836 resultados para quality management system, organizational culture assessment instrument, construction company, Indonesia


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L’obiettivo di questa tesi è approfondire le competenze sulle funzionalità sviluppate nei sistemi SCADA/EMS presenti sul mercato, così da conoscerne le potenzialità offerte: tutte le conoscenze acquisite servono a progettare uno strumento di analisi dati flessibile e interattivo, con il quale è possibile svolgere analisi non proponibili con le altre soluzioni analizzate. La progettazione dello strumento di analisi dei dati è orientata a definire un modello multidimensionale per la rappresentazione delle informazioni: il percorso di progettazione richiede di individuare le informazioni d’interesse per l’utente, così da poterle reintrodurre in fase di progettazione della nuova base dati. L’infrastruttura finale di questa nuova funzionalità si concretizza in un data warehouse: tutte le informazioni di analisi sono memorizzare su una base dati diversa da quella di On.Energy, evitando di correlare le prestazione dei due diversi sottosistemi. L’utilizzo di un data warehouse pone le basi per realizzare analisi su lunghi periodi temporali: tutte le tipologie di interrogazione dati comprendono un enorme quantità d’informazioni, esattamente in linea con le caratteristiche delle interrogazioni OLAP

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Il presente elaborato descrive l’attività di progetto svolta durante il periodo di tirocinio presso la business unit “automotive technologies” della Robert Bosch GmbH: la Robert Bosch GmbH Branch in Italy che ha sede a Torino, e che si configura come fornitore di componenti per l’industria automotive. La funzione logistica è l’ufficio in cui si è svolta l’esperienza di tirocinio, che si è sviluppato nell’ambito del progetto di Container Management System. In particolare, è stato analizzato il sistema di gestione dei Returnable Packaging relativi ai componenti che vengono forniti agli stabilimenti dei clienti localizzati in Italia. L’elaborato è composto da due parti: una parte teorica e una parte pratica. La parte teorica espone gli strumenti teorici sui quali si fondano i contenuti sviluppati nella parte pratica. La parte pratica è volta a descrivere l’attività di progetto da un punto di vista strettamente operativo. Il primo capitolo illustra i motivi che hanno determinato l’avvio del progetto. Sono poi messi in evidenza quali sono gli obiettivi intermedi e finali che si intendono raggiungere, declinandoli in termini di organizzazione del lavoro. Sono qui esposte le basi teoriche del metodo utilizzato e della disciplina a cui si fa riferimento. Viene inoltre dato spazio alla trattazione di alcuni topic nell’ambito dei Returnable Packaging, approfondendo l’argomento per il settore automotive. Il secondo capitolo descrive la struttura organizzativa, i settori di business e le attività svolte dal gruppo Robert Bosch GmbH nel mondo e in Italia. Viene dato particolare rilievo alla sede di Torino ed alla divisione logistica di quest’ultima, in modo tale da descrivere il contesto entro il quale si sviluppa il progetto. Il capitolo presenta infine gli attori che operano nella catena logistica analizzata, descrivendone le attività svolte e caratterizzando la rete logistica studiata al fine di definire i confini entro i quali si sviluppa il progetto. Il terzo capitolo presenta l’analisi effettuata sul caso in esame, descrivendone le modalità operative per ciascuna fase. Il quarto capitolo presenta delle osservazioni sull’analisi effettuata, la validazione tecnico econimica delle soluzioni proposte e le considerazioni conclusive.

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Questo elaborato di tesi è nato con l'esigenza di sviluppare un nuovo modulo per la stima di variabili energetiche da inserire nel software On.Energy, per dare la possibilità a tutti gli utilizzatori di capire quanto i valori osservati nella realtà si discostino da un modello teorico appositamente creato, e fornire quindi un ulteriore strumento di analisi per mantenere sotto controllo il sistema nell'ottica del miglioramento continuo. Il risultato sarà uno strumento che verrà provato in via sperimentale sugli stabilimenti di due aziende leader in Italia in settori produttivi largamente differenti (Amadori - alimentare, Pfizer - farmaceutico), ma accomunati dalle esigenze di monitorare, analizzare e efficientare i consumi energetici.

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QUESTIONS UNDER STUDY / PRINCIPLES: Interest groups advocate centre-specific outcome data as a useful tool for patients in choosing a hospital for their treatment and for decision-making by politicians and the insurance industry. Haematopoietic stem cell transplantation (HSCT) requires significant infrastructure and represents a cost-intensive procedure. It therefore qualifies as a prime target for such a policy. METHODS: We made use of the comprehensive database of the Swiss Blood Stem Cells Transplant Group (SBST) to evaluate potential use of mortality rates. Nine institutions reported a total of 4717 HSCT - 1427 allogeneic (30.3%), 3290 autologous (69.7%) - in 3808 patients between the years 1997 and 2008. Data were analysed for survival- and transplantation-related mortality (TRM) at day 100 and at 5 years. RESULTS: The data showed marked and significant differences between centres in unadjusted analyses. These differences were absent or marginal when the results were adjusted for disease, year of transplant and the EBMT risk score (a score incorporating patient age, disease stage, time interval between diagnosis and transplantation, and, for allogeneic transplants, donor type and donor-recipient gender combination) in a multivariable analysis. CONCLUSIONS: These data indicate comparable quality among centres in Switzerland. They show that comparison of crude centre-specific outcome data without adjustment for the patient mix may be misleading. Mandatory data collection and systematic review of all cases within a comprehensive quality management system might, in contrast, serve as a model to ascertain the quality of other cost-intensive therapies in Switzerland.

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In 2005, Wetland Studies and Solutions, Inc. (WSSI) installed an extensive Low Impact Development (LID) stormwater management system on their new office site in Gainesville, Virginia. The 4-acre site is serviced by a network of LID components: permeable pavements (two proprietary and one gravel type), bioretention cell / rain garden, green roof, vegetated swale, rainwater harvesting and drip irrigation, and slow-release underground detention. The site consists of heavy clay soils, and the LID components are mostly integrated by a series of underdrain pipes. A comprehensive monitoring system has been designed and installed to measure hydrologic performance throughout the LID, underdrained network. The monitoring system measures flows into and out of each LID component independently while concurrently monitoring rainfall events. A sensitivity analysis and laboratory calibration has been performed on the flow measurement system. Field data has been evaluated to determine the hydrologic performance of the LID features. Finally, hydrologic models amenable to compact, underdrained LID sites have been reviewed and recommended for future modeling and design.

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Although the effects of quality management on social work are still widely unexplored, critics suspect that it will lead to a negative standardization of working conditions, whereas supporters of quality management hope for a greater transparency and effectiveness of service delivery. This article reports on a survey of 30 managers, 261 professionals, and 435 families in 30 family intervention service organizations. It uses cluster analysis to explore the relationship between quality management and different forms of work formalization. Results showed that working conditions generally are enabling for professional practice, but differences exist between what is called here a managerialist machine bureaucracy, an atomistic professional organization, and a collegiate professional organization.