841 resultados para Child Language Brokering,School Language Brokering,peer-teaching,integrazione,mediazione


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Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico (CNPq)

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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

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Pós-graduação em Educação - FFC

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The theme of the reading in the first year of the literacy cycle has become recurrent in academic papers, research groups, discussion forums, conferences etc. and raised different positions depending on the theoretical framework with which it is studied. While it is granted that reading instruction this school year is to ensure the ability to encode and decode and learn and understand the meanings and the meanings of what we read. In this work, it formed a general objective to investigate how reading skills are being developed in the classroom and the strategies used to develop decoding and understanding of meanings. The question that formed the north to the survey was as follows: The strategies and procedures being used in the teaching of reading in the early literacy process develop the coding and decoding skills beyond the grasp and understanding of the meanings of ideas? The specific objectives were established: a) investigate how is the teaching of reading in the first grade of elementary school; b) identify the teaching strategies and the design of reading and reader that the teacher of the class has observed and relate it to the way he teaches; c) verify that the teaching of reading in the first year of the literacy process, develop the early reading skills, decoding, and favors the development of the apprehension and understanding of the meanings of what we read. The methodology included field research, from a qualitative interpretation approach and had as direct data source the natural environment in which the teaching of reading has been developed. The work then displays data results analyzed in the light of literacy concepts distinguished by Soares (2011), and reading by Silva (1983), Foucambert (1994), Solé (1998), among others. The results were extracted inferences and interpretations. It is hoped that this work raises in literacy teachers, reflections on the teaching of reading in the literacy cicle, in order to establish the...

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The theme of the reading in the first year of the literacy cycle has become recurrent in academic papers, research groups, discussion forums, conferences etc. and raised different positions depending on the theoretical framework with which it is studied. While it is granted that reading instruction this school year is to ensure the ability to encode and decode and learn and understand the meanings and the meanings of what we read. In this work, it formed a general objective to investigate how reading skills are being developed in the classroom and the strategies used to develop decoding and understanding of meanings. The question that formed the north to the survey was as follows: The strategies and procedures being used in the teaching of reading in the early literacy process develop the coding and decoding skills beyond the grasp and understanding of the meanings of ideas? The specific objectives were established: a) investigate how is the teaching of reading in the first grade of elementary school; b) identify the teaching strategies and the design of reading and reader that the teacher of the class has observed and relate it to the way he teaches; c) verify that the teaching of reading in the first year of the literacy process, develop the early reading skills, decoding, and favors the development of the apprehension and understanding of the meanings of what we read. The methodology included field research, from a qualitative interpretation approach and had as direct data source the natural environment in which the teaching of reading has been developed. The work then displays data results analyzed in the light of literacy concepts distinguished by Soares (2011), and reading by Silva (1983), Foucambert (1994), Solé (1998), among others. The results were extracted inferences and interpretations. It is hoped that this work raises in literacy teachers, reflections on the teaching of reading in the literacy cicle, in order to establish the...

