979 resultados para Audience development,Cultura,Città,Rigenerazione urbana,Eventi culturali,Frida nel Parco
Resumo:
Progetto di rigenerazione urbana dell'area della stazione ferroviaria di Rimini che si propone di ricucire la cesura urbana esistente fra la città storica e la città del mare, mediante la prosecuzione e reinterpretazione dei tessuti edilizi presenti, una nuova stazione a ponte e un parco di archeologia industriale. Si approfondisce il tema dell'isolato urbano e la tematizzazione di 5 isolati a corte.
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Il progetto di questa tesi affronta le tematiche relative agli interventi di riqualificazione, adeguamento e rigenerazione urbana di un edificio residenziale di 15 unità abitative situato nella zona della Bolognina in Via Tibaldi. Le condizioni di vetustà dell’edificato e l’evoluzione economico sociale del quartiere hanno portato negli anni all’insorgere di nuove situazioni di criticità. Si sono riscontrati problemi relativi alle dimensioni degli alloggi (troppo grandi per le esigenze dei nuovi nuclei familiari), ai bassi livelli di comfort interni (rapporti illuminanti non rispettati e dimensioni dei vani non confacenti a normativa), all’accessibilità (vano ascensore inefficiente) e alla bassa efficienza energetica, che produce elevati costi di esercizio. L’analisi degli spazi esterni invece ha evidenziato uno stato di abbandono della corte, caratterizzata dalla disorganizzazione dei percorsi e delle aree verdi oltre a una carenza del numero di posti auto necessari agli abitanti dell’isolato. L’obiettivo che si pone la tesi è quello di adeguare l’area alle nuove esigenze dell’utenza e di migliorare gli standard qualitativi dell’edificato, considerando la fattibilità dell’intervento e ipotizzando misure che si pongano in alternativa ad una demolizione completa dell’edificio. Inoltre, le soluzioni proposte sono state studiate in modo da poter essere applicate non solo sul caso studio, ma anche sull’intero isolato, in un’ottica di riqualificazione urbana.Per gli spazi interni, le scelte adottate riguardano la demolizione e ricostruzione puntuali delle murature non portanti o collaboranti e l’ampliamento delle superfici finestrate, conformando a normativa i vani degli alloggi, dotandoli di una maggior superficie utile e riducendo la condizione di discomfort luminoso interno. La stessa strategia è stata adottata anche per ridefinire e diversificare il taglio degli alloggi. Infine per migliorare l’accessibilità all’edificio e agli alloggi le soluzioni prevedono l’inserimento un sistema loggiato per rendere raggiungibili direttamente dal vano ascensore preesistente, che presentava uno sbarco solo interpiano, due appartamenti per piano (dal primo al quarto). Per raggiungere invece le unità abitative collocate nel piano rialzato si è previsto di innalzare la quota del terreno fino all’altezza della soglia di ingresso ai vani. Parallelamente ci si è occupati della riprogettazione degli spazi esterni, optando per un’azione a scala urbana. La riorganizzazione delle aree è avvenuta attraverso l’inserimento di nuovi percorsi pedonali di collegamento all’edificato e mediante la progettazione e riqualificazione di spazi per la socializzazione. Infine, per arginare le problematiche relative al fabbisogno di parcheggi, si è agito diversificando e ponendo su livelli differenti la viabilità carrabile e gli spazi verdi attraverso l’inserimento di un parcheggio seminterrato.
