750 resultados para Pandillas-San Pedro Garza García
The modern math movement(s): an essay on how elementary school teachers in Brazil gave meaning to it
Resumo:
The main goal of this paper is to discuss the production of meaning of the Modern Math Movement. The main sources were data available in school archives and interviews with former teachers that we use in order to focus on the diversity of perspectives -that complement it or oppose it-, which comes up when teachers refer to the Movement. Using this process of signification, teachers whether accept it, invalidate it or adapt it to guidelines imposed to them in their teaching activities. We establish a methodology by following the premises of Oral History to gather oral testimonies. The theoretical foundations in which this article is written are the guidelines of Paul Ricoeur's Hermeneutics, John Thompson's Depth Hermeneutics and Bolivar's narrative analysis.
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As one of the few areas apt for horticulture in Northern Chile's arid landscape, the prehistory of the Atacama oases is deeply enmeshed with that of the inter-regional networks that promoted societal development in the south central Andes. During the Middle Horizon (AD 5001000), local populations experienced a cultural apex associated with a substantial increase in inter-regional interaction, population density, and quantity and quality of mortuary assemblages. Here, we test if this cultural peak affected dietary practices equally among the distinct local groups of this period. We examine caries prevalence and the degree of occlusal wear in four series recovered from three cemeteries. Our results show a reduction in the prevalence of caries for males among an elite subsample from Solcor 3 and the later Coyo 3 cemeteries. Dental wear tends to increase over time with the Late Middle Horizon/Late Intermediate Period cemetery of Quitor 6 showing a higher average degree of wear. When considered in concert with archaeological information, we concluded that the Middle Horizon was marked by dietary variability wherein some populations were able to obtain better access to protein sources (e.g., camelid meat). Not all members of Atacameno society benefited from this, as we note that this dietary change only affected men. Our results suggest that the benefits brought to the San Pedro oases during the Middle Horizon were not equally distributed among local groups and that social status, relationship to the Tiwanaku polity, and interment in particular cemeteries affected dietary composition. Am J Phys Anthropol, 2012. (C) 2012 Wiley Periodicals, Inc.
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La forte crescita nella pescicoltura ha portato ad una significativa pressione ambientale di origine antropica nei sistemi costieri. Il bivalve locale Scrobicularia plana è stato usato come bioindicatore per valutare la qualità ambientale di un ecosistema affetto da scarichi di acque residuali di una piscifattoria nel braccio di mare Rio San Pedro (Spagna sud-occidentale). I bivalvi sono stati raccolti nei sedimenti intertidali nell'ottobre del 2010 da cinque siti del braccio di mare, seguendo un gradiente di inquinamento decrescente dall'effluente al sito di controllo. Per valutare l'esposizione e l'effetto di contaminanti legati alle acque residuali delle piscifattorie è stata selezionata una batteria di biomarker. Sono state misurate nei tessuti delle ghiandole digestive dei bivalvi: l'attività di enzimi del sistema di detossificazione della Fase I (etossiresorufina-O-deetilasi, EROD e dibenzilfluoresceina, DBF) l'attività di un enzima del sistema di detossificazione di Fase II (glutatione S-transferasi, GST), l'attività di enzimi antiossidanti (glutatione perossidasi, GPX e glutatione reduttasi, GR) e parametri di stress ossidativo (perossidazione lipidica, LPO, e danno al DNA). In parallelo sono state misurate in situ, nelle aree di studio, temperatura, pH, salinità e ossigeno disciolto nelle acque superficiali; nelle acque interstiziali sono stati misurati gli stessi parametri con l'aggiunta del potenziale redox. Sono state trovate differenze significative (p<0,05) tra siti di impatto e sito di controllo per quanto riguarda l'attività di EROD e GR, LPO e danno al DNA; è stato osservato un chiaro gradiente di stress riconducibile alla contaminazione, con alte attività di questi biomarker nell'area di scarico delle acque residuali della pescicoltura e livelli più bassi nel sito di controllo. È stata trovata inoltre una correlazione negativa significativa (p<0,01) tra la distanza alla fonte di inquinamento e l’induzione dei biomarker. Sono state analizzate le componenti abiotiche, inserendole inoltre in una mappa georeferenziata a supporto. Ossigeno disciolto, pH, salinità e potenziale redox mostrano valori bassi vicino alla fonte di inquinamento, aumentando man mano che ci si allontana da esso. I dati ottenuti indicano nel loro insieme che lo scarico di acque residuali dalle attività di pescicoltura nel braccio di mare del Rio San Pedro può indurre stress ossidativo negli organismi esposti che può portare ad un'alterazione dello stato di salute degli organismi.