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Descrizione, tema e obiettivi della ricerca La ricerca si propone lo studio delle possibili influenze che la teoria di Aldo Rossi ha avuto sulla pratica progettuale nella Penisola Iberica, intende quindi affrontare i caratteri fondamentali della teoria che sta alla base di un metodo progettuale ed in particolar modo porre l'attenzione alle nuove costruzioni quando queste si confrontano con le città storiche. Ha come oggetto principale lo studio dei documenti, saggi e scritti riguardanti il tema della costruzione all'interno delle città storiche. Dallo studio di testi selezionati di Aldo Rossi sulla città si vuole concentrare l'attenzione sull'influenza che tale teoria ha avuto nei progetti della Penisola Iberica, studiare come è stata recepita e trasmessa successivamente, attraverso gli scritti di autori spagnoli e come ha visto un suo concretizzarsi poi nei progetti di nuove costruzioni all'interno delle città storiche. Si intende restringere il campo su un periodo ed un luogo precisi, Spagna e Portogallo a partire dagli anni Settanta, tramite la lettura di un importante evento che ha ufficializzato il contatto dell'architetto italiano con la Penisola Iberica, quale il Seminario di Santiago de Compostela tenutosi nel 1976. Al Seminario parteciparono numerosi architetti che si confrontarono su di un progetto per la città di Santiago e furono invitati personaggi di fama internazionale a tenere lezioni introduttive sul tema di dibattito in merito al progetto e alla città storica. Il Seminario di Santiago si colloca in un periodo storico cruciale per la Penisola Iberica, nel 1974 cade il regime salazarista in Portogallo e nel 1975 cade il regime franchista in Spagna ed è quindi di rilevante importanza capire il legame tra l'architettura e la nuova situazione politica. Dallo studio degli interventi, dei progetti che furono prodotti durante il Seminario, della relazione tra questo evento ed il periodo storico in cui esso va contestualizzato, si intende giungere alla individuazione delle tracce della reale presenza di tale eredità. Presupposti metodologici. Percorso e strumenti di ricerca La ricerca può quindi essere articolata in distinte fasi corrispondenti per lo più ai capitoli in cui si articola la tesi: una prima fase con carattere prevalentemente storica, di ricerca del materiale per poter definire il contesto in cui si sviluppano poi le vicende oggetto della tesi; una seconda fase di impronta teorica, ossia di ricerca bibliografica del materiale e delle testimonianze che provvedono alla definizione della reale presenza di effetti scaturiti dai contatti tra Rossi e la Penisola Iberica, per andare a costruire una eredità ; una terza fase che entra nel merito della composizione attraverso lo studio e la verifica delle prime due parti, tramite l'analisi grafica applicata ad uno specifico esempio architettonico selezionato; una quarta fase dove il punto di vista viene ribaltato e si indaga l'influenza dei luoghi visitati e dei contatti intrattenuti con alcuni personaggi della Penisola Iberica sull'architettura di Rossi, ricercandone i riferimenti. La ricerca è stata condotta attraverso lo studio di alcuni eventi selezionati nel corso degli anni che si sono mostrati significativi per l'indagine, per la risonanza che hanno avuto sulla storia dell'architettura della Penisola. A questo scopo si sono utilizzati principalmente tre strumenti: lo studio dei documenti, le pubblicazioni e le riviste prodotte in Spagna, gli scritti di Aldo Rossi in merito, e la testimonianza diretta attraverso interviste di personaggi chiave. La ricerca ha prodotto un testo suddiviso per capitoli che rispetta l'organizzazione in fasi di lavoro. A seguito di determinate condizioni storiche e politiche, studiate nella ricerca a supporto della tesi espressa, nella Penisola Iberica si è verificato il diffondersi della necessità e del desiderio di guardare e prendere a riferimento l'architettura europea e in particolar modo quella italiana. Il periodo sul quale viene focalizzata l'attenzione ha inizio negli anni Sessanta, gli ultimi prima della caduta delle dittature, scenario dei primi viaggi di Aldo Rossi nella Penisola Iberica. Questi primi contatti pongono le basi per intense e significative relazioni future. Attraverso l'approfondimento e la studio dei materiali relativi all'oggetto della tesi, si è cercato di mettere in luce il contesto culturale, l'attenzione e l'interesse per l'apertura di un dibattito intorno all'architettura, non solo a livello nazionale, ma europeo. Ciò ha evidenziato il desiderio di innescare un meccanismo di discussione e scambio di idee, facendo leva sull'importanza dello sviluppo e ricerca di una base teorica comune che rende coerente i lavori prodotti nel panorama architettonico iberico, seppur ottenendo risultati che si differenziano gli uni dagli altri. E' emerso un forte interesse per il discorso teorico sull'architettura, trasmissibile e comunicabile, che diventa punto di partenza per un metodo progettuale. Ciò ha reso palese una condivisione di intenti e l'assunzione della teoria di Aldo Rossi, acquisita, diffusa e discussa, attraverso la pubblicazione dei suoi saggi, la conoscenza diretta con l'architetto e la sua architettura, conferenze, seminari, come base teorica su cui fondare