871 resultados para ANTICHITA DEL MONDO GRECO E ROMANO (1)
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Discurso ofrecido por D. Rafael Portaencasa en el acto de apertura del curso académico 1993-94 de la UPM, en el que el Rector repasa los principales logros conseguidos por la universidad y los retos a los que se enfrenta.
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El proyecto consiste en el levantamiento topográfico del parque de la Fuente y la parcela aledaña con referencia catastral 2891201V0001QH para la elaboración del plano topográfico y el modelo digital del terreno (MDT) de la zona, perteneciente a la localidad madrileña de Fuenlabrada. La zona de proyecto abarca una extensión aproximada de 5,2 hectáreas y tanto parque como parcela, dada su proximidad, aparecerán en el mismo plano. La zona de proyecto fue georreferenciada en sistema geodésico de referencia ETRS89, para lo cual se observó una red básica mediante técnicas GNSS, en estático rápido para ser más precisos. La proyección UTM fue la usada para la cartografía, y las altitudes están referidas a la altitud media del mar en Alicante. El levantamiento topográfico se realizó principalmente utilizando la técnica GNSS RTK en post‐proceso, ya que el levantamiento se realizó antes que la observación y cálculo de la red. Se completaron aquellas zonas en las que la señal era de baja calidad o se perdía mediante topografía clásica. El número final de puntos observados por ambas técnicas fue de 5069. El número total de bases que componen la red es 8, numeradas de la 10000 a la 10007. Ésta última se obtuvo observando una red por topografía clásica para densificar la red básica. Con los puntos del levantamiento se elabora la cartografía de la zona a escala 1/250 y se divide en tres hojas. También se obtiene el modelo digital del terreno con dos finalidades: 1. Obtener el curvado del plano topográfico. 2. Servir de punto de partida para el modelado en 3D del parque y la parcela objetos del proyecto utilizando el software Google SketchUp. En la hoja 3/3 aparece íntegramente la parcela aledaña con referencia catastral 2891201V0001QH donde se encajó el proyecto de edificación “Jardín botánico con aulas de la naturaleza”. Una vez encajado se obtuvieron las coordenadas de los puntos básicos de la edificación de cara al replanteo previo a la firma del acta de replanteo. Finalmente se redactó la memoria donde está incluido el presupuesto, reseñas y la descripción detallada de lo resumido anteriormente.
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Helicobacter pylori è un batterio Gram-negativo in grado di colonizzare la mucosa gastrica umana e persistere per l'intero arco della vita dell'ospite. E' associato a patologie gastrointestinali, quali gastrite cronica, ulcere gastriche e duodenali, adenocarcinomi e linfomi gastrici. Si tratta di uno dei patogeni più diffusi, presente in circa metà della popolazione mondiale, e il solo che si è adattato a vivere nell'ambiente ostile dello stomaco umano. Molteplici sono i fattori di virulenza che permettono al batterio la colonizzazione della nicchia gastrica e contribuiscono, anche attraverso l' induzione di una risposta infiammatoria, a profonde modificazioni dell' omeostasi gastrica. Queste ultime si associano, ad esempio, all'iperproduzione di fattori proinfiammatori, ad alterazioni sia della regolazione della secrezione acida gastrica sia del ciclo cellulare e della morte cellulare programmata (apoptosi) delle cellule epiteliali gastriche, a disordini nel metabolismo del ferro e a carenze di elementi essenziali. Studi sulla diversità genetica di H. pylori osservata in ceppi isolati da varie regioni del mondo, dimostrano che tale batterio ha avuto una coevoluzione col genere umano attraverso la storia, ed è verosimile che H. pylori sia stato un costituente del microbiota gastrico per almeno 50.000 anni. Scopo della tesi è stato quello di identificare e caratterizzare proteine importanti per la colonizzazione e l'adattamento di H. pylori alla nicchia gastrica. In particolare gli sforzi si sono concentrati su due proteine periplasmatiche, la prima coinvolta nella difesa antiossidante (l'enzima catalasi-like, HP0485), e la seconda nel trasporto di nutrienti presenti nell'ambiente dello stomaco all'interno della cellula (la componente solubile di un ABC transporter, HP0298). La strategia utilizzata prevede un'analisi bioinformatica preliminare, l'ottenimento del gene per amplificazione, mediante PCR, dal genoma dell'organismo, la costruzione di un vettore per il