952 resultados para Memoria semantica, Reti neurali, Regola di hebb, Memorie associative


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Expone la labor docente y ministerial de dos presb??teros diocesanos de Astorga. Han recibido m??ltiples reconocimientos por su labor a la cultura leonesa y defensa en??rgica del patrimonio eclesi??stico as?? como de las tradiciones de la ciudad astorgana as?? como de su di??cesis.

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El concepto de cultura engloba, no s??lo el conjunto de obras de creaci??n espiritual y art??stica, sino tambi??n el conjunto de los sistemas simb??licos, de las reglas sociales y de las destrezas que estructuran la vida colectiva de una sociedad estable en el tiempo. Las culturas son conductas aprendidas que se transmiten, social y simb??licamente, a trav??s del aprendizaje y de la educaci??n. Las lenguas adquieren un alto valor simb??lico, pues permiten el desarrollo y la transmisi??n de conocimientos, y son capaces de condicionar la visi??n del mundo y de la sociedad. La repetici??n de determinadas pr??cticas engendra una memoria cultural que se encarga de construir una identidad. Si estas pr??cticas se convierten en sociales a trav??s de un grupo de personas, se perfilan la identidad socio-cultural y la etnicidad de los pueblos: algunos obtienen la categor??a pol??tica de naciones, otros se mantienen de una importante identidad colectiva con proyecci??n hacia el futuro y se les denomina 'naciones-cultura'. La aparici??n de la globalizaci??n puede ocasionar la destrucci??n de identidades locales anteriores y la emergencia de nuevas identidades locales. La heterogeneidad cultural conlleva una problem??tica que las pol??ticas educativas deben enfrentar ofreciendo completar los procesos de socializaci??n desde la ??ptica de una sociedad participativa y democr??tica. La educaci??n puede ser un instrumento eficaz para promover y proteger las identidades culturales, as?? como para reducir algunos efectos negativos de la heterogeneidad cultural. Se debe tender a promover el di??logo entre identidades para lograr una integraci??n cultural democr??tica constituida desde la multiculturalidad, que asuma tanto la relatividad cultural como el universalismo.

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Este libro se aproxima a la producción artesanal-artística de una familia migrante en el sur de Quito, oriunda de Tigua, localidad de la Sierra central del Ecuador, para descubrir cómo esta plasma su visión del mundo en sus obras pictóricas. La autora profundiza en el debate contemporáneo sobre la cultura popular, utiliza como eje de la investigación el contexto histórico y sociocultural de los pintores de Tigua, y, en ese ejercicio, destaca la riqueza de sus vivencias y la forma en que se transmiten y recrean sus conocimientos y valores ancestrales. Por tanto, intenta comprenderlos desde las di námicas del arte, la memoria y el viaje, las relaciones con el territorio, los paisajes, la imbricación con la naturaleza, la mitología, los relatos y la simbología de los colores. El estudio permitió a Mary Ivers replantearse su experiencia de vida acompañando a indígenas ecuatorianos, y comprender cómo los Toaquiza captan en sus obras, con extraordinaria sensibilidad artística y delicada ejecución, los misterios de la naturaleza y el espíritu de las plantas, los ríos, los lagos, los cerros y la tierra. Finalmente, la autora considera que estos artistas procuran responder a la vida diaria conscientes de su capacidad intrínseca y de un reconocimiento de su condición de protagonistas de la historia. Sin embargo, su identidad implica una paradoja, porque, como concluye, no está anclada a la tierra natal, sino que se construye en los cruces, las interacciones y los viajes que se recrean actualmente en su arte.

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Tra i temi di attualità, quello del risparmio energetico è tra i più dibattuti negli ultimi anni; tale tema è strettamente correlato al problema del riscaldamento globale, infatti, mentre sul prossimo esaurimento delle risorse energetiche tradizionali non vi sono ancora certezze assolute, per quanto riguarda l’azione nociva dei gas serra, la Comunità Scientifica Internazionale si ritrova d’accordo su una netta presa di posizione contro l’emissione di tali sostanze, provocata in larga parte dall’utilizzo dei combustibili fossili. In questo contesto, l’Unione Europea sta promuovendo la diffusione di tecnologie che non prevedano l’utilizzo di gas, petrolio o carbone, soprattutto per il settore dell’edilizia, ove una corretta progettazione e l’utilizzo di tecnologie non convenzionali può portare alla riduzione anche dell’80% dei consumi, con conseguente abbattimento delle emissioni. Tra questi interventi innovativi, il più comune e conosciuto è sicuramente quello del solare termico e fotovoltaico; ma ne esistono anche di altri, ancora non molto pubblicizzati in Italia, ma ampiamente conosciuti e utilizzati in altri paesi dell’Unione. Tra questi, vi è il sistema di riscaldamento analizzato in questa tesi: la pompa di calore geotermica. Tale sistema, come verrà spiegato nell’elaborato di laurea, ha indubbi vantaggi economici, energetici ed ambientali, a fronte di una non trascurabile spesa iniziale. Attualmente, nel Nord Italia, si incominciano a vedere impianti di questo tipo, sulla scia del successo riscontrato nei paesi confinanti (in particolare Austria e Svizzera). La progettazione si basa attualmente su modelli statici, sviluppati dall’Università Svizzera del Canton Ticino, per l’utilizzo della pompa di calore nel territorio alpino. Obiettivo della tesi, è la verifica di tali modelli, di cui si è venuto a conoscenza grazie alla collaborazione con l’Università SUPSI, sulle condizioni idrogeologiche della Pianura Padana, soffermandosi su alcuni parametri fondamentali della progettazione di una pompa di calore geotermica, quali la conduttività e la capacità termica volumetrica dei terreni incontrati, la presenza di falde, ed i parametri geometrici del pozzo, al fine di dare una valutazione tecnica ed economica dell’impianto. Tali analisi è stata infatti fino ad ora affrontata in maniera sommaria dai perforatori, che eseguono generalmente sempre lo stesso modello di pozzo geotermico, sulla base degli esempi consolidati di Svizzera e Germania. Alcune misure di temperatura in situ sono state rilevate in collaborazione con la società Geotermia SRL di Mantova, ditta specializzata nella perforazione di pozzi geotermici (tale esperienza è parte centrale dell’estratto “Laboratorio di Tesi Ls”), mentre la parte modellistica della tesi è stata sviluppata in collaborazione con lo studio di progettazione Studio Seta SRL di Faenza, il cui stabile è climatizzato in parte con una pompa di calore geotermica.