il proprio sapere architettonico ed il processo metodologico progettuale da applicare di volta in volta negli interventi concreti. Si è giunti così alla definizione di determinati eventi che hanno permesso di entrare nel profondo della questione e di sondare la relazione tra Rossi e la Penisola Iberica, il materiale fornito dallo studio di tali episodi, quali il I SIAC, la diffusione della rivista "2C. Construccion de la Ciudad", la Coleccion Arquitectura y Critica di Gustavo Gili, hanno poi dato impulso per il reperimento di una rete di ulteriori riferimenti. E' stato possibile quindi individuare un gruppo di architetti spagnoli, che si identificano come allievi del maestro Rossi, impegnato per altro in quegli anni nella formazione di una Scuola e di un insegnamento, che non viene recepito tanto nelle forme, piuttosto nei contenuti. I punti su cui si fondano le connessioni tra l'analisi urbana e il progetto architettonico si centrano attorno due temi di base che riprendono la teoria esposta da Rossi nel saggio L'architettura della città : - relazione tra l'area-studio e la città nella sua globalità, - relazione tra la tipologia edificatoria e gli aspetti morfologici. La ricerca presentata ha visto nelle sue successive fasi di approfondimento, come si è detto, lo sviluppo parallelo di più tematiche. Nell'affrontare ciascuna fase è stato necessario, di volta in volta, operare una verifica delle tappe percorse precedentemente, per mantenere costante il filo del discorso col lavoro svolto e ritrovare, durante lo svolgimento stesso della ricerca, gli elementi di connessione tra i diversi episodi analizzati. Tale operazione ha messo in luce talvolta nodi della ricerca rimasti in sospeso che richiedevano un ulteriore approfondimento o talvolta solo una rivisitazione per renderne possibile un più proficuo collegamento con la rete di informazioni accumulate. La ricerca ha percorso strade diverse che corrono parallele, per quanto riguarda il periodo preso in analisi: - i testi sulla storia dell'architettura spagnola e la situazione contestuale agli anni Settanta - il materiale riguardante il I SIAC - le interviste ai partecipanti al I SIAC - le traduzioni di Gustavo Gili nella Coleccion Arquitectura y Critica - la rivista "2C. Construccion de la Ciudad" Esse hanno portato alla luce una notevole quantità di tematiche, attraverso le quali, queste strade vengono ad intrecciarsi e a coincidere, verificando l'una la veridicità dell'altra e rafforzandone il valore delle affermazioni. Esposizione sintetica dei principali contenuti esposti dalla ricerca Andiamo ora a vedere brevemente i contenuti dei singoli capitoli. Nel primo capitolo Anni Settanta. Periodo di transizione per la Penisola Iberica si è cercato di dare un contesto storico agli eventi studiati successivamente, andando ad evidenziare gli elementi chiave che permettono di rintracciare la presenza della predisposizione ad un cambiamento culturale. La fase di passaggio da una condizione di chiusura rispetto alle contaminazioni provenienti dall'esterno, che caratterizza Spagna e Portogallo negli anni Sessanta, lascia il posto ad un graduale abbandono della situazione di isolamento venutasi a creare intorno al Paese a causa del regime dittatoriale, fino a giungere all'apertura e all'interesse nei confronti degli apporti culturali esterni. E' in questo contesto che si gettano le basi per la realizzazione del I Seminario Internazionale di Architettura Contemporanea a Santiago de Compostela, del 1976, diretto da Aldo Rossi e organizzato da César Portela e Salvador Tarragó, di cui tratta il capitolo secondo. Questo è uno degli eventi rintracciati nella storia delle relazioni tra Rossi e la Penisola Iberica, attraverso il quale è stato possibile constatare la presenza di uno scambio culturale e l'importazione in Spagna delle teorie di Aldo Rossi. Organizzato all'indomani della caduta del franchismo, ne conserva una reminescenza formale. Il capitolo è organizzato in tre parti, la prima si occupa della ricostruzione dei momenti salienti del Seminario Proyecto y ciudad historica, dagli interventi di architetti di fama internazionale, quali lo stesso Aldo Rossi, Carlo Aymonino, James Stirling, Oswald Mathias Ungers e molti altri, che si confrontano sul tema delle città storiche, alle giornate seminariali dedicate all’elaborazione di un progetto per cinque aree individuate all’interno di Santiago de Compostela e quindi dell’applicazione alla pratica progettuale dell’inscindibile base teorica esposta. Segue la seconda parte dello stesso capitolo riguardante La selezione di interviste ai partecipanti al Seminario. Esso contiene la raccolta dei colloqui avuti con alcuni dei personaggi che presero parte al Seminario e attraverso le loro parole si è cercato di approfondire la materia, in particolar modo andando ad evidenziare l’ambiente culturale in cui nacque l’idea del Seminario, il ruolo avuto nella diffusione della teoria di Aldo Rossi in Spagna e la ripercussione che ebbe nella pratica costruttiva. Le diverse interviste, seppur rivolte a persone che oggi vivono in contesti distanti e che in seguito a questa esperienza collettiva hanno intrapreso strade diverse, hanno fatto emergere aspetti comuni, tale unanimità ha dato ancor più importanza al valore di testimonianza offerta. L’elemento che risulta