999 resultados para Neoliberalismo autonomia
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Ps-graduao em Educao para a Cincia - FC
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Analisa como ocorreu a separao entre o ensino da medicina e o da odontologia no Brasil. Privilegia a institucionalizao das polticas de ensino da odontologia no pas como vertente produtora de identidade profissional. Polticas de ensino e prticas profissionais so interrelacionadas para mostrar como suas relaes e sentidos mudam historicamente. Prope que a autonomia do ensino da odontologia emergiu da necessidade de conformao do sistema de regulao das prticas de cura no Brasil e seu processo de instituio desenvolveu-se sob inspirao das polticas positivistas acerca do ensino livre. Prticas curriculares foram produzindo a subjetividade do cirurgio-dentista moderno e tambm da clnica por ele desempenhada.
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Oggetto della ricerca sono lesame e la valutazione dei limiti posti allautonomia privata dal divieto di abuso della posizione dominante, come sancito, in materia di tutela della concorrenza, dallart. 3 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, a sua volta modellato sullart. 82 del Trattato CE. Preliminarmente, si ritenuto opportuno svolgere la ricognizione degli interessi tutelati dal diritto della concorrenza, onde individuare la cerchia dei soggetti legittimati ad avvalersi dellapparato di rimedi civilistici invero scarno e necessitante di integrazione in via interpretativa contemplato dallart. 33 della legge n. 287/1990. cos emerso come lodierno diritto della concorrenza, basato su un modello di workable competition, non possa ritenersi sorretto da ragioni corporative di tutela dei soli imprenditori concorrenti, investendo direttamente e rivestendo di rilevanza giuridica le situazioni soggettive di coloro che operano sul mercato, indipendentemente da qualificazioni formali. In tal senso, sono stati esaminati i caratteri fondamentali dellistituto dellabuso di posizione dominante, come delineatisi nella prassi applicativa non solo degli organi nazionali, ma anche di quelli comunitari. Ed invero, un aspetto importante che caratterizza la disciplina italiana dellabuso di posizione dominante e della concorrenza in generale, distinguendola dalle normative di altri sistemi giuridici prossimi al nostro, costituito dal vincolo di dipendenza dal diritto comunitario, sancito dallart. 1, quarto comma, della legge n. 287/1990, idoneo a determinare peculiari riflessi anche sul piano dellapplicazione civilistica dellistituto. La ricerca si quindi spostata sulla figura generale del divieto di abuso del diritto, onde vagliarne i possibili rapporti con listituto in esame. A tal proposito, si tentato di individuare, per quanto possibile, i tratti essenziali della figura dellabuso del diritto relativamente allesercizio dellautonomia privata in ambito negoziale, con particolare riferimento allevoluzione del pensiero della dottrina e ai pi recenti orientamenti giurisprudenziali sul tema, che hanno valorizzato il ruolo della buona fede intesa in senso oggettivo. Particolarmente interessante parsa la possibilit di estendere i confini della figura dellabuso del diritto s da ricomprendere anche lesercizio di prerogative individuali diverse dai diritti soggettivi. Da tale estensione potrebbero infatti discendere interessanti ripercussioni per la tutela dei soggetti deboli nel contesto dei rapporti dimpresa, intendendosi per tali tanto i rapporti tra imprenditori in posizione paritaria o asimmetrica, quanto i rapporti tra imprenditori e consumatori. stato inoltre preso in considerazione laspetto dei rimedi avverso le condotte abusive, alla luce dei moderni contributi sulleccezione di dolo generale, sulla tutela risarcitoria e sullinvalidit negoziale, con i quali opportuno confrontarsi qualora si intenda cercare di colmare come sembra opportuno i vuoti di disciplina della tutela civilistica avverso labuso di posizione dominante. Stante levidente contiguit con la figura in esame, si poi provveduto ad esaminare, per quanto sinteticamente, il divieto di abuso di dipendenza economica, il quale si delinea come figura ibrida, a met strada tra il diritto dei contratti e quello della concorrenza. Tale fattispecie, pur inserita in una legge volta a disciplinare il settore della subfornitura industriale (art. 9, legge 18 giugno 1998, n. 192), ha suscitato un vasto interessamento della dottrina. Si sono infatti levate diverse voci favorevoli a riconoscere la portata applicativa generale del divieto, quale principio di giustizia contrattuale valevole per tutti i rapporti tra imprenditori. Nel tentativo di verificare tale assunto, si cercato di individuare la ratio sottesa allart. 