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Il progetto affronta le tematiche relative agli interventi di riqualificazione, adeguamento e rigenerazione urbana di un edificio residenziale degli anni ’20, di 15 unità abitative situato a Bologna, nella zona della Bolognina in Via Pellegrino Tibaldi. In tale edificio i problemi riscontrati riguardavano le dimensioni degli alloggi, i bassi livelli di comfort interni, l’accessibilità e la bassa efficienza energetica. Dall’analisi degli spazi esterni invece si evidenziava uno stato di abbandono della corte, caratterizzata dalla disorganizzazione dei percorsi e delle aree verdi oltre che dalla carenza di posti auto necessari agli abitanti dell’isolato. Per quanto concerne gli spazi interni, le scelte adottate riguardano la demolizione e la ricostruzione puntuale delle murature non portanti o collaboranti e l’ampliamento delle superfici finestrate mentre per riconfigurare e diversificare il taglio degli alloggi si è intervenuti solo sul quarto piano dove sono stati ricavati degli appartamenti di taglio inferiore. Infine per migliorare l’accessibilità all’edificio e agli alloggi si è previsto un sistema loggiato che rende raggiungibili direttamente dal vano ascensore preesistente, che presentava uno sbarco solo interpiano, due appartamenti per piano (dal primo al quarto). Per raggiungere invece le unità abitative collocate nel piano rialzato si è previsto di innalzare la quota del terreno fino all’altezza della soglia di ingresso ai vani. Parallelamente ci si è occupati della riprogettazione degli spazi esterni dotando le aree di nuovi percorsi pedonali di collegamento all’edificato e progettando spazi per la socializzazione. Infine, per arginare le problematiche relative al fabbisogno di parcheggi, si è agito diversificando e ponendo su livelli differenti la viabilità carrabile e gli spazi verdi attraverso l’inserimento di un parcheggio seminterrato.
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The urban mobility has in the bicycle its symbol of the most environmentally sustainable modal of transportation of the planet, title conferred by the United Nations Organization (ONU). Nevertheless, the cities suffer with the traffic jam caused by the automobile fleet growth, what implies in a larger displacement time, injuries to the environment, to financials and to the quality of life. In order to build in a sustainable way the urban mobility, public policies are necessary to encourage the preferential usage, by the society, of the mass transit or the non-motorized type of transportation. Objecting cooperate with the public power and the civil society, this study intents to, through an analysis about the UFPR Extension Program - CICLOVIDA, propose a sustainable urban mobility public policy development, with emphasis in the bicycle´s usage. eferentially, it is discussed concepts such as Society, State and Government as well as public policies, which go in cycles to the State´s and Government´s responsibilities; and are presented the Sustainable Urban Mobility Public Policies (PPMUS) in Brazil. Also, it is debated about the transport by bicycle as an option to the sustainable mobility. Methodologically, the study is of an empiric-social nature, with the application of both qualitative and observational methods, what characterizes as an exploratory level of research, with the researcher´s involvement in the participant form, due to her acting on the Program. Regarding the research lineation, it was used the bibliographic and documental form as well as case study, by means of the nonparametric sampling by accessibility or convenience. Related to the data collection technique, it was used structured interviews with self-applied questionnaires and natural participant observation. Aligned with the research´s objective and matter, the outcome confirmed that the Extension Program CICLOVIDA of the Federal University of Paraná (UFPR) may effectively contribute in the development of a PPMUS proposal with emphasis in the bicycle usage. Thus, it was built a political proposal with a free form writing, objecting subsidize policies both institutional as public MUS through the bicycle usage and therefore, support the mobility, also contributing to the sustainability and to the public development planning.
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Problema. Esta investigación se aproxima al entorno escolar con el propósito de avanzar en la comprensión de los imaginarios de los adolescentes y docentes en torno al cuerpo, la corporalidad y la AF, como un elemento relevante en el diseño de programas y planes efectivos para fomento de la práctica de AF. Objetivo. Analizar los imaginarios sociales de docentes y adolescentes en torno a los conceptos de cuerpo, corporalidad y AF. Métodos. Investigación de corte cualitativo, descriptivo e interpretativo. Se realizaron entrevistas semi-estructuradas a docentes y a estudiantes entre los 12 y 18 años de un colegio público de Bogotá. Se realizó análisis de contenido. Se compararon los resultados de estudiantes por grupos de edades y género. Resultados. Docentes y estudiantes definen el cuerpo a partir de las características biológicas, las diferencias sexuales y las funciones vitales. La definición de corporalidad en los estudiantes se encuentra ligada con la imagen y la apariencia física; los docentes la entienden como la posibilidad de interactuar con el entorno y como la materialización de la existencia. La AF en los estudiantes se asocia con la práctica de ejercicio y deporte, en los docentes se comprende como una práctica de autocuidado que permite el mantenimiento de la salud. Conclusiones. Para promover la AF tempranamente como una experiencia vital es necesario intervenir los espacios escolares. Hay que vincular al cuerpo a los procesos formativos con el propósito de desarrollar la autonomía corporal, este aspecto implica cambios en los currículos.
