949 resultados para Brown Alga


Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Se cultivó alga roja Gratelupia doryphora en agua de mar enriquecida con Provasoli y en glicerol. La incubación en agua de mar condujo a un aumento en el porcentaje de los ácidos grasos polünsaturados, mientras que el glicerol incrementó el contenido de lípidos totales. Por tanto, si la alga está siendo producida como un cultivo heterotrófico, es posible aumentar la biomasa de la misma así como el contenido de ácidos grasos biológicamente activos. The red alga Gratelupia doryphora was cultivated in Provasoli enricher (plain) seawater and in a glycerol media. The incubation in seawater leads to an increase in the percentage of polyunsaturated acids, while the glycerol increase the total lipid content. If the alga is being grown as a heterotrophic culture, it is possible to increase the alga biomass as well as the content of biologically-active fatty acids.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Se estudió la preferencia de alimento del erizo cachero (Arbacia lixula) al administrarle una dieta basada en dos macroalgas (Ulva sp. y Cystoceira humilis). Los erizos muestran una tendencia clara a consumir mayor cantidad del alga verde frente al alga parda.ABSTRACT The food preferences of the black sea urchin (Arbacia lixula) was studied giving it a diet based on two macroalgae (Ulva sp. and Cystoceira humilis). The sea urchins showed a clear tendency to consume a higher quantity of green algae against brown algae.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Papel de las poliaminas en la precipitación del carbonato en algas

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

[ES] Este artículo está encaminado al mejor conocimiento de la síntesis de compuestos orgánicos de interés industrial bajo el sistema de cultivo in vitro de las macroalgas.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Francesco Dal Grande (Biodiversity and Climate Research Centre (BiK-F), Senckenberg Gesellschaft fuer Naturforschung, Frankfurt am Main, Germany Goethe Universitat, Frankfurt am Main, Germany). Comunicación ofrecida por David Alors Rodríguez (Universidad Complutense de Madrid)

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Centro de Biodiversidad y Gestión Ambiental, Facultad de Ciencias del Mar, Universidad de Las Palmas de Gran Canaria, Las Palmas, Spain