più evidente è il lascito teorico, di molto prevalente rispetto a quello progettuale che si è andato mescolando di volta in volta con la tradizione e l’esperienza dei cosiddetti allievi di Aldo Rossi. Negli stessi anni comincia a farsi strada l’importanza del confronto e del dibattito circa i temi architettonici e nel capitolo La fortuna critica della teoria di Aldo Rossi nella Penisola Iberica è stato affrontato proprio questo rinnovato interesse per la teoria che in quegli anni si stava diffondendo. Si è portato avanti lo studio delle pubblicazioni di Gustavo Gili nella Coleccion Arquitectura y Critica che, a partire dalla fine degli anni Sessanta, pubblica e traduce in lingua spagnola i più importanti saggi di architettura, tra i quali La arquitectura de la ciudad di Aldo Rossi, nel 1971, e Comlejidad y contradiccion en arquitectura di Robert Venturi nel 1972. Entrambi fondamentali per il modo di affrontare determinate tematiche di cui sempre più in quegli anni si stava interessando la cultura architettonica iberica, diventando così ¬ testi di riferimento anche nelle scuole. Le tracce dell’influenza di Rossi sulla Penisola Iberica si sono poi ricercate nella rivista “2C. Construccion de la Ciudad” individuata come strumento di espressione di una teoria condivisa. Con la nascita nel 1972 a Barcellona di questa rivista viene portato avanti l’impegno di promuovere la Tendenza, facendo riferimento all’opera e alle idee di Rossi ed altri architetti europei, mirando inoltre al recupero di un ruolo privilegiato dell’architettura catalana. A questo proposito sono emersi due fondamentali aspetti che hanno legittimato l’indagine e lo studio di questa fonte: - la diffusione della cultura architettonica, il controllo ideologico e di informazione operato dal lavoro compiuto dalla rivista; - la documentazione circa i criteri di scelta della redazione a proposito del materiale pubblicato. E’ infatti attraverso le pubblicazioni di “2C. Construccion de la Ciudad” che è stato possibile il ritrovamento delle notizie sulla mostra Arquitectura y razionalismo. Aldo Rossi + 21 arquitectos españoles, che accomuna in un’unica esposizione le opere del maestro e di ventuno giovani allievi che hanno recepito e condiviso la teoria espressa ne “L’architettura della città”. Tale mostra viene poi riproposta nella Sezione Internazionale di Architettura della XV Triennale di Milano, la quale dedica un Padiglione col titolo Barcelona, tres epocas tres propuestas. Dalla disamina dei progetti presentati è emerso un interessante caso di confronto tra le Viviendas para gitanos di César Portela e la Casa Bay di Borgo Ticino di Aldo Rossi, di cui si è occupato l’ultimo paragrafo di questo capitolo. Nel corso degli studi è poi emerso un interessante risvolto della ricerca che, capovolgendone l’oggetto stesso, ne ha approfondito gli aspetti cercando di scavare più in profondità nell’analisi della reciproca influenza tra la cultura iberica e Aldo Rossi, questa parte, sviscerata nell’ultimo capitolo, La Penisola Iberica nel “magazzino della memoria” di Aldo Rossi, ha preso il posto di quello che inizialmente doveva presentarsi come il risvolto progettuale della tesi. Era previsto infatti, al termine dello studio dell’influenza di Aldo Rossi sulla Penisola Iberica, un capitolo che concentrava l’attenzione sulla produzione progettuale. A seguito dell’emergere di un’influenza di carattere prettamente teorica, che ha sicuramente modificato la pratica dal punto di vista delle scelte architettoniche, senza però rendersi esplicita dal punto di vista formale, si è preferito, anche per la difficoltà di individuare un solo esempio rappresentativo di quanto espresso, sostituire quest’ultima parte con lo studio dell’altra faccia della medaglia, ossia l’importanza che a sua volta ha avuto la cultura iberica nella formazione della collezione dei riferimenti di Aldo Rossi. L’articolarsi della tesi in fasi distinte, strettamente connesse tra loro da un filo conduttore, ha reso necessari successivi aggiustamenti nel percorso intrapreso, dettati dall’emergere durante la ricerca di nuovi elementi di indagine. Si è pertanto resa esplicita la ricercata eredità di Aldo Rossi, configurandosi però prevalentemente come un’influenza teorica che ha preso le sfumature del contesto e dell’esperienza personale di chi se ne è fatto ricevente, diventandone così un continuatore attraverso il proprio percorso autonomo o collettivo intrapreso in seguito. Come suggerisce José Charters Monteiro, l’eredità di Rossi può essere letta attraverso tre aspetti su cui si basa la sua lezione: la biografia, la teoria dell’architettura, l’opera. In particolar modo per quanto riguarda la Penisola Iberica si può parlare dell’individuazione di un insegnamento riferito alla seconda categoria, i suoi libri di testo, le sue partecipazioni, le traduzioni. Questo è un lascito che rende possibile la continuazione di un dibattito in merito ai temi della teoria dell’architettura, della sue finalità e delle concrete applicazioni nelle opere, che ha permesso il verificarsi di una apertura mentale che mette in relazione l’architettura con altre discipline umanistiche e scientifiche, dalla politica, alla sociologia, comprendendo l’arte, le città la morfologia, la topografia, mediate e messe in relazione proprio attraverso l’architettura.

