391 resultados para Riduttori epicicloidali, Rumore, Vibrazioni, Diagnostica, Burattatura, Bombatura trasversale


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La tomografia a coerenza ottica (Optical Coherence Tomography, OCT) rappresenta fondamentalmente una nuova modalità di diagnostica per immagini non invasiva e ad alta risoluzione. L’OCT fornisce immagini, sotto forma di sezioni trasversali o tomografiche, delle microstrutture dei tessuti biologici tramite la misura del ritardo dell’eco e dell’intensità della luce retrodiffusa o riflessa dal campione in analisi. L’OCT è una potente tecnica poiché fornisce in tempo reale immagini in situ delle strutture tissutali normali o patologiche, con una risoluzione da 1 a 15 micron, che è da uno a due ordini di grandezza maggiore rispetto alle tecniche per immagini convenzionali come ultrasuoni, risonanza magnetica o tomografia computerizzata. Tutto questo senza la necessità di ottenere e analizzare un campione tramite biopsia e studio istopatologico. Sin dall’inizio della sua utilizzazione nel 1991, l’OCT è stata impiegata in un vasto spettro di applicazioni cliniche, principalmente l'oftalmologia. In strutture non trasparenti, diverse da quelle oculari, la profondità massima esplorabile è limitata a 2-3 mm a causa dei fenomeni di attenuazione secondari e alla dispersione della luce. Inoltre, i numerosi sviluppi fatti dalla tecnologia OCT hanno portato ad alte velocità di acquisizione e, grazie all’utilizzo di sorgenti laser di ultima generazione, risoluzioni assiali dell’ordine di 1 micrometro. Dunque, la tomografia a coerenza ottica può essere sfruttata: - Quando la biopsia escissionale è pericolosa o impossibile. - Quando si rischiano errori di campionamento, come guida alla biopsia in modo da ridurre errori nel prelievo del campione. - Come guida alla procedura d’intervento, in associazione alle procedure di cateterismo, endoscopia e laparoscopia.

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Le apparecchiature di manovra tramite isolamento a gas (GIS) sono in funzione da più di 45 anni e hanno dimostrato un alto livello di affidabilità, con tassi di difetto molto bassi. Tuttavia, il riscontro pratico indica che alcuni dei guasti che si verificano durante il servizio sono legati a difetti del sistema di isolamento. Molti di questi difetti possono essere rilevati tramite diagnostica con scariche parziali (PD). Per la rilevazione PD, viene utilizzato il metodo UHF perché meno sensibile ai disturbi e quindi più facile da gestire in confronto al metodo convenzionale secondo IEC 60270. Un rapporto di Electra pubblicato nel 1999 dal CIGRE Task Force 15/33.03.05 descrive la procedura in due fasi per la verifica della sensibilità del sistema UHF in modo molto generale. Dopo 15 anni dalla sua applicazione, è diventata necessaria una descrizione più dettagliata, sia su misure necessarie al test di laboratorio (Passaggio 1) che sul test in loco (Passaggio 2).

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Una Brain Computer Interface (BCI) è un dispositivo che permette la misura e l’utilizzo di segnali cerebrali al fine di comandare software e/o periferiche di vario tipo, da semplici videogiochi a complesse protesi robotizzate. Tra i segnali attualmente più utilizzati vi sono i Potenziali Evocati Visivi Steady State (SSVEP), variazioni ritmiche di potenziale elettrico registrabili sulla corteccia visiva primaria con un elettroencefalogramma (EEG) non invasivo; essi sono evocabili attraverso una stimolazione luminosa periodica, e sono caratterizzati da una frequenza di oscillazione pari a quella di stimolazione. Avendo un rapporto segnale rumore (SNR) particolarmente favorevole ed una caratteristica facilmente studiabile, gli SSVEP sono alla base delle più veloci ed immediate BCI attualmente disponibili. All’utente vengono proposte una serie di scelte ciascuna associata ad una stimolazione visiva a diversa frequenza, fra le quali la selezionata si ripresenterà nelle caratteristiche del suo tracciato EEG estratto in tempo reale. L’obiettivo della tesi svolta è stato realizzare un sistema integrato, sviluppato in LabView che implementasse il paradigma BCI SSVEP-based appena descritto, consentendo di: 1. Configurare la generazione di due stimoli luminosi attraverso l’utilizzo di LED esterni; 2. Sincronizzare l’acquisizione del segnale EEG con tale stimolazione; 3. Estrarre features (attributi caratteristici di ciascuna classe) dal suddetto segnale ed utilizzarle per addestrare un classificatore SVM; 4. Utilizzare il classificatore per realizzare un’interfaccia BCI realtime con feedback per l’utente. Il sistema è stato progettato con alcune delle tecniche più avanzate per l’elaborazione spaziale e temporale del segnale ed il suo funzionamento è stato testato su 4 soggetti sani e comparato alle più moderne BCI SSVEP-based confrontabili rinvenute in letteratura.