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Nonostante lo sforzo sempre crescente mirato allo studio delle malattie che colpiscono le sclerattinie, ancora poco si sa circa distribuzione, prevalenza, host range e fattori che concorrono alla comparsa di queste patologie, soprattutto nell’area indopacifica. Questo studio si propone quindi lo scopo di documentare la presenza della Brown Band Disease all’interno delle scogliere madreporiche dell’Arcipelago delle Maldive. Nell’arco di tempo tra Novembre e Dicembre 2013 è stata effettuata una valutazione di tipo quantitativo di tale patologia su tre isole appartenenti l’Atollo di Faafu, rispettivamente Magoodhoo, Filitheyo e Adangau. Queste tre isole sono caratterizzate da un diverso sfruttamento da parte dell’uomo: la prima isola è abitata da locali, la seconda caratterizzata dalla presenza di un resort e l’ultima, un’isola deserta. Al fine di valutare prevalenza, distribuzione e host range della BrBD sono stati effettuati belt transect (25x2 m), point intercept transect e analisi chimico fisiche delle acque. La Brown Band Disease è risultata essere diffusa tra le isole con prevalenze inferiori al 0,50%. Queste non hanno mostrato differenze significative tra le isole, facendo quindi ipotizzare che i diversi valori osservati potrebbero essere imputati a variazioni casuali e naturali. In tutta l’area investigata, le stazioni più profonde hanno mostrato valori di prevalenza maggiori. La patologia è stata registrata infestare soprattutto il genere Acropora (con prevalenza media totale inferiore all’1%) e in un solo caso il genere Isopora. È stato dimostrato come sia presente una correlazione negativa tra densità totale delle sclerattinie e la prevalenza della Brown Band sul genere Acropora. É stato inoltre notato come vi fosse una correlazione positiva tra la prevalenza della BrBD e la presenza del gasteropode Drupella sulle colonie già malate. Poiché il principale ospite della patologia è anche il più abbondante nelle scogliere madreporiche maldiviane, si rendono necessari ulteriori accertamenti e monitoraggi futuri della BrBD.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Da alcuni decenni l’interesse verso i prodotti naturali di origine marina ha portato ad un’intensa ricerca di composti antiossidanti nelle alghe, prodotti per tollerare lo stress ossidativo frequente nelle condizioni ambientali a cui sono soggette. Tra le varie macroalghe le Phaeophyceae, come rivelano numerosi studi, hanno un elevato potenziale antiossidante, spesso associato alla ricchezza in polifenoli. Tuttavia la natura dei composti responsabili di questa attività è ancora oggetto di discussione. Questo lavoro di tesi si è focalizzato sulla determinazione del contenuto polifenolico totale in estratti dell’alga bruna Fucus vesiculosus ottenuti con solvente acetone:acqua in diverse condizioni di tempo e temperatura, tramite il metodo di Folin-Ciocalteau. e sulla valutazione dell’attività antiradicalica degli estratti, con il test del DPPH (2,2-difenil-1-picrilidrazile). Secondariamente è stata effettuata la ricerca di 14 composti fenolici tramite RS-HPLC ed è stata valutata la correlazione tra attività antiossidante e il contenuto di polifenoli totali e individuali. Temperature più alte hanno favorito una maggiore concentrazione di composti fenolici nei campioni, mentre estratti ricavati in tempi brevi a temperature più basse manifestano un’attività antiossidante significativamente più alta. Inoltre il contenuto dei polifenoli totali non è risultato correlato all’attività antiossidante riscontrata. Tra i composti individuali analizzati: miricetina, acido ferulico e catechina, sono stati identificati in tutti gli estratti. La concentrazione di acido ferulico non ha mostrato variazioni significative tra i campioni, mentre la miricetina è risultata più concentrata in estratti ottenuti a temperature maggiori, e la catechina in quelli a temperature minori. Quest’ultima, a differenza dei primi due, mostra una correlazione con l’attività antiossidante, tuttavia molto debole. Sulla base dei risultati ottenuti si può affermare che l’alga Fucus vesiculosus presenta un’importante attività antiossidante ma, in accordo con diversi autori, altri metaboliti devono essere i principali responsabili di questa attività, dal momento che non risulta correlata con il contenuto fenolico.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Nearly 500 brown dwarfs have been discovered in recent years. The majority of these brown dwarfs exist in the solar neighborhood, yet determining their fundamental properties (mass, age, temperature & metallicity) has proved to be quite difficult, with current estimates relying heavily on theoretical models. Binary brown dwarfs provide a unique opportunity to empirically determine fundamental properties, which can then be used to test model predictions. In addition, the observed binary fractions, separations, mass ratios, & orbital eccentricities can provide insight into the formation mechanism of these low-mass objects. I will review the results of various brown dwarf multiplicity studies, and will discuss what we have learned about the formation and evolution of brown dwarfs by examining their binary properties as a function of age and mass.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

The formation of aerosols is a key component in understanding cloud formation in the context of radiative forcings and global climate modeling. Biogenic volatile organic compounds (BVOCs) are a significant source of aerosols, yet there is still much to be learned about their structures, sources, and interactions. The aims of this project were to identify the BVOCs found in the defense chemicals of the brown marmorated stink bug Halymorpha halys and quantify them using gas chromatography-mass spectrometry (GC/MS) and test whether oxidation of these compounds by ozone-promoted aerosol and cloud seed formation. The bugs were tested under two conditions: agitation by asphyxiation and direct glandular exposure. Tridecane, 2(5H)-furanone 5-ethyl, and (E)-2-decenal were identified as the three most abundant compounds. H. halys were also tested in the agitated condition in a smog chamber. It was found that in the presence of 100-180 ppm ozone, secondary aerosols do form. A scanning mobility particle sizer (SMPS) and a cloud condensation nuclei counter (CCNC) were used to characterize the secondary aerosols that formed. This reaction resulted in 0.23 microg/ bug of particulate mass. It was also found that these secondary organic aerosol particles could act as cloud condensation nuclei. At a supersaturation of 1%, we found a kappa value of 0.09. Once regional populations of these stink bugs stabilize and the populations estimates can be made, the additional impacts of their contribution to regional air quality can be calculated.