998 resultados para Imprensa cooperativa


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La tesi compie un'analisi sul ruolo della cooperazione nei mercati esteri, focalizzandosi, da un lato, sullo studio dei flussi di export nei settori dell'agroalimentare caratterizzati da una forte presenza cooperativa e, dall'altro, sulle caratteristiche di struttura ed i comportamenti delle imprese cooperative esportatrici e non esportatrici. A tal fine è stata realizzata un'indagine diretta che ha coinvolto un campione di 516 cooperative agroalimentari, delle quali 162 esportatrici e 354 non esportatrici. Sulla base dei risultati dell'indagine è stato possibile analizzare le caratteristiche strutturali ed i comportamenti delle cooperative non esportatrici ed esportatrici, focalizzandosi successivamente sulle modalità  di accesso al mercato estero delle cooperative esportatrici ed infine approfondendo le motivazioni che ostacolano l'export nelle cooperative non esportatrici.

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La ricerca si propone un duplice obbiettivo: 1. provare, attraverso l’applicazione di un metodo teorico tradizionale di analisi economico-finanziaria, il livello ottimale di equilibrio finanziario fra accesso al credito esterno e capitale proprio; 2. mostrare l’utilità di alcuni strumenti finanziari partecipativi per la ricapitalizzazione dell’impresa cooperativa. Oggetto di studio è l’impresa cooperativa che si occupa di una o più fasi del processo di lavorazione, trasformazione e prima commercializzazione del prodotto agricolo conferito dai soci, confrontata con le imprese di capitali che svolgono la medesima attività. La società cooperativa e quella capitalistica saranno, pertanto analizzate in termini di liquidità generata, redditività prodotta e grado di indebitamento, attraverso il calcolo e l’analisi di una serie di indici, tratti dai rispettivi bilanci d’esercizio. È opportuno sottolineare che nella seguente trattazione sarà riservato uno spazio al tema della ricerca del valore nell’impresa cooperativa inteso come espressione della ricchezza creata dai processi aziendali in un determinato periodo di tempo tentando di definire, se esiste, una struttura finanziaria ottimale , ossia uno specifico rapporto tra indebitamento finanziario e mezzi propri, che massimizzi il valore dell’impresa. L’attenzione verso la struttura finanziaria, pertanto, non sarà solo rivolta al costo esplicito del debito o dell’equity, ma si estenderà anche alle implicazioni delle scelte di finanziamento sulle modalità di governo dell’impresa. Infatti molti studi di economia aziendale, e in particolar modo di gestione d’impresa e finanza aziendale, hanno trattato il tema dell’attività di governo dell’impresa, quale elemento in grado di contribuire alla creazione di valore non solo attraverso la selezione dei progetti d’investimento ma anche attraverso la composizione della struttura finanziaria.

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L’agricoltura e la trasformazione dei prodotti agro-alimentari hanno un forte impatto sull’ambiente. Su questo aspetto converge l’attenzione sia delle politiche nazionali ed internazionali sia del singolo consumatore. E’ quindi sempre più necessario valutare questo impatto lungo tutta la filiera dei prodotti agro-alimentari per capire dove e come intervenire per aumentarne le prestazioni ambientali. La presente tesi, svolta in collaborazione con la società di ingegneria ambientale E&NGI srl, si propone quindi di analizzare, attraverso la metodologia di Life Cycle Assessment, gli impatti del ciclo di vita di grano e mais, prodotti, trasportati e trattati dalla cooperativa agricola Capa Cologna, in provincia di Ferrara. I cereali sono stati seguiti dalla produzione fino ai cancelli dell’azienda e i dati relativi a tutti i flussi uscenti ed entranti dal processo produttivo sono stati raccolti in campo o ottenuti dall’applicazione di modelli previsionali o, quando necessario, ricavati da banche dati esistenti. Questi flussi hanno costituito un inventario implementato nel software Gabi 6. Successivamente i flussi sono stati convertiti in impatti potenziali utilizzando due metodi (CML 2001 e USEtox) e selezionando sette categorie d’impatto potenziale: esaurimento delle risorse abiotiche, acidificazione, eutrofizzazione, effetto serra, assottigliamento della fascia di ozono stratosferico, smog fotochimico ed ecotossicità acquatica. Dall’analisi è emerso che per entrambi i cereali la fase del ciclo di vita maggiormente impattante è quella di coltivazione. Ciò è dovuto, soprattutto, alla produzione dei fertilizzanti chimici, dei fitofarmaci e alle loro emissioni in ambiente. Sui metodi per la stima di queste emissioni è stata svolta un’analisi di sensitività. Infine, non essendo ipotizzabile intervenire nella fase agricola, in quanto la cooperativa deve seguire un rigido disciplinare, si sono proposte azioni di miglioramento sull’impianto di Capa Cologna. In particolare, si è proposto uno scenario alternativo in cui l’impianto è alimentato ad energia solare fotovoltaica.

