544 resultados para Germania, Enigma, Hollerith
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Questa tesi si concentra su di un attuale fenomeno culturale tedesco denominato Ostalgie,termine che designa la Nostalgia degli abitanti dell'Ex DDR (Germania dell'Est) nei confronti di vari aspetti della loro quotidianità durante la dittatura. Tra questi figurano elementi riconducibili ad ambiti quali quello politico, commerciale e culturale, che successivamente alla riunificazione tedesca furono smantellati senza ritegno dal nuovo sistema capitalista e soggetti a un processo di "Occidentalizzazione". Per dare conto di ciò è stato presentato un elenco di parole relative ai suddetti ambiti, atte a descrivere ciò che caratterizzava la realtà dell' Est della Germania e a delineare il sentimento di Nostalgia dei suoi abitanti successivamente alla loro scomparsa.
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La ricerca sulla comunicazione e gestione multilingue della conoscenza in azienda si è sinora concentrata sulle multinazionali o PMI in fase di globalizzazione. La presente ricerca riguarda invece le PMI in zone storicamente multilingui al fine di studiare se l’abitudine all’uso di lingue diverse sul mercato locale possa rappresentare un vantaggio competitivo. La tesi illustra una ricerca multimetodo condotta nel 2012-2013 in Alto Adige/Südtirol. Il dataset consiste in 443 risposte valide a un questionario online e 23 interviste con manager e imprenditori locali. Le domande miravano a capire come le aziende altoatesine affrontino la sfida del multilinguismo, con particolare attenzione ai seguenti ambiti: comunicazione multilingue, documentazione, traduzione e terminologia. I risultati delineano un quadro generale delle strategie di multilinguismo applicate in Alto Adige, sottolineandone punti di forza e punti deboli. Nonostante la presenza di personale multilingue infatti il potenziale vantaggio competitivo che ne deriva non è sfruttato appieno: le aziende si rivolgono ai mercati in cui si parla la loro stessa lingua (le imprese a conduzione italiana al mercato nazionale, quelle di lingua tedesca ad Austria e Germania). La comunicazione interna è multilingue solo nei casi in sia imprescindibile. Le “traduzioni fai-da-te” offrono l’illusione di gestire lingue diverse, ma il livello qualitativo rimane limitato. I testi sono sovente tradotti da personale interno privo di competenze specifiche. Anche nella cooperazione con i traduttori esterni si evidenza la mancata capacità di ottenere il massimo profitto dagli investimenti. La tesi propone delle raccomandazioni pratiche volte a ottimizzare i processi attuali e massimizzare la resa delle risorse disponibili per superare la sfida della gestione e comunicazione multilingue. Le raccomandazioni non richiedono investimenti economici di rilievo e sono facilmente trasferibili anche ad altre regioni multilingui/di confine, come ad altre PMI che impiegano personale plurilingue. Possono dunque risultare utili per un elevato numero di imprese.
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Questa tesi ha come obiettivo quello di misurare la dipendenza spettrale di alcune proprietà ottiche, come trasmittanza e riflettanza, al fine di ricavare l’energy gap di film sottili costituiti da nanocrystalline silicon oxynitride (nc-SiOxNy) per applicazioni in celle solari HIT (Heterojunction Intrinsic Thin layer). Questi campioni sono stati depositati presso l’Università di Konstanz (Germania) tramite tecnica PECVD (Plasma-Enhanced Chemical Vapor Deposition). Questo materiale risulta ancora poco conosciuto per quanto riguarda le proprietà optoelettroniche e potrebbe presentare una valida alternativa a silicio amorfo (a-Si) e ossido di silicio idrogenato amorfo (a-SiOx:H) che sono attualmente utilizzati in questo campo. Le misure sono state effettuate presso i laboratori del Dipartimento di Fisica e Astronomia, settore di Fisica della Materia, dell’Università di Bologna. I risultati ottenuti mostrano che i campioni che non hanno subito alcun trattamento termico (annealing) presentano un energy gap che cresce linearmente rispetto alla diluizione di protossido di azoto in percentuale. Nei campioni analizzati sottoposto ad annealing a 800°C si è osservato un aumento dell’Eg dopo il trattamento. Un risultato ottimale consiste in un gap energetico maggiore di quello del silicio amorfo (a-Si) e del silicio amorfo idrogenato (a-Si:H), attualmente utilizzati in questa tipologia di celle, per evitare che questo layer assorba la luce solare che deve invece essere trasmessa al silicio sottostante. Per questo motivo i valori ottenuti risultano molto promettenti per future applicazioni fotovoltaiche.
