1000 resultados para Posicionamento relativo estático
Resumo:
Studio della prova FZG svolta per misurare il comportamento degli olii utilizzati per la lubrificazione di ruote dentate, relativamente alla loro efficienza contro il verificarsi di scuffing, puntando all'ottenimento di una proposta di norma basata sullo studio della ISO 14635-1:2000.
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Il grande sviluppo a cui stiamo assistendo negli ultimi anni nell'ambito delle tecnologie mobile e del wearable computing apre le porte a scenari innovativi e interessanti per quanto riguarda sistemi distribuiti collaborativi. Le persone possono sempre più facilmente cooperare e scambiarsi informazioni grazie a queste nuove tecnologie e si può pensare allo sviluppo di sistemi che permettano forme molto avanzate di collaborazione facendo leva sull'aspetto hands-free, ovvero sulla possibilità di utilizzare dispositivi che liberino le mani, come i moderni smart-glasses. Per lo sviluppo di tali sistemi è necessario però studiare nuove tecniche e architetture, in quanto gli strumenti ad oggi a disposizione a supporto della realtà aumentata non sembrano essere del tutto adeguati per tale scopo. Infatti piattaforme come Wikitude o Layar, seppure offrano potenti tecniche di riconoscimento di markers e immagini e di rendering, non offrono quella dinamicità fondamentale per un sistema distribuito collaborativo. Questo scritto ha lo scopo di esplorare questi aspetti mediante l'ideazione, l'analisi, la progettazione e la prototipazione di un semplice caso di studio ispirato a sistemi collaborativi distribuiti basati su realtà aumentata. In particolare in questo lavoro si porrà l'attenzione sul livello delle comunicazioni e delle infrastrutture di rete.
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Dall'inizio del nuovo millennio lo sviluppo di tecnologie nel campo del mobile computing, della rete internet, lo sviluppo dell'Internet of things e pure il cloud computing hanno reso possibile l'innovazione dei metodi di lavoro e collaborazione. L'evoluzione del mobile computing e della realtà aumentata che sta avvenendo in tempi più recenti apre potenzialmente nuovi orizzonti nello sviluppo di sistemi distribuiti collaborativi. Esistono oggi diversi framework a supporto della realtà aumentata, Wikitude, Metaio, Layar, ma l'interesse primario di queste librerie è quello di fornire una serie di API fondamentali per il rendering di immagini 3D attraverso i dispositivi, per lo studio dello spazio in cui inserire queste immagini e per il riconoscimento di marker. Questo tipo di funzionalità sono state un grande passo per quanto riguarda la Computer Graphics e la realtà aumentata chiaramente, però aprono la strada ad una Augmented Reality(AR) ancora più aumentata. Questa tesi si propone proprio di presentare l'ideazione, l'analisi, la progettazione e la prototipazione di un sistema distribuito situato a supporto della collaborazione basato su realtà aumentata. Lo studio di questa applicazione vuole mettere in luce molti aspetti innovativi e che ancora oggi non sono stati approfonditi né tanto meno sviluppati come API o forniti da librerie riguardo alla realtà aumentata e alle sue possibili applicazioni.
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L'obiettivo di questa tesi è quello di esplorare l'ideazione di sistemi software collaborativi innovativi basati su smart-glasses e forme di realtà aumentata mobile. In particolare, è stato formulato un caso di studio che cattura alcuni aspetti essenziali di questi sistemi: un'applicazione nel quale più utenti dotati di smart glasses si muovono in una zona precisa cercando di raggiungere tutti i punti d'interesse preimpostati in fase di inizializzazione e ottendendo le ricompense contenute dentro agli scrigni situati nei suddetti punti. Lo specifico caso di studio si occupa di approfondire gli aspetti relativi all'Interfaccia Utente, mentre precedentemente erano state affrontate le parti riguardanti la comunicazione e la cooperazione. L'applicazione è location-based e si serve delle tecniche di geolocalizzazione GPS ed è hands-free perché l'interfaccia grafica è mostrata all'utente tramite lo schermo degli smart-glasses.
