922 resultados para Pedagogia das máscaras
Resumo:
La ricerca prende in esame le produzioni narrative, in particolare quelle dedicate agli adolescenti e ai giovani adulti, nei cui linguaggi e nelle cui trame si insinuano modelli di vita, comportamenti, valori, stereotipie, ecc. Attraverso le fiction dell'ultimo decennio, sono offerte interpretazioni alle costanti e alle variabili che percorrono i diversi prodotti culturali e che sono metafore di caratteristiche e di dinamiche della società post-moderna. Nella ricerca si studiano le trame e i personaggi delle narrazioni e, in parallelo, si individuano le correlazioni con studi pedagogici interessati alle ultime generazioni giovanili. La comparazione ha portato ad un sistema di decifrazione per individuare il giovane dell'era post-moderna tra gli elementi di finzione. Si sono prese in esame le più importanti icone dell'immaginario che, pur attraverso innumerevoli riscritture, continuano ad imporsi come metafore per identificazione, abnegazione, catarsi. Rispetto al passato, molte icone presenti nelle ultime produzioni di fiction subiscono alterazioni leggibili come spie (i.e. Ginzburg). È in queste trasformazioni, spinte fino alla metamorfosi dell'icona, che è possibile rintracciare alcune caratteristiche proprie del mondo giovanile in rapporto con la società contemporanea. L'immaginario può dunque essere lo specchio in cui l'uomo e la società possono riconoscersi, e studiarlo apre possibilità per sviluppare prospettive di interpretazione verso nuovi orizzonti.
Resumo:
Quel che Steiner e molti altri criticano alla lingua contemporanea è il fatto di conformarsi troppo facilmente ai dettami della scienza e della società odierna, svuotando le parole del loro senso e della loro bellezza. Ciò che la scienza e la società in generale tendono a dimenticare, infatti, è che la lingua è composta di parole, fonemi, suoni. La tesi si articola in due Sezioni: una Premessa pedagogica e una Premessa antropologica. La Premessa pedagogica si compone di un solo capitolo, nel quale metteremo a confronto due metodi apparentemente molto diversi tra loro ma che, in realtà, trovano un loro accordo. Si tratta di Jean Piaget e Maria Montessori: del primo affronteremo opere quali Lo strutturalismo e L’epistemologia genetica dal punto di vista dell’acquisizione dei processi cognitivi, focalizzandoci soprattutto sull’apprendimento del linguaggio; della seconda sottolineeremo gli approcci educativi tenuti al fine di un apprendimento linguistico che non risenta di traumi ma che sia fondato su basi scientifiche. Introdurremo il ruolo della musica nei piani didattici e l’importanza di assegnarle una funzione più precisa e determinante. La Premessa antropologica si compone di due capitoli, entrambi dedicati alla musica. Nel Capitolo I parleremo della musicoterapia, un tipo di approccio fondato sul potere comunicativo della musica al fine di ripristinare la comunicazione verbale come è comunemente intesa. Nel Capitolo II, infine, parleremo del Mother Tongue Method introdotto da Shinichi Suzuki e ancora oggi riconosciuto in tutto il mondo. Si tratta di una metodologia che vuole rendere la musica parte delle vite degli individui tanto spontaneamente quanto il linguaggio. La musica diventa, dunque, uno strumento utile a formare i bambini sin da piccoli perché possano affrontare ogni ambito della loro vita con fermezza e abilità.
Resumo:
La crítica ha señalado repetidas veces el carácter postmodernista o epigonal de la poesía de Porfirio Barba Jacob, subsidiaria de un lenguaje y un imaginario anacrónicos. Nuestro artículo intenta leer en esta obra poética la singular construcción de la subjetividad desde la situación marginal en la que se inscribe Porfirio Barba Jacob: como homosexual, judío y un escritor situado fuera del territorio nacional. Esta peculiar posición desde la cual elabora una serie de seudónimos que complejizan las relaciones del Poeta con su propia obra, es analizada en el contexto de la poesía latinoamericana de las primeras décadas del siglo XX
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La crítica ha señalado repetidas veces el carácter postmodernista o epigonal de la poesía de Porfirio Barba Jacob, subsidiaria de un lenguaje y un imaginario anacrónicos. Nuestro artículo intenta leer en esta obra poética la singular construcción de la subjetividad desde la situación marginal en la que se inscribe Porfirio Barba Jacob: como homosexual, judío y un escritor situado fuera del territorio nacional. Esta peculiar posición desde la cual elabora una serie de seudónimos que complejizan las relaciones del Poeta con su propia obra, es analizada en el contexto de la poesía latinoamericana de las primeras décadas del siglo XX
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La crítica ha señalado repetidas veces el carácter postmodernista o epigonal de la poesía de Porfirio Barba Jacob, subsidiaria de un lenguaje y un imaginario anacrónicos. Nuestro artículo intenta leer en esta obra poética la singular construcción de la subjetividad desde la situación marginal en la que se inscribe Porfirio Barba Jacob: como homosexual, judío y un escritor situado fuera del territorio nacional. Esta peculiar posición desde la cual elabora una serie de seudónimos que complejizan las relaciones del Poeta con su propia obra, es analizada en el contexto de la poesía latinoamericana de las primeras décadas del siglo XX