955 resultados para IL-5


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In questo lavoro di tesi abbiamo studiato la relazione esistente tra la concentrazione di drogante in un wafer di silicio e l’energia superficiale del suo ossido nativo. 
La strumentazione utilizzata per la misura dell’energia superficiale è il tensiometro ottico, uno strumento semplice ma efficace per valutare le proprietà chimico-fisiche dell’interfaccia liquido-solido.
 Il tensiometro ottico misura l’angolo di contatto statico e dinamico. La misura dell’angolo statico ci ha permesso di valutare l’energia superficiale dell’ossido nativo attraverso il metodo di Owen-Wendt. Per valutare l’omogeneità chimica/fisica dell’ossido abbiamo invece misurato l’isteresi dell’angolo di contatto in configurazione dinamica. Le misure di angolo statico e dinamico sono state realizzate su 10 frammenti di wafer di silicio a concentrazione crescente da 10^13 a 10^19 atomi/cm^3 di entrambi i tipi di drogante (ossia di tipo p - boro - e di tipo n - fosforo -). E’ stato osservato che, per i substrati drogati con boro, l’energia superficiale presenta un picco corrispondente ad una concentrazione di circa 10^15 atomi/cm^3 nell’intervallo di concentrazione 2 · 10^13 − 1.6 · 10^16 atomi/cm^3. Mentre i campioni drogati con fosforo presentano un andamento dell’energia superficiale leggermente crescente al crescere della concentrazione di drogaggio nell’intervallo di concentrazione 6.5 · 10^14 − 1.5 · 10^19 atomi/cm^3. Questo risultato è stato correlato alla diffusione degli atomi di drogante nell’ossido che raggiunge l’interfaccia SiO2 − Aria. 
 L’osservazione sperimentale che l’energia superficiale dell’ossido dipenda dalla concentrazione di drogante è avvalorata dal confronto fra la componente polare e dispersiva, in particolare la componente polare presenta lo stesso picco osservato nell’energia superficiale. Le impurità nell’ossido, determinate dagli atomi di drogante, conferiscono quindi polarità alla superficie aumentando l’energia superficiale totale. 
Dal confronto fra le misure dei campioni as received con le misure dell’ossido ricostruito dopo 7 e 21 giorni di esposizione all’aria, ricaviamo che gli atomi di drogante diffondono nel tempo e, in particolare, la polarità superficiale ritorna alle con- dizioni as recived dopo 21 giorni dalla rimozione dell’ossido. 
E’ stata simulata numericamente una goccia su una superficie, comprendendo come il picco osservato nell’energia superficiale corrisponde ad un minimo dell’energia di Gibbs per i campioni di tipo p. 
Infine, l’isteresi aumenta in valor medio per i campioni con ossido ricostruito rispetto ai campioni as recived, ad indicare una possibile variazione dell’omogeneità chimico-fisica delle superfici.

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Il Modello Standard descrive la fenomenologia delle interazioni fondamentali con estrema precisione; tuttavia è incompleto e deve esistere nuova fisica oltre tale modello. Al momento non si è in grado di prevedere come e a che scala di energia tale fisica si manifesti. Un’eventuale risonanza nello stato finale μ + μ − a masse elevate costituirebbe un segnale di nuova fisica. Un fenomeno di questo tipo viene catalogato come produzione della particella Z' , la quale non rappresenterebbe necessariamente un nuovo bosone vettore sequenziale alla Z_0 . Questa tesi si colloca nell’ambito della ricerca della Z' nei processi di interazione protone-protone a LHC in termini di una generica risonanza che decade in coppie di muoni di carica opposta. I limiti attualmente fissati stabiliscono che non vi siano segnali di nuove risonanze per il Modello Sequenziale (SSM) al di sotto dei 2960 GeV. In questo lavoro di tesi si effettua un’analisi per un’eventuale Z ', fino a 5 TeV di massa. A Maggio 2015, LHC ha raggiunto un’energia nel centro di massa di 13 TeV aumentando di un fattore 10 o più il potere di scoperta per oggetti con massa superiore a 1 TeV. In questo scenario, favorevole all’osservazione di fenomeni rari, si inserisce la mia ricerca.

