992 resultados para Gadamer, Hans-Georg: Hermeneutiikka
Resumo:
La dissertazione è uno studio monografico delle cantate dialogiche e delle serenate a più voci e strumenti composte da Händel in Italia negli anni 1706-1710. Insieme ai drammi per musica e agli oratori coevi, le quattro cantate "Aminta e Fillide" HWV 83, "Clori, Tirsi e Fileno" HWV 96, "Il duello amoroso" HWV 82, "Apollo e Dafne" HWV 122 e le due serenate "Aci, Galatea e Polifemo" HWV 72 e "Olinto pastore arcade alle glorie del Tebro" HWV 143 costituiscono le prime importanti affermazioni di Händel come compositore di musica vocale. Le sei composizioni sono state studiate sotto l’aspetto storico-letterario, drammaturgico-musicale e della committenza, con l’obiettivo di individuare intersecazioni fra questi piani. I testi poetici, di cui si è curata l’edizione, sono stati analizzati da un punto di vista storico e stilistico e collocati nel particolare contesto romano del primo Settecento, in cui la proibizione di ogni spettacolo teatrale determinò, sotto la spinta di una raffinata committenza, un ‘drammatizzazione’ dei generi della cantata e della serenata. L’analisi musicale di ciascuna composizione è stata dunque finalizzata a una lettura ‘drammaturgica’, che ha portato alla individuazione dei dispositivi di ascendenza teatrale nella scelte compositive di Händel. Lo studio si conclude con un selettivo confronto con le cantate e le serenate scritte negli stessi anni a Roma da Alessandro Scarlatti.
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La tesi di dottorato ha come oggetto il pensiero sociologico di Georg Simmel con particolare riferimento alla sua interpretazione nei diversi indirizzi di ricerca della sociologia relazionale contemporanea. In particolare, si propone una rilettura del contributo simmeliano alla luce del paradigma relazionale della sociologia di Pierpaolo Donati. Il lavoro di ricerca è stato condotto secondo una rigorosa ricognizione testuale dell’opus simmeliano e della bibliografia critica internazionale sull'argomento in oggetto. A partire dalla nozione di relazione sociale, si dipana l’analisi della proposta sociologica simmeliana: il termine tedesco Wechselwirkung (azione reciproca) racchiude la complessa semantica con cui assume senso l’intera teoria sociologica simmeliana. Simmel è il primo "sociologo relazionale", come sostenuto da Donati, e in questa ricerca si cerca di mostrare le evidenze della validità di tale asserzione. Nella formulazione simmeliana si trovano importanti indizi teorici che permettono di rielaborare la relazione nei termini di una “forma sociale vitale”. Questo significa che la relazione sociale trova la sua ragion d’essere in quanto fenomeno umano che si determina a partire dalle nozioni di “spirito” (Geist) e “vita”(Leben). Nel primo capitolo si chiarisce la natura di questa relazione sociale in rapporto alle varie proposte sociologiche relazionali in campo internazionale. Nel secondo capitolo si analizza in maniera critica la (ri)formulazione simmeliana della relazione come scambio (nella forma simbolica del denaro) e le interpretazioni relazionali che si sono succedute a partire da questo cambio di rotta. Nel terzo capitolo vengono passate in rassegna le principali figure relazionali (la vita della metropoli, la moda, il conflitto, il povero, lo straniero) con le quali si confronta il sociologo berlinese. Nel quarto capitolo si propone di rileggere fenomeni sociali e culturali come forme relazionali in riferimento alla sfera dell’arte e della teologia (religione).
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The human epithelial cell adhesion molecule (EpCAM) is highly expressed in a variety of clinical tumour entities. Although an antibody against EpCAM has successfully been used as an adjuvant therapy in colon cancer, this therapy has never gained wide-spread use. We have therefore investigated the possibilities and limitations for EpCAM as possible molecular imaging target using a panel of preclinical cancer models. Twelve human cancer cell lines representing six tumour entities were tested for their EpCAM expression by qPCR, flow cytometry analysis and immunocytochemistry. In addition, EpCAM expression was analyzed in vivo in xenograft models for tumours derived from these cells. Except for melanoma, all cell lines expressed EpCAM mRNA and protein when grown in vitro. Although they exhibited different mRNA levels, all cell lines showed similar EpCAM protein levels upon detection with monoclonal antibodies. When grown in vivo, the EpCAM expression was unaffected compared to in vitro except for the pancreatic carcinoma cell line 5072 which lost its EpCAM expression in vivo. Intravenously applied radio-labelled anti EpCAM MOC31 antibody was enriched in HT29 primary tumour xenografts indicating that EpCAM binding sites are accessible in vivo. However, bound antibody could only be immunohistochemically detected in the vicinity of perfused blood vessels. Investigation of the fine structure of the HT29 tumour blood vessels showed that they were immature and prone for higher fluid flux into the interstitial space. Consistent with this hypothesis, a higher interstitial fluid pressure of about 12 mbar was measured in the HT29 primary tumour via "wick-in-needle" technique which could explain the limited diffusion of the antibody into the tumour observed by immunohistochemistry.