956 resultados para RDNet audio comunicazione ethernet impianti acustici RCF
Resumo:
The development of Latin American cinema in the 1960s was underwritten by a number of key texts that outlined the aesthetic and political direction of individual filmmakers and collectives (Solanas and Getino, 1969; Rocha, 1965; Espinosa, 1969). Although asserting the specificity of Latin American culture, the theoretical foundations of its New Wave influenced oppositional filmmaking way beyond its own regional boundaries. This chapter looks at how movements in British art cinema, especially the Black Audio Film Collective, were inspired and propelled by the theories behind New Latin American cinema. Facilitated by English translations in journals such as Jump Cut in the early ‘80s, Cuban and Argentine cinematic manifestoes provided a radical alternative to the traditional language of film theory available to filmmakers in Europe and works such as Signs of Empire (1983-4); Handsworth Songs (1986) and Seven Songs for Malcolm X (1993) grew out of this trans-continental exchange. The Black Audio Film Collective represented a merging of politics, popular culture, and art that was, at once, oppositional and melodic. Fusing postcolonial discourse with pop music, the avant-garde and re-imaginings of subalternity, the work of ‘The Collective’ provides us with a useful example of how British art cinema has drawn from theoretical foundations formed outside of Europe and the West. As this chapter will argue however, the Black Audio Film Collective’s work can also be read as a reaction to the specificity of British socio-politics of the ‘80s and ‘90s. Its engagement with the aesthetico-political strategies of Latin American cinema, then, undercut what was a solidly British project, rooted in (post)colonial history and emerging ideas of disaporic identity. If the propulsive thrust of The Black Audio Film Collective’s art was shaped by Third Cinema, its images and concerns were self-consciously British.
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L'energia idroelettrica è una fonte di energia alternativa e rinnovabile che sfrutta il moto dell'acqua, generato grazie all'energia potenziale presente tra due bacini posti a quote diverse per convertire l'energia meccanica in elettrica attraverso un alternatore collegato a turbina. Gli impianti si classificano in: impianti ad acqua fluente, a deflusso regolato, ad accumulo tramite pompaggio. Le turbine idrauliche sono quei dispositivi meccanici in grado di convertire l'energia cinetica in energia meccanica. Fra tutte studieremo la Pelton, la Francis e la Kaplan e i loro criteri di scelta. I grandi impianti hanno un notevole impatto ambientale, ecco perché la nuova tecnologia si basa sul mini idroelettrico; quest'ultimo dal punto di vista economico è competitivo rispetto alle altre fonti rinnovabili ed ai combustibili fossili.
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La tesi illustra la tecnologia alla base della produzione di energia eolica. Nella tesi è analizzata una soluzione, molto diffusa che consente un buon sfruttamento della risorsa eolica tramite un generatore a velocità variabile a doppia alimentazione. Questa macchina deriva dall'evoluzione della classica macchina asincrona con opportune modifiche sulle caratteristiche funzionali riuscendo in questo modo ad espandere il campo di utilizzo e a sfruttare al massimo la risorsa vento. Questo tipo di generatore mantiene un elevato rendimento anche alle medie–basse velocità del vento.
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Lo scopo di questo lavoro è fornire una conoscenza base del funzionamento dell’apparato uditivo, seguita da una panoramica delle protesi auricolari e poi andare nello specifico a discutere dell’ impianto cocleare (IC), un vero proprio organo di senso artificiale capace di stimolare direttamente il nervo acustico.
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In questo elaborato è stato discusso il tema della depurazione delle acque reflue, in particolar modo il sistema SBR. L'SBR (Sequencing Batch Reactors) è un sistema di impianti di depurazione composto da una vasca di raccolta del liquame e una o più vasche in parallelo, i reattori, che consistono nel vero e proprio cure dell'impianto. Di fatto le fasi del processo depurativo restano immutate rispetto ad un impianto tradizionale, ma l'SBR introduce come nuovo parametro dimensionale il tempo. infatti, tutti i trattamenti depurativi sono svolti sequenzialmente nel reattore. Un programma gestisce le varie fasi del trattamento esclusivamente sulla base della loro durata (stabilita relativamente alla natura del refluo e quindi ai trattamenti da svolgere in maniera più o meno intensiva). Questa caratteristica rende l'intero impianto molto versatile nel caso di variazioni dei dati in ingresso. Per questo motivo gli impianti SBR sono ottimi per la piccola media impresa, in quanto sono facilmente adattabili alle variazioni stagionali di produzione. Sono inoltre possibili realizzazioni di impianti per il trattamento di ingenti portate, o elevate concentrazioni, ponendo più reattori in parallelo alimentati dalle stessa vasca di accumulo. In questo modo è possibile svolgere un maggiore numero di cicli depurativi al giorno e quindi rispettare i valori normativi in uscita dell'impianto. In conclusione questa tipologia d'impianto presenta notevoli vantaggi fra i quali anche quello di avere bassi costi operativi. La motivazione di ciò sta nel fatto che l'impianto lavora solo se ha effettivamente una portata, per cui se non vi è presenza di refluo il reattore non lavora e quindi non comporta costi.