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Oggetto di studio di questa tesi è la spettroscopia di livelli profondi (DLTS) in due set di nanofili di silicio cresciuti con metodo MaCE presso l’Università di Jena (Germania)nel team di ricerca del Prof. Vladimir Sivakov, utilizzando oro come catalizzatore. Il primo set di nanofili non ha subito ulteriori procedure dopo la crescita, mentre il secondo set è stato sottoposto ad annealing (stress termico) per 60 minuti alla temperatura di 700C. Scopo delle misure DLTS è quello di rivelare i livelli elettronici intragap e determinare l’influenza del processo di annealing su tali livelli. Dai risultati sperimentali si è osservata la presenza di due trappole per elettroni in entrambi i campioni: nel campione non soggetto ad annealing sono stati trovati i seguenti stati intragap: A, con energia di attivazione EA = EC - 0,20eV e sezione di cattura SA = 7E-18cm2; B, con energia di attivazione EB = EC - 0,46eV e sezione di cattura SB = 8E-18cm2; nel campione soggetto ad annealing sono stati trovati i seguenti stati intragap: C, con energia di attivazione EC = EC - 0,17eV e sezione di cattura SC = 3E-17cm2; D, con energia di attivazione ED = EC - 0,30eV e sezione di cattura SD = 3E-19cm2. Risulta quindi evidente che il processo di annealing determina una modifica della configurazione dei livelli intragap. In particolare la trappola B, posizionata nelle vicinanze della metà del bandgap, scompare in seguito allo stress termico. Dalle ricerche fatte in letteratura, potrebbe trattarsi di un livello energetico generato dalla presenza di idrogeno, incorporato nei nanofili durante la crescita. Questi risultati si propongono come una base di partenza per studi futuri riguardanti l’identificazione certa dei difetti responsabili di ciascun livello intragap rivelato, mediante ricerche approfondite in letteratura (riguardo i livelli intragap del silicio bulk) e simulazioni.
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Oggetto di questa tesi sono l’analisi e il commento dei temi e delle difficoltà che si presentano nella traduzione di un testo letterario dal tedesco all’italiano. Il lavoro è stato condotto su brani estratti dal romanzo Toskana für Arme: Liebeserklärung an ein italienisches Dorf di Uli T. Swidler, pubblicato in Germania nel 2009 dalla Kindler Verlag e ad oggi inedito in Italia. Sono state analizzate le caratteristiche del testo originale, sia in termini di genere che di contenuti, secondo le linee guida già stabilite nella teoria della traduzione, ed è stato stabilito un approccio traduttivo. La traduzione è stata disposta in un testo a fronte allo scopo di facilitare un confronto con il testo di partenza e di evidenziare determinate scelte. Essa è stata inoltre accompagnata da un commento al lavoro traduttivo riguardante le diverse tipologie di problemi riscontrati e di considerazioni fatte. Ulteriore oggetto di trattazione è stato il tema del confronto culturale che emerge chiaramente dal romanzo. In primo luogo tale concetto è stato illustrato secondo la sua definizione psicologica e antropologica, e in seguito sono state analizzate le specificità del rapporto interculturale che lega tedeschi e italiani, con un’attenzione particolare agli stereotipi che lo contraddistinguono storicamente e soprattutto a quelli che risultano dal testo preso in esame.
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La parte centrale di questo elaborato consiste nella traduzione della guida multimediale della Biblioteca Malatestiana di Cesena dall’italiano al tedesco che include un'audioguida e un Ibook. Siccome non è stato possibile reperire materiale teorico sulle convenzioni testuali e la traduzione di audioguide, è stata condotta un’analisi contrastiva di sette audioguide delle aree germanofone (Germania, Austria, Svizzera e Alto Adige) con l’obiettivo di individuare le caratteristiche testuali comuni. In una fase successiva è stato effettuato un confronto tra i risultati dell’analisi contrastiva e il testo di partenza per individuare le possibilità di applicazione dei risultati. Infine, vengono commentate anche le scelte traduttive in generale, legate soprattutto a fattori sintattici e pragmatici.