Rituali indigeni in Mesoamerica. La festa di Petición de Lluvias nella Montaña di Guerrero (Messico)
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Questa tesi di carattere antropologico in ambito dottorale riguarda i rituali comunitari nelle comunità indigene messicane. Il principale oggetto della ricerca è il rituale della pioggia o di Petición de Lluvia, caratterizzato sia dal sacrificio animale che da una specifica relazione di causa-effetto con l’ambiente circostante. La ricerca etnografica è cominciata dall’ipotesi di voler verificare la persistenza nel tempo, e dunque nell’attualità, di procedure cerimoniali non appartenenti, almeno nella loro forma più lineare, alla religione cattolico-cristiana. Il luogo nel quale è avvenuta tale ricerca è la regione La Montaña di Guerrero, situata nel Messico sud-occidentale, e più precisamente la zona in cui vivono le comunità di etnia Nahua di San Pedro Petlacala, Acuilpa, e Xalpatláhuac che si trovano nelle vicinanze della cittadina di Tlapa de Comonfort. In un contesto ambientale profondamente rurale come quello della Montaña di Guerrero, la persistenza dei rituali evidenzia come le risorse naturali e gli agenti atmosferici - pioggia, vento, nubi - continuino a rappresentare gli elementi centrali che condizionano le variabili economiche di sussistenza e della riproduzione sociale. Il rituale di Petición de Lluvia rappresenta il momento di congiunzione tra la stagione secca e quella piovosa, tra la semina ed il raccolto del mais. Definito come una pratica religiosa nella quale il gruppo si identifica e partecipa con varie donazioni (ofrenda o deposito rituale), suddivisibili in alimenti/oggetti/preghiere ed azioni rituali, la cerimonia esprime l’auspicio di piogge abbondanti, con le quali irrigare i campi e continuare le attività umane. Il destinatario dell’offerta è la stessa divinità della pioggia, Tlaloc per le antiche civiltà mesoamericane, invocato sotto le mentite spoglie del santo patrono del 25 aprile, San Marcos. Il rituale è contraddistinto per tutta la sua durata dalla presenza del principale specialista religioso, sacerdote in lingua spagnola oppure «Tlahmáquetl» in lingua náhuatl.
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Autophagy plays a key role in the maintenance of cellular homeostasis. In healthy cells, such a homeostatic activity constitutes a robust barrier against malignant transformation. Accordingly, many oncoproteins inhibit, and several oncosuppressor proteins promote, autophagy. Moreover, autophagy is required for optimal anticancer immunosurveillance. In neoplastic cells, however, autophagic responses constitute a means to cope with intracellular and environmental stress, thus favoring tumor progression. This implies that at least in some cases, oncogenesis proceeds along with a temporary inhibition of autophagy or a gain of molecular functions that antagonize its oncosuppressive activity. Here, we discuss the differential impact of autophagy on distinct phases of tumorigenesis and the implications of this concept for the use of autophagy modulators in cancer therapy.
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The immunogenicity of malignant cells has recently been acknowledged as a critical determinant of efficacy in cancer therapy. Thus, besides developing direct immunostimulatory regimens, including dendritic cell-based vaccines, checkpoint-blocking therapies, and adoptive T-cell transfer, researchers have started to focus on the overall immunobiology of neoplastic cells. It is now clear that cancer cells can succumb to some anticancer therapies by undergoing a peculiar form of cell death that is characterized by an increased immunogenic potential, owing to the emission of the so-called "damage-associated molecular patterns" (DAMPs). The emission of DAMPs and other immunostimulatory factors by cells succumbing to immunogenic cell death (ICD) favors the establishment of a productive interface with the immune system. This results in the elicitation of tumor-targeting immune responses associated with the elimination of residual, treatment-resistant cancer cells, as well as with the establishment of immunological memory. Although ICD has been characterized with increased precision since its discovery, several questions remain to be addressed. Here, we summarize and tabulate the main molecular, immunological, preclinical, and clinical aspects of ICD, in an attempt to capture the essence of this phenomenon, and identify future challenges for this rapidly expanding field of investigation.