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Au Piémont quatre minorités linguistiques historiques sont protégées par la loi: occitane, française, provençale et walser. Les municipalités francophones du Piémont sont vingt-huit, dont la plupart se trouve sur un territoire appelé « vallées vaudoises ». Le français est parlé comme un dialecte régional et il peut être considéré comme une variété de la langue, car il diffère du français de France pour son vocabulaire et sa prononciation. Le but de cette étude est celui d’examiner le degré de diffusion du français dans les vallées vaudoises, vérifier la présence d’initiatives de protection et l’engagement de la population. La présente étude est composée par sept parties. Le Chapitre 1 et 2 présentent l’état des recherches et définissent la méthode et le but de l’étude. Le Chapitre 3 présente un aperçu de l’histoire linguistique de la région, examine la situation linguistique actuelle notamment des minorités linguistiques historiques et du dialecte régional et analyse les lois qui protègent les minorités. Le Chapitre 4 décrit le territoire habité par la minorité française et présente un aperçu sur les événements historiques qui ont fait de ce territoire une communauté multilingue. Le Chapitre 5 analyse les compétences de la population, le degré de diffusion et les traits sociolinguistiques de la minorité. Le Chapitre 6 décrit les raisons de l’importance de la préservation du français dans les vallées vaudoises et présente un aperçu des initiatives de protection. La Conclusion présente les résultats et les possibles évolutions futures de l’étude. Afin d’atteindre l’objectif de l’étude, un sondage en ligne et plusieurs interviews ont été effectués ; ceux-ci ont permis d’obtenir des données ensuite analysées d’un point de vue statistique. En général, ce patrimoine est aujourd’hui très fragile ; cependant, un procès de revitalisation a commencé.

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This dissertation aims to examine the field of film festival subtitling by means of the analysis of two subtitling experiences. These experiences will be approached both on a methodological and on a practical level in order to analyse how subtitlers put theory into practice. This approach will also help underline the existing differences in work methodology as far as different work experiences are concerned. The subtitling experiences examined in this dissertation are part of my internships as a subtitler in two Italian film festivals, namely “Umbria Film Festival” and “900 Fest”. In this dissertation, I chose to focus on the subtitling of two of the audiovisual products I translated. These products are a German documentary titled Befreier und Befreite and a Danish fiction film titled Stille Hjerte. This dissertation is divided into five chapters. Chapter 1 describes audiovisual translation at its most theoretical level, focusing on subtitling criteria and strategies. Chapter 2 examines the concept of film translation, focusing on the distinctive features of documentary translation as a specific genre. This chapter also presents the concept of film festival and provides information concerning the translation policies of festivals. Chapter 3 presents the festivals I worked for and details my internship experiences. Chapter 4 focuses on the German documentary and proposes a number of solutions to its main translation problems. Chapter 5 focuses on the Danish film and offers solutions to its translation problems. At the end of the dissertation, I will provide some comments on my internship experiences as well as on the practice of film festival subtitling.

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This thesis is aimed at providing a translation from Italian into English of some chapters taken from Osteopatia come Medicina di Terreno (Osteopathy as Ground Medicine), written by Dr. Mauro Fornari D.O.M.R.O.I., Dr. Alberto Garoli MD Ac, MD Ay, MD Tcm, Dr. Lara Gozzi D.O.M.R.O.I., Professor Stefano Guizzardi MD Ph.D., Dr. Andrea Martini D.O.M.R.O.I., and Dr. Stefano Matassoni D.O.M.R.O.I., published in 2014 by Piccin Nuova Libraria publishing house. The main reason behind this choice is a personal interest in technical-scientific translation, especially in medical translation. Furthermore, this translation has been personally requested by one of the authors of the book, Dr. Mauro Fornari, in order to export the new and functional osteopathic method to assess the patient, that is discussed in this book. The dissertation consists of four chapters. Chapter one illustrates an analysis of specialized languages from a stylistic, textual, lexical and morphosyntactic point of view. Chapter two contains an analysis of the main features of medical language, both in Italian and English. Chapter three is focused on corpus linguistics and the use of corpora in specialized translation, it includes a brief introduction to the Osteopathic practice, and contains the translation of chapters 4-5-6-7 of Osteopatia come Medicina di Terreno. And finally, chapter four contains an analysis of the problems found during the translation process, and a proposal for their resolution.