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La presente tesis doctoral titulada “Cuidados, Género y Cultura de Paz. Presupuestos teóricos y percepciones en el sistema educativo andaluz” tiene por objeto conocer, analizar y visibilizar los cuidados que se dan en el sistema educativo andaluz. En esta investigación se pretende evidenciar, tomar conciencia y prestigiar los cuidados desde cualquier ámbito y área y en cualquier relación intra e interpersonal, así como la urgente necesidad de su praxis y reparto de los mismos en el mundo privado y público desde cualquier disciplina y espacio. En nuestra investigación partimos de diferentes enfoques teóricos y metodológicos como los Estudios de las Mujeres y de Género, la Investigación para la Paz y la ética del cuidado que nos han permitido conocer y avanzar sobre los diferentes resultados, conclusiones y limitaciones acerca de los cuidados. A nivel metodológico, esta investigación se ha llevado a cabo a través de una metodología cualitativa interpretativa y etnográfica que nos ha facilitado describir, interpretar, reflexionar sobre nuestro objeto de estudio. Hemos elegido este enfoque metodológico porque se adapta a nuestras necesidades de información y comprensión. Este estudio se desarrolló en cuatro centros educativos de Educación Secundaria Obligatoria con diferentes realidades socioeconómicas, culturales y territoriales. En ellos se llevaron a cabo observaciones, entrevistas, talleres, registro de diario y grupos de discusión, con el propósito de conocer la percepción que tenía del cuidado el conjunto de la comunidad educativa y cómo desarrollaban las prácticas de cuidados.
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Il patrimonio residenziale italiano ammonta a 12,2 milioni di edifici, di cui il 57,5% ha più di 50 anni ed è stato costruito in assenza di normative specifiche, in termini di sicurezza sismica, resistenza al fuoco, efficienza energetica e accessibilità, e manifesta un’avanzata obsolescenza. Agire su questo patrimonio significa operare tramite le due macro categorie di intervento: demolizione/ricostruzione o riqualificazione energetica. Questa ricerca dottorale vuole indagare la demolizione/ricostruzione di comparti urbani periferici, costruiti tra 1945-1965, quale strategia di rigenerazione urbana, integrandola in un modello edilizio basato sui criteri dell’economia circolare. Vengono definite le caratteristiche costruttive e i principi di questo modello di progettazione ecosistemica, denominato Integrho, che coniuga i criteri di ecodesign nel ciclo di vita (Building in Layers, Design for Disassembly e il Design out Waste) con quelli di bioclimaticità e di adattabilità funzionale. Il lavoro è stato improntato secondo due livelli gerarchici, scala urbana e scala edilizia, tra loro correlate mediante quella intermedia dell’isolato, al fine di ottenere un obiettivo di natura metodologica: definire uno strumento di supporto decisionale, capace di indirizzare tra le categorie di intervento attraverso parametri oggettivi, valutati con analisi comparative speditive. Tale metodologia viene applicata al contesto di Bologna, e si fonda sulla creazione di un’approfondita base conoscitiva attraverso la catalogazione delle 8.209 pratiche edilizie di nuova costruzione presentate tra 1945 e il 1965. Tale strumento georeferenziato, contenente informazioni tipologiche, costruttive ecc., è impiegato per valutare in modo quantitativo e speditivo i consumi energetici, i materiali incorporati, gli impatti ambientali e i costi economici dei differenti scenari di intervento nel ciclo di vita. Infine, l’applicazione del modello edilizio Integrho e del paradigma Ri-Costruire per Ri-Generare ad uno degli isolati periferici selezionati, è impiegata come esemplificazione dell’intero processo, dalla fase conoscitiva a quella strumentale, al fine di verificarne l’attendibilità e l’applicabilità su larga scala.
