997 resultados para sversamenti, rilasci, mare, olio, petrolio, idrocarburi, rischio, contaminazione ambientale


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Questo lavoro di tesi contribuisce allo sviluppo di una metodologia in silico, che può essere utilizzata sia come strumento clinico per la predizione del rischio di frattura, sia come strumento per la valutazione dell’efficacia di trattamenti farmacologici. Lo scopo di questo lavoro è di validare un modello di progressione dell’osteoporosi utilizzando dati clinici prospettici. Per fare ciò, è stata utilizzata una procedura già precedentemente validata da Bhattacharya et al. su una coorte retrospettica di Sheffield, con validazione effettuata unicamente per l’ARF0. In questo lavoro di tesi è stata intergata una legge di invecchiamento dell’osso e predetto il carico di rottura del femore ed il rischio di frattura fino a cinque anni successivi all’esecuzione della CT (ARF5). I risultati ottenuti sono poi stati confrontati con i dati reali, ovvero con le reali fratture che sono avvenute o meno nei pazienti reali oggetto dello studio. La validazione su una coorte prospettica ha evidenziato una discriminazione tra fratturati e non fratturati migliore rispetto a quella trovata per la coorte retrospettica. Tuttavia, l’ARF5 e l’ARF0, sui trentaquattro soggetti considerati, hanno delle prestazioni confrontabili.

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Il lavoro di tesi presentato ha come obiettivo la valutazione delle potenzialità del metodo di risk assessment per la stima dei rischi nel campo della progettazione geotecnica. In particolare, è stata approfondita l’applicazione dei metodi di trattamento dell’incertezza alla modellazione numerica di terreni caratterizzati da alcune tipologie di argille, il cui comportamento, al variare del grado di saturazione, può oscillare tra ritiro e rigonfiamento, provocando dissesti alle strutture sovrastanti. Ai modelli numerici creati sono stati associati dei modelli probabilistici sui quali sono state eseguite delle analisi di affidabilità associate a parametri del terreno opportunamente scelti in funzione dell’influenza sul meccanismo espansivo del suolo. È stata scelta come soglia, e dunque come stato limite, per il calcolo della probabilità di fallimento, il movimento massimo caratteristico del terreno ottenuto applicando il metodo di Mitchell per i due fenomeni. Questo metodo è adottato nelle Australian Standards, uno dei riferimenti scientifici più rilevanti per la progettazione su suoli espansivi, nonché normativa vigente in Australia, territorio ricco di argille attive. Le analisi hanno permesso di condurre alcune riflessioni circa la conservatività dei termini da normativa, fondati su approcci di carattere puramente deterministico, mostrando come a piccole variazioni plausibili degli input nel modello numerico, si possano ottenere variazioni discutibili nei risultati, illustrando così i vantaggi che comporta il trattamento dell’incertezza sui dati.

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Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad un aumento di episodi fraudolenti nel settore alimentare. Ciò è vero anche per il settore oleario: per il suo elevato valore economico, nutrizionale e sensoriale, l’olio extra vergine di oliva è un bersaglio perfetto dei frodatori, che realizzano molteplici tipologie di adulterazione. Questo lavoro di tesi si è focalizzato, in particolare, sull’adulterazione dell’olio extra vergine di oliva con olio di semi di girasole. Su campioni preparati in laboratorio per simulare la frode, a partire da due oli extra vergini di oliva addizionati con percentuali diverse di olio di girasole, sono state effettuate determinazioni analitiche utilizzando un sensore spettrale, basato sulla spettroscopia nel vicino infrarosso, seguite da un’elaborazione chemiometrica dei risultati. Lo strumento portatile è stato sviluppato da una start-up olandese presso cui ho svolto il tirocinio curriculare. Il modello di stima risultante dalle risposte fornite dai 16 pixel del sensore ha mostrato una capacità di rilevazione soddisfacente nei confronti di questa adulterazione, conducendo ad un errore medio nella stima della percentuale di olio di girasole aggiunto intorno al 3%. Tale risultato, se verrà confermato da ulteriori analisi grazie alle quali il modello predittivo potrà essere reso più robusto, potrebbe incoraggiare l’utilizzo di questa metodologia analitica come tecnica rapida di screening, facilmente applicabile anche in un contesto industriale, a supporto delle più laboriose e complesse tecniche analitiche tradizionali, nella rilevazione di adulterazioni di oli extra vergini di oliva con oli di semi di girasole.