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Este trabajo intenta definir un modelo de desarrollo turístico en el espacio rural que permita la reactivación socioeconómica del área de estudio (Departamentos Guaraní y San Pedro de la provincia de Misiones) y que se constituya en un marco de referencia para el desarrollo de otras áreas similares de la provincia. Para ello se propone una planificación - participativa, que partiendo de previsiones de demanda y oferta culmina en el diseño de líneas de acción.
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El desarrollo de la industria azucarera en la República Dominicana requirió mano de obra para el corte de caña y el trabajo en el ingenio. La dificultad en atraer trabajadores locales resultó en la contratación de obreros de las islas inglesas Anguila, St. Kitts, Antigua, Nevis, Tórtola, etc., donde el masivo desempleo provocado por la industrialización facilitaba el traslado de los isleños hacia las zafras dominicanas. En San Pedro de Macorís, lugar de su asentamiento, se los llamaba despectivamente “cocolos". Esta ponencia intenta estudiar la historia y delineación de estos obreros inmigrantes, su conducta, su idiosincrasia y modo de vida en el ingenio desde la narrativa dominicana del siglo XX. Las obras seleccionadas son un espejo del racismo, del rechazo cultural y de la explotación de los cocolos en el cañaveral. Cabe destacar que las novelas recientes asumen tardíamente una actitud reivindicatoria ante la ausencia de estudios críticos al respecto.
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El municipio es considerado como un espacio donde sus habitantes comparten no sólo el territorio sino también los problemas y los recursos existentes. La institución municipal -como gobierno local- es el ámbito en el cual se toman decisiones sobre el territorio, que implican a sus habitantes. En cuanto a los actores, estos pueden ser funcionarios, empleados y la comunidad (individual y organizada en ongs), todos aportan sus conocimientos y valores, pero tienen diferentes intereses y diferentes tiempos. Vinculada a las decisiones, encontramos que la forma en que se gestiona la información territorial, es determinante si se pretende apuntar hacia acciones con impacto positivo, y sustentables en lo ambiental y en el tiempo. Este trabajo toma tres municipios: San Salvador de Jujuy, capital de la provincia localizada en los Valles Templados; San Pedro de Jujuy, principal municipio de la región de las Yungas y Tilcara en la Quebrada de Humahuaca. El aporte de la Inteligencia Territorial, a través del observatorio OIDTe, permite analizar los modos de gestión de la información, especialmente mediante el uso de las tecnologías de la información y comunicación (pagina web municipal, equipamiento informático en las oficinas, estrategias de comunicación y vinculación con la población) y mediante la organización de las estructuras administrativas (organigrama) por las cuales circula la información municipal. Además, con la participación enriquecedora de equipos multidisciplinarios en las diferentes etapas. Se busca, a partir de un diagnóstico, generar estrategias para la introducción de innovaciones con los propios actores municipales, a partir de las situaciones y modos culturales propios de cada lugar, incorporando los marcos conceptuales de la Inteligencia Territorial. En este sentido el OIDTe al promover el entendimiento entre los actores, institucionales y la sociedad, facilita la coordinación de diferentes intereses propiciando la toma de decisiones por acuerdos. Asimismo, el método Portulano, puede orientar la introducción de innovaciones en la coordinación de la información cartográfica, para que las diferentes oficinas puedan complementar sus aportes y la comunicación hacia fuera de la institución. En la fase de diagnóstico, se aplicaron entrevistas a informantes claves, se realizó un workshop con técnicos de planta permanente y funcionarios de áreas que manejan información territorial, y de planificación. También por la importancia de la capacidad instalada de recursos humanos, se analizó el nivel de instrucción y la capacitación con que cuenta el personal de planta permanente de cada área
Resumo:
El propósito de esta contribución es socializar las experiencias de trabajo de dos organizaciones ubicadas en la periferia norte de la ciudad de Medellín, Colombia -Corporación Cultural Nuestra Gente y Museo Cementerio San Pedro- como dos referentes que han logrado articular la práctica artística a procesos de recuperación de la memoria de los habitantes de los barrios de influencia. Este trabajo presenta un primer acercamiento al análisis de estas experiencias a partir de la relación que establece el habitante con el territorio durante y después de su participación en las actividades artísticas y cómo esto contribuye a abordar y elaborar procesos de recuperación de la memoria traumática y no traumática a través de distintas acciones formativas en las cuales el arte es el núcleo disparador
Resumo:
