538 resultados para LUSO-TROPICALISMO


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Lo scopo di questo elaborato è stato determinare una modalità per ridurre il rischio di Listeria monocytogenes in semi di ravanello utilizzati per produrre germogli ad uso alimentare. Per fare ciò è stato utilizzato il timolo, un composto fenolico la cui attività antimicrobica è nota. In primo luogo sono state eseguite prove preliminari in vitro per verificare gli effetti di diverse concentrazioni di questo terpene su L. monocytogenes mediante l’uso di un citofluorimetro. I risultati hanno mostrato che 30 minuti di esposizione a 500 ppm di timolo in acqua peptonata determinano un danneggiamento della membrana cellulare in metà della popolazione microbica. Quando l’esposizione avviene in tampone fosfato, l’effetto è evidente già a 250 ppm (82% di cellule danneggiate). Successivamente, è stato valutato l’effetto di diverse concentrazioni di timolo su cellule di L. monocytogenes preventivamente inoculate su semi di ravanello. La prova è stata condotta in due modalità: la prima in contenitori sterili, la seconda in germogliatori per riprodurre fedelmente le tecniche utilizzate nel processo industriale o casalingo. Sono stati effettuati sia campionamenti microbiologici (su semi, germogli e acqua degli ammolli) sia prove di germinabilità per individuare un’eventuale riduzione della capacità germinativa dei semi a seguito del contatto con timolo. Dai dati ottenuti è emerso che il timolo riesce a contenere entro certi limiti la crescita di L. monocytogenes nell’acqua usata per l’ammollo, ma non ha un effetto significativo sul suo destino nei semi durante la germinazione. La presenza di timolo non compromette la capacità germinativa ma rallenta il processo di germinazione. In conclusione, il processo produttivo di germogli lascia spazio a molti rischi microbiologici nel caso siano già presenti nella matrice delle specie patogene. Ciò nonostante l’impiego di trattamenti preliminari sui semi prima del germogliamento, può essere una strada importante per ridurne i rischi.

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Dall'analisi dei big data si possono trarre degli enormi benefici in svariati ambiti applicativi. Uno dei fattori principali che contribuisce alla ricchezza dei big data, consiste nell'uso non previsto a priori di dati immagazzinati in precedenza, anche in congiunzione con altri dataset eterogenei: questo permette di trovare correlazioni significative e inaspettate tra i dati. Proprio per questo, il Valore, che il dato potenzialmente porta con sè, stimola le organizzazioni a raccogliere e immagazzinare sempre più dati e a ricercare approcci innovativi e originali per effettuare analisi su di essi. L’uso fortemente innovativo che viene fatto dei big data in questo senso e i requisiti tecnologici richiesti per gestirli hanno aperto importanti problematiche in materia di sicurezza e privacy, tali da rendere inadeguati o difficilmente gestibili, gli strumenti di sicurezza utilizzati finora nei sistemi tradizionali. Con questo lavoro di tesi si intende analizzare molteplici aspetti della sicurezza in ambito big data e offrire un possibile approccio alla sicurezza dei dati. In primo luogo, la tesi si occupa di comprendere quali sono le principali minacce introdotte dai big data in ambito di privacy, valutando la fattibilità delle contromisure presenti all’attuale stato dell’arte. Tra queste anche il controllo dell’accesso ha riscontrato notevoli sfide causate dalle necessità richieste dai big data: questo elaborato analizza pregi e difetti del controllo dell’accesso basato su attributi (ABAC), un modello attualmente oggetto di discussione nel dibattito inerente sicurezza e privacy nei big data. Per rendere attuabile ABAC in un contesto big data, risulta necessario l’ausilio di un supporto per assegnare gli attributi di visibilità alle informazioni da proteggere. L’obiettivo di questa tesi consiste nel valutare fattibilità, caratteristiche significative e limiti del machine learning come possibile approccio di utilizzo.

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L’uso di particelle cariche pesanti in radioterapia prende il nome di adroterapia. L’adroterapia permette l’irraggiamento di un volume bersaglio minimizzando il danno ai tessuti sani circostanti rispetto alla radioterapia tradizionale a raggi X. Le proprietà radiobiologiche degli ioni carbonio rappresentano un problema per i modelli radiobiologici a causa della non linearità della loro efficacia biologica. In questa tesi presenteremo gli algoritmi che possono essere usati per calcolare la dose fisica e biologica per un piano di trattamento del CNAO (Centro Nazionale Adroterapia Oncologica). Un caso di particolare interesse è l’eventualità che un piano di trattamento venga interrotto prima del dovuto. A causa della non linearità della sopravvivenza cellulare al variare della quantità di dose ricevuta giornalmente, è necessario studiare gli effetti degli irraggiamenti parziali utilizzando algoritmi che tengano conto delle tante variabili che caratterizzano sia i fasci di ioni che i tessuti irraggiati. Nell'ambito di questa tesi, appositi algoritmi in MATLAB sono stati sviluppati e implementati per confrontare la dose biologica e fisica assorbita nei casi di trattamento parziale.

