dei Comitati esecutivi della Finsider per gli anni 1954 -1959 rivela una chiara direzione: la Finsider studia con grande rigore la situazione del mercato italiano, delle varie aziende e dei centri produttivi del Gruppo. Un rigore finalizzato alla chiusura dei centri ritenuti antiquati e poco funzionali e al potenziamento di quelli più moderni e dalle dimensioni imponenti. Un'azione tesa ad incrementare la produzione, essere competitivi sul mercato internazionale e salvaguardare il vero faro dell'azienda in quegli anni: l'economicità. Cioè ottenere il più possibile tutelando gli equilibri finanziari del Gruppo. E' per questo che per ben due anni, i funzionari dell'azienda avanzano progetti complementari, come quello del piccolo centro di Apuania, ma il Comitato esecutivo pur considerando l'investimento indispensabile e conveniente, decide di rinviarne la realizzazione. Gli elementi più rilevanti sono emersi per l'anno 1957. E' noto come il centro siderurgico meridionale fosse messo a rischio da un altro progetto avanzato dalla Fiat, decisa a realizzare un proprio stabilimento nell'Italia settentrionale, a Vado Ligure. Il centro avrebbe dovuto rifornire di acciaio gli stabilimenti della casa automobilistica rendendola indipendente dall'Industria di Stato. Nel caso si fosse realizzato il centro di Vado (al quale la Fiat rinuncerà nel 1957) sarebbe risultato impossibile realizzarne un altro nel Meridione (a quel punto la produzione avrebbe superato i consumi). Dai dati esaminati emerge una trattativa finora inedita che vede il coinvolgimento della Finsider e di privati stranieri.
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This paper reports the progress achieved in an anthropological investigation based on which there is now a more in depth understanding of some dimensions of the “kinship work” carried out by families in Chile. The main objective is to analyze the work of maintaining family links performed primarily by women within families and show how this work reproduces gender inequalities within them. On the basis of a longitudinal methodology based on semi-structured interviews, it is concluded that the work of maintaining family links performed by women is crucial but goes unnoticed because kinship obligations are seen as a naturally being part of women’s role in the family.
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Placentation starts with the formation of a spheroidal trophoblastic shell surrounding the embryo, thus facilitating both implantation into the uterine stroma and contact with maternal blood. Although it is known that diabetes increases the placental size and weight, the mechanisms responsible for this alteration are still poorly understood. In mammals, cellular proliferation occurs in parallel to placental development and it is possible that diabetes induces abnormal uncontrolled cell proliferation in the placenta similar to that seen in other organs (e.g. retina). To test this hypothesis, the objective of this work was to determine cell proliferation in different regions of the placenta during its development in a diabetic rat model. Accordingly, diabetes was induced on day 2 of pregnancy in Wistar rats by a single injection of alloxan (40 mg/kg i.v.). Placentas were collected on days 14, 17, and 20 postcoitum. Immunoperoxidase was used to identify Ki67 nuclear antigen in placental sections. The number of proliferating cells was determined in the total placental area as well as in the labyrinth, spongiotrophoblast and giant trophoblast cell regions. During the course of pregnancy, the number of Ki67 positive cells decreased in both control and diabetic rat placentas. However, starting from day 17 of pregnancy, the number of Ki67 positive cells in the labyrinth and spongiotrophoblast regions was higher in diabetic rat placentas as compared to control. The present results demonstrate that placentas from the diabetic rat model have a significantly higher number of proliferating cells in specific regions of the placenta and at defined developmental stages. It is possible that this increased cell proliferation promotes thickness of the placental barrier consequently affecting the normal maternal-fetal exchanges.
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El artículo analiza los intereses y prioridades de la política económica externa de los Estados Unidos y las complejas relaciones entre Washington y el gobierno de Buenos Aires en relación a la puesta en marcha del Plan Marshall de reconstrucción de Europa Occidental. La no participación de la Argentina en él dificultó su proceso de industrialización al restringir su comercio con el viejo continente e impedirle obtener las divisas necesarias para comprar en los EEUU, proveedor fundamental de los bienes que necesitaba.
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Este libro reúne las ideas que académicos y funcionarios expresaron en el encuentro fronterizo colombo-venezolano Vecindad sin límites, que tuvo lugar en la ciudad de Cúcuta, con el objetivo de analizar las dinámicas de la región fronteriza, en particular aquellas concernientes a la Zona de Integración Fronteriza (ZIF) entre el departamento de Norte de Santander y el estado Táchira. La puesta en marcha de esta zona de integración ha generado grandes expectativas entre los nativos de estas regiones, ya que ha para ellos la ZIF se puede convertir en un instrumento que permita mejorar sus condiciones de vida; tendiendo en cuenta que, tradicionalmente, las regiones de frontera son las que menos se benefician del desarrollo de sus países, por lo que sus habitantes se ven obligados a enfrentar múltiples problemáticas en el día a día. De la misma manera, para ambos países la ZIF es la oportunidad para avanzar en varios proyectos de integración y cooperación fronteriza. A Colombia y Venezuela los une una vecindad inexorable y compleja, sin límites, que requiere ser comprendida en el ánimo de fortalecerla. Esta publicación va dirigida a los ciudadanos interesados en las dinámicas y perspectivas de la región fronteriza y de las relaciones binacionales entre ambos países.
