985 resultados para Decatur, Stephen, 1779-1820.
Resumo:
La foca monaca (Monachus monachus, Hermann 1779) è il pinnipede più a rischio d’estinzione del mondo e pochi sono gli studi che hanno indagato l’impatto antropico dato dagli inquinanti chimici su questa specie. Questo studio si propone di analizzare la pressione che elementi in traccia, organoclorurati (OC) e, per la prima volta, idrocarburi policiclici aromatici (IPA) hanno sulla specie, studiando una della popolazioni più numerose presenti nel Mar Mediterraneo, ossia quella greca. Sono stati utilizzati campioni di 59 esemplari deceduti provenienti da diverse colonie residenti in Grecia, di ambedue i sessi, appartenenti a diverse classi d’età e riferibili ad un arco temporali di quasi 20 anni (1994-2013). Per i contaminanti organici (PCB, DDT ed IPA), caratterizzati da un comportamento lipofilico, sono stati utilizzati esclusivamente campioni di tessuto adiposo, mentre per l’analisi di elementi in traccia (essenziali: Fe, Co, Cu, Se, Zn, Mg; tossici: Cr, Ni, As, Cd, Pb, Hg) sono state impiegate diverse matrici, quali fegato, rene, muscolo, adipe, milza, polmone, cuore e pelo. I risultati evidenziano un’importante contaminazione dai OC (125.896,69±289.934,27 ng/g p.s.), in cui DDT e PCB sono presenti rispettivamente al 48,5% e 51,5%, mentre, tra i metalli considerati tossici (As, Cd, Pb, Hg, Cr, Ni), As e Hg sono gli elementi che destano maggiori preoccupazioni per la salute di Monachus monachus, presenti rispettivamente al 36,44% e 12,83%. IPA ed altri elementi in traccia analizzati invece non raggiungono di per sé concentrazioni di rischio per la specie, ma non si escludono possibili effetti sinergici tra i vari inquinanti. L’elaborazione del fingerprint tossicologico ha evidenziato un’eterogeneità nella pressione data dai contaminanti in studio, manifestando che alcune colonie di foca monaca in Grecia sono maggiormente soggette all’azione negativa di organoclorurati, idrocarburi policiclici aromatici o elementi in traccia tossici a seconda del caso.
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The free-living amoeba Naegleria fowleri is the aetiological agent of primary amoebic meningoencephalitis (PAM), a disease leading to death in the vast majority of cases. In patients suffering from PAM, and in corresponding animal models, the brain undergoes a massive inflammatory response, followed by haemorrhage and severe tissue necrosis. Both, in vivo and in vitro models are currently being used to study PAM infection. However, animal models may pose ethical issues, are dependent upon availability of specific infrastructural facilities, and are time-consuming and costly. Conversely, cell cultures lack the complex organ-specific morphology found in vivo, and thus, findings obtained in vitro do not necessarily reflect the situation in vivo. The present study reports infection of organotypic slice cultures from rat brain with N. fowleri and compares the findings in this culture system with in vivo infection in a rat model of PAM, that proved complementary to that of mice. We found that brain morphology, as present in vivo, is well retained in organotypic slice cultures, and that infection time-course including tissue damage parallels the observations in vivo in the rat. Therefore, organotypic slice cultures from rat brain offer a new in vitro approach to study N. fowleri infection in the context of PAM.
Resumo:
von G. Wolf
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G. A. Adersbach