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I mareografi sono strumenti che misurano il livello del mare in un punto della costa. Tuttavia, essendovi ancorati, essi sono soggetti al suo movimento. Inoltre, il livello del mare è fortemente influenzato da effetti locali. In una prima parte, si è quindi selezionato un insieme di questi in base alla completezza dei dati e a restrizioni geografiche, in modo che nel loro complesso fossero il più possibile rappresentativi della situazione media globale. Di ognuno di essi si sono studiati la monotonicità e l’andamento in due ventenni consecutivi, il primo dal 1980. In questo modo è stato possibile evidenziare, ove presenti, modifiche nel tasso di variazione annuale del livello del mare in ogni località nei due periodi. Studiati i singoli mareografi si è poi proceduto ad effettuarne uno stacking per ottenere una stima meno influenzata da effetti locali. Il test di monotonia identifica in entrambi i casi un chiaro trend crescente. Il risultato della regressione lineare sui due periodi ha fornito tassi pari rispettivamente a (2.1 ± 0.5)mm/yr e (4.7 ± 0.5)mm/yr. Per migliorare la significatività del test di monotonia, si sono poi rimossi i modi semi-periodici mediante il metodo di decomposizione EMD (Empirical Mode Decomposition). Ripetendo la regressione lineare si ottengono risultati simili ma con minore incertezza: (2.3 ± 0.2)mm/yr e (4.9 ± 0.2)mm/yr. Come approccio alternativo, per cercare di superare l’arbitrarietà della scelta dei due archi temporali, si è effettuato un fit quadratico sulle serie dati dal 1980 al 2020. In questi modo, è stato possibile identificare e raggruppare situazioni contraddistinte da andamenti generali simili. In seguito, si è mostrato come, in entrambi i periodi, ci sia una forte correlazione lineare fra i mareografi sulla costa occidentale degli Stati Uniti e fra i mareografi posti nel Mediterraneo. Infine, viene studiato il caso dei mareografi della Laguna Veneta e la loro correlazione con altri posizionati nell'Adriatico settentrionale.

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Negli ultimi anni si sono riscontrati in tutto il territorio Nazionale un consistente aumento di eventi incendiari negli impianti di stoccaggio e smaltimento rifiuti. In questo elaborato troviamo una prima panoramica sulle normative nazionali riguardanti la prevenzione incendi, le emergenze e l’ambiente. Successivamente si focalizza l’attenzione sulle Linee Guida dei piani di Emergenza Esterni .La parte delle linee guida relativa al “Metodo ad indici per la classificazione del rischio incendio negli impianti di stoccaggio e trattamento rifiuti” , è stata elaborata a partire dalla metodologia per la gestione del rischio di incendio negli impianti di deposito di rifiuti. Le linee guida a cui ci si riferisce hanno ritenuto di considerare l'incendio quale scenario di riferimento per la valutazione del rischio dell'impianto, anche a seguito della complessità e variabilità delle caratteristiche dei rifiuti che comportano una differente pericolosità degli effluenti. La procedura sviluppata prevede un metodo di valutazione del rischio ad indici che consiste nell’attribuire determinati punteggi a fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione presenti nell’impianto e considerando i pericoli per la salute umana e l’ambiente circostante. Il metodo ha l’obiettivo di semplificare e unificare i criteri di classificazione dei livelli di rischio in tali impianti, in base al livello viene quindi stabilita una certa distanza di attenzione su cui poi si baseranno i Piani di Emergenza Esterni. Il metodo ad indici esposto nelle Linee Guida è stato quindi testato su un caso studio. I risultati ottenuti da tale elaborazione sono stati poi integrati e contestualizzati con l’ausilio del software QGIS attraverso il quale si sono ricavate mappe raffiguranti i vari impianti e le loro rispettive distanze di attenzione, le quali saranno conferite alle autorità competenti per lo sviluppo di efficienti Piani di Emergenza Esterni.