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L'elaborato consiste nella traduzione di un un dépliant informativo sul mercato dei farmaci biotecnologici in Germania estratto dal sito ufficiale del gruppo vfa.bio. La traduzione è stata svolta simulandone la commissione per le seguenti finalità: informare i destinatari italiani che operano nello stesso tipo di mercato sul lavoro del gruppo vfa.bio; attirare finanziamenti esteri; informare e sensibilizzare il destinatario sulle scelte da operare in politica sanitaria a livello europeo per un miglior sviluppo di questo settore.
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Oggetto del presente elaborato è l’analisi contrastiva di sentenze penali italiane, austriache e tedesche del più alto grado di giudizio. Le analisi sono condotte su tre corpora di sentenze, uno per ogni variante linguistica presa in considerazione, e si svolgono su due livelli: il primo prevede l’analisi degli elementi macro- e microstrutturali delle sentenze, mentre il secondo livello si concentra sugli elementi di coesione testuale con un’analisi statistica della sintassi e della semantica dei connettori testuali, la cui funzione principale è quella di costruire relazioni semantiche tra gli elementi costitutivi del testo. Con la prima analisi si vogliono mettere in risalto le differenze tra il tedesco giuridico della Germania e quello dell’Austria ed evidenziare quindi le differenti strategie traduttive che devono essere utilizzate, se si ha a che fare con varianti di una stessa lingua provenienti da due sistemi giuridici differenti. Per quanto riguarda, invece, l’analisi degli elementi di coesione testuale, il suo obiettivo è quello di verificare da una parte, se esistono delle differenze nell’uso dei connettori all’interno della lingua tedesca e dall’altra di vedere quali differenze possono esserci nell’uso dei connettori in italiano e in tedesco. Nel primo capitolo si introducono i concetti giuridici che stanno alla base del processo penale in Italia, Austria e Germania, per introdurre la materia di base dei testi oggetto dell’analisi. Nel secondo capitolo si espongono delle considerazioni relative al genere testuale della sentenza e ai fattori extra-testuali che condizionano la sua redazione. Nel terzo capitolo si espone l’analisi contrastiva degli elementi macro- e microstrutturali dei corpora di sentenze italiane, austriache e tedesche. Nel quarto capitolo, infine, si espone l’analisi sintattica e semantica dei connettori individuati nei corpora di sentenze.
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Il presente studio, condotto nell'ambito dell'amministrazione comunale, porta alla realizzazione di un database terminologico trilingue in italiano, francese e tedesco, dei relativi sistemi concettuali e del glossario. L'obiettivo del lavoro è di realizzare strumenti che permettano di veicolare in francese e in tedesco la terminologia utilizzata all'interno dell'ambito analizzato. I sistemi concettuali e le schede terminologiche nelle due lingue di arrivo possono essere inoltre consultate da un pubblico francese o tedesco che voglia comprendere la struttura del comune italiano. Dopo aver presentato, nel primo capitolo, un possibile ambito di utilizzo di un glossario sull'amministrazione comunale, ci si dedica all'ente locale di prossimità. Il secondo capitolo è infatti stato dedicato al comune, alla sua storia e a come si presenta oggi in Italia, in Francia e in Germania, soffermandosi in quest'ultimo paese sulla struttura del comune nel Land Renania Settentrionale-Vestfalia. Nel terzo capitolo ci si concentra sul metodo di lavoro utilizzato nell'ambito della ricerca terminologica, passando dalla teoria alla pratica: dopo una prima parte nozionistica dedicata alla definizione dei concetti di terminologia, termine, linguaggi specialistici e del modus operandi abitualmente utilizzato, si passa infatti all'esperienza personale che ha condotto alla realizzazione dei prodotti finali. Nel quarto capitolo si presenta dapprima la definizione di sistema concettuale e inseguito sono inseriti i sistemi concettuali in italiano, francese e tedesco corredati da una breve introduzione che, assieme alla legenda, si propone come chiave di lettura degli stessi. Nel quinto capitolo sono infine presentate la definizione di scheda terminologica, elemento centrale del termbase, e le schede trilingui in italiano, francese e tedesco. Il database terminologico, gli schemi concettuali e il glossario sono realizzati a partire dal punto di vista italiano: essi rispecchiano infatti la struttura dell'ente amministrativo di base in Italia nelle lingue prese in esame.
