397 resultados para Allopsoroptoides galli
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Florula littoris Galliæ ad Estac prope Massiliam. Accedit florula insulæ Maltæ. p., [i]-xiv.--Flora constantinopolitana, littoris ad Dardenellos et insularum Tenedos, Imros, Rhodi, p. [xv]-xxxvi.--Flora ægyptiaca: sive Catalogus plantarum systematicus Ægypti inferioris: Alexandriæ, Rosettæ, Kahiræ, Sues, p. [xxxvii]-lxxviii.--Flora arabicovemen. Sive Catalogue plantarum Arabiæ felicis systematicus. p. [lxxix]-cxxvi.--Descriptiones plantarum floræ ægyptiaco-arabicæ. p. 1-219.
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Includes bibliographical references and indexes.
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The dogma that the genesis of new cells is a negligible event in the adult mammalian brain has long influenced our perception and understanding of the origin and development of CNS tumours. The discovery that new neurons and glia are produced throughout life from neural stem cells provides new possibilities for the candidate cells of origin of CNS neoplasias. The emerging hypothesis is that alterations in the cellular and genetic mechanisms that control adult neurogenesis might contribute to brain tumorigenesis, thereby allowing the identification of new therapeutic strategies.
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Il sito archeologico di Arslantepe (provincia di Malatya, Turchia) rappresenta un caso di studio di potenziale interesse per l’interazione tra i mutamenti climatici e la storia della civiltà. Il sito, occupato quasi ininterrottamente per un periodo di tempo relativamente lungo (6250-2700 BP), ha fornito una grande quantità di reperti ossei, distribuiti lungo una stratigrafia archeologica relativamente dettagliata e supportata da datazioni al radiocarbonio. Tali reperti, indagati con le tecniche della geochimica degli isotopi stabili, possono costituire degli efficaci proxy paleoclimatici. In questo lavoro è stata studiata la composizione isotopica di 507 campioni di resti ossei umani e animali (prevalentemente pecore, capre, buoi). I rapporti isotopici studiati sono relativi a ossigeno (δ18Ocarb, δ18Oph), carbonio (δ13Ccarb, δ13Ccoll) e azoto (δ15N), misurati nella frazione minerale e organica dell’osso; la variabilità nel tempo di questi parametri, principalmente legati alla paleonutrizione, può essere correlata, direttamente o indirettamente, a cambiamenti dei parametri ambientali quali temperatura e umidità atmosferiche. I risultati indicano che la dieta degli animali selvatici e domestici di Arslantepe era quasi esclusivamente a base di piante a ciclo fotosintetico C3, generalmente tipiche di climi umidi o temperati. La presenza di piante C4, più tipiche di condizioni aride, sembrerebbe essere riconoscibile solamente nella dieta del bue (Bos taurus). La dieta umana era esclusivamente terrestre a base di cereali e carne di caprini con una percentuale esigua o del tutto assente di carne di maiale e bue. Dal punto di vista paleoclimatico il principale risultato del lavoro consiste nel riconoscimento della preservazione di un segnale paleoclimatico a lungo termine (δ18OW, composizione isotopica dell’ossigeno dell’acqua ingerita), che identifica un massimo relativo di umidità attorno al 5000 BP e che si correla, per andamento e ampiezza della variazione a record paleoclimatici di sedimenti lacustri collocati in regioni adiacenti all’area di studio. Sulla base del confronto dei tre segnali isotopici sono state inoltre riconosciute due anomalie climatiche siccitose a breve termine, apparentemente riferibili a due episodi di aridità a scala regionale documentati in letteratura.
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il lavoro si suddivide in una fase preliminare conoscitiva costituita da una ricerca storico-documentale sui principali eventi che hanno interessato San Giovanni in Persiceto e il complesso conventuale. per comprendere a pieno l'oggetto di studio sono stati studiati a fondo la vita e le opere dell'autore e le tendenze architettoniche del periodo storico in cui esercita. è stato eseguito un rilievo dettagliato impiegando tecniche ad alta definizione, come fotogrammetria e scansioni laser. per realizzare un progetto di restauro consapevole e rispettoso del monumento sono state condotte approfondite analisi tematiche e di degrado, in modo da acquisire una conoscenza diretta dell'edificio. per reintegrare l'unità d'immagine andata perduta, visto l'uso improprio che è stato fatto del bene, indispensabile per la comprensione dell'opera, è stata svolta un'attenta analisi della consistenza materica e una analogica con le opere dell'autore simili. gli interventi cercheranno di facilitare la lettura delle tracce presenti sul manufatto, e in maniera tutt'altro che invasiva verrà proposta la videoproiezione di quella che poteva essere l'immagine e la suggestione concepita dall'architetto. sono stati studiati restauri di casi analoghi e gli interventi della scuola di restauro nata a seguito delle devastazioni prodotte dalla guerra. per gli elementi ben conservati si attuerà un restauro conservativo. si restaura la pavimentazione, attraverso due diverse ipotesi che risolvono le possibili casistiche generate dalla rimozione delle superfetazioni. per valorizzare gli elementi architettonici si è proposto uno schema di sorgenti luminose diversificato in illuminazione generale d'ambiente ed un sistema di luci funzionale agli usi specifici.