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Il prezzo che ancora oggi si paga per la non sicurezza sul lavoro è valutabile in termini di vite umane e dietro ad ogni numero ci sono la storia e la vita di persone, di famiglie. La sfida continua ad essere un cambiamento culturale che radichi i valori della prevenzione e sicurezza nel mondo del lavoro in vista del miglioramento della qualità della vita di lavoratrici e lavoratori. L’obiettivo di questa tesi è valutare quanto “Distillerie Mazzari”, un’azienda con sede a Sant’Agata sul Santerno (RA), sia soggetta a rischi, con particolare riferimento alla movimentazione manuale dei carichi, ma anche proporre azioni per ridurre gli stessi. Viene presentata una suddivisione dei rischi in diverse categorie: per la sicurezza, per la salute, trasversali e ambientali, mentre per il rischio da sovraccarico biomeccanico si ha un capitolo a parte, poichè è il più approfondito. Una volta studiata la situazione attuale (as-is), si passa alla fase to-be dove vengono proposte azioni da intraprendere per ridurre i rischi. In particolare viene creato un progetto di rating per determinare l’indice di rischio (grazie alla matrice del rischio). Infine, vengono redatte le schede di intervento per alcuni rischi individuati. Nella parte finale della tesi, come detto, si tratta nel dettaglio la movimentazione manuale dei carichi, applicando sia il metodo NIOSH che quello di Snook e Ciriello. Grazie a questi due metodi, vengono studiate nel dettaglio le attività di insacco acido tartarico e alimentare e le operazioni di traino e di spinta. Infine, grazie al software ErgoEasy Professional si è proceduto nel calcolare diversi indici di rischio relativamente al sovraccarico biomeccanico.

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Diverse spiagge siciliane sono a rischio erosione.Tra le cause vi sono l'elevata urbanizzazione costiera della regione e la riduzione degli apporti solidi fluviali, per cui il bilancio sedimentario della spiaggia risulta negativo. L'innalzamento del livello del mare prodotto dal surriscaldamento globale potrà solo aumentare il problema dell'erosione costiera, rendendo necessari interventi di protezione. La Regione Siciliana ha redatto nel 2020 il Piano Regionale Contro l'Erosione Costiera (PRCEC) nel quale fa riferimento ai depositi sottomarini quale fonte strategica per l'esecuzione di interventi di ripascimento. Il seguente lavoro di tesi si pone l'obiettivo di valutare l'esecuzione di interventi di ripascimento con l'utilizzo di sedimenti di spiagge sottomarine profonde e si fonda sul lavoro svolto durante il periodo di tirocinio presso la Società Italiana Dragaggi (SIDRA) S.p.A., società specializzata in dragaggi sia per la manutenzione dei fondali, sia per la protezione costiera. In vista di una richiesta di interventi di ripascimento da parte della regione Siciliana, la società si è occupata di ricercare dei depositi sottomarini a largo delle coste della Regione ed ha ottenuto la concessione per uno di questi. Le profondità a cui si trovatale deposito riduce notevolmente le alternative adottabili per il dragaggio. Il mezzo standard per eseguire dragaggi di profondità è una draga TSHD con l’estensione del braccio di aspirazione per il raggiungimento delle profondità richieste. Questo tipo di draga è conveniente per elevati quantitativi di materiale mentre per volumi ridotti sarebbe potuta risultare poco competitiva. Si sono quindi analizzate delle possibili alternative di estrazione per le quali si sono valutate le produzioni e i costi di intervento corrispondenti. Il lavoro di tesi si è chiuso con il confronto dei costi di tali alternative per l’individuazione dell’opzione più conveniente.