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‘Scratch’ investigates the use of physical space as a representation of narrative and dramatic structure. An audio-drama, it is a world-first in being location-sensitive without being tied to any particular place (preceding attempts by others have emphasised location-specific aspects of the genre). Developed in collaboration with and part-funded by BBC Radio Drama, it builds on research undertaken for ‘Dragons’ (output 4). It uses pre-recorded audio on GPS-enabled mobile devices allowing sounds to be virtually attached to locations in an outdoor space. As participants move, they encounter scenes forming a coherent drama which behave differently if the same place is visited more than once. This translocational approach opens novel artistic possibilities exploited through team expertise in narrative, sound design and advanced interaction. It is also significant in the economics of broadcast media as a more viable proposition than the many experimental locative experiences which have been site-specific: this was of great interest to the BBC. The public performance selected for BBC FreeThinking, 1-2 September 2008 in Liverpool as part of European Capital of Culture was reported in a co-authored 2009 conference presentation at ISEA, Belfast, 26-29 August 2009 and in a co-authored short chapter in Spierling and Szilas (eds.) Interactive Storytelling, Springer 2008. Boyd Davis directed the project and devised and undertook the evaluation with 40 trial listeners, reporting to BBC executives (http://researchonline.rca.ac.uk/1000/) for whom a second trial was also run in London in 2009. The evaluation used interview, video observation and a questionnaire combining an open question at the beginning with more specific questions later, avoiding channelling respondents' reactions immediately after the experience into issues which might not be uppermost in their minds, while also yielding data capable of rigorous analysis. The evaluation was to provide feedback to the makers of the drama and to guide policy at the BBC. [287] Participants were recruited principally through the publicity for FreeThinking 2008 – mainly via the festival website. The average age of participants was 40. The gender of participants was 20 males, 17 females and 3 null returns. The evaluation strategy was to combine an open question at the beginning with more specific questions later. In this way we avoided channeling respondents' initial opinions immediately after the experience into issues which might not be uppermost in their minds, while also yielding data capable of rigorous analysis. The purpose of the evaluation was to provide guidance for ourselves as the makers of the drama and to guide policy at the BBC on locative and other interactive media. The responses are analysed in the report.
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Il progetto di testi consiste in un caso di presentazione aziendale (FAAC), pensato attraverso l'utilizzo della Virtual Reality. Si tratta il percorso progettuale partendo dal Brief fino ad arrivare all'ambiente virtuale per la presentazione nelle fiere di un nuovo dissuasore mobile pensato per le infrastrutture.
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L’obiettivo di questa tesi è illustrare quali siano stati i metodi di studio e le soluzioni adottate per ottimizzare gli impianti di raffreddamento e lubrificazione della monoposto da competizione sviluppata dal team Unibo Motorsport, in preparazione alla stagione di gara 2016 della Formula SAE®. Inizialmente saranno analizzate le principali problematiche di entrambi gli impianti attraverso simulazioni CFD (Computational Fluid Dynamics) e dati telemetrici degli anni passati. In seguito, saranno mostrati i diversi procedimenti di progettazione e il completamento degli impianti unitamente ad una loro valutazione economica. Infine, per verificare l’effettivo successo delle operazioni svolte a bordo vettura, verranno mostrate acquisizioni telemetriche relative alle gare ed altre simulazioni relative alle nuove geometrie sviluppate. Un altro obiettivo della trattazione è mettere a disposizione dei futuri membri del reparto motore un documento che contenga tutte le considerazioni fatte a riguardo degli impianti studiati. Questo è fondamentale all’interno di un ambiente come un team di Formula SAE®, dove ogni anno si ha il ricambio di una buona parte dei membri. Se gli studi svolti sugli impianti venissero persi, i nuovi arrivati si troverebbero a mettere le mani su un qualcosa di sconosciuto e lo sviluppo della vettura negli anni si troverebbe enormemente rallentato. Il “learning by doing” che ha sempre caratterizzato questo progetto viene infatti affiancato con armonia dalla possibilità di consultare esperienze pregresse relative al caso di studio considerato.