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L'elaborato nasce dalla partecipazione al progetto dell'Università di Bologna, sull'Osservatorio aziendale. Un metodo di ricerca trasversale, focalizzato sulla prospettiva manageriale e sulle capacità che le aziende sono in grado di sviluppare al loro interno, mediante una raccolta dati esaustiva, sistematica e periodica. In particolare l'indagine si è incentrata nell'individuazione del livello di sostenibilità, intesa come ambientale, sociale ed economica, per le aziende del territorio Emiliano-Romagnolo, nel settore della grande distribuzione. In seguito si è analizzato i principali marchi con l'obiettivo di individuare le azioni intraprese e i progetti che sono stati sviluppati e che si intendono sviluppare. Dopo uno studio incentrato nell'ambito della letteratura sul concetto di sostenibilità, si è cercato di comprendere come la grande distribuzione alimentare si pone all'interno di questa tematica, cercando di individuare le principali certificazioni ambientali e sociali, e i punti in comune o di differenziazione di questo settore merceologico, rispetto agli altri. La raccolta delle informazioni è stata effettuata attraverso l'analisi dei siti ufficiali delle aziende selezionate e, laddove presenti, attraverso i Bilanci Sociali/Sostenibili e gli altri documenti disponibili. In particolare sono state considerate quattro aziende del settore della grande distribuzione alimentare, del nostro territorio, andando ad analizzarne: informazioni generali sull'azienda da analizzare, certificazioni ambientali, certificazioni sociali, energia, risorse primarie, gestione rifiuti, impatto ambientale, reporting, welfare, responsabilità sociale, supply chain e valore per il consumatore.

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Atresia coli is a congenital defect with disruption of the intestinal flow. Its etiopathogenesis is still unknown and the prognosis is reserved. This paper describes the case of a one week old Holstein Friesian calf that was referred to the HCVC, and was diagnosed with atresia coli. This confirmation was made by contrast radiography and the lesion was detected in dorsal portion of the spiral colon. A cecostomy was performed followed by a marsupialization of the intestinal cecum to the abdominal wall. After 36 hours of surgery, calf’s state worsens dramatically and for reasons of welfare, it was proceeded to sacrifice. The post-operative recovery is possible, even though the mortality rate is high. As in this case, this mortality rate increases when early diagnosis of atresia coli does not take place and there is peritonitis.

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Movimentazione, da parte di un braccio robotico, di un recipiente riempito con un liquido nello spazio tridimensionale. Sistema di trasferimento liquidi basato sul KUKA youBot, piattaforma open source per la ricerca scientifica. Braccio robotico a 5 gradi di libertà con struttura ortho-parallel e cinematica risolvibile in forma chiusa tramite l’applicazione di Pieper. Studio dei modi di vibrare dei liquidi e modellizzazione dei fenomeni ondosi tramite modello equivalente di tipo pendolo. Analisi delle metodologie di controllo di tipo feed-forward volte a sopprimere la risposta oscillatoria di un tipico sistema vibratorio. Filtraggio delle traiettorie di riferimento da imporre allo youBot, in modo tale da sopprimere le vibrazioni in uscita della massa d’acqua movimentata. Analisi e comparazione delle metodologie di input shaping e filtro esponenziale. Validazione sperimentale delle metodologie proposte implementandole sul manipolatore youBot. Misura dell’entità del moto ondoso basata su dati acquisiti tramite camera RGBD ASUS Xtion PRO LIVE. Algoritmo di visione per l’elaborazione offline dei dati acquisiti, con output l’andamento dell’angolo di oscillazione del piano interpolante la superficie del liquido movimentato.