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En el campo de la historia de la educación, el artículo presenta el análisis de la biografía de la educadora Anunciada Mastelli. El trabajo se complementa con el archivo personal de Mastelli, en el que se conserva una importante cantidad de folletos, recortes periodísticos, discursos manuscritos, publicaciones gremiales, estatutos de gremios del magisterio, actas de reuniones y congresos y notas a las autoridades nacionales. Este artículo expone cómo el archivo testimonia la continua experiencia política de la educadora, desarrollada a la par de una constante labor pedagógica que no ha quedado documentada del mismo modo. Bajo la inspiración de las ideas de la escuela nueva, genera una práctica propia que encarna en las condiciones existentes en la escuela de su tiempo y se vincula así con otros docentes que comparten similares preocupaciones pedagógicas y políticas. Mastelli comparte con Cossettini, Jesualdo e Iglesias la oposición al "modelo normalizador"; sin embargo, lo que de ella heredamos fundamentalmente es un archivo que da cuenta de su actividad política y gremial. Los documentos atestiguan la activa participación gremial de esta educadora, sus acciones por la unidad de la lucha del magisterio y una preocupación sostenida por el "afianzamiento de la nacionalidad y espíritu de argentinidad en la escuela y la docencia".

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En el campo de la historia de la educación, el artículo presenta el análisis de la biografía de la educadora Anunciada Mastelli. El trabajo se complementa con el archivo personal de Mastelli, en el que se conserva una importante cantidad de folletos, recortes periodísticos, discursos manuscritos, publicaciones gremiales, estatutos de gremios del magisterio, actas de reuniones y congresos y notas a las autoridades nacionales. Este artículo expone cómo el archivo testimonia la continua experiencia política de la educadora, desarrollada a la par de una constante labor pedagógica que no ha quedado documentada del mismo modo. Bajo la inspiración de las ideas de la escuela nueva, genera una práctica propia que encarna en las condiciones existentes en la escuela de su tiempo y se vincula así con otros docentes que comparten similares preocupaciones pedagógicas y políticas. Mastelli comparte con Cossettini, Jesualdo e Iglesias la oposición al "modelo normalizador"; sin embargo, lo que de ella heredamos fundamentalmente es un archivo que da cuenta de su actividad política y gremial. Los documentos atestiguan la activa participación gremial de esta educadora, sus acciones por la unidad de la lucha del magisterio y una preocupación sostenida por el "afianzamiento de la nacionalidad y espíritu de argentinidad en la escuela y la docencia".