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Nell'ottica di trovare modalità sempre più intuitive per movimentare manipolatori industriali l’obiettivo della tesi è quello di realizzare una mobile app su piattaforma Android in grado appunto di movimentare un generico manipolatore industriale. L'applicazione sviluppata fornisce all'utente un’interfaccia semplice e intuitiva che permette, dopo un’opportuna configurazione iniziale, di controllare il moto di un manipolatore industriale attraverso l’uso del touch screen e degli elementi grafici dell’interfaccia. Oltre a istruire un manipolatore l’applicazione offre anche delle funzionalità per il salvataggio e la gestione di determinate configurazioni che il manipolatore può assumere nello spazio. Il grande vantaggio dell’applicazione è quello di fornire un’interfaccia universale per la movimentazione di qualsiasi manipolatore. Si può affermare quindi che essa fornisce un livello di astrazione superiore. In questo progetto di tesi è stato effettuato il testing dell'applicazione sviluppata sia con il manipolatore industriale Comau Smart Six, robot antropomorfo a 6 gradi di libertà, sia con un manipolatore simulato in Unity 3D. Sono stati raccolti dei dati, in particolare dei grafici, che mettono in relazione i comandi impartiti al manipolatore e i dati ricevuti da questo, in modo da ricavarne dei parametri che misurano l'efficienza e la correttezza dell'applicazione.

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La presente ricerca è stata svolta con l’obbiettivo di valutare le caratteristiche prestazionali di pavimentazioni in conglomerato bituminoso con aggiunta di PFU. Il prodotto è un legante bituminoso modificato, al quale il polverino di gomma da PFU è aggiunto manualmente (meccanicamente) al mescolatore tramite tecnologia Dry, nella quale la frazione di gomma è impiegata in sostituzione a una porzione di inerti fini. Ai fini di tale studio sono stati stesi 300 metri di SMA lungo la S.P. 569 nel centro abitato di Zola Predosa (BO) durante la quale sono state effettuate le analisi ambientali. Di questi 300 metri, una parte è costituita da SMA tradizionale, mentre la parte restante è divisa tra SMA contenente 1,20% in peso di PFU e SMA contenente 0,75% in peso di PFU. Sono state predisposte 3 diverse indagini sperimentali: a 2 mesi dalla stesa (31 Luglio 2014), a 6 mesi e la terza ad 1 anno dalla prima sessione di controllo. Nella prima campagna è stato eseguito il prelievo di campioni carotati per la verifica fisico-meccanica delle miscele posate e degli spessori, mentre per tutte le campagne di prova tutte sono state effettuate analisi per la valutazione dell’aderenza, della tessitura e dell’emissione e assorbimento acustico della pavimentazione. L’elaborato è sviluppato nel seguente modo: sarà prima presentata una panoramica sul problema del riciclaggio di PFU. Verranno poi riportate le norme che regolano l’uso delle strumentazioni utilizzate durante le prove e la trattazione dei dati che ne derivano. Verrà poi descritto il campo prove, la stesa sperimentale e tutti i test effettuati sul sito di Zola Predosa. Successivamente verrà effettuata l’analisi dei dati rispettivamente per l’analisi ambientale, il pendolo, l’altezza in sabbia, l’analisi dei livelli acustici, il LaserProf, lo Skiddomter BV11 e il Laser NextEngine HD. Infine verranno tratte le conclusioni, basate sulle analisi condotte, al fine di valutare il rendimento delle pavimentazioni indagate.

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En 1972, en el marco de la dictadura que se lleva a cabo en Brasil, Waly Salomao publica Me segura que eu vou dar um troço, texto que comienza a escribir a modo de diario durante su estadía en la cárcel de Carandiru. Entablando un diálogo tanto con la tradición experimental de la Poesía Concreta como con la nueva sensibilidad que postula el Tropicalismo, Me segura que eu vou dar um troço se constituye como un ejercicio de experimentación formal que involucra tanto una dimensión ética como estética. El objetivo de nuestra exposición será, en este sentido, reflexionar acerca de la posibilidad de leer en el trabajo con las formas presente en Me segura que eu vou dar um troço una crítica a la ideología estética de la racionalidad moderna, en la medida en que pone en tela de juicio la pureza de lo estético y problematiza la relación entre la literatura y la vida