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Il seguente elaborato di tesi tratta il problema della pianificazione di voli fotogrammetrici a bassa quota mediante l’uso di SAPR, in particolare è presentata una disamina delle principali applicazioni che permettono di programmare una copertura fotogrammetrica trasversale e longitudinale di un certo poligono con un drone commerciale. Il tema principale sviluppato è la gestione di un volo fotogrammetrico UAV mediante l’uso di applicativi software che permettono all’utente di inserire i parametri di volo in base alla tipologia di rilievo che vuole effettuare. L’obbiettivo finale è quello di ottenere una corretta presa fotogrammetrica da utilizzare per la creazione di un modello digitale del terreno o di un oggetto attraverso elaborazione dati in post-processing. La perfetta configurazione del volo non può prescindere dalle conoscenze base di fotogrammetria e delle meccaniche di un veicolo UAV. I capitoli introduttivi tratteranno infatti i principi della fotogrammetria analogica e digitale soffermandosi su temi utili alla comprensione delle problematiche relative al progetto di rilievo fotogrammetrico aereo. Una particolare attenzione è stata posta sulle nozioni di fotogrammetria digitale che, insieme agli algoritmi di Imagine Matching derivanti dalla Computer Vision, permette di definire il ramo della Fotogrammetria Moderna. Nei capitoli centrali verranno esaminate e confrontate una serie di applicazioni commerciali per smartphone e tablet, disponibili per sistemi Apple e Android, per trarne un breve resoconto conclusivo che le compari in termini di accessibilità, potenzialità e destinazione d’uso. Per una maggiore comprensione si determinano univocamente gli acronimi con cui i droni vengono chiamati nei diversi contesti: UAV (Unmanned Aerial Vehicle), SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto), RPAS (Remotely Piloted Aicraft System), ARP (Aeromobili a Pilotaggio Remoto).

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La presente investigación cualitativa con enfoque etnográfico, tuvo como objetivos: Describir y comprender el cuidado intercultural desde la estrategia de crecimiento y desarrollo al lactante mayor con desnutrición – Inkawasi, 2015. La base teórica conceptual se fundamentó con Correa (2010), Leininger en Raile (2015), Carroll (2011), MINSA (2011) y Aguilar (2012). La muestra fue no probabilística determinada por saturación, siendo los informantes 10 madres que tuvieron niños lactantes mayores con diagnóstico de desnutrición crónica, madres bilingües que tuvieron más de dos hijos y se atienden en los establecimientos mencionados y 10 enfermeras que fueron responsables del consultorio de Crecimiento y desarrollo. Los escenarios fueron los hogares de las madres y los centros de salud de la Micro Red Inkawasi, las técnicas e instrumentos de recolección de datos fueron: la observación participante, la entrevista y diario de campo. Se usó el análisis temático, los principios de la ética personalista y los criterios de rigor científico. Como resultado se obtuvieron tres temas culturales: 1.Primer contacto intercultural y diagnóstico nutricional: Consultorio de crecimiento y desarrollo ambientado con materiales nativos; 2. Alimentación, suplementación y monitoreo al lactante mayor con desnutrición: dicotomía cultural; 3. Barreras culturales que impiden mejorar el estado. Se infiere que para brindar un cuidado con enfoque intercultural, es necesario ambientar los consultorios con aspectos culturales de la zona, además de aprender algunas frases o palabras comunes que motivan la familiaridad entre la madre y el lactante mayor; la enfermera cuando diagnostica niños con desnutrición los controla mensualmente, brinda consejería nutricional teniendo en cuenta los alimentos de la zona y el uso adecuado de los micronutrientes, haciendo seguimiento y monitoreo permanente; sin embargo existen barreras culturales como el idioma, cosmovisión, falta de recursos económicos y sanitarios.