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Il lavoro svolto, inizialmente, si proponeva di ricercare e approfondire gli strumenti fondamentali per il funzionamento di una sala prova, con l’obbiettivo di riunire in un unico elaborato informazioni sia sulla teoria che sul dimensionamento. A tal fine, sono stati presi in esame il ventilatore cella, l’aspiratore dei gas di scarico, l’unità di trattamento aria, la torre di raffreddamento e gli scambiatori di calore. Successivamente, l’attività di tesi si è focalizzata sulla creazione di un modello tramite Microsoft Excel che, in base ai dati di partenza selezionati, restituisse un dimensionamento delle componenti precedentemente analizzate. Questo modello è stato poi impiegato durante l’allestimento di una nuova sala di prova presso l’azienda AlmaAutomotive. La scelta delle condizioni di esercizio è stata fatta sulla base delle specifiche richieste dell’azienda. I risultati ottenuti dal modello sono stati quindi confrontati con i dati di dimensionamento presenti su preventivi richiesti ad aziende terze e con i dati di targa di apparecchiature montate su celle, analoghe a quella in realizzazione, presenti in azienda. Questo confronto, nei casi esaminati, ha evidenziato una buona correlazione. È stato inoltre creato un modello Simscape che rappresentasse il funzionamento dei due scambiatori (liquido motore e olio motore) in condizione stazionaria a regime. I risultati ottenuti dal modello sono stati paragonati con i dati ottenuti dalle formule teoriche (utilizzando Matlab): il confronto ha evidenziato che il modello Simscape è stato strutturato e definito correttamente.

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Il presente lavoro di tesi si pone come obiettivo la valutazione del rischio causato dalla movimentazione manuale dei carichi in un supermercato di proprietà di una società operante nel settore della grande distribuzione organizzata, al fine di ottenere degli indici di rischio rappresentativi della complessità dell’attività lavorativa, che consentano di implementare le misure di riduzione del rischio per garantire la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Le metodologie utilizzate per condurre la valutazione del rischio sono quelle contenute nella norma UNI ISO 11228 Ergonomics – Manual Handling; tra queste figurano la metodologia dello standard UNI ISO 11228-1, da applicare alle attività di sollevamento, abbassamento e trasporto manuale dei carichi, la metodologia dello standard UNI ISO 11228-2 per le operazioni di traino e spinta ed infine le metodologie dello standard UNI ISO 11228-3 per l’analisi della movimentazione di bassi carichi ad alta frequenza. Tra le mansioni svolte dagli addetti di un supermercato, quelle che coinvolgono la movimentazione manuale dei carichi sono le operazioni di allestimento delle scaffalature o dei banchi espositivi in area vendita, la sistemazione dei prodotti in zona riserva, il trasferimento della merce mediante roll-cointainers o transpallet manuali e le attività di cassa. Tali compiti possono comportare uno sforzo fisico notevole per la colonna vertebrale ed infatti i dati più recenti mostrano che i disturbi muscolo-scheletrici rappresentano la causa primaria di malattia professionale. Pertanto la valutazione del rischio causato dalla movimentazione manuale dei carichi richiede un’elevata attenzione da parte di chi si occupa di sicurezza sul lavoro e deve essere condotta secondo un approccio integrato, che consideri tutti gli elementi dell’attività lavorativa.

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Oggi si sta assistendo sempre più ad un consumo maggiore di energia, proveniente soprattutto da fonti fossili. Tuttavia, occorre evidenziare l’aspetto negativo correlato a tutto questo: l’incremento del rilascio di gas ad effetto serra, responsabili del fenomeno del surriscaldamento globale. La Carbon Capture, Utilisation and Storage (CCUS) è stata riconosciuta come tecnologia strategica per raggiungere l’obiettivo dell’azzeramento delle emissioni entro il 2050. Lo scopo della tesi è effettuare la valutazione delle conseguenze dei rilasci accidentali di CO2 dagli impianti di cattura, esprimendole in termini di distanze di danno per l’uomo e per le apparecchiature. Dopo il Capitolo 1, dal carattere introduttivo e in cui si spiega il perché si renda necessaria la cattura della CO2, il Capitolo 2 fornisce i valori di pericolosità della CO2 relativi agli effetti tossici e termici, in termini di concentrazioni e temperature soglia; inoltre, illustra i codici DNV PHAST, NIST FDS e Ansys FLUENT, utilizzati per effettuare la valutazione delle conseguenze. A seguire, il Capitolo 3 presenta un impianto di cattura della CO2 assunto come caso di studio, fornendo la descrizione del funzionamento dell’impianto e riportandone i documenti principali, quali il PFD e la mappa del layout. Inoltre, vengono individuati gli scenari di rilascio e sono specificate le condizioni ambientali considerate ai fini della modellazione della dispersione. Il Capitolo 4 riporta i risultati ottenuti dalle simulazioni effettuate con i software di modellazione illustrati nel Capitolo 2, effettuando un’analisi comparativa delle distanze di danno, corredata di un’ampia discussione. Il Capitolo 5, infine, riporta le considerazioni conclusive del lavoro di tesi e delinea alcuni possibili sviluppi futuri delle indagini.