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En el campo de la historia de la educación, el artículo presenta el análisis de la biografía de la educadora Anunciada Mastelli. El trabajo se complementa con el archivo personal de Mastelli, en el que se conserva una importante cantidad de folletos, recortes periodísticos, discursos manuscritos, publicaciones gremiales, estatutos de gremios del magisterio, actas de reuniones y congresos y notas a las autoridades nacionales. Este artículo expone cómo el archivo testimonia la continua experiencia política de la educadora, desarrollada a la par de una constante labor pedagógica que no ha quedado documentada del mismo modo. Bajo la inspiración de las ideas de la escuela nueva, genera una práctica propia que encarna en las condiciones existentes en la escuela de su tiempo y se vincula así con otros docentes que comparten similares preocupaciones pedagógicas y políticas. Mastelli comparte con Cossettini, Jesualdo e Iglesias la oposición al "modelo normalizador"; sin embargo, lo que de ella heredamos fundamentalmente es un archivo que da cuenta de su actividad política y gremial. Los documentos atestiguan la activa participación gremial de esta educadora, sus acciones por la unidad de la lucha del magisterio y una preocupación sostenida por el "afianzamiento de la nacionalidad y espíritu de argentinidad en la escuela y la docencia".

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Recientemente, ha surgido un interés por aprender a programar, debido a las oportunidades profesionales que da este tipo de estudios universitarios. Es fácil de entender porque el número de trabajos para programadores e ingenieros informáticos está creciendo rápidamente. Por otro lado, un amplio grupo de psicólogos opinan que el pensamiento computacional es una destreza fundamental para cualquiera, no sólo para los ingenieros informáticos. Para leer, escribir y realizar operaciones aritméticas, deberíamos utilizar el pensamiento computacional y por lo tanto, para desarrollar todas las habilidades analíticas de los niños. Es necesario cambiar los requerimientos de las destrezas necesarias para trabajar, los nuevos trabajadores necesitarán destrezas más sofisticadas en ciencias, matemáticas, ingeniería y tecnología. Consecuentemente, los contenidos sobre Tecnología de la Información tales como electrónica, programación, robótica y control se incrementan en la educación tecnológica en enseñanza secundaria. El desarrollo y utilización de los Laboratorios Virtuales de Control y Robótica ayuda a alcanzar este objetivo. Nos vamos a centrar en control y robótica porque un proyecto de control y robótica incluye contenidos de otras tecnologías tales como electrónica, programación, … Se ha implementado un sitio web con Laboratorios Virtuales de Control y Robótica. En este trabajo, se muestran seis grupos de laboratorios virtuales para la enseñanza del control y la robótica a niveles preuniversitarios. Estos laboratorios virtuales han sido usados para la docencia de alumnos de enseñanza secundaria. Las estadísticas del proceso de enseñanza-aprendizaje permiten validar ciertos aspectos de dicho trabajo. Se describen dichos laboratorios y la mejora del aprendizaje en cuanto a conocimientos procedimentales y conceptuales, así como la mejora de la interactividad respecto al aprendizaje con análogas aplicaciones con objetivos de aprendizaje idénticos, pero careciendo de la componente de laboratorio virtual. Se explican algunas de las experiencias realizadas con los alumnos. Los resultados sugieren, que dentro de la educación tecnológica de la educación secundaria, los laboratorios virtuales pueden ser explotados como un efectivo y motivacional entorno de aprendizaje. ABSTRACT Recently, there has been a surge of interest in learning to code, focusing especially on career opportunities. It is easy to understand why: the number of jobs for programmers and computer scientists is growing rapidly. On the other hand, the psychologists think that computational thinking is a fundamental skill for everyone, not just for computer scientists. To reading, writing, and arithmetic, we should add computational thinking to every child’s analytical ability. It is necessary to change workforce requirements mean that new workers will need ever more sophisticated skills in science, mathematics, engineering and technology. Consequently, the contents about Information Technology as well as electronics, coding, robotics and control increase in Technology Education in High School . The development and utilization of the Virtual Laboratories of Control and Robotics help to achieve this goal. We focus on control and robotics because a control and robotics project includes other technologies contents like electronics, coding,... A web site with Virtual Laboratories of Control and Robotics was implemented. In this work, six groups of virtual laboratories for teaching control and robotics in preuniversity level are shown. These Virtual Laboratories were used for teaching students at high school. The statistics of teaching-learning process allow to check some issues of this work. The laboratories, the improvement of learning (concepts and procedures) and interactivity are described and are compared to similar applications. They share identical learning objectives but they lack the virtual laboratory aspect. Some experiences with students are explained too. The results suggest that within high school technology education, virtual laboratories can be exploited as effective and motivational learning environments.