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El trauma abdominal es la tercera causa de muerte. Durante años se han utilizado muchos métodos diagnósticos para la evaluación del trauma abdominal: actualmente los utilizados son el lavado peritoneal diagnóstico, el cual es muy sensible pero invasivo y la ultrasonografía en formato enfocado FAST, una buena opción. Igualmente la tomografía computarizada ha mostrado buena sensibilidad diagnostica y ser no invasiva. Materiales y métodos: Se realizó un estudio descriptivo de seguimiento de una cohorte de pacientes que consultaron con trauma abdominal en la Unidad de Emergencia del HNR en el periodo de junio 2012 a mayo 2013, en quienes se utilizó métodos diagnósticos para dicho trauma abdominal. Se realizó también evaluación de pruebas diagnósticas. Resultados: Se encontró una muestra de 278 pacientes que cumplían criterios de inclusión. El lavado peritoneal fue el método más utilizado en nuestra serie en 147 pacientes (52.9%) seguido por el FAST 128 (46%). La modalidad de uso del lavado peritoneal fue de indicación en los pacientes con estado de choque y Glasgow más severo, y en traumas abiertos. La sensibilidad del lavado peritoneal fue de 100%, con especificidad del 87.5, y del FAST sensibilidad del 100% y especificidad del 91,80%. Conclusiones: El lavado peritoneal diagnóstico en nuestra serie fue el método más utilizado y en los pacientes con mayor grado de severidad de choque y Glasgow.

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Determinar la etiología de las neumonías para decidir su tratamiento, no es simple, sin una prueba confirmatoria los médicos se apoyan de evaluaciones clínicas, radiológicas, de laboratorio y edad de pacientes, es por ello, que se estudió una regla de predicción clínica que combinó varios elementos que incrementaron la capacidad diagnóstica de dicha patología. Objetivo: Se evaluó la capacidad diagnóstica de una escala de puntaje para predecir etiología en niños con neumonía (Bacterial Pneumonia Score), y otras variables no incluidas en el score que resultaron asociadas a las neumonías. Estudio descriptivo, transversal, retrospectivo de evaluación de prueba diagnóstica, en Hospital Benjamin Bloom, desde mayo a diciembre 2009, incluyendo ≥1 mes a 8 años de edad, hospitalizados por neumonía, con datos de temperatura, radiografía torácica, hemograma, hisopado nasofaríngeo, se excluyeron los pacientes que necesitaron cuidados en UCI o intermedios, con patologías respiratorias crónicas, cuerpo extraño o aspiración, enfermedades oncológicas, inmunodeficiencias o neumonía con radiografía 8 semanas previo al ingreso en estudio. Resultados: Se incluyeron 275 pacientes, de ellos 120 diagnosticados con patología viral y 180 con etiología bacteriana, se registraron datos del expediente clínico a través de un cuestionario que contempló variables del BPS además de otras que resultaron estadísticamente asociadas por Chi cuadrado. Según el score ≥ 4 puntos se calculó una sensibilidad de 79% (IC 95%: 75-82), especificidad de 91% (IC 95%: 85-96), valor predictivo positivo de 94% (IC 95% 90-97) y valor predictivo negativo de 69% (IC %: 61-78).y una eficacia diagnostica bajo curva ROC de 0.88. Conclusión: El BPS resultó tener buena capacidad para identificar la mayoría de pacientes con neumonía acteriana, pero se mostró más preciso para descartarla.

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Trabalho Final do Curso de Mestrado Integrado em Medicina, Faculdade de Medicina, Universidade de Lisboa, 2014