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La tesi è volta a risolvere una problematica riscontrata all'interno di una palestra di Forlì, nella quale durante gli orari pomeridiani/serali, a causa dell'elevata affluenza di persone al suo interno, si verifica un superamento delle condizioni ottimali dell'aria grazie alle quali si ha un corretto equilibrio del sistema di termoregolazione dell'organismo. Quindi è stato creato un impianto di ventilazione tramite l'utilizzo di due software, Sketchup e Trnsys17. Successivamente è stata fatta l'analisi in regime dinamico di tale impianto, andando ad effettuare anche un'analisi dei consumi energetici al fine di stabilire i parametri dei componenti e dell'impianto stesso per garantire il raggiungimento delle condizioni ottimali dell'aria all'interno della palestra.
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Fil: Zalazar, Oscar. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Artes y Diseño
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El presente trabajo, propone una revisión de la cerámica contemporánea, con especial referencia a la producción artística que hoy circula en los principales centros de producción internacional, a partir del intercambio académico realizado por la autora, en la Escuela Nacional Superior de Arte de Limoges, Francia, en febrero-mayo de 2006. La permanencia en este centro de estudios especializado posibilitó, además de la concreción de un proyecto artístico en porcelana, tomar contacto con la producción cerámica de otros países europeos y de oriente, por la vinculación que la institución francesa promueve como eje de su desarrollo y su oferta educativa. De allí la importancia de rescatar y valorar esta experiencia, con la finalidad de tomar conocimiento del estado actual de la cerámica artística y analizar en este contexto, la situación en nuestra región.
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Fil: Perceval, María Cristina. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Filosofía y Letras
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Fil: Gabrielidis de Luna, Angélica. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Filosofía y Letras
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El presente trabajo se ocupa de desarrollar una reflexión sobre los textos testimoniales escritos por Rodolfo Walsh durante los años setentas abordando las cuestiones estéticas, ideológicas y políticas que suscita una operación de lectura que pone en juego las inflexiones en la trayectoria del autor y ciertos debates de la intelectualidad de izquierda argentina y latinoamericana. En tal sentido, se intentará dar cuenta tanto de las continuidades como de las modulaciones que presenta la escritura testimonial de Rodolfo Walsh luego de una inflexión identificada en torno a los años 1968-1969, atendiendo a las marcas de la configuración de su habitus, a su posicionamiento en el campo intelectual y a sus intervenciones en el terreno de la militancia política. De este modo se buscará indagar sobre las implicancias y propuestas estéticopolíticas que esos textos generan en torno a los vínculos entre escritura, literatura, testimonio y sectores subalternos. Mi lectura, entonces, se centra en las prácticas de escritura testimonial walshianas que, en tanto articulan una narrativa de la experiencia histórica de los sectores populares, cuestionan los modos de concebir y producir el ejercicio de lo literario en tiempos de revuelta.
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Este trabajo forma parte de una investigación más amplia sobre la perspectiva de los indoamericanos sobre la invasión europea. Los europeos consistentemente se proyectan en las Crónicas de Indias como hombres blancos y hermosos ante los ojos de los indoamericanos. Aquí se presenta un tipo de micro historia indoamericana que mina la historia oficial al irse contraponiendo a lo establecido sobre la invasión de América en esos años. Se sigue una estética general de los indoamericanos según sus fuentes a través del continente usando el cabello como factor estético. Aunque en muchos casos las fuentes están "comprometidas" (y no podemos negar que la historia oficial también lo está), se ve una asombrosa consistencia en las diferentes versiones indoamericanas sobre los europeos de Norteamérica a Chile. Los indoamericanos rechazaron a los europeos, entre otras cosas por ser "cabelludos". El folkor americano forma una imagen-símbolo (los huecubuyes en Chile, el "un monstruo por venir" entre los michoacanos, y la Mala cosa en Norteamérica) de los cabelludos como rechazo de los invasores cabelludos europeos. Se les relaciona por lo tanto con los "animales salvajes" al unir su crueldad con su apariencia física cabelluda similar a los animales que los indoamericanos conocían. La barba pasa a ser una característica de fealdad extrema y de una indicación de deficiencia mental y física de los blancos. Se ve un rechazo a todo lo barbudo, incluyendo a los sacerdotes o a los santos barbudos de la iglesia. Es una visión general de los cabelludos como algo feo, malo y diabólico
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Fil: Mathieu, María Carolina. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación; Argentina.