916 resultados para Eucalipto - Rendimento
Resumo:
1) Background: The most common methods to evaluate clarithromycin resistance is the E-Test, but is time consuming. Resistance of Hp to clarithromycin is due to point mutations in the 23S rRNA. Eight different point mutations have been related to CH resistance, but the large majority of the clarithromycin resistance depends on three point mutations (A2142C, A2142G and A2143G). A novel PCR-based clarithromycin resistance assays, even on paraffin-embedded biopsy specimens, have been proposed. Aims: to assess clarithromycin resistance detecting these point mutation (E-Test as a reference method);secondly, to investigate relation with MIC values. Methods: Paraffin-embedded biopsies of patients Hp-positive were retrieved. The A2142C, A2142G and A2143G point mutations were detected by molecular analysis after DNA extraction by using a TaqMan real-time PCR. Results: The study enrolled 86 patients: 46 resistant and 40 sensible to CH. The Hp status was evaluated at endoscopy, by rapid urease test (RUT), histology and hp culture. According to real-time PCR, 37 specimens were susceptible to clarithromycin (wild type dna) whilst the remaining 49 specimens (57%) were resistant. A2143G is the most frequent mutation. A2142C always express a resistant phenotype and A2142G leads to a resitant phenotype only if homozigous. 2) Background: Colonoscopy work-load for endoscopy services is increasing due to colorectal cancer prevention. We tested a combination of faecal tests to improve accuracy and prioritize the access to colonoscopy. Methods: we tested a combination of fecal tests (FOBT, M2-PK and calprotectin) in a group of 280 patients requiring colonoscopy. Results: 47 patients had CRC and 85 had advanced adenoma/s at colonoscopy/histology. In case of single test, for CRC detection FOBT was the test with the highest specificity and PPV, M2-PK had the highest sensitivity and higher NPV. Combination was more interesting in term of PPV. And the best combination of tests was i-FOBT + M2-PK.
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Il seguente lavoro di tesi ha come scopo l'illustrazione delle fasi di progetto di un impianto di microcogenerazione nell'ambito territoriale dell'Emilia Romagna. In particolare verrà fatta un'analisi economica di fattibilità, un'analisi energetica di calcolo delle prestazioni dell'impianto mediante norma UNI-TS 11300-IV, il progetto e la scelta dei componenti afferenti l'impianto di riscaldamento delle utenze e un'analisi dei documenti amministrativi disciplinanti la messa in funzione nonché la valorizzazione dell'energia elettrica immessa in rete. Il lavoro è stato eseguito su quindici impianti afferenti ad altrettante utenze con caratteristiche di utilizzo dell'impianto diversificate tra loro.
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La recente Direttiva 31/2010 dell’Unione Europea impone agli stati membri di riorganizzare il quadro legislativo nazionale in materia di prestazione energetica degli edifici, affinchè tutte le nuove costruzioni presentino dal 1° gennaio 2021 un bilancio energetico tendente allo zero; termine peraltro anticipato al 1° gennaio 2019 per gli edifici pubblici. La concezione di edifici a energia “quasi” zero (nZEB) parte dal presupposto di un involucro energeticamente di standard passivo per arrivare a compensare, attraverso la produzione preferibilmente in sito di energia da fonti rinnovabili, gli esigui consumi richiesti su base annuale. In quest’ottica la riconsiderazione delle potenzialità dell’architettura solare individua degli strumenti concreti e delle valide metodologie per supportare la progettazione di involucri sempre più performanti che sfruttino pienamente una risorsa inesauribile, diffusa e alla portata di tutti come quella solare. Tutto ciò in considerazione anche della non più procrastinabile necessità di ridurre il carico energetico imputabile agli edifici, responsabili come noto di oltre il 40% dei consumi mondiali e del 24% delle emissioni di gas climalteranti. Secondo queste premesse la ricerca pone come centrale il tema dell’integrazione dei sistemi di guadagno termico, cosiddetti passivi, e di produzione energetica, cosiddetti attivi, da fonte solare nell’involucro architettonico. Il percorso sia analitico che operativo effettuato si è posto la finalità di fornire degli strumenti metodologici e pratici al progetto dell’architettura, bisognoso di un nuovo approccio integrato mirato al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico. Attraverso una ricognizione generale del concetto di architettura solare e dei presupposti teorici e terminologici che stanno alla base della stessa, la ricerca ha prefigurato tre tipologie di esito finale: una codificazione delle morfologie ricorrenti nelle realizzazioni solari, un’analisi comparata del rendimento solare nelle principali aggregazioni tipologiche edilizie e una parte importante di verifica progettuale dove sono stati applicati gli assunti delle categorie precedenti
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Lo sbrinamento per le pompe di calore ne limita fortemente l'uso. In questa tesi viene introdotto un concetto innovativo ad altissimo rendimento.
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Studio e ottimizzazione di un sistema di sbrinamento ad alto rendimento termodinamico per pompe di calore di concezione innovativa.
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En el cultivo de pimiento, Myzus persicae es una plaga cuyo manejo se basa en el uso de agroquímicos de síntesis. Una alternativa de menor impacto ambiental para su control es la aplicación de extractos naturales. El objetivo del trabajo fue evaluar el efecto de extractos provenientes de Melia azedarach, Eucalyptus globulus y Ricinus communis sobre este pulgón. Se escogió la técnica del film residual en papel de filtro, manteniendo los individuos sobre hojas de pimiento ornamental. Se utilizaron extractos acetónicos a una dilución de 10 000 ppm, con 5 individuos en cada una de las 10 réplicas de los tratamiento. Se efectuaron lecturas para mortalidad a los 30 minutos y 24, 48 y 72 horas. Los resultados se analizaron mediante ANOVA de medidas repetidas y prueba de Tukey. El extracto de eucalipto produjo una mortalidad significativa, alcanzando un máximo cercano al 50 % en promedio, para la lectura a las 72 horas. Asimismo se observó un efecto sobre la reproducción, generado por los extractos de eucalipto y ricino, aunque no pudo probarse esto estadísticamente. Para el ricino, se infiere un probable efecto de repelencia. Se propone continuar con los ensayos de extractos, ampliando la evaluación de su efecto sobre el potencial reproductivo del organismo blanco.
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Fil: Almeida, Rosemeire Ap. de. Universidade Federal do Rio Grande do Sul (Brasil)
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El objetivo de este trabajo fue estudiar el perfil polínico de mieles de tréboles y de eucalipto de la Provincia Fitogeográfica Pampeana Argentina, con el fin de contribuir a su caracterización palinológica. Se realizó un análisis polínico cualitativo y se aplicaron técnicas estadísticas descriptivas y multivariadas, para conocer la distribución de frecuencia de los pólenes y caracterizar cada origen floral, según los pólenes acompañantes y los años de cosecha. Se analizaron 81 muestras de miel, de cuatro cosechas diferentes. Se encontraron 41 tipos morfológicos de polen, cuya variación por muestra osciló entre dos y ocho. El taxón presente en más del 80% de las mieles fue Eucalyptus sp. Los principales pólenes acompañantes encontrados pertenecieron a los tipos Helianthus annuus y Carduus sp., para ambos orígenes florales estudiados, y a la familia de las Brassicaceae, para las mieles de tréboles. Los años de cosecha estudiados mostraron diferentes espectros polínicos.