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O presente estudo enquadra-se no domínio das Ciências da Educação e na área específica da Análise da Acão Educativa. Não se afastando das preocupações inscritas nos objetivos de um mestrado de autor "A Criança em Diferentes Contextos Educativos”, também se compagina com as nossas determinações pessoais e profissionais, empreendidas na convicção da investigação como um projeto de vida. Para o efeito, arquitetámos o nosso universo de estudo a partir da observação naturalista em sete salas de creche e de jardim-de-infância do distrito de Évora. Da população estudada fizeram parte diferentes acores educativos, entre eles, as crianças dos 3 meses aos 6 anos de idade, as educadoras e as auxiliares de Acão educativa. Pretendemos, a partir dos sinais emitidos pelas crianças, retirar indicadores de necessidades educativas, para compreender as atitudes e comportamentos dos agentes educativos (educadores e auxiliares) na sua prática pedagógica, inferindo das suas próprias necessidades formativas. Procurámos saber como eram feitos os diagnósticos de necessidades (educativas das crianças e formativas dos educadores) e como organizavam a sua relação com outros acores educativos, no sentido de um desenvolvimento holístico da criança. Dada a natureza e o objeto de estudo, optámos por uma metodologia qualitativa de carácter interpretativo, configurada num estudo de caso. Utilizámos a linha de Investigação-Acão/Formação, preconizada por Luís Barbosa, integrada na sua "Escola Sensível e Transformacionista", que radica os seus fundamentos na ideia de que o jardim-de-infância, tal como outra qualquer organização educativa, deve ser um "Observatório de Caracterização de necessidades educativas das crianças e formativas dos sues agentes educativos”, gerido na perspetiva da mudança. Neste enquadramento de ideias, ao qual aderimos por convicção, utilizámos, para caracterizar o real, a Observação como técnica privilegiada, pese embora as limitações que lhe são subjacentes. Minimizámos este facto, triangulando os dados com entrevistas semiestruturadas e notas de campo. Suportámo-nos da Técnica do Espelhamento, da Pedagogia de Ajuda, da Renomeação de Experiências e da Extensibilidade de Si, às quais, pela sua importância demos ênfase no enquadramento teórico. O nosso estudo permitiu-nos inferir que, a relação diagnostica nos processos de ensino/aprendizagem, naqueles contextos, parece estar correlacionada com o facto de que os agentes educativos ainda necessitam de adquirir um leque variado de competências, relacionadas com o Saber-Ser e o Saber-Estar, que lhes permitam atitudes relacionais pró-activas e maior sensibilidade para captar as emoções e as sensações das crianças. Este facto vem corroborar o facto de termos verificado que os agentes educativos não usam o diagnóstico de necessidades como âncora de organização das suas práticas educativas o que não contribui de forma sustentável para a promoção do bem-estar e do desenvolvimento integral da criança. ABSTRACT: The present study lies within the field of Educational Sciences in the specific area of analysis of education. Not moving away from the concerns listed in the goals of an author master degree "The Child in Different Educational Contexts”, it also fits our personal and professional decisions, undertaken in the belief of research as a project of life. We chose the universe of our study from naturalistic observation in seven rooms of Nurseries and Infant Schools in the district of Évora. The study population consisted of children from three months to six years old, educators and assistants of education. From signals emitted by children, we intended to take indicators of educational needs to understand the attitudes and behavior of the educators and their assistants in their pedagogical practice, inferring their own educational needs. We tried to know how the diagnoses of needs were made (educational needs of the children and training needs of the educators) and how they organized their relationship with other educational agents towards a holistic development of children. Considering the nature and purpose of the study we opted for a qualitative methodology of interpretative nature, in a case study. We used the action research training line, advocated by Luís Barbosa in his work "Escola Sensível e Transformacionista" (Sensitive and Transformational School), whose reason lies in the idea that Infant Schools, like other educational organizations, should be centers for the characterization of children’s educational needs and educational agents' formative needs, managed in terms of change. ln this framework of ideas, that we adopted by conviction, we used the observation as the main technique, despite its limitations. To minimize them we triangulated the data with semi structured interviews and field notes. We used the techniques of Mirroring, Pedagogy of Help, renaming of Experiences and Extensibility of Yourself, and, because of their importance, we focused on them in the theoretical framework. This study allowed us to infer that the diagnostic relationship in the teaching­learning processes, in those contexts, seem to be correlated with the fact that the educational agents still need to acquire a wide range of skills related to the Know How To Be, to provide them with proactive relational attitudes and a bigger sensibility to get the children's emotions and sensations. We also found that the educational agents don't use a diagnostic of needs as anchor of the organization of their educational practices, what does not contribute in a sustainable way for the promotion of the well being and integral development of the child.