clonaggio, l'espressione eterologa in E. coli e la successiva purificazione. La proteina così ottenuta viene caratterizzata mediante diverse tecniche, quali spettroscopia UV, dicroismo circolare, gel filtrazione analitica, spettrometria di massa. Il capitolo 1 contiene un'introduzione generale sul batterio, il capitolo 2 e il capitolo 3 descrivono gli studi relativi alle due proteine e sono entrambi suddivisi in un abstract iniziale, un'introduzione, la presentazione dei risultati, la discussione di questi ultimi, i materiali e i metodi utilizzati. La catalasi-like (HP0485) è una proteina periplasmatica con struttura monomerica, appartenente ad una famiglia di enzimi a funzione per la maggior parte sconosciuta, ma evolutivamente correlati alla ben nota catalasi, attore fondamentale nella difesa di H. pylori, grazie alla sua azione specifica di rimozione dell'acqua ossigenata. HP0485, pur conservando il fold catalasico e il legame al cofattore eme, non può compiere la reazione di dismutazione dell'acqua ossigenata; possiede invece un'attività perossidasica ad ampio spettro, essendo in grado di accoppiare la riduzione del perossido di idrogeno all'ossidazione di diversi substrati. Come la catalasi, lavora ad alte concentrazioni di aqua ossigenata e non arriva a saturazione a concentrazioni molto elevate di questo substrato (200 mM); la velocità di reazione catalizzata rimane lineare anche a questi valori, aspetto che la differenzia dalle perossidasi che vengono in genere inattivate da concentrazioni di perossido di idrogeno superiori a 10-50 mM. Queste caratteristiche di versatilità e robustezza suggeriscono che la catalasi-like abbia un ruolo di scavenger dell'acqua ossigenata e probabilmente anche un'altra funzione connessa al suo secondo substrato, ossia l'ossidazione di composti nello spazio periplasmatico cellulare. Oltre alla caratterizzazione dell'attività è descritta anche la presenza di un ponte disolfuro, conservato nelle catalasi-like periplasmatiche, con un ruolo nell'assemblaggio dell'eme per ottenere un enzima attivo e funzionale. La proteina periplasmatica HP0298, componente di un sistema di trasporto ABC, è classificata come trasportatore di dipeptidi e appartiene a una famiglia di proteine in grado di legare diversi substrati, tra cui di- e oligopeptidi, nichel, eme, glutatione. Benchè tutte associate a trasportatori di membrana batterici, queste proteine presentano un dominio di legame al substrato che risulta essere conservato nei domini extracellulari di recettori specifici di mammifero e uomo. Un esempio sono i recettori ionotropici e metabotropici del sistema nervoso. Per caratterizzare questa proteina è stato messo a punto un protocollo di ligand-fishing accoppiato alla spettrometria di massa. La proteina purificata, avente un tag di istidine, è stata incubata con un estratto cellulare di H. pylori per poter interagire con il suo substrato specifico all'interno dell'ambiente naturale in cui avviene il legame. Il complesso proteina-ligando è stato poi purificato per cromatografia di affinità e analizzato mediante HPLC-MS. L'identificazione dei picchi differenziali tra campioni con la proteina e 5 campioni di controllo ha portato alla caratterizzazione di pentapeptidi particolarmente ricchi in aminoacidi idrofobici e con almeno un residuo carico negativamente. Considerando che H. pylori necessita di alcuni aminoacidi essenziali, per la maggior parte idrofobici, e che lo stomaco umano è particolarmente ricco di peptidi prodotti dalla digestione delle proteine introdotte con il cibo, il ruolo fisiologico di HP0298 potrebbe essere l'internalizzazione di peptidi, con caratteristiche specifiche di lunghezza e composizione, che sono naturalmente presenti nella nicchia gastrica.
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Con il seguente documento si vuole esaminare l'utilita trasportistica dei sistemi di trasporto del tipo Automated People Mover passando da un inquadramento storico generale all'uso dei sistemi nell'ambito aeroportuale dall'inizio degli anni '60 fino ai tempi piu moderni. Dopo avere analizzato le configurazioni e le caratteristiche tipiche dei sistemi APM in ambito aeroportuale si definira quale tipologia di infrastruttura e stata privilegiata negli aeroporti europei e mondiali. Successivamente si prendera in esame lo stato dell'arte dei sistemi APM installati nell'aeroporto principale di Parigi e uno dei piu trafficati del mondo, l'Aeroporto Internazionale Charles de Gaulle; e del sistema installato nell'Aeroporto Internazionale Galileo Galilei di Pisa.
