520 resultados para Evita


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Im ersten Teil 'Analyse der Grundlagen' der Dissertation 'Aspekte der Modellbildung: Konzepte und Anwendung in der Atmungsphysiologie' werden die Grundlagen zur Verfügung gestellt. Ausgehend von der Definition der modularer dynamischer Systeme im Kapitel 1 werden Grundbegriffe zu Modellen, Simulation und Modellentwicklung (Kapitel 2) dargelegt und schließlich folgt ein Kapitel über Netzmodelle. Im zweiten Teil wird 'der Prozess der Operationalisierung' untersucht. Im Kapitel 4 wird mit 'dem Koordinatensystem der Modellbildung' ein allgemeiner Lebenszyklus zur Modellbildung vorgestellt. Das Kapitel 5 zur 'Modellentwicklung' steht im Zentrum der Arbeit, wo eine generische Struktur für modulare Level-Raten-Modelle entwickelt wird. Das Kapitel endet mit einem Konzept zur Kalibrierung von Modellen, das auf Data Mining von Modelldaten basiert. Der Prozess der Operationalisierung endet mit der Validierung im sechsten Kapitel. 'Die Validierung am Beispiel der Atmungsphysiologie' im dritten Teil stellt die Anwendung der in beiden Teilen zuvor entwickelten Theorie dar. Zunächst wird das Projekt 'Evita-Weaning-System' vorgestellt, in dem die Arbeit entstanden ist. Ferner werden die notwendigen medizinischen Grundlagen der Atmungsphysiologie analysiert (Kapitel 7). Eine detaillierte Beschreibung des Modells der Atmungsphysiologie und der dabei entwickelten Algorithmen folgt im achten Kapitel. Die Arbeit schließt mit einem Kapitel zur Validierung des physiologischen Modells.

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Esta tesis presenta un breve estado de la cuestión de la sociología y la ética del deporte como nueva disciplina académica, desde su origen hasta el presente. En segundo lugar pretende ver que aporta la perspectiva de la sociologia relacional al estudio del deporte. La primera contribución es la “trans-discipliniariedad” entre disciplinas como la sociología y la ética, evitando caer en una ética “sociologizzata” o en una sociología “eticizzata”. Gracias a la relacionalidad se obtiene la des-mercantilización de bienestar. La lógica relacional busca el desarrollo económico sin olvida que la sociedad está formada por personas, que son lo realmente importantes por encima de los interés económicos. Otra contribución es la distinción entre la “sociedad humana” y la “sociedad de lo humano” que evita muchos de los actuales problemas que trae consigo las nuevas tecnologías. Y finalmente aporta el esquema “AGIL” como “brújula relacional” que ayuda a relaizar los objetivos, medios y reglas éticas dentro de la práctica deportiva.

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La sostituzione di materie prime provenienti da risorse fossili con biomasse rinnovabili, utilizzando un processo a basso impatto ambientale, è una delle più importanti sfide della "Green Chemistry". Allo stesso tempo, la sintesi di resine epossidiche fornisce la chiave per la realizzazione di materiali ad alto valore aggiunto. Tuttavia, ad oggi, il 90% della produzione di resine epossidiche è basato sull'uso di bisfenolo A, che ha effetti di xenoestrogeno, ed epicloridrina, tossica e cancerogena. Su queste basi, è stata individuata una strategia sintetica per la sintesi di prepolimeri innovativi per resine epossidiche, che utilizza come substrato di reazione diidrossibenzeni di origine naturale ed evita l'uso di epicloridrina e altri reagenti tossici o pericolosi. La suddetta strategia sintetica è basata sulla sequenza: allilazione dei diidrossibenzeni - epossidazione dei doppi legami ottenuti. In questa procedura non vengono utilizzati drastiche condizioni di reazione e il solvente è acqua, con una catalisi di trasferimento di fase o, in aggiunte di acetonitrile, in un sistema bifasico. La resa complessiva dei due “step” dipende dalla posizione dei due ossidrili nei diidrossibenzeni. Il reagente che porta la resa massima è l’idrochinone (1,4 diidrossibenzene), che, come riportato in letteratura, permette la formazione di resine epossidiche con proprietà simili alle resine di epicloridrina e bisfenolo A. The substitution of raw materials from fossil fuels with renewable biomass using a low environmental impact process is one of the greatest challenges of the "Green Chemistry". At the same time, the synthesis of epoxy resins provides the key to the realization of high added value materials. However, 90% of the production of epoxy resins is based on the use of bisphenol A, a xenoestrogen, and epichlorohydrin, that is toxic and carcinogenic. On these bases, a synthetic strategy for the synthesis of innovative prepolymers of epoxy resins, that uses dihydroxybenzenes of natural origin as reaction substrates and avoids the use of epichlorohydrin and other toxic or dangerous reagents has been identified. The above synthetic strategy is based on the sequence: allylation of dihydroxybenzenes - epoxidation of the double bonds obtained. In this procedure, drastic reaction conditions are dismissed and the solvent used is water with a phase transfer catalysis or, in addition, acetonitrile in a biphasic system. The overall yield of the two steps depends on the position of the two hydroxyls of the dihydroxybenzenes. The reagent that leads to the highest yield is hydroquinone (1,4 dihydroxybenzene), which, as reported in literature, allows the formation of epoxy resins with similar properties to the resins from bisphenol A and epichlorohydrin.