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A Milano, nel sito che ha ospitato Expo 2015, sta nascendo MIND:Milano Innovation District, un quartiere innovativo e sostenibile che si candida a diventare luogo di eccellenze grazie ad una partnership pubblico-privato che sta rigenerando l’area creando un quartiere ex-novo. Gli attori pubblici e privati in gioco nella creazione di questo luogo sono molteplici e uniti allo scopo di creare un distretto appetibile sia per le aziende che vi si insedieranno sia per la popolazione milanese e lombarda. Proprio la cittadinanza svolgerà un ruolo chiave nella creazione di una vera e propria comunità in grado di far raggiungere a questo quartiere l’ambizioso obiettivo di diventare un luogo vissuto a pieno a tutte le ore del giorno e durante tutto l’anno. Il luogo infatti non presenta una comunità di partenza radicata nel territorio in grado di garantire storia e identità: il sito infatti aveva ospitato Expo nel 2015, dopo che i lavori di bonifica e creazione di infrastrutture avevano dal 2011 colmato questo vuoto urbano, ma è stato effettivamente aperto al pubblico soltanto nel mese di Maggio 2022. Coinvolgere la comunità che vive nelle aree limitrofe risulterà di primaria importanza per avvicinare la popolazione a questo luogo e renderla partecipe della co-creazione. Come si inserirà questo quartiere nel tessuto urbano e sociale milanese? E quali esternalità sono previste per la città di Milano, i comuni limitrofi della provincia?
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La tesi si occupa della rigenerazione urbana, ambientale e architettonica dell’attuale piazza Garibaldi, partendo dal progetto di Alberto Burri per la stessa area. Con occhio critico la proposta del maestro viene sviscerata e approfondita per poi portare con sé un progetto di rigenerazione del sistema urbano. Nonostante le splendide e monumentali architetture, e seppur essendo uno dei grandi accessi alla città storica, l’area ha perso la sua centralità a causa di vari mutamenti urbanistici effettuati nel corso del tempo. In seguito ad una analisi storica e percettiva, è stata proposta la riprogettazione dell’area consapevolmente alla sua storia e alle necessità odierne. Il progetto si pone l’obiettivo di donare alla città un nuovo spazio dedicato al grande artista e aprire quest’ultima verso l’esterno con un nuovo degno accesso. Il progetto quindi prevede la progettazione di una piazza, Piazza Burri, con un giardino adiacente, il Giardino delle Sculture, e un centro culturale e artistico, al Fondazione Alveare. La proposta progettuale si collega agli altri spazi espositivi della città promuovendo così una rete di collegamento che riaccenda l’area, e Città di Castello, dal punto di vista dell’attrattività.
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This report aims at describing the project developed in the Customer Relationship Management Field Lab, under a partnership established between Nova SBE and the group IMPRESA. The major goal was to elaborate on possible initiatives to increase the traffic on the website of Expresso, which were supported by evidences found through structured interviews and the company’s internal data. As the main findings are the increasing role of mobile devices and social media on the news’ consumption habits. These encourage an integrated improvement of the overall digital offer of Expresso, in a perspective of brand and audience development that should be a goal for the whole company.
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Työskentelin vuonna 2005 kotimaisen lyhyt- ja dokumenttielokuvan festivaalilla Kettupäivillä tiedottajana. Festivaalia järjestävän Suomen elokuvakontakti ry:n toiminnan tavoitteina on mm. edistää elokuvantekijöiden ja yleisön välisiä kontakteja ja lisätä kiinnostusta elokuvan eri muotoihin. Tavoitteensa saavuttamiseksi se järjestää vuosittain Kettupäiviä. Työskennellessäni Kettupäivillä huomasin, että suuri yleisö ei ole ottanut tapahtumaa Suomen elokuvakontakti ry:n tavoitteen mukaisesti omakseen. Festivaali käyttää yleisön tavoittamiseen perinteisiä keinoja eli tiedottamista ja markkinointia. Tiedotuksen ja markkinoinnin ohella yleisön tavoittamiskeinoksi on Suomessakin nousemassa yleisötyö. Yleisötyötä voidaan pitää keinona kulttuuritapahtuman helpompaan saavuttamiseen. Kulttuuritapahtuma on saavutettava