999 resultados para Provana di Collegno, Giacinto, 1794-1856.


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Embora os ftalatos sejam um dos poluentes mais frequentemente encontrados no meio ambiente, há escassez de dados na literatura sobre biorremediação de solos tropicais contaminados por esses compostos. Por esse motivo, este estudo avaliou a biorremediação de um solo contaminado com os plastificantes DEHP (Bis-2-etilhexilftalato), DIDP (Di-isodecilftalato) e álcool isobutílico, por uma indústria no Estado de São Paulo. A biorremediação ocorreu pela utilização de microrganismos presentes no solo e pela adição de inóculo adaptado em reator em fase de lama. O reator foi monitorado durante 120 dias, sendo corrigida apenas a umidade do solo. Os resultados indicaram que a biodegradação dos ftalatos seguiu uma cinética de primeira ordem e a biorremediação ocorreu na faixa de pH entre 7,4 e 8,4 e temperaturas entre 17 e 25 ºC, com eficiência de remoção de contaminantes acima de 70 %. Após 120 dias, o teor de DEHP estava abaixo de 4 mg kg-1, limite estipulado pela legislação brasileira para solo de uso residencial.

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Résumé II lavoro verte sui volgarizzamenti quattro-cinquecenteschi di Luciano di Samosata, importante capitolo nella fortuna dell'autore greco, che diede l'avvio a quel vasto fenomeno chiamato "lucianesimo", esteso in Europa fino al XIX sec. In particolare fornisco l'edizione critica e commentata delle Storie vere volgarizzate, contenute nella prima, assai ampia (41 opuscoli), e per molto tempo unica, silloge lucianea in volgare, che ho datato a poco prima del 1480. Essa ci è giunta tramite un unico manoscritto, il Vaticano Chigiano L.VI.215, confezionato a Ferrara per Ercole I d'Este, nonché in almeno otto edizioni veneziane apparse fra il 1525 e il 1551. La princeps, da cui dipendono in vario modo tutte le edizioni successive, è pubblicata da Niccolò Zoppino. I1 ms. e le prime due edizioni (1525; 1527 Bindoni e Pasini) tacciono il nome del traduttore, che compare solo nell'edizione del 1529 (Zoppino): Niccolò Leoniceno (1428-1524), medico umanista e valente grecista, attivo a Ferrara dal 1464 al 1524, studioso e traduttore di Ippocrate e Galeno, editore di Aristotele e volgarizzatore di storici per Ercole d'Este. L'edizione ha richiesto uno studio preliminare sulle numerose traduzioni in latino e in volgare di Luciano, per valutare meglio le modalità della sua fortuna umanistica. Confrontando ms. e stampe, per le Storie vere si hanno due volgarizzamenti totalmente diversi, fin dal titolo: La vera historia nel ms., Le vere narrazioni nelle cinquecentine. Ma per l'ultimo quarto di testo, ms. e stampe in sostanza coincidono. La collazione ha coinvolto anche il testo greco (con gli apparati delle edizioni critiche) e la versione latina dell'umanista umbro Lilio Tifernate (1417/18-1486) risalente al 1439-43 ca., intitolata De veris narrationibus, di cui si hanno almeno tre redazioni d'autore; una quarta è invece dovuta probabilmente a Benedetto Bordon, che la inserì nella sua silloge latina di Luciano del 1494. Ho cosa stabilito che il volgarizzamento del ms. Chigiano, La vera historia, è stato eseguito direttamente dal greco, fatto eccezionale nel panorama delle traduzioni umanistiche, mentre quello a stampa, Le vere narrazioni, deriva dalla redazione Bordon del De veris narrationibus. La diversità dei titoli dipende dalle varianti dei codici greci utilizzati dai traduttori: il Vat. gr. 1323, o una sua copia, è utilizzato sia dal volgarizzatore del Chigiano, sia da Bordon, indipendentemente l'uno dall'altro; il Marc. gr. 434, o una sua copia, dal Tifernate. Il titolo latino mantenuto da Bordon risale al Tifernate. Per quanto riguarda l'attribuzione dei due volgarizzamenti, come già per altri due testi della silloge da me studiati (Lucio 01 Asino e Timone), anche per La vera historia del Chigiano è accettabile il nome di Niccolò Leoniceno, poiché: 1) essa è tradotta direttamente dal greco, correttamente e con buona resa in volgare, 2) Paolo Giovio -che conobbe di persona il Leoniceno -, negli Elogia veris clarorum virorum imaginibus apposita ricorda che i volgarizzamenti di Luciano e di Dione eseguiti dal Leoniceno piacquero molto ad Ercole d'Este, 3) nessuno nella prima metà del sec. XVI rivendica, per sé o per un suo maestro, il volgarizzamento di Luciano. Le vere narrazioni a stampa, tradotte dal latino del Bordon, dopo il 1494 e prima del 1525, per la parte che diverge dalla Vera historia rimangono invece anonime. Dato che si tratta di due volgarizzamenti distinti, ho allestito l'edizione a fronte dei due testi fin dove essi divergono, seguendo per l'uno il ms., per l'altro la princeps; per la parte finale, in cui confluiscono, mi baso invece sul manoscritto e relego in apparato le varianti più vistose della princeps (non è emerso un chiaro rapporto di dipendenza fra i due testimoni). Oltre all'apparato critico con le lezioni rifiutate, fornisco un commento con la giustificazione delle scelte e il confronto con i corrispondenti passi greci e latini.