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Che rapporto intercorre tra un’opera letteraria e una sua interpretazione? Che cosa fa sì che la prima supporti la seconda? Come possiamo discernere un’interpretazione valida da una che non lo è ? Come può una stessa opera avere interpretazioni differenti e a volte incompatibili tra loro? Assumendo come punto di partenza la proposta di Nelson Goodman di qualificare l’opera letteraria come allografica e, quindi, di definire l’identità dell’opera sulla base della sua compitazione, cercare un risposta alle domande proposte implica un riflessione tanto sul linguaggio, quale strumento simbolico, quanto sulle modalità di riferimento proprie delle opere letterarie. In particolare, di fronte al dissolversi del mondo nella molteplicità delle versioni che il linguaggio può offrire di esso, una peculiare concezione della metafora, intesa come proiezione di un regno del linguaggio su un altro regno dello stesso, si qualifica come un buon modello per la comprensione del rapporto che lega opere letterarie e loro interpretazioni. In tal modo l’opera stessa non solo diviene significativa, ma, attraverso tale significazione, riesce anche a farsi produttiva, modificando, ampliando, ristrutturando la versione dal mondo dalla quale l’interprete-lettore prende le mosse. Ciascuna lettura di un’opera letteraria può infatti essere concepita come una via attraverso la quale ciò che nell’opera è detto viene proiettato sulla visione del mondo propria dell’interprete e di quanti possono condividerne il punto di vista. In tal modo le interpretazioni pongono le opere cui si riferiscono nelle condizioni di fornire un apporto significativo tanto alla comprensione quanto alla costituzione della nostra versione del mondo. E se ciò può avvenire in diversi modi, mutando le interpretazioni a seconda di chi le produce e delle circostanze in cui sorgono, l’opera evita la dissoluzione in virtù della compitazione che la identifica.

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La Tesi sviluppa alcune ipotesi di riqualificazione degli asentamientos informales di Buenos Aires, quartieri periferici della metropoli dove si insedia –abusivamente- la popolazione con minori risorse economiche. Adottando l’approccio delle “agopunture”, l’ipotesi progettuale investe diverse scale d’intervento che dialogano tra loro, cercando di valorizzarne gli effetti combinati e di favorirne la reciproca integrazione. Assunte le limitate risorse esistenti come condizioni date, l’approccio adottato identifica nel capitale sociale il fattore di rinnovamento: la cooperazione tra gli abitanti –uniti per la risoluzione di problematiche comuni- diventa lo strumento per la generazione di micro-comunità più efficienti e vivibili. La strategia di un’ibridazione tra tecnologie tradizionali con materiali poveri ed elementi industrializzati e standardizzati garantisce una soluzione low cost e di maggior consenso da parte dei vecinos. Pur rinunciando a conseguire gli standard normativi, il progetto punta a soddisfare alcune fondamentali esigenze degli abitanti, migliora le loro condizioni di vita ed innesca dinamiche relazionali positive tra i vecinos. Gli interventi proposti prevedono il miglioramento della tenuta all’acqua dell’alloggio, la realizzazione di servizi igienici domiciliari, un sistema di allontanamento e trattamento dei reflui che trasformato in biogas alimenta la rete di illuminazione stradale, una serie di punti di prelievo e distribuzione di acqua potabile, la raccolta e lo smistamento dei rifiuti, un nuovo luogo d’incontro per la comunità. La parte preliminare affronta lo studio del contesto storico, sociale, territoriale, economico e l’assetto del settore delle costruzioni dell’Argentina e di Buenos Aires. La seconda parte della ricerca si concentra sul conurbano bonoarense e sugli asentamientos informales, per i quali i numerosi Piani governativi e di ONG sono risultate inefficaci. Si evita così un’operazione ‘calata dall’alto’. Dopo aver identificato le sette principali criticità riscontrate negli insediamenti, la ricerca delinea per ognuna di esse una o più strategie di miglioramento, ipotizzando azioni e possibili alternative che, valutate secondo una metodica comparativa, consentono di definire la soluzione più adeguata. Tra le sette proposte, la comunità definirà le priorità di intervento, quindi le modalità di esecuzione e di gestione ritenute adeguate per la realizzazione delle singole azioni. La ricerca approfondisce la conoscenza e tenta di mitigare il disagio di vivere ai margini, un tema di estrema rilevanza sociale, a cui l’architettura può fornire qualche risposta.