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Il presente elaborato offre una panoramica generale del Remote Interpreting (RI) con l'obiettivo di strutturare un ipotetico seminario da tenere alla SLLTI (Scuola di Lingue e Letterature, Traduzione e Interpretazione, ex SSLMIT) di Forlì, in collaborazione con l'azienda VEASYT, spin-off dell’università Ca' Foscari di Venezia, per introdurre l'argomento agli studenti del corso di laurea in Interpretazione di Conferenza. A tal scopo la tesi è stata suddivisa in dieci capitoli, ognuno dei quali analizza una sfaccettatura dell'interpretazione da remoto; la prima parte verte sull'evoluzione storica delle nuove tecnologie nel mondo dell'interpretariato, con particolare attenzione all'introduzione degli impianti per l'interpretazione simultanea e delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (TIC); si presentano inoltre i principali tipi di interpretazione a distanza, seguendo la loro comparsa in ordine cronologico, e i dispositivi necessari per effettuare una sessione di video-interpretazione. Nella seconda parte si descrivono alcuni ambiti di applicazione del RI (RI per non udenti, in ambito giuridico, in ambito medico-sanitario) e si illustra la situazione a livello mondiale passando in rassegna, a titolo di esempio, alcune aziende presenti in Australia, Stati Uniti, Germania, Austria e Gran Bretagna. Nella terza parte si presentano alcuni regolamenti e disposizioni raccomandati da associazioni di categoria e dalle istituzioni europee e si analizzano i principali vantaggi e svantaggi del RI. Nella quarta parte si mettono a confronto le caratteristiche e il tipo di formazione di un interprete che lavora in situ con quelle di un interprete che lavora a distanza, illustrando alcune strategie sviluppate dagli interpreti durante le sessioni di RI. L'ultima parte riguarda l'azienda VEASYT, la quale viene presentata come case study italiano, descrivendo la sua piattaforma per il servizio di interpretariato da remoto e la modalità di reclutamento degli interpreti. In conclusione si trova la proposta di seminario da tenere ipoteticamente alla SLLTI di Forlì, che viene articolata seguendo la successione dei capitoli precedenti.
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L’esplosione della crisi nel 2007 ha contribuito alla diffusione di numerosi termini e concetti afferenti al dominio nella finanza strutturata non solo nelle pagine dei quotidiani specializzati, ma anche di quelli generalisti, producendo uno straniante «sentimento neologico» che ha accresciuto il senso di inaccessibilità e soggezione che in molti nutrono nei riguardi delle “cose della finanza” e delle notizie economiche, percepite come ostiche e incomprensibili. Questo lavoro mira a dimostrare che le cause di questo imperante senso di smarrimento di fronte all’informazione economica sono da addurre a più fattori: alla comune scarsa dimestichezza con il linguaggio e le “cose della finanza” dei cittadini; alla complessità dei concetti che i termini in questione veicolano e alla maniera in cui essi vengono presentati dalla vulgata giornalistica. Questa tesi si articola in quattro capitoli: nel primo si discute del tirocinio svolto presso la DGT della Commissione Europea, che ha fornito degli utili spunti per la stesura del presente lavoro; nel secondo si evidenzia l’importanza di una corretta educazione finanziaria per la formazione di una cittadinanza consapevole, in grado alimentare un sistema finanziario sano. Nel terzo capitolo si discute di finanza strutturata, volgendo particolare attenzione al CDO, di cui anche la Consob ha sottolineato l’intrinseca complessità e che ha assunto un ruolo da protagonista nell’esplosione della crisi dei mutui subprime. Nel quarto capitolo si delinea un breve quadro dell’informazione finanziaria in Italia e in Germania; mediante l’analisi di due corpora comparabili e diacronici si mira, infine, a osservare in che modo i giornali, nel corso degli anni, hanno veicolato il concetto che sottende al termine CDO rintracciando, contestualmente, similarità e differenze tra la stampa generalista e quella specializzata e tra i quotidiani tedeschi e quelli italiani.