El trabajo se enmarca en las transformaciones generales que se producen en el agro pampeano en las últimas décadas, en el contexto de una nueva etapa de agriculturización del sector primario y de sus efectos en la organización y reestructuración de los territorios rurales. El foco de análisis está centrado en los cambios que registra el espacio rural del partido de San Pedro, provincia de Buenos Aires y profundiza en el conocimiento del territorio y de las transformaciones que se produjeron en el mismo desde la década de los años 90 a raíz de la retracción de la superficie frutícola. Se hipotetiza sobre un posible proceso de redefinición de la actividad frutícola local, en función de su situación frente a otras regiones del país. La información primaria proviene del resultado de las entrevistas realizadas, de información estadística disponible y literatura afín
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El municipio es considerado como un espacio donde sus habitantes comparten no sólo el territorio sino también los problemas y los recursos existentes. La institución municipal -como gobierno local- es el ámbito en el cual se toman decisiones sobre el territorio, que implican a sus habitantes. En cuanto a los actores, estos pueden ser funcionarios, empleados y la comunidad (individual y organizada en ongs), todos aportan sus conocimientos y valores, pero tienen diferentes intereses y diferentes tiempos. Vinculada a las decisiones, encontramos que la forma en que se gestiona la información territorial, es determinante si se pretende apuntar hacia acciones con impacto positivo, y sustentables en lo ambiental y en el tiempo. Este trabajo toma tres municipios: San Salvador de Jujuy, capital de la provincia localizada en los Valles Templados; San Pedro de Jujuy, principal municipio de la región de las Yungas y Tilcara en la Quebrada de Humahuaca. El aporte de la Inteligencia Territorial, a través del observatorio OIDTe, permite analizar los modos de gestión de la información, especialmente mediante el uso de las tecnologías de la información y comunicación (pagina web municipal, equipamiento informático en las oficinas, estrategias de comunicación y vinculación con la población) y mediante la organización de las estructuras administrativas (organigrama) por las cuales circula la información municipal. Además, con la participación enriquecedora de equipos multidisciplinarios en las diferentes etapas. Se busca, a partir de un diagnóstico, generar estrategias para la introducción de innovaciones con los propios actores municipales, a partir de las situaciones y modos culturales propios de cada lugar, incorporando los marcos conceptuales de la Inteligencia Territorial. En este sentido el OIDTe al promover el entendimiento entre los actores, institucionales y la sociedad, facilita la coordinación de diferentes intereses propiciando la toma de decisiones por acuerdos. Asimismo, el método Portulano, puede orientar la introducción de innovaciones en la coordinación de la información cartográfica, para que las diferentes oficinas puedan complementar sus aportes y la comunicación hacia fuera de la institución. En la fase de diagnóstico, se aplicaron entrevistas a informantes claves, se realizó un workshop con técnicos de planta permanente y funcionarios de áreas que manejan información territorial, y de planificación. También por la importancia de la capacidad instalada de recursos humanos, se analizó el nivel de instrucción y la capacitación con que cuenta el personal de planta permanente de cada área
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El propósito de esta contribución es socializar las experiencias de trabajo de dos organizaciones ubicadas en la periferia norte de la ciudad de Medellín, Colombia -Corporación Cultural Nuestra Gente y Museo Cementerio San Pedro- como dos referentes que han logrado articular la práctica artística a procesos de recuperación de la memoria de los habitantes de los barrios de influencia. Este trabajo presenta un primer acercamiento al análisis de estas experiencias a partir de la relación que establece el habitante con el territorio durante y después de su participación en las actividades artísticas y cómo esto contribuye a abordar y elaborar procesos de recuperación de la memoria traumática y no traumática a través de distintas acciones formativas en las cuales el arte es el núcleo disparador
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El trabajo se enmarca en las transformaciones generales que se producen en el agro pampeano en las últimas décadas, en el contexto de una nueva etapa de agriculturización del sector primario y de sus efectos en la organización y reestructuración de los territorios rurales. El foco de análisis está centrado en los cambios que registra el espacio rural del partido de San Pedro, provincia de Buenos Aires y profundiza en el conocimiento del territorio y de las transformaciones que se produjeron en el mismo desde la década de los años 90 a raíz de la retracción de la superficie frutícola. Se hipotetiza sobre un posible proceso de redefinición de la actividad frutícola local, en función de su situación frente a otras regiones del país. La información primaria proviene del resultado de las entrevistas realizadas, de información estadística disponible y literatura afín