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L’accoppiamento di diverse operazioni unitarie può in certi casi portare ad una cosiddetta “intensificazione di processo”, cioè ad un aumento sostanziale delle rese, dell’efficienza e della sostenibilità. Nel presente lavoro sono state pertanto analizzate le potenzialità di accoppiamento della fotocatalisi, il più studiato tra i “processi di ossidazione avanzata”, sia con alcuni processi a membrana per la sintesi verde di aromi sia con l’ozonizzazione per la depurazione di acque. È stato dimostrato che in entrambi i casi l’ottenimento di una significativa intensificazione di processo dipende in gran parte dai parametri operativi, in particolare dal rapporto, delta, tra la velocità caratteristica di fotocatalisi e quella del processo accoppiato. Nel caso della sintesi di aromi, in cui la fotocatalisi viene accoppiata con la pervaporazione o con la dialisi ricircolando al reattore il retentato dalla cella con la membrana. Il parametro delta dipende dalla velocità di reazione, dalle proprietà di trasporto delle membrane e naturalmente dal volume del rettore e dall’area della membrana. La reazione fotocatalitica produce l’aroma, ad esempio vanillina da acido ferulico, per ossidazione parziale e grazie al recupero del prodotto se ne evita l’ulteriore ossidazione aumentandone pertanto la resa. L’operare in apparati separati offre diversi vantaggi come la possibilità di variare senza vincoli il rapporto tra area della membrana e volume del reattore, ma impone di considerare anche il grado effettivo di accoppiamento dei processi. In questo caso, come evidenziato dal modello matematico, un sufficientemente elevato rapporto di ricircolo consente comunque di integrare efficacemente i processi. Nell’ozonizzazione fotocatalitica si hanno due importanti vantaggi: l’aumento della velocità di degradazione grazie alla sinergia tra i processi e la capacità di controllare la formazione di prodotti pericolosi. La sinergia viene massimizzata ad un valore ottimale di delta, mentre la formazione dei prodotti indesiderati viene controllata operando secondo le procedure che sono state individuate.

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Le tecniche di imaging al seno per la rilevazione di tumori stanno interessando un notevole numero di gruppi di ricerca in campo biomedico soprattutto negli ultimi anni. In particolare si cercano metodologie innovative in quanto le attuali tecniche già sviluppate e utilizzate in campo clinico, mammografia a raggi X e risonanza magnetica (MRI), presentano alcuni limiti. Questa tesi si focalizzerà in particolare su una di queste tecniche emergenti: l’imaging a microonde (MWI). Questo metodo infatti, limita notevolmente i costi, evita disagi per la paziente come la compressione del seno, penetra in modo ottimale nei tessuti e non li ionizza. La MWI si basa sulle diverse proprietà dielettriche, permittività e conduttività, dei vari tessuti che costituiscono la mammella, in particolare tra tessuto sano e maligno. Lo scopo di questa tesi è quello di analizzare tali proprietà dielettriche, le diversità che i vari tessuti presentano e come tutto ciò venga sfruttato per ottenere l’imaging della mammella. In particolare questo lavoro si propone di riportare e analizzare i principali studi sui tessuti biologici della mammella compiuti nel corso degli anni riguardo queste proprietà dielettriche e i rispettivi risultati ottenuti. Si tratteranno inoltre i mezzi di accoppiamento: soluzioni in cui è immerso l’assetto antenne-oggetto che minimizzano la riflessione del segnale sulla pelle e assicurano una migliore qualità di immagine.