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Scopo della tesi è illustrare l'origine della nozione di logaritmo nei suoi primi decenni dalla nascita, partendo dalle opere di J. Napier (Nepero, 1550-1617) fino a B. Cavalieri (1598-1647), che insieme a J. Keplero (1571-1630) concludono la cosiddetta età pioneristica. Nel primo capitolo sono esposti alcuni mezzi di calcolo usati nel XVI secolo, come i "bastoncini di Nepero"; e il confronto della progressione geometrica con quella aritmetica, che con la conoscenza delle leggi esponenziali, porterà all'invenzione dei logaritmi. Il secondo capitolo è dedicato interamente a Napier (fatto salvo un cenno all'opera di Burgi), con lo scopo di illustrare i suoi due maggiori trattati sui logaritmi: il primo fu sostanzialmente una tavola di numeri da lui inizialmente chiamati "numeri artificiali" e successivamente definiti "logaritmi"; il secondo, curato e pubblicato dal figlio, è un trattato nel quale giustifica il nuovo concetto da lui ottenuto ed i metodi usati per il calcolo delle tavole. Con Henry Briggs (capitolo III) la teoria del logaritmo giunge a maturazione. Egli stesso definì una propria funzione logaritmica Bl_1 che, in seguito, mutò dopo un paio di incontri con Napier. Nelle tavole di Briggs il logaritmo da lui introdotto avrà base 10 e il logaritmo di 1 sarà nullo, definendo così il nostro usuale logaritmo decimale. Nel quarto capitolo mi occupo della diffusione in Italia e in Germania delle nozioni di logaritmo, da parte, rispettivamente di B. Cavalieri e J. Keplero. Cavalieri scrisse parecchio sui logaritmi, pubblicando anche proprie tavole, ma non sembra che abbia raggiunto risultati di grande rilevanza nel campo, tuttavia seppe usare la teoria dei logaritmi in campo geometrico giungendo a formule interessanti. La parte storica della tesi si conclude con alcune notizie sul contributo di Keplero e la diffusione della nozione dei logaritmi neperiani in Germania. La mia esposizione si conclude con qualche notizia sull'uso dei logaritmi e sul regolo calcolatore dalla fine del XIX secolo fin verso gli anni ’70 del secolo scorso.
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Il tedesco austriaco rappresenta una variante standard del tedesco parlato in Germania; non tutti però lo riconoscono come lingua a sé. In questo elaborato viene analizzato il percorso storico che ha portato alla sua formazione, gli aspetti linguistici che lo contraddistinguono e le varie differenze rispetto al tedesco standard.
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Il presente lavoro intende concentrarsi sull’analisi del linguaggio e, in particolare, del lessico utilizzato dal movimento politico tedesco PEGIDA, che ha già attirato l’attenzione di linguisti e filologi. Dopo un accenno alle caratteristiche del linguaggio politico, il focus si sposterà sulla lingua di PEGIDA attraverso l’analisi linguistica del programma organico e dei commenti apparsi sulla pagina Facebook del movimento. Infine l’analisi si concentrerà su cinque espressioni che evidenziano come il lessico di PEGIDA riprenda elementi utilizzati in passato da altri soggetti in diverse situazioni, talvolta mantenendone lo stesso significato, talvolta conferendo loro nuove connotazioni e sfumature.
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Wanderlust, tradotto in italiano con il titolo Giramondo, è uno dei romanzi della famosa autrice americana Danielle Steel nel quale viene raccontata la storia di una giovane donna che decide di seguire il suo forte impulso di viaggiare e di partire per un viaggio oltre oceano. Wanderlust, parola di origine tedesca, oggi significa “forte desiderio o impulso a viaggiare”(Duden Wörterbuch:online) e deriva dal verbo tedesco wandern. Il verbo wandern ha in Germania un importante ruolo sia a livello storico-politico che culturale, tale da rendere difficile la ricerca di un termine equivalente nelle altre lingue, italiano compreso. Il termine, figlio dell’epoca illuminista e romantica indicava in origine un’attività che implicava un “andare a piedi nella natura” ed era “simbolo di un nuovo rapporto dell’individuo con la natura” (Dizionario Zanichelli Tedesco-Italiano). Il Wandern, sviluppatosi nel tempo in ambito politico e soprattutto formativo, contiene nella sua definizione più antica elementi importanti come l’incontro con ciò che è sconosciuto, il rapporto tra corpo anima e natura, la formazione attraverso l’esperienza pratica e il viaggiare inteso come un camminare senza una meta. La Wanderlust dovrebbe quindi essere definita come un forte desiderio o impulso a vagare per imparare, per andare incontro a ciò che è sconosciuto ma, così come il verbo wandern, ha acquistato in uso moderno il significato di viaggiare come attività del tempo libero ed è spesso collegato a situazioni di svago e relax quali le vacanze.