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Durant el segle XIX, l'economia espanyola va transitar per les primeres etapes de la industrialització. Aquest procés es va donar en paral·lel a la integració del mercat domèstic de béns i factors, en un moment en què les reformes liberals i la construcció de la xarxa ferroviària, entre d'altres, van generar una important caiguda en els costos detransport. Al mateix temps que es donava aquesta progressiva integració del mercat domèstic espanyol, es van produir canvis significatius en la pauta de localització industrial. D'una banda, hi hagué un augment considerable de la concentració espacial de la indústria des de mitjans de segle XIX i fins a la Guerra Civil, i d¿altra, un increment de l'especialització regional. Ara bé, quines van ser les forces que van generar aquests canvis? Des d¿un punt de vista teòric, el model de Heckscher-Ohlin suggereix que la distribució a l'espai de l¿activitat econòmica ve determinada per l'avantatge comparativa dels territoris en funció de la dotació relativa de factors. Al seu torn, els models de Nova Geografia Econòmica (NEG) mostren l'existència d'una relació en forma de campana entre el procés d'integració econòmica i el grau de concentració geogràfica de l'activitat industrial. Aquest article examina empíricament els determinants de la localització industrial a Espanya entre 1856 i 1929, mitjançant l'estimació d¿un model que combina els elements de tipus Heckscher-Ohlin i els factors apuntats des de la NEG, amb l'objectiu de contrastar la força relativa dels arguments vinculats a aquestes dues interpretacions a l'hora de modular la localització de la indústria a Espanya. L'anàlisi dels resultats obtinguts mostra que tant la dotació de factors com els mecanismes de tipus NEG van ser elements determinants que expliquen la distribució geogràfica de la indústria des del segle XIX, tot i que la seva força relativa va anar variant amb el temps.

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New economic geography models show that there may be a strong relationship between economic integration and the geographical concentration of industries. Nevertheless, this relationship is neither unique nor stable, and may follow a ?-shaped pattern in the long term. The aim of the present paper is to analyze the evolution of the geographical concentration of manufacturing across Spanish regions during the period 1856-1995. We construct several geographical concentration indices for different points in time over these 140 years. The analysis is carried out at two levels of aggregation, in regions corresponding to the NUTS-II and NUTS-III classifications. We confirm that the process of economic integration stimulated the geographical concentration of industrial activity. Nevertheless, the localization coefficients only started to fall after the beginning of the integration of the Spanish Economy into the international markets in the mid-70s, and this new path was not interrupted by Spain¿s entry in the European Union some years later

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Famille d'Angoulême (?); François Ier; Bibliothèque du roi à Fontainebleau. N° 2 de l’inventaire de 1496 de la bibliothèque de la famille d’Angoulême à Cognac "Item le libvre de Dan[te] (?) escript en parchemin et à la main et en ytalien et en françoys. Couvert de drap de soye broché d'or ouquel y a deux fermoers d'argent aux armes de feu mondit seigneur. Lequel libvre est historié" (?) . Cote de la bibliothèque personnelle de François Ier « 202 ». N° ? du catalogue de la Bibliothèque du roi à Paris à la fin du XVIe s.