9 della legge n. 192/1998, anche in considerazione dei suoi rapporti con il divieto di abuso di posizione dominante. Su tale aspetto daltronde appositamente intervenuto il legislatore con la legge 5 marzo 2001, n. 57, riconoscendo la competenza dellAutorit garante per la concorrenza ed il mercato a provvedere, anche dufficio, sugli abusi di dipendenza economica con rilevanza concorrenziale. Si possono cos prospettare due fattispecie normative di abusi di dipendenza economica, quella con effetti circoscritti al singolo rapporto interimprenditoriale, la cui disciplina rimessa al diritto civile, e quella con effetti negativi per il mercato, soggetta anche ma non solo alle regole del diritto antitrust; tracciare una netta linea di demarcazione tra i reciproci ambiti non appare comunque agevole. Sono stati inoltre dedicati brevi cenni ai rimedi avverso le condotte di abuso di dipendenza economica, i quali involgono problematiche non dissimili a quelle che si delineano per il divieto di abuso di posizione dominante. Poste tali basi, la ricerca proseguita con la ricognizione dei rimedi civilistici esperibili contro gli abusi di posizione dominante. Anzitutto, stato preso in considerazione il rimedio del risarcimento dei danni, partendo dallindividuazione della fonte della responsabilit dellabutente e vagliando criticamente le diverse ipotesi proposte in dottrina, anche con riferimento alle recenti elaborazioni in tema di obblighi di protezione. stata altres vagliata lammissibilit di una visione unitaria degli illeciti in questione, quali fattispecie plurioffensive e indipendenti dalla qualifica formale del soggetto leso, sia esso imprenditore concorrente, distributore o intermediario o meglio, in generale, imprenditore complementare oppure consumatore. Lindividuazione della disciplina applicabile alle azioni risarcitorie sembra comunque dipendere in ampia misura dalla risposta al quesito preliminare sulla natura extracontrattuale, precontrattuale ovvero contrattuale della responsabilit conseguente alla violazione del divieto. Pur non sembrando prospettabili soluzioni di carattere universale, sono apparsi meritevoli di approfondimento i seguenti profili: quanto allindividuazione dei soggetti legittimati, il problema della traslazione del danno, o passing-on; quanto al nesso causale, il criterio da utilizzare per il relativo accertamento, lammissibilit di prove presuntive e lefficacia dei provvedimenti amministrativi sanzionatori; quanto allelemento soggettivo, la possibilit di applicare analogicamente lart. 2600 c.c. e gli aspetti collegati alla colpa per inosservanza di norme di condotta; quanto ai danni risarcibili, i criteri di accertamento e di prova del pregiudizio; infine, quanto al termine di prescrizione, la possibilit di qualificare il danno da illecito antitrust quale danno lungolatente, con le relative conseguenze sullindividuazione del dies a quo di decorrenza del termine prescrizionale. In secondo luogo, stata esaminata la questione della sorte dei contratti posti in essere in violazione del divieto di abuso di posizione dominante. In particolare, ci si interrogati sulla possibilit di configurare in assenza di indicazioni normative la nullit virtuale di detti contratti, anche a fronte della recente conferma giunta dalla Suprema Corte circa la distinzione tra regole di comportamento e regole di validit del contratto. stata inoltre esaminata e valutata in senso negativo la possibilit di qualificare la nullit in parola quale nullit di protezione, con una ricognizione, per quanto sintetica, dei principali aspetti attinenti alla legittimazione ad agire, alla rilevabilit dufficio e allestensione dellinvalidit. Sono poi state dedicate alcune considerazioni alla nota questione della sorte dei contratti posti a valle di condotte abusive, per i quali non sembra agevole configurare declaratorie di nullit, mentre appare prospettabile e, anzi, preferibile il ricorso alla tutela risarcitoria. Da ultimo, non si trascurata la valutazione dellesperibilit, avverso le condotte di abuso di posizione dominante, di azioni diverse da quelle di nullit e risarcimento, le sole espressamente contemplate dallart. 33, secondo comma, della legge n. 287/1990. Segnatamente, lattenzione si concentrata sulla possibilit di imporre a carico dellimpresa in posizione dominante un obbligo a contrarre a condizioni eque e non discriminatorie. Limportanza del tema attestata non solo dalla discordanza delle pronunce giurisprudenziali, peraltro numericamente scarse, ma anche dal vasto dibattito dottrinale da tempo sviluppatosi, che investe tuttora taluni aspetti salienti del diritto delle obbligazioni e della tutela apprestata dallordinamento alla libert di iniziativa economica.