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En 1972, en el marco de la dictadura que se lleva a cabo en Brasil, Waly Salomao publica Me segura que eu vou dar um troço, texto que comienza a escribir a modo de diario durante su estadía en la cárcel de Carandiru. Entablando un diálogo tanto con la tradición experimental de la Poesía Concreta como con la nueva sensibilidad que postula el Tropicalismo, Me segura que eu vou dar um troço se constituye como un ejercicio de experimentación formal que involucra tanto una dimensión ética como estética. El objetivo de nuestra exposición será, en este sentido, reflexionar acerca de la posibilidad de leer en el trabajo con las formas presente en Me segura que eu vou dar um troço una crítica a la ideología estética de la racionalidad moderna, en la medida en que pone en tela de juicio la pureza de lo estético y problematiza la relación entre la literatura y la vida

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En 1972, en el marco de la dictadura que se lleva a cabo en Brasil, Waly Salomao publica Me segura que eu vou dar um troço, texto que comienza a escribir a modo de diario durante su estadía en la cárcel de Carandiru. Entablando un diálogo tanto con la tradición experimental de la Poesía Concreta como con la nueva sensibilidad que postula el Tropicalismo, Me segura que eu vou dar um troço se constituye como un ejercicio de experimentación formal que involucra tanto una dimensión ética como estética. El objetivo de nuestra exposición será, en este sentido, reflexionar acerca de la posibilidad de leer en el trabajo con las formas presente en Me segura que eu vou dar um troço una crítica a la ideología estética de la racionalidad moderna, en la medida en que pone en tela de juicio la pureza de lo estético y problematiza la relación entre la literatura y la vida

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La educación representa una de las más trascendentales necesidades de nuestro tiempo, con una faz diferente según los países; los países subdesarrollados no tienen más remedio que preparar a sus masas para enmarcarse en las vías del progreso, y los desarrollados o en desarrollo precisan reestructurar sus sectores productivos, con objeto de apoyar crecientemente su economía sobre una base de trabajos cualificados. En los países en desarrollo, esta necesidad aparece con un doble matiz: cualitativo, en cuanto a la forma y al contenido de la educación, que debe adaptarse a un país en evolución y cuantitativo, por el aumento de su importancia numérica. La envergadura del problema requiere soluciones de envergadura. ¿Tiene algún papel el ordenador en este planteamiento? El ordenador es una herramienta,la herramienta intelectual más poderosa que ha inventado el hombre. Cuando se padece una necesidad y se tiene una herramienta, es preciso estudiar si ésta puede ayudar de alguna manera a resolver aquélla. En esta ponencia me permito presentar algunas ideas y recomendaciones personales en torno a este problema.

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The DOF (DNA binding with One Finger) transcription factor (TF) family is characterized by a binding domain of 52 amino acid residues that is structured as a Cys2/Cys2 Zn2+ finger that recognizes the common core 5?-T/AAAAG-3? in the promoter regions of their target genes. DOF TFs have been associated with biological processes exclusive to higher plants and their close ancestors (algae, mosses and ferns).

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The loss of seed dormancy can occur by exposing the seed at low moisture storage conditions (afterripening; AR). Since a positive GA:ABA ratio play a key role in the reactivation of germination of non-dormant seeds, it seems obvious that a remarkable effect of AR is the decreasing of both ABA levels and sensitivity, as well as the increment of GA synthesis and sensitivity. ABA levels are regulated by control both of its biosynthesis thorough the 9-cis-epoxycarotenoid dioxygenase (NCED) encoding genes and its catabolism mediated mainly by ABA-8¿-hydroxylases (CYP707A). On the other hand, the last steps of the GA biosynthesis pathway should be involved to control its levels. Namely, GA20ox and GA3ox catalyzing the biosynthesis of active GA and GA2ox which catalyzes the GA inactivation. The presence of nitrate accelerates the sensu stricto germination of non-AR S. officinale seeds. Here, we demonstrate that in AR seeds nitrate also alters the expression pattern of key genes involved in ABA and GA metabolism and signalling (i.e. SoNCED6, SoNCED9, SoCYP707A2, SoABI5, SoGA3ox2, SoGA20ox6, SoGA2ox6 and SoRGL2). These results suggest that the nitrate signalling is also operative during imbibition of AR S. officinale seeds.