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Questo lavoro di tesi è incentrato sulla microtomografia con radiazione di sincrotrone, di cui vengono presentate le diverse modalità di acquisizione, mostrandone le potenzialità e mettendola a confronto con la microCT convenzionale. Le principali caratteristiche di un fascio di raggi X prodotto presso sorgenti di radiazione di sincrotrone sono le seguenti: la monocromaticità, che evita l’indurimento del fascio, la forte intensità, che permette una acquisizione dati rapida a risoluzione spaziale molto alta, con conseguente precisa mappatura delle strutture interne del campione, e l’alta coerenza, che porta ad ulteriori possibilità di imaging, come l’acquisizione in contrasto di fase. Grazie a queste caratteristiche la microCT con radiazione di sincrotrone rappresenta attualmente uno strumento di indagine di grande importanza in molteplici campi della ricerca, che vanno dalla scienza dei materiali, alla geologia, dal campo medico fino a quello dei Beni Culturali. In particolare, in questa sede, vengono illustrate e discusse alcune applicazioni in campo medico (mammografia) e in campo paleontologico e paleoantropologico (studio della microstruttura di denti fossili e moderni per ottenere informazioni riguardo il ciclo vitale, l’invecchiamento, la crescita, il processo di dentizione, la dieta, e così via).

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This study explores the effects of three different 2-dose varicella zoster virus (VZV) vaccination strategies in Switzerland. The EVITA model was used to assess clinical benefits and costs of strategies (1) vaccination of 11-15 year old adolescents with a negative or uncertain history for chickenpox, (2) universal vaccination of toddlers at age 1 to 2 years, and (3) strategy 2 plus catch-up vaccination of 11-15 year old susceptible adolescents. The cost-effectiveness analysis compares strategies 2 and 3 versus strategy 1 (current vaccination policy in Switzerland). Probabilities for clinical outcomes and medical resource utilization were derived from a real-world survey among Swiss pediatricians and general practitioners including 236 individuals with VZV infection, published information on varicella complications, and expert opinion. Costs of medical resource utilization represent official Swiss medical tariffs. The model predicts both universal childhood vaccination strategies to be more effective in reducing varicella disease burden compared to strategy 1. Economically, both universal childhood vaccination strategies with or without catch-up result in net savings from the societal perspective reflected by a benefit cost ratio (BCR) of 1.22 or 1.29, respectively. In contrast, the model predicts net costs from the payer perspective (BCR of 0.27 and 0.30, respectively). These economic findings are comparable to those reported from other similar evaluations. However, due to the recent recommendation for using a 2-dose varicella vaccination schedule, our economic results for Switzerland are somewhat less favorable than those for other country analyses in which a less expensive 1-dose vaccination regimen for toddlers has been studied.

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El presente proyecto es la continuación de las investigaciones sobre los discursos de Eva Perón, que estuvieron enfocadas en el análisis de la construcción discursiva de los sujetos sociales que irrumpen en la escena política argentina con el surgimiento del movimiento peronista. El análisis parte de los postulados de Marc Angenot que definen a la actividad discursiva, en particular de los discursos políticos, como una maquinaria de producir identidades sociales. En este marco teórico se abre el debate respecto a la posibilidad que brinda el análisis del discurso político, para revelar la dinámica de los sujetos políticos, en tanto sujetos que se construyen en la interacción discursiva. Este proyecto se propone trabajar sobre un corpus constituido por los discursos de Perón y Evita en los umbrales históricos del peronismo. El período que abarca está comprendido entre los años 1943 – 1955, en los que se conforma el peronismo como movimiento nacional y popular. Algunos historiadores lo denominan el período del peronismo clásico. Allí se instauran como textos fundadores los discursos, mensajes y publicaciones de Perón y Evita. El objetivo, entonces, identificar algunas características específicas, de la irrupción de las grandes masas populares en la escena pública argentina, a quienes Perón y Evita interpelan como sus “queridos descamisados”. En esta identificación se va urdiendo, desde la trama discursiva, el antagonismo entre el pueblo/la Patria y la oligarquía/la Antipatria.

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Actividades desarrolladas durante el período: el relevamiento bibliográfico estuvo centrado en dos aspectos:el análisis de la bibliografía sobre el contexto socio histórico y las condiciones de producción discursiva del período en que desarrolló su actividad política Evita, como así también la bibliografía y documentos referidos a la vida de Eva Perón; El relevamiento de la bibliografía específica de Análisis crítico del Discurso político; en particular aquellos enfocados al Análisis del discurso peronista.