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El presente trabajo estudiará si el Centro Internacional de Arreglo de Diferencias Relativas a Inversiones asumió competencia y arbitró, en el caso Argentino, sobre asuntos que no pueden ser objeto de arbitramento, debido a que se refieren a facultades soberanas de los Estados.
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La Corporación Colombiana de Investigación Agropecuaria, CORPOICA, es una organización que involucra a diversos actores distintos del Estado. CORPOICA surgió cuando Colombia experimentaba un cambio en la estructura del sistema nacional de investigación agrícola, junto con los procesos de modernización del Estado y la apertura económica. Esta investigación se centra en la política pública de Ciencia y Tecnología que dio origen a CORPOICA, para determinar los factores que impulsaron la alianza entre el sector público y privado que caracterizó el sistema nacional de investigación agrícola, implementado en la última década del siglo XX.
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La ley 550 de Reestructuración empresarial en Colombia surgió en 1999 como una medida de contingencia desarrollada por el gobierno para proteger a la industria nacional ante la crisis que se encontraba atravesando el país en esa década. Por ende el presente trabajo muestra el desarrollo, la ejecución y el progreso de la ley 550 de 1999 desde su nacimiento hasta su evolución mas resiente. Adicionalmente se mostraran casos muy concretos y descripciones específicas de la ley que pueden llegar a ayudar más adelante a los empresarios que se puedan llegar a encontrar en proceso de reestructuración.
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El Grupo de Investigación en Perdurabilidad Empresarial de la Facultad de Administración de la Universidad del Rosario ha venido trabajando para encontrar un factor cuantitativo financiero de medición que permita apoyar la metodología para determinar si una empresa y/o sector estratégico1 es perdurable. Contar con este indicador facilita la medición del hacinamiento cuantitativo y permite poner en comparación, bajo términos unificados, el resultado de dicha herramienta con los resultados fácilmente observables a través de la investigación y consultoría cualitativa. Más de 80 sectores estratégicos han sido abordados para realizar el análisis de hacinamiento, una de las primeras dificultades que surge es la determinación del indicador cuantitativo de evaluación, ya que en la mayoría de los casos los empresarios no cuentan con indicadores no financieros para realizar una comparación frente a sus rivales directos.
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El Observatorio de Epidemiología empresarial hace parte del Grupo de Investigación en Perdurabilidad Empresarial de la Facultad de Administración y tiene como misión ser una plataforma de monitoreo, investigación y difusión de estudios de salud y enfermedad de las empresas, con el fin de generar conocimiento pertinente acerca de la perdurabilidad empresarial colombiana. Por lo tanto, se ha planteado como objetivo general aplicar el método epidemiológico en el fenómeno de la empresa con el fi n de comprender sus procesos de salud y enfermedad.
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La provincia del Guavio, iniciará en el año 2010 el camino hacia el desarrollo sostenible, con acciones por desarrollar y que serán de gran responsabilidad para las instituciones que conforman la Alianza por el desarrollo del Guavio. La recuperación de las condiciones sociales y económicas de población son el inicio fundamental para lograr los propósitos de una provincia competitiva en el año 2020, esto se logrará a través de la realización de programas y proyectos orientados a crear y en otras instancias, a recuperar los niveles de atractividad de la inversión para la provincia. Los proyectos para el rescate de estas condiciones, contribuyen a la generación de escenarios atractivos para la inversión interna y externa, aspectos específicos tales como tasas de interés, incentivos de inversión, mejoramiento y mantenimiento de infraestructura vial, servicios de nuevas tecnologías, mayor presencia de entidades financieras, capacitación del capital humano, inversión y gestión en proyectos de desarrollo económico local, son entre otros, elementos importantes en los cuales la provincia deberá trabajar de manera contundente en los primeros años del proceso de construcción de esta visión.
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El comercio internacional es un motor de crecimiento económico para los países, ante las numerosas crisis y obstáculos presentados con los aliados comerciales de Colombia, surge esta investigación, la cual busca motivar a inversionistas a invertir en mercados Centroamericanos tales como Honduras, Guatemala y El Salvador, con el fin de aprovechar facilidades al comercio como el Tratado de Libre Comercio con estos países que conforman el Triangulo Norte, e invertir en los sectores más atractivos de la región epsecialmente bajo el análisis hecho tanto en el sector textil como el de confecciones.