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Questo elaborato presenta una procedura di rilievo eseguito con la scansione Laser e la Fotogrammetria per lo studio della facciata della Chiesa di Santa Lucia in Bologna e le successive elaborazioni dei dati tramite software di correlazione automatica Open Source e commerciali Low Cost basati sui principi della Structure from Motion. Nel particolare, il rilievo laser è stato eseguito da 5 posizioni diverse e tramite l’utilizzo di 7 target, mentre il rilievo fotogrammetrico è stato di tipo speditivo poiché le prese sono state eseguite solo da terra ed è stato impiegato un tempo di lavoro minimo (una decina di minuti). I punti di appoggio per la georeferenziazione dei dati fotogrammetrici sono stati estratti dal datum fornito dal laser e dal set di fotogrammi a disposizione è stato ottenuta una nuvola di punti densa tramite programmi Open Source e con software commerciali. Si sono quindi potuti operare confronti tra i risultati ottenuti con la fotogrammetria e tra il dato che si aveva di riferimento, cioè il modello tridimensionale ottenuto grazie al rilievo laser. In questo modo si è potuto verificare l’accuratezza dei risultati ottenuti con la fotogrammetria ed è stato possibile determinare quale calcolo teorico approssimativo dell’errore poteva essere funzionante per questo caso di studio e casi simili. Inoltre viene mostrato come produrre un foto raddrizzamento tramite l’utilizzo di una sola foto utilizzando un programma freeware. Successivamente è stata vettorializzata la facciata della chiesa ed è stata valutata l’accuratezza di tale prodotto, sempre confrontandola con il dato di riferimento, ed infine è stato determinato quale calcolo teorico dell’errore poteva essere utilizzato in questo caso. Infine, avendo notato la diffusione nel commercio odierno della stampa di oggetti 3D, è stato proposto un procedimento per passare da una nuvola di punti tridimensionale ad un modello 3D stampato.

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Il crescente bisogno di infrastrutture di trasporto va inevitabilmente a collidere con la penuria di spazi che caratterizzano le città metropolitane. Per questo motivo ci si orienta sempre più spesso verso soluzioni che riescono a minimizzare lo spazio urbano utilizzato per sopperire ai bisogni legati alla mobilità. Il presente lavoro di tesi è incentrato sul tema del comportamento di scavi a cielo aperto in ambiente urbano, con particolare riferimento agli spostamenti delle strutture perimetrali di sostegno e del terreno a monte, nonché alla caratterizzazione geotecnica dei terreni interessati. In contesti edificati infatti, il controllo degli spostamenti è di fondamentale importanza per ridurre il più possibile il rischio di effetti indesiderati sulle strutture preesistenti. Il lavoro è stato strutturato come segue: Il capitolo 2 è dedicato ai risultati di evidenze sperimentali raccolte da diversi ricercatori con riferimento a un gran numero di casi di studio, che hanno portato alla definizione di correlazioni empiriche tra gli spostamenti, le caratteristiche del terreno e dell'opera di sostegno. Queste costituiscono un primo riferimento per una previsione qualitativa degli spostamenti indotti dagli scavi. Nel capitolo 3 si affronta il caso studio della stazione Dateo della metropolitana M4 di Milano, particolare attenzione viene rivolta alla caratterizzazione tecnologica degli elementi fondamentali, strutturali e geotecnici, che qualificano questo tipo di opere. Nel capitolo 4 vengono sintetizzati i risultati delle campagne geognostiche, ed esposta la caratterizzazione geotecnica dei terreni dell'area in esame. Il capitolo 5 è dedicato alla descrizione di semplici metodi empirici per la stima dei massimi spostamenti indotti dalla realizzazione di scavi profondi. Nel capitolo 6 si presentano le conclusioni del lavoro svolto.