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Acknowledgements We would like to thank the participants of the five workshops in which the issues presented in this paper were discussed and the revised guidelines prepared, as well as the EUROTOX Executive Committee and the societies of toxicology of Sweden, the Netherlands, Switzerland, Austria and France for their support which allowed the workshops to take place.
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On 2 July 2009, the EFSA Panel on Dietetic products, Nutrition and Allergies (NDA) endorsed a draft Opinion on Dietary Reference Values for fats to be released for public consultation. This Scientific Report summarises the comments received through the public consultation and outlines how these were taken into account in the final opinion. EFSA had received contributions from 40 interested parties (individuals, non-governmental organisations, industry organisations, academia and national assessment bodies). The main comments which were received during the public consultation related to: the availability of more recent data, the nomenclature used, the use of a non-European food composition data base, the impact of genetic factors in modulating the absorption, metabolism and health effects of different fatty acids, the definition of “nutritionally adequate diet”, the use of Dietary Reference Values in the labelling of foods, the translation of advice into food-based dietary guidelines, nutrient goals and recommendations, certain risk management issues, and to Dietary Reference Values of fats, individual fatty acids, and cholesterol. All the public comments received that related to the remit of EFSA were assessed and the Opinion on Dietary Reference Values for fats has been revised taking relevant comments into consideration.
Export Behavior and Board Independence in Colombian Family Firms: The Reverse Causality Relationship
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In the context of greater market liberalization in Latin America, one issue that merits greater attention for empirical investigation is the international expansion of family-owned business. Specifically, the relationship between export behavior, family control and board composition in the Latin American context is absent in the literature. Using a large and unique database from Colombian firms (33,249 firms in the period of 2008 to 2013), we provide insightful information on the determinants of export behavior of family firms in emerging markets. Our empirical test confirms an endogenous relation between boards’ composition (specifically the presence of independent members) and export behavior in family firms. Firms with a higher participation of independent board members are more likely to exhibit higher levels of exports. A "virtuous cycle" was also detected whereby the introduction of independent members on the board can be expected to boost export behavior, which in turn will encourage the increase of independent members on the board of private firms.
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(Estrutura da comunidade arbórea e suas relações com fatores edáficos na floresta de restinga paludosa da estrada Velha, Rio Grande, Rio Grande do Sul). O presente estudo tem como objetivo estudar a estrutura da comunidade arbórea da floresta de restinga paludosa da Estrada Velha (32º07’S; 52º09’W) localizada no município do Rio Grande, na Planície Costeira do Rio Grande do Sul e suas correlações com fatores edáficos. Para a amostragem do componente arbóreo foram demarcadas três transecções paralelas, ao longo das quais foram alocadas 30 unidades amostrais de 10m X 10m, de forma não contígua e amostrados todos os indivíduos com perímetro a altura do peito maior ou igual a 15 cm. Foram coletadas amostras de solo para análises químicas e granulométricas e realizadas medidas da coluna d’água nas unidades amostrais. Os principais parâmetros fitossociológicos foram estimados para descrever a estrutura da floresta, bem como os índices de Diversidade de Shannon (H’) e de Equabilidade de Pielou (J’). A similaridade com outras florestas no Rio Grande do Sul foi estimada pelo índice de Jaccard (ISj). As relações entre a abundância das espécies nas unidades amostrais e fatores edáficos foram avaliadas por meio de análise de componentes principais (PCA) e análise de correspondência canônica (CCA). Foram registrados 585 indivíduos distribuídos em 19 espécies, 17 gêneros e 16 famílias. A família com maior riqueza específica foi Moraceae e as espécies com maiores valores de importância foram Citronela gongonha (Mart.) R.A. Howard, Erythrina crista-galli L., Sebastiania brasiliensis Spreng., Ficus cestrifolia Schott. e Syagrus romanzoffiana (Cham.) Glassman. O Índice de diversidade foi 1,99 nat.ind-1 e o de Equabilidade foi 0,68. As análises multivariadas de ordenação evidenciaram um gradiente de distribuição das espécies correlacionado principalmente com a densidade de C. gongonha e fatores edáficos como pH, Ca, CTC(t), MO, K e nível de alagamento. O componente arbóreo mostrou similaridade florística (ISj) com outras florestas paludosas localizadas em maiores latitudes no Estado.
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Following its inception in 1994, the certification of European Registered Toxicologists (ERT) by EUROTOX has been recognized as ensuring professional competence as well as scientific integrity and credibility. Criteria and procedures for registration are contained in the ERT "Guidelines for Registration 2012". The register of ERT currently has over 1900 members. In order to continue the harmonisation of requirements and processes between national registering bodies as a prerequisite for official recognition of the ERT title as a standard, and to take account of recent developments in toxicology, an update of the ERT Guidelines has been prepared in a series of workshops by the EUROTOX subcommittees for education and registration, in consultation with representatives of national toxicology societies and registers. The update includes details of topics and learning outcomes for theoretical training, and how these can be assessed. The importance of continuing professional development as the cornerstone of re-registration is emphasised. To help with the process of harmonisation, it is necessary to collate and share best practices of registration conditions and procedures across Europe. Importantly, this information can also be used to audit compliance with the EUROTOX standards. As recognition of professionals in toxicology, including specialist qualifications, is becoming more important than ever, we believe that this can best be achieved based on the steps for harmonisation outlined here together with the proposed new Guidelines.