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This work analyses the limits that the principle of State liability for damages suffered by individuals because of breach of EU law poses to the procedural autonomy of the Member States of the EU. The introductory part of this work is dedicated to the general character of the limitations EU law poses to the States competence in procedural matters. The first part of the research, instead, focuses on the specific limits that european law poses on the rules of procedure related to the legal regime of the right to compensation and its operating conditions; in particular, this first part explores respectively the substantive and procedural limits that EU law poses to the States autonomy to regulate actions for damages for breaches of EU law. The substantial limits concern the conditions of eligibility of liability and the constitutive conditions of the right to compensation; the procedural limits to the action for damages refer to the concrete organization and characteristics of the judicial action. The second part of the research is devoted to rules of procedure governing the relations between judicial remedies explicitly aimed at protecting the right to reparation and other remedies that may be relevant, both europeans and nationals. The first chapter of the second part of this work focuses on the rules governing the relations between the action for damages brought up at the national level and the remedies provided by european Treaties; finally, I explore the relations between the action for damages brought up at the national level and other remedies present in the same national juridical order. I reconstruct all the limits to the procedural autonomy of Member States concerning the right to compensation; consequently, I verify that those limits represent part of the system of internal procedures, able to guarantee the respect of european law.
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La tesi si propone di ricostruire la struttura attuale dell'autonomia finanziaria degli enti locali italiani, e in particolare le regioni italiane, alla luce delle riforme legislative e costituzionali approvate dal Parlamento italiano negli ultimi anni (come ad esempio il bilancio riforma costituzionale equilibrata del 2012). Lo studio si concentra sulla situazione italiana alla luce dei vincoli europei introdotti nel corso degli anni, da quelli contenuti nel Trattato di Maastricht a quelli derivati dalla crisi economica e finanziaria. L'obiettivo quello di verificare se le scelte del legislatore italiano possano dirsi coerenti con il processo di unione politica europea e quali conseguenze abbiano avuto sulla garanzia dei diritti. In particolare, lo studio si concentra sulla garanzia dei diritti sociali nel contesto politico ed economico attuale, a livello europeo e nazionale, con particolare attenzione al diritto alla salute.
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Nellambito della riflessione sui processi di riproduzione e trasmissione intergenerazionale delle disuguaglianze sociali, la presente tesi dottorale propone unanalisi in prospettiva intersezionale dei percorsi verso lindipendenza abitativa dei giovani bolognesi di origine popolare, e il ruolo svolto dalle loro famiglie in questi percorsi. Nellapprofondimento teorico si offre una ricostruzione del dibattito sociologico nazionale e internazionale sul tema delle disuguaglianze sociali e abitative delle giovani generazioni, nonch dello studio della classe sociale e i principali approcci presenti in letteratura. La ricerca sul campo si concentra, in particolare, sui modi in cui le famiglie appartenenti ad una determinata classe sociale, intesa nel senso conferito al termine da Bourdieu, negoziano e sostengono la transizione allindipendenza abitativa dei loro figli. Lapprofondimento empirico consiste in una ricerca qualitativa longitudinale retrospettiva, condotta nel bolognese nel 2013-2014 su un campione di famiglie working class. Ai giovani-adulti coinvolti e ai loro genitori stato chiesto di ricostruire le loro biografie attraverso lo strumento delle life histories. La ricerca evidenzia il delinearsi di micro sistemi economici familiari specifici e creativi. Le molteplici forme di sostegno genitoriale nei percorsi di autonomizzazione dei figli, individuate nel corso dellanalisi del materiale raccolto, si innestano quindi allinterno di un pi ampio sistema di supporto intergenerazionale, che continua anche dopo luscita dalla famiglia di origine, a conferma dello stretto legame che caratterizza le famiglie italiane. Nello studio una particolare attenzione viene rivolta alle logiche di legittimazione del sostegno genitoriale, adottate dalle famiglie per orientare i propri interventi di aiuto. Infine, mettendo a confronto la concezione di indipendenza dei giovani adulti con quella dei loro genitori, lindagine rileva lesistenza di una apparente contraddizione tra le rappresentazioni dellindipendenza e dellautonomia abitativa e i comportamenti attuati nella vita quotidiana, contraddizione che trova una risoluzione nella negoziazione, tra le due diverse generazioni, del concetto stesso di indipendenza.