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La previsione della copertura RF in ambiente urbano è oggi comunemente considerato un problema risolto, con decine di modelli proposti in letteratura che mostrano una buona approssimazione rispetto alle misure. Tra questi, il ray tracing è considerato come uno dei più accurati tra i modelli disponibili. In questo lavoro si dimostra però come sia ancora necessario parecchio lavoro per fare in modo che il ray tracing possa essere effettivamente impiegato per scopi pratici.

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Entendiendo que es necesario hacer un análisis cualitativo de distintos tipos de emprendimientos asociativos, y que en la región de la que forma parte la provincia de Misiones adquieren características distintivas, partimos del debate conceptual sobre los criterios para analizar el campo de la economía social. En un contexto de reactivación y crecimiento económico, se reabre un necesario debate sobre los mecanismos de redistribución que puedan hacer frente a problemas estructurales de pobreza y desocupación que persisten en niveles que afectan a amplios sectores de la población. En el debate abierto en torno a la reestructuración de las políticas sociales y al rol del Estado en la regulación del mercado, es fundamental el lugar de iniciativas económicas alternativas, que buscan satisfacer necesidades sociales, tanto de sus participantes directos como de la comunidad local, privilegiando estrategias asociativas, cooperativas y solidarias. Estas estrategias asociativas, no se pueden sustentar como iniciativas voluntaristas y aisladas, sino que se construyen día a día en las relaciones de cooperación y conflicto al interior y entre organizaciones de la economía social También indagaremos sobre las políticas públicas de educación cooperativa, prestando especial atención a los mecanismos de reproducción de las concepciones y de las prácticas cooperativas.

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En nuestro país, la autoproducción masiva del hábitat popular ha madurado desde necesidades sociales que rebasaron las lógicas estatales y mercantiles instituidas para su canalización. Estos procesos del hábitat popular promovieron organizaciones de base y dirigencias vecinales inéditas, alentando el surgimiento de ONGs con equipos técnicos que ejercitaron una planificación de ?abajo hacia arriba?, pergeñadas a partir de las necesidades concretas de los afectados, la capacitación, la organización y la movilización colectiva. Dado el carácter masivo y estructural que estos procesos fueron adquiriendo con el tiempo, conjuntamente al surgimiento de nuevas modalidades de participación social en la ejecución de las políticas públicas, el estado ha tendido a implementar progresivamente políticas que involucraron estas modalidades populares de producción de vivienda, incorporando a los sectores sociales que no logran satisfacer sus necesidades habitacionales a través de las capacidades de cobertura del mercado, como beneficiarios, y en algunos casos, como actores con diversos grados de decisión en la gestión de las políticas. En este sentido, el Programa de Autogestión de Vivienda ejecutado en la Ciudad de Buenos Aires (reglamentado por la Ley No341/00 y su modificatoria Ley No964/02) forma parte de este nuevo complejo de políticas públicas habitacionales. En este marco, la propuesta de esta ponencia es analizar la ejecución de este Programa en una operatoria en particular, la cooperativa de vivienda "La Fábrica" adherida al Movimiento de 1Ocupantes e Inquilinos (MOI), con el fin de rastrear en esta experiencia la modalidad de implementación del programa. Para ello se trabajó con fuentes secundarias, tales como la revisión de trabajos de investigación realizados previamente sobre esta temática, informes institucionales, artículos de orden periodístico y estadísticas oficiales, y fuentes primarias, como la realización de entrevistas en profundidad a informantes claves del proceso autogestionario seleccionado

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Fil: Gusmerotti, Lucrecia. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación; Argentina.