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Relatório Final apresentado para a obtenção de grau de mestre em Educação pré-escolar e ensino do 1º ciclo do ensino básico

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A incorporação de elementos da cultura primeira do estudante no processo de ensino-aprendizagem foi defendida pelo pedagogo francês Georges Snyders (1988) em sua obra \"A Alegria na Escola\". Esta pesquisa contribuiu com essa interface, identificando, no discurso de canções do rock n\' roll, elementos textuais que possibilitem reflexões no âmbito conceitual, epistemológico e sociopolítico sobre a exploração do espaço. O objeto de estudo neste trabalho são canções do período entre as décadas de 1960 e 1970 que possuem representações sobre a astronomia e as missões espaciais. O uso do rock justificou-se pelo fato de temas sobre exploração espacial aparecerem no trabalho de diversos artistas desse gênero musical, permitindo reflexões em nível conceitual, epistemológico e sociopolítico sobre a ciência, a tecnologia e suas relações com a sociedade e o ambiente. Além disso, identificamos que tanto o rock quanto as missões espaciais foram fenômenos culturais que dependeram em sua gênese dos avanços da tecnologia e da ciência e tiveram sua repercussão na sociedade através de processos midiáticos. Essas canções foram selecionadas entre os diversos gêneros de rock, e analisadas a partir de referenciais semiodiscursivos. As atividades foram aplicadas em situações formais de ensino - ensino médio e ensino superior -, em formação continuada de professores e projetos de ensino não formal na escola. No processo de ensinoaprendizagem, foram desenvolvidas atividades que envolviam leitura-comentada da canção, identificando na letra, melodia e harmonia, aspectos que evidenciavam um discurso crítico sobre a ciência e sua relação com a sociedade e o ambiente. Essas atividades envolveram três instâncias: Elaboração, Aplicação e Análise. Como referencial norteador dessas etapas, nos valemos das teorias socioculturais de Vigotski (2001), Snyders (1988) e Freire (2013).

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En el contexto de la endemia tracomatosa que afectó a diversas regiones españolas hasta la década de 1960, se analizan los determinantes epidemiológicos del tracoma infantil y su abordaje desde el modelo de asistencia preventiva que encerraba el concepto de salud comunitaria que se perfiló en el período de entreguerras. La detección precoz de casos, unida a actividades preventivas, educativas, terapéuticas y de inspección, como las que llevaron a cabo las enfermeras visitadoras, contribuyeron al control de la enfermedad. Los resultados reafirman la validez de las estrategias de intervención horizontal de mejora de las condiciones higiénicas y de los factores medioambientales que explicaban la prevalencia del tracoma.

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Introducción: La obesidad en la población infantil y juvenil en España se sitúa actualmente en el 13,9%, y el sobrepeso se encuentra en el 26,3%. Esto hace que sea fundamental la adopción en los primeros años de vida de unos hábitos alimentarios correctos, donde la educación alimentaria y nutricional, desarrollada dentro de los programas de educación para la salud en el medio escolar, juega un papel fundamental. El objetivo del presente trabajo fue analizar, mediante revisión bibliométrica, la producción científica existente sobre programas o intervenciones de educación alimentaria y nutricional desarrollados en el medio escolar en España que muestran influencia en la salud y/o en los hábitos alimentarios de los escolares. Material y Métodos: Estudio descriptivo transversal de los resultados obtenidos en la búsqueda bibliográfica de las bases de datos Medline, Cochrane Library Plus en Español, Cuiden, Excelencia clínica, IBECS, Scielo, CSIC (ICYT, ISOC e IME), Lilacs, Cuidatge y Teseo. Se estudiaron indicadores bibliométricos: bases de datos, revistas, documentos publicados, idiomas, autoría, Índice de colaboración y grado de obsolescencia (Semiperíodo de Burton y Kebler e Índice de Price), entre otros. Resultados: La búsqueda proporcionó un total de 148 registros. La tasa final de artículos pertinentes fue de 49 (33,11%). La base de datos que más registros pertinentes proporcionó fue Medline con 24 (48,98%). 42 de los registros seleccionados (85,71%) pertenecían a artículos originales. La revista Nutrición Hospitalaria fue la que presentó mayor número de publicaciones, con 11 (22,45%). El Semiperíodo de Burton y Kebler fue de 6 años y el Índice de Price fue de 42,86%. Conclusiones: Existe una gran producción de artículos científicos relacionados con programas de educación alimentaria y nutricional en el medio escolar en España, lo cual es un indicador de la importancia de la adquisición de hábitos alimentarios saludables en la población infantil y juvenil y del interés que despiertan.