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OBJECTIVE: To evaluate the effect of IL-6 blockade using tocilizumab in inducing remission of arterial large vessel vasculitides (LVV). METHODS: Five consecutive patients with giant-cell arteritis (GCA) and two with Takayasu’s arteritis (TA) were treated by tocilizumab infusions (8 mg/kg). Tocilizumab was given every other week for the first month and once monthly thereafter. Clinical symptoms of disease activity, erythrocyte sedimentation rate (ESR), C-reactive protein (CRP) level and glucocorticoid (GC) dosage necessary to maintain remission were prospectively assessed. MR angiography was performed to monitor local inflammation. RESULTS: Of the seven patients three were newly diagnosed and four showed GC resistance, i.e. GC could not be lowered to less than 7.5 mg/day. The mean follow-up time was 4.3 months (range 3–7 months). All patients achieved a rapid and complete clinical response and normalisation of the acute phase proteins. Remarkably, prednisone dosage could be reduced within 12 weeks to a mean of 2.5 mg/day (range 0–10 mg/day). No relapse and no drug-related side effects were noted. CONCLUSION: Collectively the data suggest that IL-6 blockade using tocilizumab qualifies as a therapeutic option to induce rapid remission in large vessel vasculitides.

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Recent publishing on the migration phenomena in the communitarian and globalized Europe, puts in evidence a fundamental racism which is capable of making cultural processes grow and feed both chaos and social disorder. As a matter of fact we are approaching the ending debates on multicultural citizenship as well as on solidary integration and antiracism. Since the appearing of these phenomena, namely the huge post colonial migration in the nineteen-eighties, by which the colonized countries became almost “emigrant nurseries”, one could expect their stabilization. On the contrary, globalization and migration (twin subjects) everywhere still produce, at various levels, social disturbances together with some chauvinistic limitations as an ultimate kind of western prosperity defense. The peculiar European features of this new racism, less than ideological (superiority, homogeneity and civilizing mission), are confined to the concepts of patriotism, inequality and exclusion. In these terms one can understand why the new economic expansionism and the quest for new world markets makes European policies unstable, which remain undecided between conservatism, liberalism and extreme right. All this explains at least two things: the existing ambiguities of some European policies aiming to enhance particular forms of protectionism, and the difficulties in which the antiracist thought seems to be embedded. Indeed, according to what Walter Lorenz has already made clear, by using a well founded methodology, which prevents any fruitless protestations, it is impossible to contrast racism and nationalism. In such context, the educational field should try to use an operative epistemology. In other words the antiracist thought should dispose of competences and skills and, especially, personal and reflective capabilities. All this in order to avoid that which, in different historical scenes, permit the revival of the sense of moral opprobrium could not be identified with the political alibi to maintain privileges as well as advantages for the exclusive benefit of wealthy countries.

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Foxp3+ regulatory T (Treg) cells are essential for the maintenance of immune homeostasis and tolerance. During viral infections, Treg cells can limit the immunopathology resulting from excessive inflammation, yet potentially inhibit effective antiviral T cell responses and promote virus persistence. We report here that the fast-replicating LCMV strain Docile triggers a massive expansion of the Treg population that directly correlates with the size of the virus inoculum and its tendency to establish a chronic, persistent infection. This Treg cell proliferation was greatly enhanced in IL-21R-/- mice and depletion of Treg cells partially rescued defective CD8+ T cell cytokine responses and improved viral clearance in some but not all organs. Notably, IL-21 inhibited Treg cell expansion in a cell intrinsic manner. Moreover, experimental augmentation of Treg cells driven by injection of IL-2/anti-IL-2 immune complexes drastically impaired the functionality of the antiviral T cell response and impeded virus clearance. As a consequence, mice became highly susceptible to chronic infection following exposure to low virus doses. These findings reveal virus-driven Treg cell proliferation as potential evasion strategy that facilitates T cell exhaustion and virus persistence. Furthermore, they suggest that besides its primary function as a direct survival signal for antiviral CD8+ T cells during chronic infections, IL-21 may also indirectly promote CD8+ T cell poly-functionality by restricting the suppressive activity of infection-induced Treg cells.