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L’obiettivo di questo lavoro di tesi è rappresentato dalla definizione di un metodo di ricerca terminologica e documentazione, nonché di traduzione assistita, supportato dalle moderne tecnologie disponibili in questo campo (Antconc, Bootcat, Trados ecc.), valido per la traduzione di questo tipo di documenti, gli standard, ma sfruttabile anche in altri ambiti della traduzione tecnico-scientifica, permettendo al traduttore e, di conseguenza, al committente, di ottenere un documento “accettabile” e qualitativamente idoneo in lingua di arrivo. Il percorso tracciato in questo elaborato parte dalla presentazione del quadro storico generale, per poi passare alla classificazione degli additivi alimentari in base alla tipologia e agli impieghi in campo alimentare. Verranno illustrati in modo generale i metodi di analisi degli additivi e i criteri di validazione dei metodi impiegati, in funzione degli standard internazionali relativi alla materia, rivolgendo particolare attenzione al quadro normativo e alle agli organi coinvolti nella regolamentazione e nel controllo di queste sostanze, sia in Italia che in Russia e nel resto del mondo. Tutto ciò in funzione degli avvenimenti sul piano geopolitico e su quello culturale: da un lato le sanzioni economiche tra UE e Russia, dall’altro EXPO 2015, opportunità per numerosi traduttori e terminologi di approfondire e arricchire le proprie conoscenze in un ambito tanto importante: alimentazione e sicurezza alimentare, in relazione al progetto di gestione terminologica VOCA9. La parte finale della tesi è dedicata alla presentazione degli standard russi GOST R e alla loro traduzione in italiano, in funzione della documentazione e alla ricerca terminologica necessarie per la traduzione tramite CAT tools ed indispensabili per la creazione di glossari.
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Se desconoce el efecto del sulfato de bario en los ecosistemas acuáticos donde se realizan actividades hidrocarburíferas y que vienen incrementándose a nivel nacional. Por tal motivo, se evaluó el riesgo ecológico del sulfato de bario empleando la respuesta ecotoxicológica de doce organismos no destinatarios a fin de conocer los posibles efectos que este compuesto pudiera estar ocasionando a los organismos relacionados a los ecosistemas marinos y epicontinentales donde se desarrollan actividades hidrocarburíferas. Las pruebas ecotoxicológicas incluyeron a las microalgas Isochrysis sp., Chlorella sp., las plantas terrestres Medicago sativa y Zea mays, los crustáceos Daphnia sp., Emerita analoga y Apohyale sp., al equinodermo Tetrapygus niger, al insecto acuático Chironomus calligraphus, y a los peces Odontesthes regia regia, Poecilia reticulata y Paracheirodon innesi. Las mediciones de los parámetros y protocolos para las pruebas como la determinación del riesgo ecológico siguieron las pautas y recomendaciones de la USEPA y otros autores. De los principales resultados ecotoxicológicos con sulfato de bario y sus formas solubles, se obtuvo un efecto negativo del sulfato de bario sobre el crecimiento celular de la microalga epicontinental Chlorella sp. (96 h), que registró una concentración de inhibición media (CI50) de 0,1 g/L y una concentración efectiva no observable (NOEC) de 0,02 g/L. Así mismo, se obtuvo un efecto negativo del bario sobre el crecimiento foliar de la planta terrestre monocotiledónea Z. mays (10 d) que registró una concentración efectiva media (CE50) de 0,0011 g/L y una NOEC de 0,0002 g/L. Finalmente, se concluye que existe alto riesgo ecológico (RQ) del sulfato de bario (RQ = 1,224) y sus formas solubles (RQ = 37 500) empleando la respuesta ecotoxicológica de doce organismos no destinatarios.
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3 v. in 4 with 5th supplementary v. to Libro 2; v. 2 publ. 1874.
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Description based on: T. 246 (sesiones del 14 de abr. al 1. de jul. de 1964).
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"Prefazione universale", por Tommaso Buonaventuri: Tomo 1 pp. I-XLV. "Vita di Galileo Galilei", por Vincenzio Viviani: Tomo 1 pp. XLIX-IXXVI. "Dissertazione sovra il sistema del mondo degli antichi ebrei, del rev. padre d. Agostino Calmet": Tomo 4 pp.1-20
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Frontispicio calcográfico con el escudo de Navarra, firmado: "en Pamplona. La Cruz fz."
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Contiene los siguientes autos, con sus loas: Lo que va del Hombre a Dios (pp. 1-42) ; El verdadero Dios Pan (pp. 43-80) ; La piel de Gedeón (pp. 81-114) ; El lirio y la azucena (pp. 115-155) ; La devoción de la Missa (pp. 156-191) ; El santo rey don Fernando (Primera parte) (pp. 192-224) ; El santo rey don Fernando (Segunda parte) (pp. 225-266) ; Sueños ay que verdad son (pp. 267-304) ; La semilla y la zizaña (pp. 305-338) ; El pastor Fido (pp. 339-373) ; La torre de Babilonia (pp. 374-403) ; El maestrazgo del Toysón (pp. 404-437)
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