759 resultados para Spinoza, Benedictus$cde
Resumo:
Il lavoro ripercorre le tracce che gli ebrei portoghesi, esuli dopo il biennio 1496-97, lasciarono nel loro cammino attraverso l'Europa. In particolare, l'interesse si concentra sulla breve parentesi italiana, che grazie all'apertura e alla disponibilità di alcuni Signori, come i Gonzaga di Mantova, i Medici, i Dogi della Serenissima e gli Este, risulta ricchissima di avvenimenti e personaggi, decisivi anche per la storia culturale del Portogallo. L'analisi parte evidenziando l'importanza che ebbe la tipografia ebraica in Portogallo all'epoca della sua introduzione nel Paese; in secondo luogo ripercorre la strada che, dal biennio del primo decreto di espulsione e del conseguente battesimo di massa, porta alla nascita dell'Inquisizione in Portogallo. Il secondo capitolo tenta di fare una ricostruzione, il più possibile completa e coerente, dei movimenti degli esuli, bollati come marrani e legati alle due maggiori famiglie, i Mendes e i Bemveniste, delineando poi il primo nucleo di quella che diventerà nel Seicento la comunità sefardita portoghese di Amsterdam, dove nasceranno le personalità dissidenti di Uriel da Costa e del suo allievo Spinoza. Il terzo capitolo introduce il tema delle opere letterarie, effettuando una rassegna dei maggiori volumi editi dalle officine tipografiche ebraiche stanziatesi in Italia fra il 1551 e il 1558, in modo particolare concentrando l'attenzione sull'attività della tipografia Usque, da cui usciranno numerosi testi di precettistica in lingua ebraica, ma soprattutto opere cruciali come la famosa «Bibbia Ferrarese» in castigliano, la «Consolação às Tribulações de Israel», di Samuel Usque e la raccolta composta dal romanzo cavalleresco «Menina e Moça» di Bernardim Ribeiro e dall'ecloga «Crisfal», di un autore ancora non accertato. L'ultimo capitolo, infine, si propone di operare una disamina di queste ultime tre opere, ritenute fondamentali per ricostruire il contesto letterario e culturale in cui la comunità giudaica in esilio agiva e proiettava le proprie speranze di futuro. Per quanto le opere appartengano a generi diversi e mostrino diverso carattere, l'ipotesi è che siano parte di un unicum filosofico e spirituale, che intendeva sostanzialmente indicare ai confratelli sparsi per l'Europa la direzione da prendere, fornendo un sostegno teoretico, psicologico ed emotivo nelle difficili condizioni di sopravvivenza, soprattutto dell'integrità religiosa, di ciascun membro della comunità.
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Nel mio lavoro ho deciso di dedicare il primo capitolo all'evoluzione della prova ontologica nella storia della filosofia e della logica e all'analisi, da un punto di vista logico, della prova di Gödel. Nella prima sezione, quindi, ho riportato l'argomentazione di Anselmo d'Aosta, il primo a proporre una prova ontologica, e a seguire quelle di Scoto, Spinoza, Leibniz e Russell, evidenziando dove opportuno le critiche ad esse apportate. Nella seconda sezione ho ripercorso le tappe della prova ontologica di Gödel e ho riportato e analizzato alcuni dei passaggi logici tratti da uno dei suoi taccuini. Nel secondo capitolo ne ho analizzato in particolare la logica del secondo ordine. Inoltre ho dedicato la prima sezione a un breve richiamo di logica modale S5. Ho infine brevemente trattato un caso particolare della logica del secondo ordine, vale a dire la logica del secondo ordine debole.
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The aim of the study was to examine the economic performance as well as perceived social and environmental impacts of organic cotton in Southern Kyrgyzstan on the basis of a comparative field study (44 certified organic farmers and 33 conventional farmers) carried out in 2009. It also investigated farmers’ motivation for and assessment of conversion to organic farming. Cotton yields on organic farms were found to be 10% lower whereby input costs per unit were 42% lower, which resulted in organic farmers having a 20% higher revenue from cotton. Due to lower input costs and organic and fair trade price premiums the average gross margin from organic cotton was 27%. In addition to direct economic benefits organic farmers enjoy a number of additional benefits such as easy access to credits on favourable terms, provision with uncontaminated cotton cooking oil and seed cake as animal feed, marketing support as well as extension and training, services provided by the newly established organic service provider. A big majority of organic farmers perceives an improvement of soil qualities, improved health conditions, and positively assesses their previous decision to convert to organic farming. The major disadvantage of organic farming is the high manual labour input required. In the study area, where manual farm work is mainly women’s work and male labour migration widespread, women are most affected by this negative aspect of organic farming. Altogether, the results suggest that despite the inconvenience of higher work load the advantages of organic farming outweigh the disadvantages and that conversion to organic farming can improve the livelihoods of small-scale farmers.
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Afdeyu Station is one of the few river gauging stations in the highlands of Eritrea where daily measurements are taken. As a result of damages, the station was refurbished, and the cross section of the gauge was changed to have better control of minimal runoff. The gauge therefore had to be re-calibrated. This publication documents this process and also provides the new calibration curve, based on extensive field work carried out in the rainy season 2009
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Editor's note: The text of this article originally appeared as the final chapter of a brochure entitled Mountains and Climate Change—From Understanding to Action, prepared at the Centre for Development and Environment, University of Bern, Switzerland, for presentation by the Swiss Agency for Development and Cooperation (SDC) at a side event at the United Nations Climate Change Conference in Copenhagen on 12 December 2009. Chapters of the brochure deal with various aspects of climate change and its impact in mountain regions. In light of the significance of the Copenhagen COP 15 conference, the editors of this publication believe MRD's readers will be interested in reading this summary written from the perspective of Swiss researchers and development experts. The full brochure may be viewed and downloaded at www.cde.unibe.ch/Research/MA_Re.asp
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Wie viele andere GIS-Dienstleister der Öffentlichen Verwaltung auch, ist die Abteilung Geoinformation und Vermessung des Kantons Luzern (geo) mit der wachsenden Nachfrage nach flexiblen Webmapping-Applikationen konfrontiert. Neben klassischen Stand-Alone-Anwendungen unterschiedlicher Komplexität werden zunehmend integrierte Lösungen aktuell. Drittanbieter-Applikationen sollen mit Mapping- und GIS-Funktionalitäten erweitert werden. Um den vielfältigen Ansprüchen gerecht zu werden, hat geo zu diesem Zweck einen Viewer (MapViewer LU 4.0) und ein eigenes API (geo.api LU) inklusive Print-Service entwickelt. Das API baut als Erweiterung auf dem bestehenden Esri JavaScript API auf. In der Präsentation werden Anforderungen, Lösungsansätze sowie die konkrete Umsetzung mittels Anwendungs-Demo vorgestellt.