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El estudio se aplicó en niños escolares de 9-12 años de la parroquia urbano marginal de Narancay. La intervención se efectuó en dos meses y mediante las tres técnicas se evaluaron 120 molares con un total de 359 superficies examinadas. Resultados: el resultado global de la valoración de los diferentes índices de salud bucal presenta resultados positivos para calificarla como población de alto riesgo. El FDP detectó más lesiones de desmineralización del esmalte/caries incipientes que el examen clínico (311/359 vs. 168/359) p< 0.0001. El examen radiográfico detectó el menor número de lesiones incipientes (23/359 vs. 311/359) p< 0.00001. El FDP diagnostica más lesiones de desmineralización del esmalte y crisis incipiente que el examen clínico y radiográfico conjuntamente (311/359 vs. 191/359) p< 0.001 OR 5,70 (95% I C: 3,88 - 8,38). En cuanto a los costos, el diagnóstico clínico más Rx, por cada niño es de $4 y el diagnóstico clínico más FDP es de $1,50. Conclusiones: la localidad de Narancar de la parroquia Baños tiene una infraestructura sanitaria insuficiente, con baja escolaridad y con altos índices de enfermedad bucal. El diagnóstico dental de la población infantil que tanto los índices de CPOD-ceod, higiene buco dental, placa dental y los momentos de ingesta de azúcar, reflejan que el grupo de estudio tienen elevados factores de riesgo e indicadores de enfermedad buco denal

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Implementar las 41 reglas, validadas por el Consenso de la Sociedad Internacional de Hematólogos de Laboratorio, revisando los resultados de biometrías automatizadas con estudio visual de sangre periférica en dos laboratorios de Ecuador; Investigación de tests diagnósticos en 502 sujetos, 395 de primera vez y 107 repeticiones. Las muestras de sangre y los extendidos en placa se obtuvieron y analizaron en Hematología-Laboratorio de Cuenca desde 22 de octubre hasta 12 de noviembre de 2007. El mismo día se envió las respectivas alícuotas y sus frotis a NetL@b en Quito para su revisión y homologación de procedimientos. Se hicieron chequeos delta, combinaciones para definir concordancia, tablas de verdad e indicadores de eficiencia diagnostica. Los deltas porcentuales establecieron datos con un nivel de repetibilidad superior al 90. Kappa dio valores inferiores al 40. Las medianas de los indicadores para los grupos de comparación fueron: sensibilidad, 76; falsos positivos, 17; falsos negativos, 4; valores predictivos positivos, 21; valores predictivos negativos, 81. La implementación de las reglas validadas por el Consenso de la International Society of Laboratory Hematologists fue viable así como las comparaciones entre los laboratorios participantes. La repetibilidad y concordancia fueron aceptables, reconociendo limitaciones tecnológicas y tomando en cuenta la baja prevalencia de enfermedad en los sujetos analizados. Es recomendable que los laboratorios participantes mantengan las reglas validadas en su trabajo diario. Otros laboratorios deberían adoptar las recomendaciones del Consenso

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Con el objetivo de determinar la validez del PAP y de la cervicografía comparados con la biopsia para la detección oportuna del cancer y a su vez utilizar ambas pruebasde tipo comparativo-descriptivo-prospectivo. Resultados: de las 180 pacientes que acudieron a la consulta externa la gran mayo`ría se encuentran entre los 59 años coreespondiendo al 55.5%, casadas 78.33%, el 16.66% de pacientes presentaron antecedentes de algun tipo de cancer familiar, de (100%) pero la especificidad es más alta para el PAP (100%) que la cervicografía 88%. Conclusiones: se tiene que una alta tasa de pacientes tienen antecedentes de cancer y que el PAP es el examen que diagnostica con más exactitud un cancer de cuello uterino y que la cervicografía seria un metodo de diagnostico de sospecha para dicha patología. Se debería impulsar a que se trabaje con estos dos métodos en forma mancomunada para diagnosticar cancer de cuello uterino en forma más confiable y segura