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La tesi una ricerca di storia politica che affianca due diverse storie di centro-sinistra, quella nazionale e quella che vide protagonista la Democrazia Cristiana del Trentino. Lo studio analizza i fatti attraverso il filtro delle DC come se quello trentino e quello nazionale fossero due partiti, per poi tentare di capire ci che accadeva alla loro sinistra alla ricerca dei diversi pesi e dei differenti equilibri che al centro e alla periferia si manifestavano nei rapporti con il PSI e con il PCI, e per osservare le reazioni della Chiesa cos da valutare se le gerarchie romane e quelle trentine interagirono in modo differente sugli sviluppi delle rispettive esperienze politiche di quegli anni. Il testo organizzato in quattro capitoli. Il primo e il secondo (speculari e dedicati allo stesso lustro: 1955-1960) rappresentano un confronto tra i differenti iter davvicinamento al centro-sinistra che la politica nazionale e quella trentina sperimentarono nella seconda met degli anni Cinquanta. Nel terzo capitolo (1960-1964) e nel quarto (1964-1968) le vicende nazionali e quelle locali sono invece raccontate in modo intrecciato, ripercorrendo le diverse fasi dellalleanza tra Democrazia Cristiana e Partito Socialista, e nel contempo dando conto della trasformazione del Trentino da una realt di tipo agricolo ad una di tipo industriale, del passaggio da una comunit di tipo cattolico tradizionale ad una che si accinge a vivere in un contesto secolarizzato, e da una societ che si autopercepisce come periferica ad una che ospita una delle contestazioni studentesche pi peculiari, incisive e note dItalia.
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Le tematiche che saranno affrontate allinterno del mio elaborato toccano diversi temi sensibili, tutti relativi allambiente e alla sua conservazione. Nella prima parte della tesi parler di riscaldamento globale, cambiamento climatico ma soprattutto di energie rinnovabili, in particolare lenergia da biomasse. Nella parte centrale la lente di ingrandimento verr posta sui diversi tipi di energia e sulle relative tecnologie. Mi concentrer prevalentemente sugli oli vegetali a scopo energetico descrivendo le principali colture e le tecnologie di estrazione. Proseguir quindi con un excursus sulla Jatropha Curcas descrivendo in dettaglio le caratteristiche di tale coltura in termini di arboricoltura e utilizzi energetici. Lultima parte dellelaborato sar dedicata allesposizione di due casi applicativi riguardanti la Jatropha Curcas, in particolare il dimensionamento energetico di una scuola e di un ambulatorio medico in Tanzania e Madagascar.
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Gieen, Univ., Diss. 1739
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Luego de una dcada en la cual la planificacin no es tenida en cuenta, donde todo se deja librado al juego de oferta y demanda, a la lgica concentradora de la economa, comienza a reclamarse su participacin como un paliativo frente a las consecuencias adversas producidas: desequilibrios espaciales, desempleo, pobreza, marginacin, contaminacin, generacin de deseconomas, etc., problemticas que reclaman en general un mejoramiento de la calidad de vida de la poblacin. En este marco no slo se profundiza la preocupacin por las cuestiones socioeconmicas y ambientales, sino por la competitividad y bsqueda de eficiencia en el uso de los recursos y las ventajas de que dispone cada territorio, hechos que encuentran su explicacin en la necesidad de no quedar marginados frente a los procesos de cooperacin y asociacin propios de un mundo cada vez ms interdependiente y ms integrado debido al avance tecnolgico de los medios de comunicacin.
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A lo largo de esta investigacin se ha tratado de describir cmo ciertos discursos de verdad que operan en el marco de la ley 22.278/22.803, construyen un nuevo tipo de subjetividad en torno a los adolescentes que ingresan al sistema penal de menores imputados por la comisin de un delito. Describir a grandes rasgos el proceso de formacin de ese nuevo tipo de subjetividad y comprender su existencia en el marco de la gubernamentalidad neoliberal ha constituido el principal objetivo. Se pretendi sealar cules han sido las condiciones de aparicin, de continuidad, de variacin de esas prcticas discursivas, para as poder comprender sus condiciones externas de posibilidad.