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Il progetto di questa tesi si propone di realizzare una protesi sostitutiva del muscolo temporale la cui funzione principale è colmare il vuoto lasciato dal muscolo dopo la sua rimozione. A seguito di un’analisi sulla forma, sul materiale e le funzionalità della protesi attualmente utilizzata, vengono evidenziati i benefici che devono essere inclusi nel progetto e le debolezze a cui porre maggior attenzione e valutare possibili soluzioni. La protesi deve presentare una superficie esterna priva di discontinuità che potrebbero essere percepite al tatto in post operazione e una dimensione conforme al muscolo rimosso. Il progetto si propone di fissare alcuni punti chiave a cui dare risposta, una su tutte la tipologia di materiale utilizzato per garantire una buona integrazione dell’impianto con l’organismo umano. Il materiale utilizzato deve essere innanzitutto biocompatibile e viene valutato per la sua integrazione con l’organismo, la capacità di proteggere la parete laterale del cranio e per la sua consistenza il più possibile paragonabile al muscolo rimosso. È prioritario in questa tipologia di protesi evitare il ristagno di sangue tra l’intercapedine della protesi e la parete laterale del cranio, a tal fine è bene analizzare lo spessore del muscolo segmentato per delineare la soluzione migliore che possa rispondere a tale necessità. È importante verificare il bordo della protesi, è necessario che sia ben raccordato con la superficie esterna del cranio così da evitare uno scalino a seguito dell’operazione e ottenere un alto grado di soddisfazione del paziente. In questo contesto di protesi il grado di soddisfazione del paziente è importante. Il lato su cui viene impiantata la protesi deve risultare simmetrico al lato opposto. La protesi progettata è di tipo paziente-specifico, l’obbiettivo principale è riempire la cavità temporale ed evitare possibili complicazioni nel tempo in quanto la durata della protesi è correlata alla durata di vita del paziente.

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O objetivo do presente estudo é caracterizar a hidrodinâmica e o transporte de material particulado em suspensão (MPS) no estuário de Caravelas sob diferentes condições de maré e vazão fluvial. Foram realizadas quatro campanhas hidrográficas durante ciclos completos de maré, sendo em condições de maré de sizígia e quadratura, e durante os períodos seco e chuvoso. Dados de nível de água, velocidade e direção de correntes, salinidade, temperatura e turbidez foram obtidos em uma estação fixa próxima da desembocadura do estuário. A partir destes dados foram obtidos os transportes residuais de MPS e calculado os mecanismos de transporte. As maiores concentrações médias de material particulado em suspensão ocorreram em condições de sizígia. Em condições de maré de quadraturao transporte resultante de MPS foi com sentido estuário acima, porém de pequena intensidade. Em condições de sizígia o estuário é caracterizado por correntes mais intensas e assimétricas, com dominância de vazante. Durante a condição de sizígia o estuário pode atuar como importador ou exportador de MPS. O estuário do rio Caravelas foi classificado como bem misturado e fracamente estratificado. A hidrografia e o balanço sedimentar são principalmente modulados pela altura da marée o aporte de água doce é irrelevante.

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Apresenta????o resumida dos 48 projetos vencedores do 1?? Concurso de Experi??ncias Inovadoras de Gest??o na Administra????o P??blica Federal, realizado conjuntamente pelo MARE e ENAP em 1996

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Apresenta????o resumida dos 46 projetos vencedores do 2?? Concurso de Experi??ncias Inovadoras de Gest??o na Administra????o P??blica Federal, realizado conjuntamente pelo MARE e ENAP em 1997

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Apresenta????o resumida dos 50 projetos vencedores do 3?? Concurso de Experi??ncias Inovadoras de Gest??o na Administra????o P??blica Federal, realizado conjuntamente pelo MARE e ENAP em 1998