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El presente proyecto es la continuación de las investigaciones sobre los discursos de Eva Perón, que estuvieron enfocadas en el análisis de la construcción discursiva de los sujetos sociales que irrumpen en la escena política argentina con el surgimiento del movimiento peronista. El análisis parte de los postulados de Marc Angenot que definen a la actividad discursiva, en particular de los discursos políticos, como una maquinaria de producir identidades sociales. En este marco teórico se abre el debate respecto a la posibilidad que brinda el análisis del discurso político, para revelar la dinámica de los sujetos políticos, en tanto sujetos que se construyen en la interacción discursiva. Este proyecto se propone trabajar sobre un corpus constituido por los discursos de Perón y Evita en los umbrales históricos del peronismo. El período que abarca está comprendido entre los años 1943 – 1955, en los que se conforma el peronismo como movimiento nacional y popular. Algunos historiadores lo denominan el período del peronismo clásico. Allí se instauran como textos fundadores los discursos, mensajes y publicaciones de Perón y Evita. El objetivo es, entonces, identificar algunas características específicas, de la irrupción de las grandes masas populares en la escena pública argentina, a quienes Perón y Evita interpelan como sus “queridos descamisados”. En esta identificación se va urdiendo, desde la trama discursiva, el antagonismo entre el pueblo/la Patria y la oligarquía/la Antipatria. El desarrollo de esta investigación está centrado en los planteos que la Teoría del Discurso Político ha formulado respecto a la construcción discursiva de las identidades socio-políticas. Tanto en los estudios de Michel Foucault como luego en los planteos de Ernest Laclau se explicita cómo opera la lógica del antagonismo en la construcción de las identidades sociales. Se subraya desde este enfoque, que esas identidades se configuran en la dinámica discursiva. Esta investigación se propone mostrar de qué manera los discursos de Perón y Evita durante la etapa fundacional del peronismo, van modelando una realidad social en la que se constituyen nuevos actores sociales, definidos como sujetos que emergen en la dialéctica del antagonismo.

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En este artículo procuro elucidar el vínculo que David Hume establece entre religión y moral en los Diálogos sobre religión natural (1779). A la luz de esta temática pueden diferenciarse tres especies de religión: el teísmo mitigado, la religión vulgar y el teísmo moral. La primera variedad evita toda injerencia en la vida moral de las personas, en tanto que las dos últimas aspiran a regular el comportamiento. Por otra parte, si tomamos en cuenta el criterio de su existencia efectiva, el agrupamiento cambia: sólo los dos primeros tipos se dan en la realidad empírica, mientras que el tercero es un mero paradigma especulativo. Para esta clasificación tripartita resulta esencial, además, la disquisición acerca de la naturaleza divina. Ahora, en el marco de esta taxonomía, mi hipótesis central es que para Hume el teísmo moral es un mero tipo ideal con el cual algunos teólogos fantasean.

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Desde su aparición, el peronismo ocupa un lugar protagónico en la(s) memoria(s) y la historia argentina, que, lejos de extinguirse, se revitaliza con el correr del tiempo. En esa tradición peronista, la figura de Evita representa un icono fundamental, respetado y recordado por los peronistas como por gran parte de sus opositores políticos. Esta etapa de la vida argentina se ha convertido, por años, en pieza de un enfrentamiento entre esas memorias, enfrentamiento que supera los campos histórico y sociológico. Atendiendo esta perspectiva, este trabajo procura analizar la figura de Eva como acontecimiento constitutivo de memoria(s) colectiva(s) y su presencia como parte de nuestra historia nacional, intentando vislumbrar discontinuidades y diferencias en la construcción de esas memorias como así también advertir el uso político que se hace del pasado para edificar una historia nacional.

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Este trabajo de investigación tiene como propósito dar respuesta a ciertos interrogantes planteados en torno al tema del Cramdown, dentro del Derecho Concursal, relacionados con la conveniencia o no de su aplicación a determinados sujetos concursables para lograr continuar con la viabilidad del ente económico. En el Cramdown o Período de Salvataje, en algunos supuestos de fracaso del acuerdo preventivo, antes de declarar la quiebra es posible aún intentar una solución no liquidativa. Así cuando determinados sujetos concursables enunciados en la ley no logren las conformidades de los acreedores durante el periodo de exclusividad, el régimen vigente impone la apertura de una doble vuelta para que terceros interesados en adquirir la empresa, sean acreedores o no de la sociedad concursada, e incluso los socios de esta última o trabajadores de la empresa, intenten un acuerdo con los acreedores y así, obtengan el derecho a comprar las participaciones societarias. A ello apunta este período de negociación de acuerdo preventivo que se abre después de agotado el Período de Exclusividad, o luego de admitida judicialmente una impugnación al acuerdo aprobado por los acreedores durante dicho período, por lo que el objetivo de este trabajo es conocer si este proceso realmente evita llegar a la quiebra, continuando con la vida económica de la empresa.