silloin, kun erilaiset yleisöt voivat osallistua siihen mahdollisimman helposti ja esteettömästi. Kulttuuritapahtuman saavutettavuutta voidaan parantaa poistamalla osallistumisen esteitä. Esteet voivat olla fyysisiä, aisteihin liittyviä, taloudellisia, asenteellisia/henkisiä, tiedollisia tai tiedottamiseen liittyviä tai päätöksen teon puutteellisuudesta johtuvia. Yleisötyö toimii lähinnä asenteellisten ja tiedollisten esteiden poistamisen keinona. Työn tavoitteena on löytää konkreettisia esimerkkejä Kettupäivien yleisötyöhön ja sitä kautta laajemman yleisön tavoittamiseen festivaalille. Tutkin yleisötyötä kolmen erilaisen helsinkiläisen kulttuuriorganisaation tekemän yleisötyön kautta. Haastattelut tein vuosien 2005 ja 2006 vaihteessa, jonka jälkeen kirjoitin työn seuraavan vuoden aikana. Yleisötyön merkitys markkinoinnin ja tiedotuksen ohella kulttuurituotteen ulkoisen viestinnän ja yleisön saavuttamisen kannalta on oleellinen etenkin pienissä tai muulla tapaa marginaalissa toimivissa kulttuuriorganisaatioissa. Tärkeää pienen tai keskisuuren taideorganisaation yleisötyössä on resurssien laskeminen siten, ettei yleisötyö syö voimavaroja päätoimintamuodosta, mutta että yleisötyöllä on oma vahva merkityksensä yleisöjen liikuttamisessa ja kulttuurituotteen tunnettuuden lisäämisessä.
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En aquest treball s'investiga, a través de l'obra d'Alphonse Mucha com autor paradigmàtic de l'Art Nouveau en el context geogràfic del París de finals del segle XIX i principis del XX, la possible influència de la publicitat en la difusió i consolidació de les creences i valors dels grups socials més ben posicionats, i molt especialment en el cas de la dona, ja que l'obra de Mucha està centrada bàsicament en la figura femenina. Així mateix, també es busca esbrinar la intervenció d'aquests grups en la creació d'un camp artístic que alhora faria possible la contemplació estètica de l'anunci comercial, i que esdevindria un element més d'aquesta moderna cultura, capitalista i urbana, de grans transformacions i avenços tecnològics, i que des d'una òptica crítica com la de l'Escola de Frankfurt, estaria 'cosificant' l'individu en nom de la ciència i el progrés, des del moment en què aquest quedaria condemnat al consum il·limitat per tal de satisfer un desig insaciable: l'afany d'emulació de la classe ociosa, o dit d'altra manera, d'aquella que el domina.
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El interés de este estudio de caso es evidenciar la relación que existe entre el clientelismo y las transformaciones de uso del suelo en el barrio Pablo Escobar en Medellín, entre 1982 y 1995. Se analiza como la marginación de la población del barrio Moravia conduce a la creación de capital social y el fortalecimiento de las redes sociales existentes dentro del mismo. Se muestra además cómo estas redes son aprovechadas por Pablo Escobar en su carrera política para aumentar su capital político. Por último, se muestra cómo su programa de Medellín sin Tugurios cambia el comportamiento y el uso de suelo de la población de los tugurios de Moravia, ahora reubicada en el barrio Pablo Escobar.
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Resumen basado en el de la publicación
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Esta dissertação parte da unidade como categoria teórica. São utilizados para este estudo a filosofia da física (CAPRA, WILBER, HAWKING ); a teoria do imaginário (DURAND, BACHELARD ) e a biologia do conhecimento ( MATURANA ). O método de trabalho é fenomenológico hermenêutico e através do conceito de vivência ( DILTHEY apud AMARAL ) prioriza a experiência direta com o mundo. Na relação indissociável entre teoria e método assume-se o sentido de unidade com o meio onde estamos inseridos, num processo de interdependência. O trabalho proposto constitui-se de vivências na natureza, através de rituais da cultura indígena, desenvolvidos com alunos de Séries Iniciais do Ensino Fundamental. O objetivo é que a criança tome consciência da unidade, como forma de “ser” humano ou de simplesmente ser, de maneira que a criança perceba a importância dos seus atos para o cosmos. Finalizo o trabalho com uma abertura para uma filosofia de vida que registra a importância de como educadores tentarmos resgatar valores que a cultura tecnológica e urbana enfraqueceram.