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Oltre un miliardo di persone non ha oggi accesso all’acqua potabile; più di due miliardi è il numero di coloro che vivono in condizioni igienico-sanitarie realmente proibitive. Sono 80 i paesi nel mondo (con il 40% della popolazione totale) in cui si riscontra difficoltà di approvvigionamento e presenza di risorse idriche che mancano dei requisiti che dovrebbero essere assicurati per la tutela della salute: quotidianamente e sistematicamente il diritto di accesso all’acqua, che nessun individuo dovrebbe vedersi negato, viene violato. Scarsità di acqua e non omogenea distribuzione sulla superficie terrestre sono fattori che concorrono alla crisi della risorsa, cui contribuiscono processsi di natura ambientale (cambiamenti climatici, desertificazione), di natura economica (le sorti dell’industria agroalimentare, la globalizzazione degli scambi, il bisogno crescente di energia), di natura sociale (migrazioni, urbanizzazione, crescita demografica, epidemie), di natura culturale (passaggio dal rurale all’urbano, dall’agricoltura di sussistenza a quella di profitto). Nell’ottica di uno sviluppo sostenibile un aumento indiscriminato dell’offerta non può costituire soluzione al continuo incremento della domanda di acqua. Si rende pertanto necessaria la definizione di politiche e strumenti di cambiamento nei modelli di consumo e nella pianificazione che consentano una riduzione degli squilibri nella distribuzione e nella gestione della risorsa a livello domestico e civile, industriale, agricolo. L’uso efficiente, e quindi sostenibile, dell’acqua è da perseguirsi secondo le modalità: • Risparmio, inteso come minore consumo di acqua all’inizio del ciclo. • Riciclo dell’acqua in circuito chiuso, inteso come riuso dell’acqua di scarico, o uso multiplo dell’acqua. Una idonea utilizzazione dipende da una idonea progettazione, che abbia come finalità: • La destinazione in via prioritaria delle fonti e delle risorse di più elevata qualità agli usi idropotabili, con una graduale sostituzione del consumo per altri usi con risorse di minore pregio. • La regolamentazione dell’uso delle acque sotterranee, mediante la limitazione del ricorso all’impiego di pozzi solo in mancanza di forniture alternative per uso civile, industriale, agricolo. • L’incentivazione ad un uso razionale della risorsa, anche mediante l’attuazione di idonee politiche tariffarie. • L’aumento dell’efficienza delle reti di adduzione e distribuzione, sia civili che irrigue. • La promozione di uso efficiente, riciclo e recupero di acqua nell’industria. • Il miglioramento dell’efficienza ed efficacia delle tecniche di irrigazione. • La promozione del riutilizzo delle acque nei vari settori. • La diffusione nella pratica domestica di apparati e tecnologie progettati per la riduzione degli sprechi e dei consumi di acqua. In ambito agricolo la necessità di un uso parsimonioso della risorsa impone il miglioramento dell’efficienza irrigua, pari appena al 40%. La regione Emilia Romagna a livello locale, Israele a livello internazionale, forniscono ottimi esempi in termini di efficacia dei sistemi di trasporto e di distribuzione, di buona manutenzione delle strutture. Possibili soluzioni verso le quali orientare la ricerca a livello mondiale per arginare la progressiva riduzione delle riserve idriche sono: • Revisione dei costi idrici. • Recupero delle riserve idriche. • Raccolta dell’acqua piovana. • Miglioramento degli impianti di distribuzione idrica. • Scelta di metodi di coltivazione idonei alle caratteristiche locali. • Scelta di colture a basso fabbisogno idrico. • Conservazione della risorsa attraverso un sistema di irrigazione efficiente. • Opere di desalinizzazione. • Trasferimento idrico su vasta scala da un’area all’altra. Si tratta di tecniche la cui attuazione può incrementare la disponibilità media pro capite di acqua, in particolare di coloro i quali non ne posseggono in quantità sufficiente per bere o sono privi di sistemi igienico-sanitari sufficienti.