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During seed germination, the endosperm cell walls (CWs) suffer an important weakening process mainly driven by hydrolytic enzymes, such are endo-?- mannanases (MAN; EC. 3.2.1.78) that catalyze the cleavage of ?1?4 bonds in the mannan-polymers. In Arabidopsis thaliana seeds, endo-?-mannanase activity increases during seed imbibition, decreasing after radicle emergence1. AtMAN7 is the most highly expressed MAN gene in seeds upon germination and their transcripts are restricted to the micropylar endosperm and to the radicle tip just before radicle emergence. Mutants with a T-DNA insertion in this gene (K.O. MAN7) have a slower germination rate than the wild type (t50=34 h versus t50=25 h). To gain insight into the transcriptional regulation of the AtMAN7 gene, a bioinformatic search for conserved non-coding cis-elements (phylogenetic shadowing) within the Brassicaceae orthologous MAN7 gene promoters has been done and these conserved motives have been used as baits to look for their interacting transcription factors (TFs), using as a prey an arrayed yeast library of circa 1,200 TFs from A. thaliana. The basic leucine zipper AtbZIP44, but not its closely related ortholog AtbZIP11, has been thus identified and its regulatory function upon AtMAN7 during seed germination validated by different molecular and physiological techniques, such are RT-qPCR analyses, mRNA Fluorescence in situ Hybridization (FISH) experiments, and by the establishment of the germination kinetics of both over-expression (oex) lines and TDNA insertion mutants in AtbZIP44. The transcriptional combinatorial network through which AtbZIP44 regulates AtMAN7 gene expression during seed germination has been further explored through protein-protein interactions between AtbZIP44 and other bZIP members. In such a way, AtbZIP9 has been identified by yeast two-hybrid experiments and its physiological implication in the control of AtMAN7 expression similarly established.

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Dormancy is an adaptive mechanism that allows woody plants to survive at low temperatures during the winter. Disruption of circadian clock genes in winter or under low temperatures, both in long days as in short days, were described in our group few years ago (Ramos et al., 2005). Basic mechanisms of the circadian clock function are similar in herbaceous as well as in woody plants although there are differences in their response to low temperatures (Bieniawska et al., 2008). Woody plants growing in daylight conditions should have a specific transcriptional control above the circadian clock genes, which is responsible of their constitutive transcriptional activation observed under low temperatures conditions. In order to understand this regulatory process, we are analyzing the behavior of a circadian clock gene in poplar. To this aim, we have isolated its promoter region and fused to the luciferase reporter gene. This construct has been transformed into Populus tremula x P. alba 717-1B4 INRA clone. Here we present the characterization of these transgenic lines under different conditions of light and temperature.

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Fast-growing tree species of Populus spp.,Salix spp. and Eucalyptus spp. are cultivated to produce wood in a short time. Poplars are cultivated with cycles of 15-18 years to obtain saw timber and peeler logs, but when grown as short -rotation coppice(SRC) to produce biomass, planting density increases and rotation is considerably reduced (3-5 years). In this regard, research efforts are focused in the identification of traits and loci that allow the generation of improved SRC biomass-yielding genotypes. Biomass yield is a highly complex trait as it is the combined outcome of many other complex traits, each under separate polygenic control. Among profitable biomass yield-related traits are the amount of sylleptic branching and the length of winter dormancy. In poplar and in a few other Salicaceae species some lateral buds grow out sylleptically, the same season in which they form without the need of an intervening rest period. Sylleptic branching in poplar increases branch number, leaf area and general growth of the tree in its early years, and is a reasonable predictor of coppice yield. On the other hand, the length of winter dormancy determines the extent of the growth period. Our group has characterized the RAV1 gene of Castanea sativa (CsRAV1), encoding a transcription factor of the subfamily RAV (Related to ABI3/VP1). CsRAV1 expression shows a marked seasonal pattern, being higher in autumn and winter both in stems and buds. We generated transgenic lines of the hybrid clone Populus tremulax P. alba INRA 717 1B4 constitutively expressing CsRAV 1. These CsRAV1-expressing poplars develop sylleptic branches only a few weeks after potting. In addition to the sylleptic branching phenotype, these trees show phenological features that could give rise to an extended growth period. We are currently assessing the phenotype and behavior of these transgenic trees in a field trial, and ultimately, we will evaluate the impact on lignocellulosic biomass quality and production.

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Winter dormancy is the strategy used by perennial plants to survive the harsh conditions of winter in temperate and cold regions. This complex mechanism is characterized by cessation of the meristems activity, which is accompanied by the budset, the acquisition of a high tolerance to the cold temperatures and, in the case of deciduous trees, by the senescence and leaf abscission. In long-lived forest species, the length of the dormancy period limits the growing season, affecting wood production and quality. A Suppression Subtractive Hybridization (SSH) enriched in genes overexpressed during the process of winter dormancy in chesnut stems identified a DNA glycosylase gene. In order to study its role in the establishment and maintenance of the winter dormancy, a molecular characterization and seasonal expression were performed. Furthermore, we have obtained poplar transgenic plantlets overexpressing the chesnut gene.